CHIACCHIERE

[luna]

Io ci tengo al contenitore, non tanto quanto al contenuto, ma ritengo sia importante, perché comunque è l'immagine che si vuole dare di sé.
Decidere di farsi rappresentare dalle fotografie del pubblico non lo considero assolutamente una ricerca di consenso, un segno della sua debolezza, al contrario è una forte affermazione delle sue certezze.
Mostrerà quello che il suo pubblico vede in lui e come lo vede. Saranno tante immagini diverse, perché ognuno ha il suo momento preferito, la sua foto più bella. Saranno sguardi assassini, vene gonfie, occhi velati, balli improbabili, grandi sorrisi, occhi chiusi e tensione palpabile.
Saranno vere e senza filtri, come è lui sul palco.
Se riguardo i freddi scatti contenuti nel booklet di Re Matto Live, tiro anch'io una cuscinata allo schermo.
Vedremo il Marco che vediamo nei concerti, come lo vediamo noi e non attraverso lo sguardo di un professionista impegnato a cogliere solo un momento visivamente bello ma inevitabilmente lontano da poter vivere la bellezza di quel momento.
Solo chi ha la certezza della propria capacità comunicativa può scegliere di farsi rappresentare dalle foto dei fan.
Vabbé, poi c'è la condivisione, ed è giusto essere coerente con il tema del tour e di questo momento artistico.

 

[luna]

per i post successivi  pierrot e  jazz

[Kalatmotto63]

Ben ritrovata anche a Lev, cerchero' di non fare un pippone.....nessun disprezzo, solamente un po' tristezza, a differenza di molte di voi io mi sto chiedendo quale Marco sia questo......noi lo vediamo come artista, la casa discografica come prodotto da vendere......orrobile! Anche io lo trovo orribile paragonarlo ad una scatola di biscotti, ma il succo e' questo e la logica che ha guidato questo progetto vale per lui come per gli altri, per questo ho digerito con fatica questo disco, perche' spero sia il pasdaghio obbligato per quello successivo, quello delle conferme definitive, io ci spero tanto anche se puo' sembrare il contrario per come scrivo......purtroppo piaccia o no ha bisogno di quella parte di pubblico, la parte "bimbominchiosa" e' stata determinante e lo e' ancora e non ci vedo niente di dispregiativo nel constatarlo.....spero solamente che non redti troppo prigioniero di certi aspetti, abbia e possa fare un ulteriore passo avanti, vincendo le sue forme di insicurezza, probabilmente e' solamte questione di tempo.....riguardo alle imprecisioni da me sottolineate io invece sono del parere che il mercato adesso ha tempi frettolosi, credo che gli studi di registrazione costino e che certi aspetti passino inevitabilmente in secondo piano, la sua musicalità centra fino ad un certo punto.....e la sua crescita e credibilita' si conferma anche su questi fronti.....buona domenica a tutte ! Marco non traccia una linea piatta e monocromatica, ma e' un susseguirsi di sussulti emotivi e impatti tanto diversi molto individuali, ciascuno a sup modo lo idealizza lo vive, e per fortuna che e' cosi' .....siamo salvi!

[jamila5]

La discriminante, probabilmente, sta proprio in questo ... io non mi domando e non mi sono mai domandata "quale Marco sia questo" ... mi risulta facile perchè non lo faccio neanche nella vita ... quando conosco le persone prendo l'essenziale e tutto il resto fa parte del pacchetto/persona con i lati negativi e positivi che ci possono essere e soprattutto non mi permetto mai di cambiarli.
Prima che uscisse il disco ... Marco ha ripetuto e scritto all'infinito -SENTI IL SOUND- ... io al momento non avevo ben capito cosa volesse dire poi quando è cominciato il tour e soprattutto quello estivo e ho capito ... penso che sia chiaro per tutti quanto il sound del tour sia completamente diverso dal disco ... è questo per me è la sola cosa importante ... tutto quello che ci sta dietro non mi interessa e secondo me non dovrebbe interessare a chiunque segue un'artista.
La vita è una questione di scelte ... Marco vuole farsi conoscere ... ed è un problema suo cosa è disposto a fare ... per quello che riguarda me ... quello che mi piace lo ascolto e quello che non mi piace ... no.
Però la limpidezza e la verità dei suoi occhi ... sono una cosa rara ... difficile da trovare negli occhi di altri artisti ...

