07 - Ancona – Teatro delle Muse, 27 maggio 2013

da you tube ... video Stella Luciani ... 20 sigarette

https://www.youtube.com/watch?v=Qrd9f7VVC8k

E' molto bello, Jamila

Iniziano ad uscire video e foto… quindi non me lo sono sognato.
Anche perché essendo sola qualche dubbio iniziavo ad avercelo

Aggiungo ancora qualcosa, per farvi capire l'atmosfera.
I Marchigiani sono persone concrete, toste e anche un po' capatosta.
Gli Anconetani forse lo sono ancora di più, non si stupiscono di niente, distaccati ma non indifferenti. Ho ascoltato un po' di commenti e sicuramente molti erano i nuovi fan e i curiosi.

Marco era sciolto e un po' logorroico. Stupito dalla struttura del teatro, ha fatto commenti sui portici che riprendono l'architettura esterna e sui palchetti che sembrano balconi: dei gerani ci sarebbero stati bene .
Quando ha visto le bambine che stavano facendo le riprese si è avvicinato e le ha salutate dolcemente.
Per fare la foto al pubblico ha impiegato il doppio del tempo che ci impiega normalmente, ha anche manifestato la sua stima per uno spettatore senza cellulare, dichiarando che anche lui lo odia.
Il pubblico ha risposto con risate e applausi, ma nessuna interruzione inopportuna. Ha cantato nei momenti più adatti, negli incisi di Bellissimo e Dall'inferno, ad esempio, così come ne La vita non ascolta. È stato partecipe ma non invadente.
Considerando che anche dal vivo io non amo particolarmente La valle dei re, il fatto che non ci sia stato il momento ormai rituale di coinvolgimento non mi ha disturbato. Ma non credo che abbia disturbato neanche Marco. Come ho già scritto, ha intuito immediatamente il pubblico che aveva davanti, che probabilmente del suo "essere ancora un re" non avrebbe capito più di tanto, per cui non ha rivolto a noi il microfono per farci cantare, non si è inginocchiato, anzi, è rimasto piuttosto indietro, concludendo il brano vicino ai musicisti.
Invece su IUGQ, il pubblico ha cantato a squarciagola, intontissimo, tanto da non perdere neanche un'attacco. Marco si è fermato ad ascoltarci, e si è inchinato visibilmente sorpreso. Perfettamente in sintonia con la serata non ha neanche fatto la variazione sul testo, quella sul "posso soltanto amare perché è l'unica cosa che so fare…." per intenderci, variando solo il finale con le solite "rivederti ancora, abbracciarti ancora…."
Ovvio che il canto all'unisono si è ripetuto con L'Essenziale, con il pubblico perfetto nel seguirlo anche nelle parti più alte. Saltata però la sorpresa, visto che ormai eravamo in piedi e sotto il palco. E sorpresa, anche qui nessuno spintone, niente calca, ragazzine educate e niente urlatori/urlatrici.

Marco è stato perfetto. Professionale, sicuro e con la giusta commozione. Credo che dopo Napoli sia stato quasi rilassante per lui.
Ecco, rilassato è la parola giusta.
E in queste condizioni era concentratissimo sul canto. Molte variazioni e qualche occasione per sfoggiare la sua "vecchia" vocalità. Intenso senza strafare, bellissimo nella sua sicurezza.
Nel momento della presentazione dei musicisti ha tentato anche di fare un nuovo stacchetto, improvvisando.
E poi, giusto per tirarsela un po', ha ribadito che lui ha fatto il forum, ricordando che Sollazzi stava a cinque metri d'altezza, al forum se non si era capito , mentre ora stava in un'acquario.
Al momento di presentare Peter come suo maestro di chitarra, ha precisato che in realtà lui la chitarra la suonava già.
Io non ho resistito e dopo aver visto per tre volte sempre la stessa espressione sul suo viso, e ho urlato "Peter sorridi"

Ho salutato e ringraziato le mie vicine, ragazze dolci, educate e giustamente commosse.
Bella serata, bellissimo concerto, peccato non aver avuto nessuno con cui confrontarmi, con cui immediatamente rivivere le emozioni.

Sono tornata a casa percorrendo in solitaria strade che normalmente sono piene di auto e camion. Ho messo il CD a tutto volume e ho cantato a squarciagola, cercando di prolungare il più possibile la sensazione di benessere, leggerezza e serenità che una serata così particolare mi aveva lasciato.

Alla luce del racconto, prossimo concerto ...ANCONA
E' deciso.

@Jazz grazie per il racconto

@Jazz grazie

@Jazz hai fatto partecipare anche noi con il tuo racconto, grazie
E a questo punto attendo con ansia Macerata ed il suo meraviglioso sferisterio

@Jazz grazie per il bel resoconto, molto dettagliato nell'analisi ........non so che pubblico ci sarà a Trieste, ma penso si avvicinerà' come caratteristiche a quello di Ancona, vorrei proprio un Marco in quella dimensione, che ci prenda per mano in quel modo, che non abbia come obiettivo una "caciara" da mercato.......la sua crescita si vede anche sotto questo aspetto, capire la "frequenza"del pubblico che ha davanti e sintonizzarsi su quella, l'energia che comunque riesce sempre a trasmettere non sempre tutti la manifestano allo stesso modo, con la stessa veemenza e chiasso......Marco è' un pifferaio magico e crea comunque l'interazione con il pubblico che ha davanti........spero in un concerto come quello di Ancona, sto vedendo i video, e lo vedo in gran forma, la voce va alla grande e le pennellate di colore che sta dando di volta in volta sono incredibili comunque riescono a sorprendermi per come le stende sulla tela .......grazie anche per i video!!!!

