Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
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Sonsoles
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
"Mi sentii miracolosamente svincolata, come se un'opera difficile, giunta infine a compimento, non mi gravasse piu' addosso."
La figlia oscura - (E.Ferrante)
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puparock- Parlo poco ma parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
''Le lingue per me hanno un veleno segreto che ogni tanto schiuma e per il quale non c'è antidoto. Ricordo il dialetto nella bocca di mia madre quando smarriva la cadenza dolce e ci strillava, intossicata dallo scontento: non ce la faccio più con voi, non ce la faccio più. Comandi, urla, insulti, un tendersi della vita, nelle sue parole, come un nervo logoro che appena sfiorato raschia via con dolore ogni compostezza. Una volta, due, tre ci ha minacciate, noi figlie, che se ne sarebbe andata, vi sveglierete la mattina e non mi troverete più. Mi svegliavo ogni giorno tremando di paura. Nella realtà c'era sempre, nelle parole spariva di casa in continuazione.''.
La figlia oscura - Elena Ferrante
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Deianira- Parlo poco ma parlo
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Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
bravissimaDeianira ha scritto:''Le lingue per me hanno un veleno segreto che ogni tanto schiuma e per il quale non c'è antidoto. Ricordo il dialetto nella bocca di mia madre quando smarriva la cadenza dolce e ci strillava, intossicata dallo scontento: non ce la faccio più con voi, non ce la faccio più. Comandi, urla, insulti, un tendersi della vita, nelle sue parole, come un nervo logoro che appena sfiorato raschia via con dolore ogni compostezza. Una volta, due, tre ci ha minacciate, noi figlie, che se ne sarebbe andata, vi sveglierete la mattina e non mi troverete più. Mi svegliavo ogni giorno tremando di paura. Nella realtà c'era sempre, nelle parole spariva di casa in continuazione.''.
La figlia oscura - Elena Ferrante
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
Ho letto questo libro l'estate scorsa ed a me è sembrato di aver intrapreso una prolungata ed interminabile seduta analitica...fino al termine dell'ultima pagina.
Sono curiosa di leggere quali saranno le vostre impressioni.
Buona lettura!!
Sono curiosa di leggere quali saranno le vostre impressioni.
Buona lettura!!
Sonsoles- Parlo parlo parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
Ho letto questo libro due anni fa ... e mi ricordo che ero al mare ... e mi pareva di vedere i personaggi che si animavano davanti a me ... libro di quelli che ti fanno "male" nel senso che ti obbligano a guardarti dentro ...
jamila5- Parlo parlo parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
Questa parte a mio avviso è molto importante:
Bianca l'avevo voluta, un figlio lo si vuole con una opacità animale rafforzata dalle credenze correnti. Era arrivata subito, avevo ventitré anni, suo padre e io eravamo nel bel mezzo di una dura lotta per restare entrambi a lavorare nell'università. Lui ce la fece, io no. Un corpo di donna fa mille cose diverse, fatica, corre, studia, fantastica, inventa, si sfianca, e intanto i seni si fanno grossi, le labbra del sesso si gonfiano, la carne pulsa di una vita rotonda che è tua, la tua vita, e però spinge altrove, si distrae da te pur abitandoti la pancia, gioiosa e pesante, goduta come un impulso vorace e tuttavia repellente come l'innesto di un insetto velenoso in una vena.
La tua vita vuole diventare di un altro. Bianca fu espulsa, si espulse, ma - lo credevano tutti, intorno a noi, e lo credemmo anche noi - non poteva crescere sola, troppo triste, ci voleva un fratello, una sorella per compagnia. Perciò, subito dopo di lei, obbediente programmai, sì, proprio come si dice, programmai, che mi crescesse nel ventre anche Marta. Così a venticinque anni ogni altro gioco per me era finito.
Bianca l'avevo voluta, un figlio lo si vuole con una opacità animale rafforzata dalle credenze correnti. Era arrivata subito, avevo ventitré anni, suo padre e io eravamo nel bel mezzo di una dura lotta per restare entrambi a lavorare nell'università. Lui ce la fece, io no. Un corpo di donna fa mille cose diverse, fatica, corre, studia, fantastica, inventa, si sfianca, e intanto i seni si fanno grossi, le labbra del sesso si gonfiano, la carne pulsa di una vita rotonda che è tua, la tua vita, e però spinge altrove, si distrae da te pur abitandoti la pancia, gioiosa e pesante, goduta come un impulso vorace e tuttavia repellente come l'innesto di un insetto velenoso in una vena.