[Ospite]

La discriminante, probabilmente, sta proprio in questo ... io non mi domando e non mi sono mai domandata "quale Marco sia questo" ... mi risulta facile perchè non lo faccio neanche nella vita ... quando conosco le persone prendo l'essenziale e tutto il resto fa parte del pacchetto/persona con i lati negativi e positivi che ci possono essere e soprattutto non mi permetto mai di cambiarli.
Prima che uscisse il disco ... Marco ha ripetuto e scritto all'infinito -SENTI IL SOUND- ... io al momento non avevo ben capito cosa volesse dire poi quando è cominciato il tour e soprattutto quello estivo e ho capito ... penso che sia chiaro per tutti quanto il sound del tour sia completamente diverso dal disco ... è questo per me è la sola cosa importante ... tutto quello che ci sta dietro non mi interessa e secondo me non dovrebbe interessare a chiunque segue un'artista.
La vita è una questione di scelte ... Marco vuole farsi conoscere ... ed è un problema suo cosa è disposto a fare ... per quello che riguarda me ... quello che mi piace lo ascolto e quello che non mi piace ... no.
Però la limpidezza e la verità dei suoi occhi ... sono una cosa rara ... difficile da trovare negli occhi di altri artisti ...

Stra  soprattutto l'ultima frase!!!  

[Pierrot]

I desideri su quello che vorremmo fosse Marco nel futuro sono tutti legittimi. Ci mancherebbe. Io la mia idea su come lo vedrei l'ho già spiegata nel passato quindi non mi ripeto.

L'unica cosa che non mi torna è l'invocazione del termine "libertà" da qualcosa. Insomma lo si vorrebbe "liberare" dalla bimbeminkia per poi legarlo ai nostri desideri e alle nostre speranze. Mica è libertà. Lo togliamo dalla gabbia delle bimbeminkia, per metterlo nella nostra di gabbia, in quello di un altro genere di pubblico che pretende altre cose.
Quindi parliamo di desideri nostri e personali. Non di libertà. Perchè non si può proprio sentire.

La logica discografica è una logica che guida il 99% dei progetti legati ad una major. Fa schifo come logica?
Questa è. Siamo in un mercato. E come tale segue delle regole. Per tutti. Figuriamoci per uno che è all'inizio della carriera e pchi mesi fa era caduto in disgrazia tra l'altro.
Fa piacere quando lo si vede al top delle classifiche, lo si vede in tv, lo si sente in radio e sui giornali e poi si schifa il sistema. Anche questo non mi torna. Se si voleva un Marco veramente libero si doveva sperare che non rinnovasse con la Sony, che non andasse a Sanremo ecc.ecc.
Ma una volta che si sceglie una strada si sta a TUTTE le regole. Non solo a quelle che vogliamo noi.
Perchè da quella "commercialità" poi derivano gli investimenti. Stessi investimenti che gli permettono di lavorare con fior fior di musicisti, produttori, autori ecc.
E' tutto un circolo...ripeto: non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Se vendi 10 investono 1, se vendi 100 investono 10. Con 1 ci paghi un musicista discreto, un piccolo studio di registrazione per un paio di mesi, una scenografia fatta con un telo e bombolette ecc. Con 10 ci paghi il kaneepa studio a Milano per mesi e mesi, i musicisti che lavorano per Ferro, il Pinaxa studio che te lo masterizza, Luca Colombo come direttore musicale del Tour ecc.ecc.
Si vuole la precisione assoluta nella registrazione, però poi lo si vuole più libero da logiche commerciali. Si vuole il fotografo professionale per il booklet però poi si storce il naso se si fanno iniziative che sono volte a fidelizzare il pubblico (che poi spende e con i cui soldi si reinveste)
Chi glielo paga allora lo studio per un anno, per limare ogni minima imprecisione? Chi glielo paga il fotografo professional? Facciamo la colletta noi?
No perchè se mi fate un progetto con entrate e uscite che permetta di non sottostare alle logiche discografiche e fare un prodotto con l'eccellenza musicale per un ragazzo non cantautore appena entrato in questo mondo (quindi senza anni di amicizie e "contatti" consolidati) io lo appoggio e vi bacio pure in bocca.
Altrimenti rimangono utopie, sogni.

[Eloisa]

 jamila e  Pierrot

 

[Jazzbianco]

Quoto anch'io @Jamila e @Pierrot  

anche perché così evito di scrivere  

[ariadne]

I desideri su quello che vorremmo fosse Marco nel futuro sono tutti legittimi. Ci mancherebbe. Io la mia idea su come lo vedrei l'ho già spiegata nel passato quindi non mi ripeto.

