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Messaggio Da Deianira Mer Feb 13, 2013 3:52 pm

Sanremo 2013, le pagelle delle canzoni

Si chiude alle 00.32 la prima puntata dell’edizione numero 63 del Festival di Sanremo. Al centro di tutto, almeno nelle intenzioni, la musica. La formula per la prima volta prevede che gli artisti portino in gara due brani, uno dei quali viene subito scartato dal voto della giuria. Ma come hanno suonato i brani in...

Si chiude alle 00.32 la prima puntata dell’edizione numero 63 del Festival di Sanremo. Al centro di tutto, almeno nelle intenzioni, la musica. La formula per la prima volta prevede che gli artisti portino in gara due brani, uno dei quali viene subito scartato dal voto della giuria. Ma come hanno suonato i brani in gara? Ecco le nostre pagelle, in rigoroso ordine d’apparizione.

Marco Mengoni – “Bellissimo” e “L’essenziale”

Partenza fiacchissima per una delle voci più interessanti degli ultimi anni. Emerso dai talent, si nota. Tradisce emozione, si lascia scappare addirittura un grugnito, ma i suoi pezzi, a dispetto del solito, non graffiano. Molto sanremesi, ma troppo poco per vincere. Pare frastornato, ne risente nell’interpretazione.
Voto: 4.5


Raphael Gualazzi – “Sai (ci basta un sogno)” e “Senza ritegno”

Parte con un brano entusiasmante, che odora di plagio. Tiene il ritmo, incalza con una presenza notevole un Ariston poco propenso ad entusiasmarsi. I palchi internazionali gli hanno fatto da scuola. Poi nel secondo brano si sgonfia clamorosamente, pianoforte alla mano, s’addolcisce e se ne va in silenzio. Incompiuto.
Voto: 6

Daniele Silvestri – “A bocca chiusa” e “Il bisogno di te (ricatto d’onor)

Romanaccio, si sente. Prima un affresco con tanto di dialetto, poi si leva la giacca e si ritaglia un ruolo nella scenografia. Si tira le bretelle e canta con la leggerezza d’un tempo. Non inventa nulla di sconvolgete, il solito pop leggero e ben costruito (echi della fu-’Salirò?’, viene notato su Twitter). Poi chiude in bellezza. Non ce lo si aspettava più.
Voto: 6.5

Simona Molinari con Peter Cincotti – “Dr Jekyill e Mr. Hyde” e “La felicità”

Dovevano nascere nel 1890, viversi l’America del jazz più ancestrale, dei locali fumosi. Invece sono nati ottant’anni dopo e tentano di imitare modelli senza averne la classe ed il portamento. Un buon ascolto easy-listening da sottofondo, poco altro.
Voto: 4

Marta sui tubi – “Dispari” e “Vorrei”

I migliori. Citano Sonic Youth e Motorpsycho, Gullino fa il fenomeno cantando un brano difficilissimo. Più sanremese il secondo, che infatti passa il turno, decisamente migliore il primo, che gravita su un’apertura orchestrale grintosa e riuscitissima. Presenza scenica dei veterani, eppure lì sono pesci fuor d’acqua.
Voto: 7.5

Maria Nazionale – “Quando non parlo” e “E’ colpa mia”

Imbarazzante. Riesce a rovinare due testi di due capisaldi della tradizione napoletana (Granianiello e Servillo). Caricaturale e bolsa nell’interpretazione, gran voce ma fine a se stessa, non viene certo aiutata da un arrangiamento che sarebbe suonato antico già quarant’anni fa.
Voto: 3

Chiara Galiazzo – “L’esperienza dell’amore” e “Il futuro che verrà”

I pezzi ci sono, ed è forse quel che più conta. Bianconi dei Baustelle e Zampaglione dei Tiromancino le confezionano due testi perfetti per l’occasione. Lei pare freddina, ma più Sanremo di così non si può. Il fatto che sia forse tra le papabili per la vittoria non incide su una prova che si attesta su una magra sufficienza. Da risentire.
Voto: 5.5

http://www.wallstreetitalia.com/articolo-stampa.aspx?IdPage=1499881
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Messaggio Da Deianira Mer Feb 13, 2013 3:54 pm

Da Crozza a Chiara, le pagelle del Festival
Promossi e bocciati in ordine di apparizione, di un festival minimalista dai tempi biblici e dalle troppe chiacchiere. [Francesco Troncarelli]

di Francesco Troncarelli

5 a Fabio Fazio
Sempre sorridente come il fanciullino di Pascoli, modi da chierichetto alla Guidolin, l'Assad dal volto umano ha scelto una conduzione low profile nel vestire, nel parlare, nel proporsi. Si crede nel salotto buono di "Che tempo che fa" ma la platea che lo segue è da assemblea condominiale. La domanda sorge spontanea: crescerà? La risposta alle prossime puntate. Rimandato.

8 e mezzo a Luciana Littizzetto
Tacco da vamp tutto da ridere, battuta sempre pronta, fascino da dimenticare ma simpatia travolgente, Lucianina domina la scena senza affondare con gli attacchi al Palazzo ma con la sola verve. Se cresce ancora fa il botto. Per quello che si è visto, Sanremo è lei.

