33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
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:: MARCO MENGONI :: Esibizioni, partecipazioni varie :: Live :: Tour :: L’Essenziale Tour 2013
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bianca- Moderatore
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Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
Buonasera!
Ho ricevuto un messaggio da @Tulip: sta entrando in Auditorium, vi saluta tutti, purtroppo il cell dentro non prende.
Ho ricevuto un messaggio da @Tulip: sta entrando in Auditorium, vi saluta tutti, purtroppo il cell dentro non prende.
Ospite- Ospite
Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
Se non ricordo male ... l'Auditorium è completamente senza campo ... è stata l'unica data dove non si aveva alcuna notizia
jamila5- Parlo parlo parlo
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Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
E così è anche stasera ..
magari qualche segnale ( anche di fumo )
più tardi
magari qualche segnale ( anche di fumo )
più tardi
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
Primo segnale , dal web
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Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Località : Lago Maggiore
Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
Fabio Canino @fabiocaninoreal
@mengonimarco bravo Marco! bel concerto. Talento&eleganza. Ti aspetto domani in profumeria..... ;)
@mengonimarco bravo Marco! bel concerto. Talento&eleganza. Ti aspetto domani in profumeria..... ;)
Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
Sembra che Marco abbia cantato My magnetic heart
Ospite- Ospite
Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
curiosità attendo paziente
Laurel-EF- Moderatore
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Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
@ibi
ha cantato ME-RA-VI-GLIO-SA-MEN-TE TUTTO, anche
My magnetic heart, al posto di Pronto a correre in inglese...
che dire....stanotte non ho dormito....per la felicita'..
mai visto cosi' da vicino come ieri...la voce era potente e perfetta.....devo scappare in ufficio....quando posso scrivo qualcosa di piu'.....sto ancora con l'adrenalina a palla.....
ha cantato ME-RA-VI-GLIO-SA-MEN-TE TUTTO, anche
My magnetic heart, al posto di Pronto a correre in inglese...
che dire....stanotte non ho dormito....per la felicita'..
mai visto cosi' da vicino come ieri...la voce era potente e perfetta.....devo scappare in ufficio....quando posso scrivo qualcosa di piu'.....sto ancora con l'adrenalina a palla.....
puparock- Parlo poco ma parlo
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Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
GRAZIEEEE Pupa!puparock ha scritto:@ibi
ha cantato ME-RA-VI-GLIO-SA-MEN-TE TUTTO, anche
My magnetic heart, al posto di Pronto a correre in inglese...
che dire....stanotte non ho dormito....per la felicita'..
mai visto cosi' da vicino come ieri...la voce era potente e perfetta.....devo scappare in ufficio....quando posso scrivo qualcosa di piu'.....sto ancora con l'adrenalina a palla.....
Laurel-EF- Moderatore
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Data d'iscrizione : 18.04.13
Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
Che bella My magnetic heart.....peccato per l'acustica e i cori....
israin- Parlo parlo parlo
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Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
@Pupa grazie!puparock ha scritto:@ibi
ha cantato ME-RA-VI-GLIO-SA-MEN-TE TUTTO, anche
My magnetic heart, al posto di Pronto a correre in inglese...
che dire....stanotte non ho dormito....per la felicita'..
mai visto cosi' da vicino come ieri...la voce era potente e perfetta.....devo scappare in ufficio....quando posso scrivo qualcosa di piu'.....sto ancora con l'adrenalina a palla.....
Ospite- Ospite
Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
Roma è Roma, ho letto e sentito spesso. Ed è per questo che ho voluto che la mia ultima data di questo tour coincidesse con la tappa romana, volevo vedere e sentire.
Non lo so se Roma è casa, se Roma è Roma, ma sicuramente l'Auditorium è un posto magico: l'acustica è perfetta e per come è realizzato sembrava di essere sul palco con lui.
Mi scuso con chi giustamente vuole conoscere le impressioni di chi c'era per trovare conferma di quanto poi percepirà dai video, ma ho qualche problema a scrivere. Non devo far sedimentare le emozioni, non sono stravolta, non volo ad un metro da terra, ma devo rimettere ordine nei miei pensieri per capire che tipo di fan sono e poi comportarmi di conseguenza. Ho visto sette tappe di questo tour, che corrisponde alla somma dei concerti che avevo visto negli anni precedenti. È stato un po' destabilizzante per me, e per questo mi è difficile raccontare della serate. Ci ho provato con Milano, ma ne è uscito un freddo resoconto, senza sussulti, e quindi evito di annoiarvi con i miei dilemmi. Però una breve cronaca dei fatti salienti posso farla.
Innanzi tutto avevo tutta la famiglia di Marco davanti, con una zia molto entusiasta e dolcemente esagitata, la mamma che cantava e faceva i video ed il giovane, altissimo e gentilissimo cugino che per non disturbare chi stava dietro è stato praticamente sdraiato sulla poltroncina per tutto il concerto.
Bello il pass formato poster che alcune fan hanno mostrato a Marco nel momento della fatidica domanda dell'armadio a venti ante.
Di grande effetto scenografico il semplice fazzolettino sventolato durante La valle dei re, così come lo striscione fatto penzolare dalla galleria. Però il testo non lo ricordo bene perché mi sono voltata velocemente per non perdermi nulla di quanto succedeva sul palco. Mi sembra che fosse "A Roma manca il suo re" o qualcosa di simile.
Spari nel deserto è stata strepitosa, con lo scat sulla batteria fino alla fine, e bella la sintonia con Sollazzi che ricambiava con sorrisi gli sguardi di Marco (credo fossero sguardi, ma non lo so perché Marco era di spalle).