L'unica cosa che non mi torna è l'invocazione del termine "libertà" da qualcosa. Insomma lo si vorrebbe "liberare" dalla bimbeminkia per poi legarlo ai nostri desideri e alle nostre speranze. Mica è libertà. Lo togliamo dalla gabbia delle bimbeminkia, per metterlo nella nostra di gabbia, in quello di un altro genere di pubblico che pretende altre cose.
Quindi parliamo di desideri nostri e personali. Non di libertà. Perchè non si può proprio sentire

io sono daccordo con tutti coloro che sono intervenuti, ma questo passaggio, in particolare, descrive il mio pensiero,  Marco farà il suo percorso, come vorrà, con chi vorrà, secondo le opportunità che la sorte , il merito, la caparbietà gli procureranno, noi siamo liberi di seguirlo o meno,, di criticare i  risultati del suo lavoro, ma non dobbiamo cercare di indirizzarlo , non tocca a noi.

[Ospite]

per un ragazzo non cantautore

Come no...ha 21 brani depositati in SIAE  

    Scusate

[luna]

 jamila
 pierrot

[Eloisa]

I desideri su quello che vorremmo fosse Marco nel futuro sono tutti legittimi. Ci mancherebbe. Io la mia idea su come lo vedrei l'ho già spiegata nel passato quindi non mi ripeto.

L'unica cosa che non mi torna è l'invocazione del termine "libertà" da qualcosa. Insomma lo si vorrebbe "liberare" dalla bimbeminkia per poi legarlo ai nostri desideri e alle nostre speranze. Mica è libertà. Lo togliamo dalla gabbia delle bimbeminkia, per metterlo nella nostra di gabbia, in quello di un altro genere di pubblico che pretende altre cose.
Quindi parliamo di desideri nostri e personali. Non di libertà. Perchè non si può proprio sentire

io sono daccordo con tutti coloro che sono intervenuti, ma questo passaggio, in particolare, descrive il mio pensiero,  Marco farà il suo percorso, come vorrà, con chi vorrà, secondo le opportunità che la sorte , il merito, la caparbietà gli procureranno, noi siamo liberi di seguirlo o meno,, di criticare i  risultati del suo lavoro, ma non dobbiamo cercare di indirizzarlo , non tocca a noi.

sono d'accordo  

[Levnicolaievic]

La discriminante, probabilmente, sta proprio in questo ... io non mi domando e non mi sono mai domandata "quale Marco sia questo" ... mi risulta facile perchè non lo faccio neanche nella vita ... quando conosco le persone prendo l'essenziale e tutto il resto fa parte del pacchetto/persona con i lati negativi e positivi che ci possono essere e soprattutto non mi permetto mai di cambiarli.
Prima che uscisse il disco ... Marco ha ripetuto e scritto all'infinito -SENTI IL SOUND- ... io al momento non avevo ben capito cosa volesse dire poi quando è cominciato il tour e soprattutto quello estivo e ho capito ... penso che sia chiaro per tutti quanto il sound del tour sia completamente diverso dal disco ... è questo per me è la sola cosa importante ... tutto quello che ci sta dietro non mi interessa e secondo me non dovrebbe interessare a chiunque segue un'artista.
La vita è una questione di scelte ... Marco vuole farsi conoscere ... ed è un problema suo cosa è disposto a fare ... per quello che riguarda me ... quello che mi piace lo ascolto e quello che non mi piace ... no.
Però la limpidezza e la verità dei suoi occhi ... sono una cosa rara ... difficile da trovare negli occhi di altri artisti ...

Stra  soprattutto l'ultima frase!!!  

quoto jamila  
Verissimo: condivido soprattutto la frase " la vita è una questione di scelte "
quando si tratta di scelte artistiche è ancora più vero:  le  scelte artistiche sono personali , sono di responsabilità dell'artista, che  ne porta tutto il peso : anche quello della mediazione necessaria con le logiche produttive, l'abbiamo sempre sottolineato.
Però  anche il discorso di kalatt  trovo abbia una sua ragion d'essere, perchè  certo il realismo è necessario se si vuole  all'inizio sopravvivere ,  sappiamo  anche che la libertà  è un lusso che  viene concesso solo ad un certo livello , quando l'artista è un prodotto  acclarato che vende qualsiasi  cosa faccia, prima di quel livello  si  cerca di fare il meglio, anche restando entro certi registri  produttivi ( i famosi compromessi di cui parlava sempre Marco ).
Detto tutto questo  sarà interessante seguire Marco anche perchè finora , pur  sbandando parecchio,  rischiando,     ha sempre poi mantenuto dritta la barra della sua carriera;
secondo me sa il fatto suo, almeno dal punto di vista artistico, è " vorace"  al punto giusto, e ha una maledetta voglia di combattere e di farsi valere, con tutte le " armi"  che ha a disposizione,  (  pur restando sempre quel  clown immaginifico , quel  Buster keaton  dagli occhi limpidi e veri di cui ha così ben scritto jamila

[Exit]

Ok,  io vi quoto tutte/i e tutto il resto ma ....  