Jazzbianco ha scritto:Sono tornata a casa percorrendo in solitaria strade che normalmente sono piene di auto e camion. Ho messo il CD a tutto volume e ho cantato a squarciagola, cercando di prolungare il più possibile la sensazione di benessere, leggerezza e serenità che una serata così particolare mi aveva lasciato.

Grazie Jazz, bellissimo racconto, viva le Marche!

@ Jazz
propongo, nell'eventualità di un futuro nuovo concerto ad Ancona, l'organizzazione di un raduno iperuranuco

ariadne ha scritto:@ Jazz
propongo, nell'eventualità di un futuro nuovo concerto ad Ancona, l'organizzazione di un raduno iperuranuco

sììììììììììììììììììììì

Marco é un comico ed un improvvisatore di razza ( giuro che non lo avrei mai detto ), il racconto della collaborazione con Fossati si allarga sempre più, come gli sketch dei grandi del passato, Walter Chiari con il sarchiapone per intenderci, nelle prime recite duravano pochi minuti e finivano col durare mezz'ora verso la fine della tournè

Dimenticavo... secondo me Marco ci legge.
Ricordate la mia puntigliosità nel sottolineare la diversità dei dialetti marchigiani? L'altra sera Marco ha pronunciato due parole in maceratese, ma si è subito bloccato perché "No, qui non dite così". Si è levato un coro di no e lui ha proseguito con il veneto "che va sempre bene".

Liz ha scritto:@Jazz hai fatto partecipare anche noi con il tuo racconto, grazie
E a questo punto attendo con ansia Macerata ed il suo meraviglioso sferisterio

Mi spiace Liz, non sono riuscita a fare foto. Per la verità non l'ho neanche portata la reflex perché lunedì mi sono svegliata con un bruttissimo raffreddore. Per riuscire ad andare al concerto ho fatto ricorso a tutti i rimedi naturali e farmacologici che conosco... l'unica cosa che riuscivo a tenere in mano era il fazzoletto

Anche se scenograficamente non si può paragonare allo Sferisterio, unico nel suo genere, anche il Teatro delle Muse ha una buonissima acustica, infatti la fondazione che lo gestisce produce una stagione operistica.

magari non ci legge lui ma qualcuno sicuramente lo fa, legge tutti i luoghi dedeicati a lui

@ Jazz, tu che lo hai osservato in tutte le situazioni possibili, dalla più caotica a quella dell'altra sera, in quale ti sembra più a suo agio, qual'é, in base alla tua esperienza, il suo pubblico ideale?

@Jazz
Grazie

ariadne ha scritto:propongo, nell'eventualità di un futuro nuovo concerto ad Ancona, l'organizzazione di un raduno iperuranuco

quest'idea mi piace un sacco

ariadne ha scritto:magari non ci legge lui ma qualcuno sicuramente lo fa, legge tutti i luoghi dedeicati a lui

@ Jazz, tu che lo hai osservato in tutte le situazioni possibili, dalla più caotica a quella dell'altra sera, in quale ti sembra più a suo agio, qual'é, in base alla tua esperienza, il suo pubblico ideale?

Il suo pubblico ideale è... il pubblico. Non credo che lui abbia preferenze e penso che anche di fronte ad un pubblico ostile saprebbe cavarsela agevolmente, perché gli offre la possibilità di mettersi in gioco, c'è il sapore della conquista.
Comunque Marco ha sempre avuto la capacità di "sentire" il pubblico, fin dal primo tour. Certo l'approccio era diverso, perché diverso era il suo modo comunque di affrontare il pubblico. Era spavaldo e lo aggrediva, come ha scritto Malefika, ora lo accompagna nel sul mondo.
Certo sapere di essere amato, sempre e comunque, è un sollievo per il suo spirito, Marco si dona completamente. Ma avere di fronte persone che solo avendolo ascoltato a Sanremo è disposto a spendere soldi per vederlo ed ascoltarlo live, senza conoscere il suo repertorio o le sue vicende, penso sia altrettanto gratificante per lui. Credo sia stata una sorpresa, in questa anteprima, trovarsi di fronte ad un pubblico attento, che non voleva ringraziarlo o adorarlo, ma che voleva conoscerlo.

sì Jazz, hai ragione, l'importante é avere un pubblico
io spero che guardi sempre più al pubblico nuovo ,é uno dei metodi per trovare la spinta per rinnovarsi sempre, come dice di voler fare

Poi qual'è il pubblico che vorrei io s'è capito

Non me ne vogliano quelle che stasera saranno all'Auditorium, ma a me Roma lascia quasi sempre l'amaro in bocca... appena ho tempo approfondisco nel topic che ho aperto, perché indipendentemente dal genere di spettacolo che propone, certe piazze hanno uno strano effetto su di lui... sarà il ritorno a casa.

Jazzbianco ha scritto:Poi qual'è il pubblico che vorrei io s'è capito

Non me ne vogliano quelle che stasera saranno all'Auditorium, ma a me Roma lascia quasi sempre l'amaro in bocca... appena ho tempo approfondisco nel topic che ho aperto, perché indipendentemente dal genere di spettacolo che propone, certe piazze hanno uno strano effetto su di lui... sarà il ritorno a casa.

secondo me é lo stesso che vorrei io
il clima casalingo fa uno strano effetto a tanti, una delle delusioni più grandi l'ho avuta per questo motivo :eh già!:

grazie jazz