Rai 3 - Che tempo che fa - 8 marzo 2014

 

Ho recuperato solo ora le notizie sul brano. Sinceramente avrei preferito un qualsiasi altrio brano, giusto per ampliare il parco cover. Visto che quello sarà, spero almeno in una versione con orchestra, anche mini... La foto postata da Marta ieri, e la presenza della Mannoia mi autorizza a sperare.

Ho sbagliato tutto, come al solito   

Io non so più cosa dire....non ci sono più aggettivi.....   

Come si può non amarlo.... È un'artista immenso e una persona bella bella bella ...   

Bruno Barbieri ‏@barbierichef 3 min
Poi @chetempochefa C'è @mengonimarco vale il viaggio !!! pic.twitter.com/kO1M0LeB0G

Marco immenso...   

P.s. A Ti lascio una canzone hanno appena assassinato la canzone di Luigi Tenco.... Tranquille,questa volta non posteró il video,evitiamo lo strazio....

io ero contenta che evitasse sperimentazioni e cantasse un brano che conosceva già perchè mi sa che non deve avere avuto tanto tempo per prepararsi, così invece non poteva che migliorare l'interpretazione,e per me é stato così   
le parole di Fazio poi sono state bellissime e bellissima la sua commozione   
da un pò non mi succedeva, ma stasera sto così   

Il video

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ef71afc6-2fd2-499e-9958-a11bf6a59464.html#p=

     
 lo odio   .... 

bene, arrivo ora....che emozione!!! vado a sentirlo e vederlo   

Da quando ho l'opportunità di vederlo in tv, invece che in streaming, ho sempre bisogno di un po' di tempo.
Tempo per metabolizzare, per recuperare il fiato, ma anche per riascoltare, perché le immagini mi distraggono... ho scoperto che col Mengoni non sono assolutamente multitasking, o ascolto o guardo. Ascolto la voce e l'emozione che traspare in lui, che arriva a me e si confonde con i miei ricordi di Dalla. Guardo il volto, la sua concentrazione, e di nuovo la sua emozione, quando chiude gli occhi, quando sorride, quando corruga la fronte, ed è la sua emozione, che mi commuove e, di nuovo, si unisce alla mia.

Poi vabbè... come canta!!!

E' proprio un'anima bella    e questo traspare dal suo canto quando è coinvolto come stasera nel ricordo di Lucio.    E' un angelo.....  

" Vorrei essere " : cosa c'è di più bellodello slancio di chi desidera? Si dice che dal desiderio sia nato il mondo, certo è che dalla voce di Marco prendono vita le cose che canta,fa quasi paura, ormai..
lui diventa le parole che canta, diventa il cielo sotto cui dormirai, e l'acqua, il sogno, ma soprattutto nella sua voce trovano rifugio tutte le tonalità con cui si esprime il desiderio: la sincerità, il caldo sguardo di chi ama, la delicateza della sua carezza : la sua voce è come un tocco, è limpida e brilla , è sottile, è lieve, è una implorazione , è ferita e trionfante , è come una cascata ed è come un pensiero felice.
un firmamento in una canzone   

Levnicolaievic ha scritto:" Vorrei essere " : cosa c'è di più bellodello slancio di chi desidera? Si dice che dal desiderio sia nato il mondo, certo è che dalla voce di Marco prendono vita le cose che canta,fa quasi paura, ormai..
lui diventa le parole che canta, diventa il cielo sotto cui dormirai, e l'acqua, il sogno, ma soprattutto nella sua voce trovano rifugio tutte le tonalità con cui si esprime il desiderio: la sincerità, il caldo sguardo di chi ama, la delicateza della sua carezza  : la sua voce è come un tocco, è limpida e brilla , è sottile, è lieve, è una implorazione , è ferita e trionfante , è come una cascata ed è come un pensiero felice.
un firmamento  in una canzone    