La tua vita vuole diventare di un altro. Bianca fu espulsa, si espulse, ma - lo credevano tutti, intorno a noi, e lo credemmo anche noi - non poteva crescere sola, troppo triste, ci voleva un fratello, una sorella per compagnia. Perciò, subito dopo di lei, obbediente programmai, sì, proprio come si dice, programmai, che mi crescesse nel ventre anche Marta. Così a venticinque anni ogni altro gioco per me era finito.
Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
..e gia'...io lo lessi cinque o sei anni fa...ed ora...lo sto rileggendo......proprio per questo motivo....jamila5 ha scritto: ... libro di quelli che ti fanno "male" nel senso che ti obbligano a guardarti dentro ...
puparock- Parlo poco ma parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
@Deia....che botta quelle parole...io non ho mai avuto figli e mi hanno squarciato...non posso immaginare chi invece ha avuto il ventre tondo ....come possa immedesimarsi....
puparock- Parlo poco ma parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
Questo libro mi sta piacendo tantissimo....
Che stupidaggine pensare di potersi raccontare ai figli prima che compiano almeno cinquant'anni. Pretendere di essere vista da loro come una persona e non come una funzione. Dire: io sono la vostra storia, voi cominciate da me, ascoltatemi, potrebbe servirvi.
Che stupidaggine pensare di potersi raccontare ai figli prima che compiano almeno cinquant'anni. Pretendere di essere vista da loro come una persona e non come una funzione. Dire: io sono la vostra storia, voi cominciate da me, ascoltatemi, potrebbe servirvi.
Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
Mi state facendo venire voglia di rileggerlo...grazie !!
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
Mi bastava sentirmi protetta. senza scadenze da tenere a mente, senza urgenze da fronteggiare.
Nessuno dipendeva piu' dalla mia cura e io stessa finalmente non mi ero piu' di peso.
Nessuno dipendeva piu' dalla mia cura e io stessa finalmente non mi ero piu' di peso.
puparock- Parlo poco ma parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
L'esistenza a volte ha una sua geometria ironica. A partire dai tredici-quattordici anni avevo aspirato al decoro borghese, a un buon italiano, a una buona vita colta e riflessiva. Napoli mi era sembrata un'onda che mi avrebbe annegata. Non credevo che la città avrebbe potuto mai contenere forme di vita diverse da quelle che avevo conosciuto io da bambina, violente o sensualmente indolenti o di sguaiatezza sdolcinata o ottusamente arroccate a difesa del proprio degrado miserabile. Non le cercavo nemmeno, quelle forme, né nel passato né in un possibile futuro. Ero andata via come un'ustionata che urlando si strappa di dosso la pelle bruciata credendo di strapparsi di dosso la bruciatura stessa.
Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
Tacque un attimo, poi disse incerta: «Ti posso fare una domanda intima?».
«Sentiamo».
«Perché hai lasciato le tue figlie?».
Ci pensai, cercai una risposta che potesse aiutarla.
«Le amavo troppo e mi pareva che l'amore per loro mi impedisse di diventare
me stessa».
Mi accorsi che non rideva più in continuazione, ora badava a ogni mia parola.
«Non le hai mai viste per tre anni?».
Feci cenno di sì.
«E come ti sei sentita senza di loro?».
«Bene. Era come se tutto di me franasse, e i miei pezzi precipitassero
liberamente da tutte le parti con un senso di contentezza».
«Non sentivi dolore?».
«No, ero troppo presa dalla mia vita. Ma avevo un peso qui, come se avessi un
male nella pancia. E mi giravo con un tuffo al cuore tutte le volte che sentivo un
bambino chiamare mamma».
«Stavi male, allora, non bene».
«Stavo come una che si sta conquistando la sua esistenza, e sente una folla di cose contemporaneamente, tra cui anche una mancanza insopportabile».
Mi guardò con ostilità.
«Se stavi bene, perché sei tornata?».
Scelsi con cura le parole.
«Perché mi sono accorta che non ero capace di creare niente di mio che potesse veramente stare alla pari con loro».
Ebbe un improvviso sorriso contento.
«Allora sei tornata per amore delle tue figlie».
«No, sono tornata per lo stesso motivo per cui me n'ero andata: per amor mio».
Si adombrò di nuovo.
«Cosa vuoi dire».
«Che mi sono sentita più inutile e disperata senza di loro che con loro».
Cercò di scavarmi dentro con gli occhi: nel petto, dietro la fronte.