Marco ha fatto un grande uso della voce, impreziosendo il concerto anche con accenti baritonali. Il duello con Colombo ci ha visti partecipi dell'ultimo assalto con un urlo, la ruota non è ancora perfetta per una Olimpiade ma è divertente e rende l'idea del suo stato d'animo ed il personale dell'Auditorium ha esagerato facendoci sedere su Non me ne accorgo. Ben gli sta quindi la discesa sottopalco per il bis ed i coriandoli sparati in platea.
Dimentico qualcosa?? Non mi sembra. A parte la splendida interpretazione di My magnetic heart, intrisa delle variazioni che normalmente riserva a Non passerai, compreso l'inserimento della chitarra di Colombo.
@israin, l'acustica era perfetta e mi dispiace che l'audio di quel video non renda giustizia all'interpretazione di Marco. I cori poi non erano assolutamente invadenti, a parte il mio
Tornando a quanto ha scritto @Laurel dopo il concerto di Bologna, capisco che qualcuno non proprio fan si possa sentire estraneo ad alcune esternazioni, ma a meno di messaggi tra le righe, io ho ascoltato sempre e quasi esclusivamente dei ringraziamenti. Certo possono sembrare esagerati e spezzare il ritmo del concerto, ma anche quello è Marco e le canzoni non bastano a rappresentarlo. Chi non lo conosce potrà esserne infastidito così come, forse, potrà capire qualcosa in più di lui. E poi il tutto succede con i due brani più conosciuti e che tutti, ma proprio tutti, cantano sempre, con o senza la voce di Marco.
Scegliere di presentare la band ma anche tutti i componenti della crew risale al primo tour ed evidentemente è una cosa a cui tiene molto e anche questo svela una parte della sua personalità.
Una cosa stavo dimenticando sul serio. Ha fatto Kiss, ma dove, come e perché non lo ricordo
Non lo so se Roma è casa, se Roma è Roma, ma sicuramente l'Auditorium è un posto magico: l'acustica è perfetta e per come è realizzato sembrava di essere sul palco con lui.
Mi scuso con chi giustamente vuole conoscere le impressioni di chi c'era per trovare conferma di quanto poi percepirà dai video, ma ho qualche problema a scrivere. Non devo far sedimentare le emozioni, non sono stravolta, non volo ad un metro da terra, ma devo rimettere ordine nei miei pensieri per capire che tipo di fan sono e poi comportarmi di conseguenza. Ho visto sette tappe di questo tour, che corrisponde alla somma dei concerti che avevo visto negli anni precedenti. È stato un po' destabilizzante per me, e per questo mi è difficile raccontare della serate. Ci ho provato con Milano, ma ne è uscito un freddo resoconto, senza sussulti, e quindi evito di annoiarvi con i miei dilemmi. Però una breve cronaca dei fatti salienti posso farla.
Innanzi tutto avevo tutta la famiglia di Marco davanti, con una zia molto entusiasta e dolcemente esagitata, la mamma che cantava e faceva i video ed il giovane, altissimo e gentilissimo cugino che per non disturbare chi stava dietro è stato praticamente sdraiato sulla poltroncina per tutto il concerto.
Bello il pass formato poster che alcune fan hanno mostrato a Marco nel momento della fatidica domanda dell'armadio a venti ante.
Di grande effetto scenografico il semplice fazzolettino sventolato durante La valle dei re, così come lo striscione fatto penzolare dalla galleria. Però il testo non lo ricordo bene perché mi sono voltata velocemente per non perdermi nulla di quanto succedeva sul palco. Mi sembra che fosse "A Roma manca il suo re" o qualcosa di simile.
Spari nel deserto è stata strepitosa, con lo scat sulla batteria fino alla fine, e bella la sintonia con Sollazzi che ricambiava con sorrisi gli sguardi di Marco (credo fossero sguardi, ma non lo so perché Marco era di spalle).
Marco ha fatto un grande uso della voce, impreziosendo il concerto anche con accenti baritonali. Il duello con Colombo ci ha visti partecipi dell'ultimo assalto con un urlo, la ruota non è ancora perfetta per una Olimpiade ma è divertente e rende l'idea del suo stato d'animo ed il personale dell'Auditorium ha esagerato facendoci sedere su Non me ne accorgo. Ben gli sta quindi la discesa sottopalco per il bis ed i coriandoli sparati in platea.
Dimentico qualcosa?? Non mi sembra. A parte la splendida interpretazione di My magnetic heart, intrisa delle variazioni che normalmente riserva a Non passerai, compreso l'inserimento della chitarra di Colombo.
@israin, l'acustica era perfetta e mi dispiace che l'audio di quel video non renda giustizia all'interpretazione di Marco. I cori poi non erano assolutamente invadenti, a parte il mio
Tornando a quanto ha scritto @Laurel dopo il concerto di Bologna, capisco che qualcuno non proprio fan si possa sentire estraneo ad alcune esternazioni, ma a meno di messaggi tra le righe, io ho ascoltato sempre e quasi esclusivamente dei ringraziamenti. Certo possono sembrare esagerati e spezzare il ritmo del concerto, ma anche quello è Marco e le canzoni non bastano a rappresentarlo. Chi non lo conosce potrà esserne infastidito così come, forse, potrà capire qualcosa in più di lui. E poi il tutto succede con i due brani più conosciuti e che tutti, ma proprio tutti, cantano sempre, con o senza la voce di Marco.
Scegliere di presentare la band ma anche tutti i componenti della crew risale al primo tour ed evidentemente è una cosa a cui tiene molto e anche questo svela una parte della sua personalità.
Una cosa stavo dimenticando sul serio. Ha fatto Kiss, ma dove, come e perché non lo ricordo
Jazzbianco- Admin.