   questa sera riesco a fare solo questo   

Non ho parole   

non mi perdo una puntata di Che tempo che fa, vi assicuro che di nessuno Fazio ha mai detto quello che ha detto di Marco, anzi si lamenta spesso del fatto che i cantautori si rifiutano di cantare in tv ritenendo lo studio televisivo un luogo inadeguato, in cui non si va per fare musica ma solo per parlarne, e poi chiama Barenboim con i Filarmonici della Scala e quelli suonano, eccome, in quel luogo inadeguato. Ho visto nello sguardo e nelle parole di Fazio lo stesso stupore e la stessa ammirazione che ha per gli artisti di musica d'arte, musica che apprezza ma che non comprende, di cui vorebbe conoscere il mistero ecco, credo che Marco gli provochi gli stessi sentimenti.
Ieri sera é tornata la "manina", so che tutti vorrebbero toglierla di mezzo, c'é chi la ritiene l'espressione del Marco svisatore folle, vedendo in quel gesto la ricerca delle note alte, chi ci vede la chiusura nel suo mondo e la interruzione della comunicazione con l'esterno, ho letto da qualche parte, non so se sia vero, che Colombo gliel'avesse vietata durante il tour. Già dai tempi di X factor io pensavo che quel gesto si sarebbe naturalmente ridimensionato nel tempo, ma speravo non sparisse mai, un pò perchè é una sua caratteristica ma sopratutto perchè quella mano per me é l'espressione della sua passione e della sua immedesimazione , del suo essere dentro la musica, io ho la pretesa di capire se un cantante sia un artista vero dalla sua gestualità, di solito nn mi sbaglio, ricordo che anche Lucio diceva qualcosa di simile.
Le canzoni di Dalla , per costruzione del testo e concezione musicale, sono perfette per Marco ,e in quelle é pure autorizzato ad essere se stesso in pieno, penso a quello che Lucio combinava nelle performances live, ci metteva di tutto, il più delle volte svincolato da esigenze espressive strettamente inerenti il brano, puri divertissement che gli derivavano dalle sue origini jazz, Marco però riesce a trovare il modo di fare musica senza perdere di vista i contenuti del testo, segue le emozioni che il brano gli suscita senza "tradirlo".
Infine credo che la dimensione intima dello studio di Che tempo che fa e un organico strumentale ridotto siano le condizioni in cui Marco si esprime al meglio in questo momento, questa é naturalmente la mia impressione.

ariadne ha scritto:non mi perdo una puntata di Che tempo che fa, vi assicuro che di nessuno Fazio ha mai detto quello che ha detto di Marco, anzi si lamenta spesso del fatto che i cantautori si rifiutano di cantare in tv ritenendo lo studio televisivo un luogo inadeguato, in cui non si va per fare musica ma solo per parlarne, e poi chiama Barenboim con i Filarmonici della Scala e quelli suonano, eccome, in quel luogo inadeguato. Ho visto nello sguardo e nelle parole di Fazio lo stesso stupore e la stessa ammirazione che ha per gli artisti di musica d'arte, musica che apprezza ma che non comprende, di cui vorebbe conoscere il mistero ecco, credo che Marco gli provochi gli stessi sentimenti.
Ieri sera é tornata la "manina", so che tutti vorrebbero toglierla di mezzo, c'é chi la ritiene l'espressione del Marco svisatore folle, vedendo in quel gesto la ricerca delle note alte, chi ci vede la chiusura nel suo mondo e la interruzione della comunicazione con l'esterno, ho letto da qualche parte, non so se sia vero,  che Colombo gliel'avesse vietata durante il tour. Già dai tempi di X factor io pensavo che quel gesto si sarebbe   naturalmente ridimensionato nel tempo, ma speravo non sparisse mai, un pò perchè é una sua caratteristica  ma sopratutto perchè quella mano per me é l'espressione della sua passione e della sua immedesimazione , del suo essere dentro la musica, io ho la pretesa di capire se un cantante sia un artista vero dalla sua gestualità, di solito nn mi sbaglio, ricordo che anche Lucio diceva qualcosa di simile.
Le canzoni di Dalla , per costruzione del testo e concezione musicale, sono perfette per Marco ,e in quelle é pure autorizzato ad essere se stesso in pieno, penso a quello che Lucio combinava nelle performances live, ci metteva di tutto, il più delle volte svincolato da esigenze espressive strettamente inerenti il brano, puri divertissement che gli derivavano dalle sue origini jazz, Marco però riesce a trovare il modo di fare musica senza perdere di vista i contenuti del testo, segue le emozioni che il brano gli suscita senza "tradirlo".
Infine credo che la dimensione intima dello studio di Che tempo che fa e un organico strumentale ridotto siano le condizioni in cui Marco si esprime al meglio in questo momento, questa é naturalmente la mia impressione.

          

 anch'io... anche se per quanto ne so io il limitare i gesti espressivi durante il canto, tra cui la famosa manina (che io personalmente considero un gesto di cui marco sente talvolta urgenza così come quando alza una gamba o si piega più o meno leggermente su se stesso) è stato un consiglio di canova per non distrarre l'osservatore non attento dal canto..   