«Quello che cercavi l'hai trovato e non t'è piaciuto?».
Le sorrisi.
«Nina, quello che cercavo era un groviglio confuso di desideri e molta presunzione. Se fossi stata sfortunata avrei impiegato tutta la vita per accorgermene. Invece sono stata fortunata e ho impiegato solo tre anni. Tre anni e trentasei giorni».
«Sentiamo».
«Perché hai lasciato le tue figlie?».
Ci pensai, cercai una risposta che potesse aiutarla.
«Le amavo troppo e mi pareva che l'amore per loro mi impedisse di diventare
me stessa».
Mi accorsi che non rideva più in continuazione, ora badava a ogni mia parola.
«Non le hai mai viste per tre anni?».
Feci cenno di sì.
«E come ti sei sentita senza di loro?».
«Bene. Era come se tutto di me franasse, e i miei pezzi precipitassero
liberamente da tutte le parti con un senso di contentezza».
«Non sentivi dolore?».
«No, ero troppo presa dalla mia vita. Ma avevo un peso qui, come se avessi un
male nella pancia. E mi giravo con un tuffo al cuore tutte le volte che sentivo un
bambino chiamare mamma».
«Stavi male, allora, non bene».
«Stavo come una che si sta conquistando la sua esistenza, e sente una folla di cose contemporaneamente, tra cui anche una mancanza insopportabile».
Mi guardò con ostilità.
«Se stavi bene, perché sei tornata?».
Scelsi con cura le parole.
«Perché mi sono accorta che non ero capace di creare niente di mio che potesse veramente stare alla pari con loro».
Ebbe un improvviso sorriso contento.
«Allora sei tornata per amore delle tue figlie».
«No, sono tornata per lo stesso motivo per cui me n'ero andata: per amor mio».
Si adombrò di nuovo.
«Cosa vuoi dire».
«Che mi sono sentita più inutile e disperata senza di loro che con loro».
Cercò di scavarmi dentro con gli occhi: nel petto, dietro la fronte.
«Quello che cercavi l'hai trovato e non t'è piaciuto?».
Le sorrisi.
«Nina, quello che cercavo era un groviglio confuso di desideri e molta presunzione. Se fossi stata sfortunata avrei impiegato tutta la vita per accorgermene. Invece sono stata fortunata e ho impiegato solo tre anni. Tre anni e trentasei giorni».
Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
Ho terminato il libro. Davvero bello. Abbiamo fatto un'ottima scelta a mio avviso.
Fate con comodo ragazze....poi magari lo commentiamo tutte assieme.
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Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
I nomi dei personaggi principali non sono casuali.....mi riferisco alla protagonista Leda e alla piccola Elena. Nella mitologia greca Leda era la madre di Elena (la famosa Elena di Troia). Secondo il mito dall'unione tra Leda e Zeus (quest'ultimo sotto le sembianze di un cigno) nacque Elena. Ma esiste anche una variante del mito. Secondo la variante Elena era nata da Nemesi (sotto le sembianze di un'oca) e da Zeus (sotto le sembianze di un cigno). Nemesi depositò un uovo che venne trovato da alcuni pastori che lo portarono a Leda. Dall'uovo nacque Elena che Leda allevò come se fosse sua figlia.
Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
io sono all'inizio......come sapevo, temevo, speravo ...è densissimo e tocca tematiche molto sensibili per me... vediamo che "mi " succede e quanto reggerò....io mi immedesimo sempre troppo
sarò fuori per qualche giorno la prossima settimana e sicuramente avrò del tempo da dedicare alla lettura.
sarò fuori per qualche giorno la prossima settimana e sicuramente avrò del tempo da dedicare alla lettura.
Tulip- Parlo poco ma parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
....e gia'....e' come andare in analisi....in un certo senso...Tulip ha scritto:.....come sapevo, temevo, speravo ...è densissimo e tocca tematiche molto sensibili per me... vediamo che "mi " succede e quanto reggerò....io mi immedesimo sempre troppo
puparock- Parlo poco ma parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
Non ho molto tempo per leggere, purtroppo, ed anche se non leggerò a breve questo romanzo, ho trovato nelle vostre "sottolineature" parecchi spunti interessanti. Anche solo nel leggere quelle poche righe qualche domanda me la sono posta, non da madre, ma da figlia.
Jazzbianco- Admin.
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
Mi sdraiai sul letto, sistemai i cuscini contro la spalliera e mi misi a studiare di buona lena, riempendo pagine di appunti.