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Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
Grazie @Jazz
sono sicura che l'interpretazione di Marco in My magnatic heart è stata splendida chissà,magari troviamo un video in cui ci sia un audio migliore...
sono sicura che l'interpretazione di Marco in My magnatic heart è stata splendida chissà,magari troviamo un video in cui ci sia un audio migliore...
israin- Parlo parlo parlo
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Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
Sconsigliamo la lettura del seguente resoconto a chi soffre di diabete o non ha familiarità con le seguenti faccine:
- - - - - - - - - -
C'era una volta,dall'altra parte del GRA in un regno lontano lontano, un piccolo grande re. Bello come il solo e bono come il pane Giovane e gagliardo, che tra naso e scucchia con un perfetto profilo latino-etrusco, una barba da talebano folta e scura ad incorniciargli il viso da gnocco piuttosto attraente. Il microfono era il suo scettro, il palco il suo trono. Non era solito indossare la corona ma un procione infilzato con mollettine e forcine preferiva lasciare la chioma leccata libera oppure, a volte, racchiusa in improvvisati preziosi copricapo di fattura esotica. Indossava abiti da lavannara semplici e dal gusto vintage, a coprirgli le mani un'infinità di cerotti regali bende che testiomiavano le sue prodezze fisiche.
Questo giovane re, una sera di inizio ottobre, vestito di grafite edi domopak d'argento, decise di lanciare un incantesimo in un angolo remoto del suo regno.
Insieme ai suoi fidati musici e ai nove draghi di metallo scuro, i cui corpi irradiavano luci dai mille colori, ammaliò con la voce potente e cristallina un folto gruppo di persone radunate in una delle più belle sale da musica del regno.
Un tempo breve ma infinito durò l'incantesimo, le cronache narrano che i poveri sventurati il giorno dopo si aggiravano nel regno camminando a tre metri dal suolo, con espressioni beate e facce sorridenti ma con un pizzico di maliconia nella speranza che quella magia potesse tornare presto a travolgerli. Con questo splendido incantesimo il giovane re decise di salutare il proprio regno, lasciando nelle menti ancora confuse un meraviglioso ricordo fatto di note dominate ed accompagnate, di luci proiettate tutt'intorno, di sorrisi e di lacrime, di mani sul cuore e di una mano battuta sul cuore, di un abbraccio virtuale ma di una forza capace di stritolare e di una frase che seppur semplice, voleva dire tanto: "perché qui è casa"
Il paragrafo seguente riporta poi uno stralcio di testo nella lingua del regno: "… perchè senza toglie nulla all'artre date, senza toglie nulla a Milano, che sarà internazionale e quello che te pare, ma quanto je fa bene Roma… quanto je fa bene ritorna' casa..."
Sì però giovane re la prossima volta l'incantesimo sull'Auditorium gettalo quando a Roma non c'è il Romics e la partita perché se poi ci si mettono anche il navigatore che ti deve far passare sulla tangenziale, il traffico in tilt, gli elicotteri, i tifosi e le condizioni di salute precarie… insomma non è che si arrivi sul posto proprio tranquilli eh! Così evitando di sbranare la signorina che voleva a tutti i costi indicarti il posto, ti siedi e giusto il tempo di capire che vicino a te c'è una salma che respira appena che...
Si spengono le luci e… e non è stato come una settimana fa, assolutamente no
Non so se dipenda dal fatto che l'Auditorium è una specie di bunker dove è impossibile qualsiasi comunicazioni con l'esterno, non se se si inneschi una specie di fenomeno "pentola a pressione" ma, come per la data di maggio, quel posto ha rischiato di esplodere La perfezione non esiste ma ieri sera ci siamo andati molto, molto vicino altro che "senti il sound", stavolta l'ho vissuto sulla pelle, sono stata trascinata dentro la musica, dentro uno spettacolo magnifico. Ieri sera su quel palco c'era davvero un piccolo grande re che ha saputo coinvolgere e divertire… Ricordo, quasi, ogni particolare e ricordo di aver sorriso dall'inizio alla fine, di aver cantato sottovoce tutto anche Spari nel deserto di cui non ricordo una sola parola , di aver battuto i piedi così forte da sentirli formicolare… vabbeh avevo le mani occupate Ora ho capito cosa non mi tornava sabato scorso, non stavo metabolizzando il concerto, non lo ricordavo proprio Non so come spiegarlo ma è stato come se tra me e il palco si fosse alzato piano piano un muro… Mi è arrivata la potenza della voce, mi è arrivata l'esuberanza fisica che aveva sul palco e poi nulla più mi è mancato il coinvolgimento. Non so se sia dipeso dalla strana atmosfera che si è creata tra urla, gente in piedi e la strana sensazione che stesse correndo tra le canzoni Sinceramente ad un certo punto l'ho trovato un po' esagerato in certi atteggiamenti e ho temuto fortemente che stesse per mandare alle ortiche un tour fino ad allora davvero bello. Poi una cosa mi è venuta in mente ieri, al Gran Teatro ha detto una cosa tipo "qui sono vicino a casa", ieri "qui è casa"… Probabilmente sabato credeva di essere in Malesia o forse nel tendone si aggira ancora qualche spiritello negativo del passato Mah, a questo mistero troverà risposta Giacobbo, forse