No perchè se mi fate un progetto con entrate e uscite che permetta di non sottostare alle logiche discografiche e fare un prodotto con l'eccellenza musicale per un ragazzo non cantautore appena entrato in questo mondo (quindi senza anni di amicizie e "contatti" consolidati) io lo appoggio e vi bacio pure in bocca.
Altrimenti rimangono utopie, sogni.

parliamone  

    


Scusate sono scema   ma ho cercato di togliere pathos alla discussione, come nei film  quando arriva il momento clou, ecco che succede qualcosa a smorzare la tensione

A parte gli scherzi, capisco la preoccupazione di Kalat, ma condivido il pensiero di Pier, Jazz, ariadne, Jamila...

[Eloisa]

[Eloisa]

[Eloisa]

[Eloisa]

 

[Ospite]

Questa è pubblicità ingannevole...crea un bisogno, una promessa di felicità destinata ad essere eternamente differita    
Io in spiaggia vedo solo trichechi.

[Eloisa]

 

[Eloisa]

replica start up su rai 5 alle 23 e 17 tra un pò  

[Deianira]

Mica scemi......se inseriranno questo materiale balneare come contenuto extra del dvd le vendite raddoppieranno.... 

[Pierrot]

Ma le preoccupazioni di Kalat sono quelle che abbiamo un po' tutti...diciamoci la verità...

La preoccupazione di vedere che ciò che prospettavamo per lui poi alla fine non si realizzi. E' umano e comprensibile.

Io poi sono uno realista di natura. Anche io volevo giocare con Kakà, poi mi sono accorto che per centrare la porta avrei dovuto fare la convergenza ai piedi, e mi limito a giocare a calcetto il giovedì sera, in un campetto in erba sintetica che è grande come lo spogliatoio di San Siro.
Il problema di Marco è opposto. Lui ha tutto per diventare un Messi...ma è posto in un paese e in un mercato con cui deve fare i conti ogni giorno anche solo per sopravvivere. E da solo non può ribaltare un sistema. Sistema in cui è entrato nel momento in cui è stato scelto e ha vinto X Factor.

Vabbè mi rendo conto che nel frattempo il discorso è scivolato (fortuna solo il discorso e non  l'asciugamano altrimenti dovevo passare coi sali  ) su altro, quindi concludo.
Buona Notte!

[Blinkblack]

Il mio unico neurone razionale quota e condivide quasi tutto quello che avete scritto nelle ultime 4 pagine  ma guardando le foto con l'altro neurone idiota... sinceramente? Ma chi se ne frega! Guardalo lì, è il ritratto della salute, sorridente, si starà godendo tutto quello di bello che gli sta portando questo anno "...e in fondo va bene così" e poi si vedrà...
Poverino, i laccetti di Ferragamo devono averlo traumatizzato   visto che li tiene fuori dal costume... e la faccia del bambino lì dietro?
Contenuti balneari o no, questo DVD mi incuriosisce tanto: contenuto, contenitore, foto e tutti gli annessi e connessi (...io, comunque, quel "dodice" ancora non lo digerisco )

[Levnicolaievic]

Ma le preoccupazioni di Kalat sono quelle che abbiamo un po' tutti...diciamoci la verità...

La preoccupazione di vedere che ciò che prospettavamo per lui poi alla fine non si realizzi. E' umano e comprensibile.

Io poi sono uno realista di natura. Anche io volevo giocare con Kakà, poi mi sono accorto che per centrare la porta avrei dovuto fare la convergenza ai piedi, e mi limito a giocare a calcetto il giovedì sera, in un campetto in erba sintetica che è grande come lo spogliatoio di San Siro.
Il problema di Marco è opposto. Lui ha tutto per diventare un Messi...ma è posto in un paese e in un mercato con cui deve fare i conti ogni giorno anche solo per sopravvivere. E da solo non può ribaltare un sistema. Sistema in cui è entrato nel momento in cui è stato scelto e ha vinto X Factor.

Vabbè mi rendo conto che nel frattempo il discorso è scivolato (fortuna solo il discorso e non  l'asciugamano altrimenti dovevo passare coi sali  ) su altro, quindi concludo.
Buona Notte!

.... sei un poeta inside  Pier:  :  : bella l'atmosfera di questo post " rasserenante " e riflessivo..mi piace e ci voleva .....poi  ti ci vedo  proprio a correre il giovedì sera dietro un pallone,  : ma hai il personal trainer pure te ?  

[Contenuto sponsorizzato]