@ Jamila   
@ Eloisa io ho letto che fosse Colombo da una fan non da Marco quindi fai tu...
...e il duetto con la Mannoia non c'é stato, non certo perchè era lì per promuovere il cd LEI     ma sopratutto per poter continuare a cantare con tutti gli altri    

 meraviglioso artista e meravigliosa persona.
Ero in studio e l'atmosfera era davvero piacevolissima. Marco è stimato ed apprezzato da tutti. Il pubblico, non solo composto da suoi fan, gli ha riservato un'accoglienza colorosissima. Fazio lo apprezza, lo stima e lo rispetta veramente. Ha seguito con attenzione l'esibizione, spostando di tanto in tanto lo sguardo da marco per sbirciare il pubblico e le sue reazioni

Grazie Luna,é sempre bello sapere qualcosa di più da chi "c'era"...  

Ecco, quoto Lev e Ariadne, ma anche Erika che non ha parole    mi ci sono voluti due giorni di  silenzio per assorbire    Grazie Luna   
Una delle sue più belle interpretazioni e la canzone manco mi piace, ma tutto davvero perfetto e la parte finale un incanto, poi l'arrangiamento meraviglioso, le luci, la messa in scena, la disposizione dei musicisti sul palco, i colori, l'atmosfera.    
Mi sono tornate in mente le parole di Bernardini, il conduttore di TvTalk, nel commentare un concerto di Marco a cui aveva assistito disse che secondo lui era un errore la mancanza di un occhio di bue che illuminasse l'artista, perchè era Marco che la gente andava a vedere. In effetti del concerto conservo il ricordo del fantastico frontman di una band, sabato invece ho avuto una percezione completamente diversa, quella di un grande solista (ehm alla Piaf    ) con i musicisti su piani sfalsati disposti in modo da evidenziare lui come punto focale. E la musica in primo piano, per le inquadrature e i colori molto armoniosi e fusi tra loro.  Insomma è sempre un passo oltre quest'uomo, l'unico tra l'altro a non essere lì per vendere qualcosa, grande Fazio ad averlo detto  

Laurel-EF ha scritto:Ecco, quoto Lev e Ariadne, ma anche Erika che non ha parole    mi ci sono voluti due giorni di  silenzio per assorbire    Grazie Luna   
Una delle sue più belle interpretazioni e la canzone manco mi piace, ma tutto davvero perfetto e la parte finale un incanto, poi l'arrangiamento meraviglioso, le luci, la messa in scena, la disposizione dei musicisti sul palco, i colori, l'atmosfera.    
Mi sono tornate in mente le parole di Bernardini, il conduttore di TvTalk, nel commentare un concerto di Marco a cui aveva assistito disse che secondo lui era un errore la mancanza di un occhio di bue che illuminasse l'artista, perchè era Marco che la gente andava a vedere. In effetti del concerto conservo il ricordo del fantastico frontman di una band, sabato invece ho avuto una percezione completamente diversa, quella di un grande solista (ehm alla Piaf    ) con i musicisti su piani sfalsati disposti in modo da evidenziare lui come punto focale. E la musica in primo piano, per le inquadrature e i colori molto armoniosi e fusi tra loro.  Insomma è sempre un passo oltre quest'uomo, l'unico tra l'altro a non essere lì per vendere qualcosa, grande Fazio ad averlo detto  

   

L'impianto scenico, a Che tempo che fa, è quello. Marco è sempre stato in primo piano rispetto ai suoi musicisti, anche nelle altre partecipazioni. Quello che mi sembra più evidente è che Forzano ha ormai preso le misure a Marco, lo segue con più facilità (a Sanremo dell'anno scorso gli sfuggiva in continuazione   ), forse anche l'aver provato più a lungo ha facilitato la scelta delle inquadrature.
Per quanto riguarda la manina... così c'è sempre stata, sono gli "arpeggi" ad essere spariti. A me erano indifferenti. Se c'erano avevano un senso, cioè erano un riflesso del suo canto, se non ci sono più, oltre ad eventuali imposizioni, è perché il suo modo di cantare è comunque cambiato. Distraevano l'ascoltatore, forse. Erano lo sfogo fisico di un canto metafisico, probabile. Ma, come @Ariadne, penso che, con o senza imposizioni, si sarebbero ridimensionate da sole, perché il nuovo Marco è anche fisicamente diverso, meno etereo, meno efebico, non più ragazzo ma uomo.

Solo io ho notato il ritorno dell'occhio che "sgnacchera"?