Ora, che quello che sto per scrivere non venga usato contro di me in futuro ma… ieri sera mi è piaciuta anche Bellissimo l'ho cantata lei, la maionese impazzita mi ha preso di brutto Menzione speciale a Spari nel deserto per me sarebbe potuta durare anche mezz'ora, lo scat è stato strepitoso stavo saltando sulla poltroncina praticamente. Vogliamo parlare di Come ti senti? Beh facciamo che parliamo di quei, quanti? 10 secondi di accenno di Kiss? Mi stava venendo da starnutire ma ho resistito per non chiudere gli occhi… insomma per citare Lorax "sgrfgn skifddnf arshhjdk" Serve davvero poco per farmi felice Ma l'incantesimo è caduto anche sul vestito domopak? Ieri era da magnasselo proprio , niente effetti strani … mah il mistero si infittisce… E poi è tornata lei… Shake your booty, shake your booty Ieri Sunshine anche senza cielo, senza palme, senza braghe è stata divertente. Ma vogliamo parlare dell'italiano correggiuto in cui si riesce ad esprimere? Ne parlavamo proprio iera nonostante la polizia "in ear" , nonostante le scarpette lanciate, nonostante il "pass" formato 70x100 che è spuntato tra il pubblico davvero molto, molto carina questa specie di sorpresa. Poi il miracolo… inizia In un giorno qualunque e la salma vicino a me prende vita, schizza in piedi, ondeggia e canta come un'indemoniata L'incantesimo su di lei ha fatto effetto più di un'ora di ritardo Però io" l'aggiornamento" lo avrei fatto a fine tour niente, sta foto non viene mai alla prima botta… O forse manca l'impegno da parte del fotografo non fa più il cammello durante lo scatto
Molto "intimo" il momento prima de L'essenziale, quando ha ringraziato… seduto sui talloni, mi è venuto istintivo spostare la testa in avanti come per sentire qualcuno che stesse sussurrando… E poi quello che non ti aspettavi My magnetic heart… ehm… preferisco Non passerai ed il suo mistero del " come quadri appesi, leve senza pesi" … non mi ha preso particolarmente sempre, credo, per colpa di quel "magnetic" che spezza la fluidità del canto… però chissene è stata una bella sorpesa comunque… E poi è arrivato il momento di gioia per i miei neuroni ballerini però, non per fare sempre la rompi… , la maglia "senti il sound" dentro i pantaloni con cinta semi-ascellare… cioè ma anche no patato'
E via con la ruota… ormai ci ha preso gusto ma spero che preso dall'euforia non si scatafasci giù dal palco (il Verdi e l'Arcimboldi mi sembrano un po' pericolosi ), certo la convocazione nella Nazionale di Ginnastica Artistica è lontana, ma l'alunno si impegna e fa progressi… almeno credo… e poi corri de qua, corri de là… salutone finale che non finiva più e via, pluf! Sparito. Fine.
Ieri c'era uno striscione con su scritto "A Roma mancherà il suo re"… Sembrerà sciocco e banale ma per me, ieri sera, in quell'angolo di Roma, su quel palco… c'è stato davvero un re
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C'era una volta,
Questo giovane re, una sera di inizio ottobre, vestito di grafite e
Insieme ai suoi fidati musici e ai nove draghi di metallo scuro, i cui corpi irradiavano luci dai mille colori, ammaliò con la voce potente e cristallina un folto gruppo di persone radunate in una delle più belle sale da musica del regno.
Un tempo breve ma infinito durò l'incantesimo, le cronache narrano che i poveri sventurati il giorno dopo si aggiravano nel regno camminando a tre metri dal suolo, con espressioni beate e facce sorridenti ma con un pizzico di maliconia nella speranza che quella magia potesse tornare presto a travolgerli. Con questo splendido incantesimo il giovane re decise di salutare il proprio regno, lasciando nelle menti ancora confuse un meraviglioso ricordo fatto di note dominate ed accompagnate, di luci proiettate tutt'intorno, di sorrisi e di lacrime, di mani sul cuore e di una mano battuta sul cuore, di un abbraccio virtuale ma di una forza capace di stritolare e di una frase che seppur semplice, voleva dire tanto: "perché qui è casa"
Il paragrafo seguente riporta poi uno stralcio di testo nella lingua del regno: "… perchè senza toglie nulla all'artre date, senza toglie nulla a Milano, che sarà internazionale e quello che te pare, ma quanto je fa bene Roma… quanto je fa bene ritorna' casa..."
Sì però giovane re la prossima volta l'incantesimo sull'Auditorium gettalo quando a Roma non c'è il Romics e la partita perché se poi ci si mettono anche il navigatore che ti deve far passare sulla tangenziale, il traffico in tilt, gli elicotteri, i tifosi e le condizioni di salute precarie… insomma non è che si arrivi sul posto proprio tranquilli eh! Così evitando di sbranare la signorina che voleva a tutti i costi indicarti il posto, ti siedi e giusto il tempo di capire che vicino a te c'è una salma che respira appena che...