Leggere, scrivere, e' stato sempre il mio modo di acquietarmi.
Leggere, scrivere, e' stato sempre il mio modo di acquietarmi.
puparock- Parlo poco ma parlo
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Data d'iscrizione : 12.10.10
Località : Roma
Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
L'ho finito 4 giorni fa però questa frase mi è rimasta impressa:
«Certe volte scappare serve a non morire».
«Certe volte scappare serve a non morire».
Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
Mi educai a essere presente solo se mi volevano presente e ad avere voce solo se mi chiedevano di parlare.
puparock- Parlo poco ma parlo
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Località : Roma
Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
Tra questa, "l'esistenza a volte ha una sua geometria ironica" e quel discorso sulle lingue che hanno un loro veleno bellissima questa idea delle sottolineature, grazie, non sono dello stato d'animo giusto adesso per questo libro, ma sarà sicuramente tra le mie letture futureDeianira ha scritto:L'ho finito 4 giorni fa però questa frase mi è rimasta impressa:
«Certe volte scappare serve a non morire».
Laurel-EF- Moderatore
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Data d'iscrizione : 18.04.13
Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
Bene, cioè, no, male: ho smarrito " La figlia oscura" e l'ho riordinato.. la settimana prossima lo rileggo: per gli altri forumers chi ha voglia di riassumerne la trama con una piccola e brevissima scheda di presentazione?
( io alla fine ci metterei anche una notarella
su quello che è stato l' elemento più affascinante o più respingente attivato nella lettura, sempre che ci sia stato )
( io alla fine ci metterei anche una notarella
su quello che è stato l' elemento più affascinante o più respingente attivato nella lettura, sempre che ci sia stato )
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
Ah.....in effetti abbiamo dimenticato di presentare il libro con la copertina e la trama....va be', rimediamo adesso.
La figlia oscura - Elena Ferrante
La protagonista del romanzo è Leda, un'insegnante universitaria di letteratura inglese, divorziata e madre di due figlie (Bianca e Marta). Le due ragazze, ormai grandi, si trasferiscono in Canada dal padre e Leda approfitta di questa ritrovata libertà per fare una vacanza al mare in una località del Sud Italia. In spiaggia incontra una famiglia napoletana rumorosa, sguaiata e volgare che le ricorda la sua giovinezza trascorsa a Napoli. Leda rimane colpita da una giovane donna appartenente a questa famiglia, Nina, e da sua figlia Elena e inizia ad osservarle con grande attenzione specialmente mentre giocano con una bambola. Un giorno la piccola Elena si perde sulla spiaggia e iniziano subito le ricerche dei parenti. Leda ritrova la bambina e la riporta dalla sua famiglia ma compie un gesto apparentemente inspiegabile, ruba la sua bambola e da questo gesto scaturiranno delle conseguenze.
La figlia oscura - Elena Ferrante
La protagonista del romanzo è Leda, un'insegnante universitaria di letteratura inglese, divorziata e madre di due figlie (Bianca e Marta). Le due ragazze, ormai grandi, si trasferiscono in Canada dal padre e Leda approfitta di questa ritrovata libertà per fare una vacanza al mare in una località del Sud Italia. In spiaggia incontra una famiglia napoletana rumorosa, sguaiata e volgare che le ricorda la sua giovinezza trascorsa a Napoli. Leda rimane colpita da una giovane donna appartenente a questa famiglia, Nina, e da sua figlia Elena e inizia ad osservarle con grande attenzione specialmente mentre giocano con una bambola. Un giorno la piccola Elena si perde sulla spiaggia e iniziano subito le ricerche dei parenti. Leda ritrova la bambina e la riporta dalla sua famiglia ma compie un gesto apparentemente inspiegabile, ruba la sua bambola e da questo gesto scaturiranno delle conseguenze.
Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Iperlettura: La figlia oscura di Elena Ferrante
A me questo romanzo è piaciuto molto per i temi trattati (la maternità, il rapporto madre-figlia, la necessità della donna di realizzarsi non solo come madre ma anche e soprattutto come individuo, la parità uomo-donna in ambito lavorativo) ed è anche molto avvincente, un giallo psicologico alla Hitchcock.
Penso che leggerò anche gli ultimi libri di Elena Ferrante, L'amica geniale e Storia del nuovo cognome.
Penso che leggerò anche gli ultimi libri di Elena Ferrante, L'amica geniale e Storia del nuovo cognome.
Deianira- Parlo poco ma parlo
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