Si spengono le luci e… e non è stato come una settimana fa, assolutamente no
Non so se dipenda dal fatto che l'Auditorium è una specie di bunker dove è impossibile qualsiasi comunicazioni con l'esterno, non se se si inneschi una specie di fenomeno "pentola a pressione" ma, come per la data di maggio, quel posto ha rischiato di esplodere La perfezione non esiste ma ieri sera ci siamo andati molto, molto vicino altro che "senti il sound", stavolta l'ho vissuto sulla pelle, sono stata trascinata dentro la musica, dentro uno spettacolo magnifico. Ieri sera su quel palco c'era davvero un piccolo grande re che ha saputo coinvolgere e divertire… Ricordo, quasi, ogni particolare e ricordo di aver sorriso dall'inizio alla fine, di aver cantato sottovoce tutto anche Spari nel deserto di cui non ricordo una sola parola , di aver battuto i piedi così forte da sentirli formicolare… vabbeh avevo le mani occupate Ora ho capito cosa non mi tornava sabato scorso, non stavo metabolizzando il concerto, non lo ricordavo proprio Non so come spiegarlo ma è stato come se tra me e il palco si fosse alzato piano piano un muro… Mi è arrivata la potenza della voce, mi è arrivata l'esuberanza fisica che aveva sul palco e poi nulla più mi è mancato il coinvolgimento. Non so se sia dipeso dalla strana atmosfera che si è creata tra urla, gente in piedi e la strana sensazione che stesse correndo tra le canzoni Sinceramente ad un certo punto l'ho trovato un po' esagerato in certi atteggiamenti e ho temuto fortemente che stesse per mandare alle ortiche un tour fino ad allora davvero bello. Poi una cosa mi è venuta in mente ieri, al Gran Teatro ha detto una cosa tipo "qui sono vicino a casa", ieri "qui è casa"… Probabilmente sabato credeva di essere in Malesia o forse nel tendone si aggira ancora qualche spiritello negativo del passato Mah, a questo mistero troverà risposta Giacobbo, forse
Ora, che quello che sto per scrivere non venga usato contro di me in futuro ma… ieri sera mi è piaciuta anche Bellissimo l'ho cantata lei, la maionese impazzita mi ha preso di brutto Menzione speciale a Spari nel deserto per me sarebbe potuta durare anche mezz'ora, lo scat è stato strepitoso stavo saltando sulla poltroncina praticamente. Vogliamo parlare di Come ti senti? Beh facciamo che parliamo di quei, quanti? 10 secondi di accenno di Kiss? Mi stava venendo da starnutire ma ho resistito per non chiudere gli occhi… insomma per citare Lorax "sgrfgn skifddnf arshhjdk" Serve davvero poco per farmi felice Ma l'incantesimo è caduto anche sul vestito domopak? Ieri era da magnasselo proprio , niente effetti strani … mah il mistero si infittisce… E poi è tornata lei… Shake your booty, shake your booty Ieri Sunshine anche senza cielo, senza palme, senza braghe è stata divertente. Ma vogliamo parlare dell'italiano correggiuto in cui si riesce ad esprimere? Ne parlavamo proprio iera nonostante la polizia "in ear" , nonostante le scarpette lanciate, nonostante il "pass" formato 70x100 che è spuntato tra il pubblico davvero molto, molto carina questa specie di sorpresa. Poi il miracolo… inizia In un giorno qualunque e la salma vicino a me prende vita, schizza in piedi, ondeggia e canta come un'indemoniata L'incantesimo su di lei ha fatto effetto più di un'ora di ritardo Però io" l'aggiornamento" lo avrei fatto a fine tour niente, sta foto non viene mai alla prima botta… O forse manca l'impegno da parte del fotografo non fa più il cammello durante lo scatto
Molto "intimo" il momento prima de L'essenziale, quando ha ringraziato… seduto sui talloni, mi è venuto istintivo spostare la testa in avanti come per sentire qualcuno che stesse sussurrando… E poi quello che non ti aspettavi My magnetic heart… ehm… preferisco Non passerai ed il suo mistero del " come quadri appesi, leve senza pesi" … non mi ha preso particolarmente sempre, credo, per colpa di quel "magnetic" che spezza la fluidità del canto… però chissene è stata una bella sorpesa comunque… E poi è arrivato il momento di gioia per i miei neuroni ballerini però, non per fare sempre la rompi… , la maglia "senti il sound" dentro i pantaloni con cinta semi-ascellare… cioè ma anche no patato'
E via con la ruota… ormai ci ha preso gusto ma spero che preso dall'euforia non si scatafasci giù dal palco (il Verdi e l'Arcimboldi mi sembrano un po' pericolosi ), certo la convocazione nella Nazionale di Ginnastica Artistica è lontana, ma l'alunno si impegna e fa progressi… almeno credo… e poi corri de qua, corri de là… salutone finale che non finiva più e via, pluf! Sparito. Fine.
Ieri c'era uno striscione con su scritto "A Roma mancherà il suo re"… Sembrerà sciocco e banale ma per me, ieri sera, in quell'angolo di Roma, su quel palco… c'è stato davvero un re
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Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
Marco cita Kiss alla fine di Come ti senti. Da quanto ho sentito la fa dalla ripresa del 25 settembre a Milano. (mi sono andata a vedere quasi tutti i video )Jazzbianco ha scritto:Roma è Roma, ho letto e sentito spesso. Ed è per questo che ho voluto che la mia ultima data di questo tour coincidesse con la tappa romana, volevo vedere e sentire.
Non lo so se Roma è casa, se Roma è Roma, ma sicuramente l'Auditorium è un posto magico: l'acustica è perfetta e per come è realizzato sembrava di essere sul palco con lui.
Mi scuso con chi giustamente vuole conoscere le impressioni di chi c'era per trovare conferma di quanto poi percepirà dai video, ma ho qualche problema a scrivere. Non devo far sedimentare le emozioni, non sono stravolta, non volo ad un metro da terra, ma devo rimettere ordine nei miei pensieri per capire che tipo di fan sono e poi comportarmi di conseguenza. Ho visto sette tappe di questo tour, che corrisponde alla somma dei concerti che avevo visto negli anni precedenti. È stato un po' destabilizzante per me, e per questo mi è difficile raccontare della serate. Ci ho provato con Milano, ma ne è uscito un freddo resoconto, senza sussulti, e quindi evito di annoiarvi con i miei dilemmi. Però una breve cronaca dei fatti salienti posso farla.
Innanzi tutto avevo tutta la famiglia di Marco davanti, con una zia molto entusiasta e dolcemente esagitata, la mamma che cantava e faceva i video ed il giovane, altissimo e gentilissimo cugino che per non disturbare chi stava dietro è stato praticamente sdraiato sulla poltroncina per tutto il concerto.
Bello il pass formato poster che alcune fan hanno mostrato a Marco nel momento della fatidica domanda dell'armadio a venti ante.
Di grande effetto scenografico il semplice fazzolettino sventolato durante La valle dei re, così come lo striscione fatto penzolare dalla galleria. Però il testo non lo ricordo bene perché mi sono voltata velocemente per non perdermi nulla di quanto succedeva sul palco. Mi sembra che fosse "A Roma manca il suo re" o qualcosa di simile.
Spari nel deserto è stata strepitosa, con lo scat sulla batteria fino alla fine, e bella la sintonia con Sollazzi che ricambiava con sorrisi gli sguardi di Marco (credo fossero sguardi, ma non lo so perché Marco era di spalle).
Marco ha fatto un grande uso della voce, impreziosendo il concerto anche con accenti baritonali. Il duello con Colombo ci ha visti partecipi dell'ultimo assalto con un urlo, la ruota non è ancora perfetta per una Olimpiade ma è divertente e rende l'idea del suo stato d'animo ed il personale dell'Auditorium ha esagerato facendoci sedere su Non me ne accorgo. Ben gli sta quindi la discesa sottopalco per il bis ed i coriandoli sparati in platea.
Dimentico qualcosa?? Non mi sembra. A parte la splendida interpretazione di My magnetic heart, intrisa delle variazioni che normalmente riserva a Non passerai, compreso l'inserimento della chitarra di Colombo.
@israin, l'acustica era perfetta e mi dispiace che l'audio di quel video non renda giustizia all'interpretazione di Marco. I cori poi non erano assolutamente invadenti, a parte il mio
Tornando a quanto ha scritto @Laurel dopo il concerto di Bologna, capisco che qualcuno non proprio fan si possa sentire estraneo ad alcune esternazioni, ma a meno di messaggi tra le righe, io ho ascoltato sempre e quasi esclusivamente dei ringraziamenti. Certo possono sembrare esagerati e spezzare il ritmo del concerto, ma anche quello è Marco e le canzoni non bastano a rappresentarlo. Chi non lo conosce potrà esserne infastidito così come, forse, potrà capire qualcosa in più di lui. E poi il tutto succede con i due brani più conosciuti e che tutti, ma proprio tutti, cantano sempre, con o senza la voce di Marco.
Scegliere di presentare la band ma anche tutti i componenti della crew risale al primo tour ed evidentemente è una cosa a cui tiene molto e anche questo svela una parte della sua personalità.
Una cosa stavo dimenticando sul serio. Ha fatto Kiss, ma dove, come e perché non lo ricordo
Però non ho ben capito la preoccupazione di fare cose che i non-fan non comprendono al volo perché a me sembra normale che sia così, è una cosa che succede con qualunque cantante/gruppo etc. che ha un seguito e che mi è capitato di andare a vedere. Non so se è chiaro quello che voglio dire.
Ospite- Ospite
Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
Grazie Jazz! Io adoro i tuoi resoconti, sono tutt'altro che freddi e mai mi annoierò a leggere di dilemmi (forse perchè ne sono piena ), Spari nel deserto sta diventando l'anima di questo tour, cinque minuti che anche da soli varrebbero il viaggio Riguardo le esternazioni, sono convinta che non fosse un problema di contenuti, ma di contesto. E' che seduto in una platea di teatro ti aspetti di vedere chi parla, le espressioni del viso, la gestualità. Sono elementi fondamentali della comunicazione. Invece a un certo punto questo contatto visivo è scomparso, il parlante è stata attorniato da un capannello di persone e non c'erano maxischermi a rimandare l'immagine altrove. Quindi quelle parole erano come sospese nell'aria e apparivano rivolte solo a chi lo circondava. Forse funziona anche all'inverso, nel senso che il parlante perde a quel punto il contatto visivo con l'intera platea e riceve stimoli solo da chi lo circonda, finendo davvero per rivolgersi solo a loro. Grazie ancora e vado a leggermi anche Milano, che mi ero persaJazzbianco ha scritto:
Mi scuso con chi giustamente vuole conoscere le impressioni di chi c'era per trovare conferma di quanto poi percepirà dai video, ma ho qualche problema a scrivere. Non devo far sedimentare le emozioni, non sono stravolta, non volo ad un metro da terra, ma devo rimettere ordine nei miei pensieri per capire che tipo di fan sono e poi comportarmi di conseguenza. Ho visto sette tappe di questo tour, che corrisponde alla somma dei concerti che avevo visto negli anni precedenti. È stato un po' destabilizzante per me, e per questo mi è difficile raccontare della serate. Ci ho provato con Milano, ma ne è uscito un freddo resoconto, senza sussulti, e quindi evito di annoiarvi con i miei dilemmi. Però una breve cronaca dei fatti salienti posso farla.
Laurel-EF- Moderatore
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Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
Blink, fantastico leggerti, è sempre come esserci Meno male che lo hai detto anche tu, pensavo di esser stata vittima di un fantasma sonoroBlinkblack ha scritto:
Ora, che quello che sto per scrivere non venga usato contro di me in futuro ma… ieri sera mi è piaciuta anche Bellissimo l'ho cantata lei, la maionese impazzita mi ha preso di brutto
Laurel-EF- Moderatore
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Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
Grazie @Jazz e @Blinck
jamila5- Parlo parlo parlo
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Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
@ Jazz
io apprezzo i tuoi racconti anche perchè un pò di razionalità male non fa, specie quando si parla di Marco, ed io come te non sono tipo da stare sulle nuvole, pur nel coinvolgimento resto presente a me stessa, se sia bene o male non saprei, é così. Forse per questo i tuoi dilemmi mi interessano moltissimo Lo avrei chiesto, ma mi pare abbiate già confermato la mia sensazione, cioè che Marco abbia voglia di usare TUTTA LA SUA VOCE, in estate avevo detto che mi sembrava tirarsi indietro nel canto, nei video di queste date sento un desiderio di libertà vocale che va ad aggiungersi ad un senso di rabbia che io ho percepito nel mio concerto, io sentii dopo mesi, di nuovo ,quella voglia di mangiarsi il mondo di cui aveva parlato nell'intervista a Cubomusica l'anno scorso, sono pronta a ricevere smentite, naturalmente.
@ Blink
hai mai pensato di scrivere ? i tuoi racconti sono godibilissimi, appassionati ed obbiettivi al tempo stesso, divertenti e interessanti
@ Sole
grazie per la tua osservazione, mi é stata utile per vedere le cose da un punto di vista diverso
io apprezzo i tuoi racconti anche perchè un pò di razionalità male non fa, specie quando si parla di Marco, ed io come te non sono tipo da stare sulle nuvole, pur nel coinvolgimento resto presente a me stessa, se sia bene o male non saprei, é così. Forse per questo i tuoi dilemmi mi interessano moltissimo Lo avrei chiesto, ma mi pare abbiate già confermato la mia sensazione, cioè che Marco abbia voglia di usare TUTTA LA SUA VOCE, in estate avevo detto che mi sembrava tirarsi indietro nel canto, nei video di queste date sento un desiderio di libertà vocale che va ad aggiungersi ad un senso di rabbia che io ho percepito nel mio concerto, io sentii dopo mesi, di nuovo ,quella voglia di mangiarsi il mondo di cui aveva parlato nell'intervista a Cubomusica l'anno scorso, sono pronta a ricevere smentite, naturalmente.
@ Blink
hai mai pensato di scrivere ? i tuoi racconti sono godibilissimi, appassionati ed obbiettivi al tempo stesso, divertenti e interessanti
@ Sole
grazie per la tua osservazione, mi é stata utile per vedere le cose da un punto di vista diverso
ariadne- Parlo parlo parlo
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Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
A Milano non me ne ero accorta, sembravano solo vocalizzi, a riprova di quanto l'acustica dell'Arcimboldi lasci a desiderare. Per fortuna ci sono i video.centogrammidisole ha scritto:Marco cita Kiss alla fine di Come ti senti. Da quanto ho sentito la fa dalla ripresa del 25 settembre a Milano. (mi sono andata a vedere quasi tutti i video )
Anche all'inizio di IUGQ a volte cita qualche brano. Il 25 sembravano solo vocalizzi, il 26 ho capito che era una citazione che però ho riconosciuto solo grazie al video: One Day I'll Fly Away di Randy Crawford. A Verona invece ha fatto Why in entrambe le serate.
È chiaro ecentogrammidisole ha scritto:Però non ho ben capito la preoccupazione di fare cose che i non-fan non comprendono al volo perché a me sembra normale che sia così, è una cosa che succede con qualunque cantante/gruppo etc. che ha un seguito e che mi è capitato di andare a vedere. Non so se è chiaro quello che voglio dire.
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Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
Allora mi piace poter dire che tutto il racconto di Blink (ci avrei giurato che le chiacchere fatte lì fuori sarebbero finite così in uno dei tuoi gustosi racconti - oddio la maglia "senti il sound" dentro i pantaloni eleganti alla fine..tremenda - ) e pure tutto il resoconto attento di Jazz.....come raramente mi è successo c'è tanto di quello che avrei voluto scrivere nei contributi di entrambe.... grande Mengoni che quando è in stato di grazie permette di accordare pensieri ed animi anche diversi.
Quindi posso aggiungere un po' di elementi, anzi direi ricordi e sensazioni della serata che si prevedeva magnifica e forse imprevedibile per il fatto che ero grandiosamente accompagnata dalla solita compagna di merende (kiki) e dal mio compagno nella vita (ops quasi marito oramai....) Fabrizio che finalmente riuscivo ad accontentare portandolo a vedere Marco live, cosa richiestami da tempi ma mai successa in questa lunga serie di anni in cui lui ha osservato meravigliato, divertito e a volte infastidito, la mia deriva Mengoniana.....
E non sapete quanto sono contenta che alla fine la sorte abbia scelto questo concerto per il loro primo incontro dal vivo !
Ora io sono al quinto concerto di questo tour e ne ho visti molti nei due tour precedenti e quindi mi sento di poter dire:
1. sono felice di aver scelto di non andare al Gran teatro il 28 e di non aver portato Fabrizio lì (l'anno scorso fu deludentissimo quel tendone....)
2. Quella di domenica è stata una delle sere artisticamente più equilibrate e riuscite...veramente tra quelle quasi perfette.
Direi che è stato come quando una ricetta viene mangificamente perchè gli ingredienti sono di prima qualità, la mescolanza è sapiente, le pentola perfetta e funzionale, il cuoco segue la cottura con concentrazione e la presentazione
del piatto è fantasiosa e colorata.......
ecco Marco e l'Auditorium dall'acustica incredibile e dalla forma avvolgente, Marco e Roma che sente affettivamente come casa e non ce la fa a non dirlo a non farlo capire, MArco e i fan di tutte le età adoranti, caldi ma non scalmanati, MArco e i musici con i quali ha oramai un'intesa anche emotiva totale, MArco in una serata d'oro, rilassato come non mai, sicuro, divertito, consapevole e concentrato ...sembrava un incontro tra vecchi amici, caloroso ma senza tensioni eccessive, senza l'emozione tracimante dl 29 maggio, senza la foga della prima apparizione a Roma dopo sanremo, senza ansia da prestazione davanti alle telecamere o ad ospiti illustri, eravamo tutti a nostro completo agio, e lui soprattutto !!!
Oltre a muovermi e ballare mi sono spesso lasciata sprofondare nella poltrona per godermi il suono.
Grande Performance anche verbale....ho detto a Fabrizio che mai ho sentito in Marco, per tutto il concerto, senza mai cadute di stile, tanto controllo verbale, tanta scioltezza, interpretazione attoriale non esagerata....tanta maturità e scaltrezza.
Oltre le "solite" canzoni che valgono il concerto (come Spari nel deserto, la Valle dei re, dall'Inferno...) questa volta mi rimane in mente una scioltissima I got the fear e una magnifica Come ti senti...un grande classico oramai da tutti i punti di vista, che dovrebbe essere più conosciuta dal grande pubblico e che fa emergere il rimpianto per la scarsa diffuzione che ha avuto Solo...in realtà parlando con vecchie e nuove conoscenze lì subito dopo, ci sarebbero molti pezzi da inserire nella scaletta della serata perfetta...ci siamo dette che in un certo senso non vediamo l'ora che finisca il tour per far scivolare via alcuni pezzi nuovi che ora prendono il posto in scaletta di altri che meriterebbero di essere ricordati !!! Insomma io spero sempre che Marco non rinneghi proprio tutto della sua prima produzione......
Che dire poi, vediamo dei flash.......
- sorpresa con fazzoletti sventolati per l'arrivederci che non avevamo capito all'inizio invece riuscita molto bene con Marco felice che ha indicato lo striscione pendente dalla galleria " A Roma mancherà il suo re" (lì dove l'altra volta c'era quel bentornato a casa che lo fece piangere).
Le ragazzine che distribuivano i cleenex prima dell'inizio ovunque volevano assolutamente che tutti prendessero quelli che loro davano prelevandoli da pacchetti nuovi nuovi aperti per l'occasione:
" no meglio i nostri li dobbiamo distribuire tutti"
- molti molti bambini e bambine assatanate che cantavano tutto..bene saranno il serbatoio per il futuro
-Marco che sceglie le parole e sempre dice qualcosa in più da leggere tra le righe....saluto per Iaia " una delle persone a cui voglio più bene in assoluto che stasera è tornata più forte che mai...." (dopo i problemi famliari credo..)
per Marta, scelta molto interessante " le voglio un bene dell'anima ma bisogna anche dividere l'aspetto professionale allora dico che in un anno e mezza ha fatto cose grandiose ed io sono soddisfatto e molto più libero" erano più o meno queste le parole sono sicurissima del "più libero"
vabbè poi la già diffussissima " io che sono timido ed imbarazzato sempre..tranne qui perchè qui è casa..."
divertente quando ha detto "ed ora facciamo una foto insieme, perchè fino ad ora non ne avete fatte no ? Ecco è il momento buono"
non ricordo bene ma poi ha pure fatto un riferimento sul dire la verità aggiungendo "come fanno sempre coloro che sono ai vertici in questo paese "
prima di Questa notte ha detto "non possiamo assolutamente muoverci dal posto ma se vi alzate possiamo oscillare tutti insieme" lo devono aver bacchettato per il richiamo a lasciare le poltrone- ma lì all'Auditorium sono particolarmente severi ed antipatici direi
Ah ecco il saluto iniziale "Ave Roma, oh stiamo parlando dell'esercito più forte di tutti i tempi"
- molto sentito serissimo e semplice senza degenare nemmeno con i gesti il ringraziamento quasi in ginocchio prima de l'Essenziale quando ha detto che non avevano deciso come scalettare al fine dello show in fase organizzattiva e gli aventi hanno portato naturalmente la canzone di Sanremo ha descrivere quello che il pubblico è per lui
finisco con le impressioni di Fabrizio che è stato dolcemente bersagliato anche dalle domande mie e di chi incontrandolo con me voleva sapere come aveva trovato i pezzi, se trovava e eccessivi i ringraziamenti, come erano gli aneddoti
Gli è piaciuta tantissimo la voce dal vivo ed il modo di cantare, lo ritiene veramente un gran talento ma è rimasto piacevolmente sorpreso anche dall'umanità, dalla dolcezza del ragazzo e non ha trovato assolutamente eccessivo lo spazio dato al parlato (ridotto in realtà rispetto all'estate) e divertentissimo l'aneddoto del pass, magistralmente dosato stavolta ( è capitato proprio in una serata molto controllata da questo punto di vista)....punto dolente il repertorio che meriterebbe la sua voce.
Un discorso a parte il divertentissimo pubblico a suo dire ...me e kiki comprese......ha descritto la serata come un'esperienza sociologica antropologica indimenticbile
Io vi dico che l'ho visto tutto il tempo o sorridere o seguire con gran attenzione ed abbiamo pure ballato insieme il sunshine reggae
Passo e chiudo......scusate la lunghezza ma proprio non riesco a fare diversamente...
buon pranzo gente iperuranica
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Re: 33 - Roma - Auditorium Parco della Musica, 6 ottobre 2013
Durante l'intervallo, fuori dal teatro, ho intercettato la conversazione di una coppia, penso cinquantenni, su Spari nel deserto: "Ma quel finale è per veri intenditori".Laurel-EF ha scritto: Spari nel deserto sta diventando l'anima di questo tour, cinque minuti che anche da soli varrebbero il viaggio
Ma in fondo, noi fan del Mengoni questo siamo, veri intenditori
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