6+ a Marco Mengoni
È martedì grasso e il Prince de noantri ne approfitta agghindandosi in uno sfavillante blu Atac. Non a caso il suo presenter (proclamatore per capirci) è Alemanno (anche se Marco). Meno vocalizzi del solito, gioca tutto sull'imprinting da X Factor ma è sempre una bella voce.


6 a Raphael Gualazzi
È il jazzista della porta accanto ma i brani che presenta non gli rendono giustizia. Figurarsi a chi lo ascolta magari per la prima volta. Eppure molti sono convinti che la sua protettrice, Santa Caterina Caselli faccia il miracolo.

6 e mezzo a Daniele Silvestri
È sottotitolato alla pagina 777 di Televideo e si fa spalleggiare da un sosia del Fassari dei Cesaroni. Conosce il suo mestiere però ed è un gran cantautore e quindi recupera in corsa col brano che scimmiotta "Salirò", ma quanta fatica.

6+ a Simona Molinari con Cincotti
Briosi, effervescenti, ma non gasati come quell'acqua minerale, semplicemente naturali, riportano Lelio Luttazzi alla ribalta. Bravi quindi fosse solo per questo.

5 a Maria nazionale
Ha il bollino blu di Saviano che garantisce per lei come Picone. È l'unica scugnizza in gara e ne va fiera e paradossalmente è quella più a suo agio nell'atmosfera del festival. Ma degli anni Cinquanta.

6 e mezzo a Toto Cutugno
Rieccolo. Messo alla porta dal rottamatore Fazio, rientra dalla finestra a casa sua anche senza aver pagato l'Iimu. Imbiancato, dimagrito ma sempre nazionalpopolare, ripropone il suo successo mondiale "L'italiano" col coro dell'Armata rossa. Ma i tempi sono cambiati e Pertini ("un partigiano per presidente") non c'è più. E scusate se è mpoco.

7- - a Maurizio Crozza
Unico nel suo genere, un guitto con la "g" maiuscola. Sicuramente un cavallo di razza, ma ha rischiato di andare al macello come i quadrupedi di Tor di Valle. Il suo one man show extra large ha infatti rivalutato il sermone di Celentano (più breve) e addirittura i monologhi di Lotito a 90° minuto (più incisivi). Stordito dalle contestazioni dopo il suo Berlusconi-Carlo Dapporto sembrava Zeman dopo l'esonero. Solo che lui ha chiesto l'acqua per andare avanti mentre il mister il vino per consolarsi.

6+ a Marta sui tubi
Superato lo sgomento iniziale della casalinga di Voghera e della Sora Mirella di Campo de Fiori che si domandavano cosa diavolo mai avesse fatto sta Marta per farli incazzà così, gli eroi della avanguardia e della sperimentazione hanno comunque dato prova della loro bravura. Resta il fatto che sono anni luce da Sanremo. Come portare la Tatangelo e Pupo alla Scala con Placido Domingo.

8 e mezzo a Ilaria D'Amico
Nella penuria di farfalle e Canalis di contorno, la sua comparsata nobilita la figura femminile tout court. "Brava" a prescindere.

5- alle Sorelle Parodi
Esibite come un trofeo per tamponare lo sgomento di tubi, spiccicano a mala pena due parole e il solito sorriso Durbans d'ordinanza. Un po' le Sister di "Un americano a Roma" di Albertone, un po' le Carlucci in fregola, fanno comunque del loro meglio. Cioè niente.

7 e mezzo a Chiara
Ha vinto X Factor, vincerà Sanremo? Chissà chi lo sa avrebbe risposto il mitico Febo Conti. Certo è che brava e raffinata e soprattutto ha una gran voce. Il suo brano è tipicamente festivaliero e orecchiabile al primo ascolto. Uno dei pochi. S'intitola "Il futuro sarà", lei appunto.

http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=39953&typeb=0
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Messaggio Da Deianira Mer Feb 13, 2013 5:07 pm

Essenzialmente bellissimo, vince e convince il sound di Mengoni

VITERBO - Tutto come da copione: Marco Mengoni ha aperto la 63ma edizione del Festival di Sanremo ed è subito successo.

L'artista ronciglionese si è presentato sul palco dell'Ariston con un elegantissimo completo azzurro, dello stilista Ferragamo, con camicia e cravatta in tinta. Teso in volto, mani gelate, tanto che la stessa Littizzetto si è chiesta pubblicamente se fosse o meno vivo, Marco avverte l'enorme responsabilità del momento. Per fortuna parta la musica de L'essenziale, brano in cui risulta anche tra gli autori, e si sente. Una canzone perfetta per la sua stupenda voce, che non forza, dimostrando quanto sia capace di affrontare brani anche classici. Si scioglie appena superata la metà della prima parte di esisbizione, scappa un sorriso, e via, inizia il divertimento. Rilassato affronta la fine del brano, intenso e romantico, con un impatto immediato sul pubblico. Una canzone che arriva, subito, quella che preferisce tra le due.

Poi arriva Fazio e presenta la seconda, Bellissimo, scritta dalla Nannini, una canzone sicuramente estiva, che con un adeguato arrangiamento potrebbe essere il tormentone dei mesi caldi di questo 2013. Marco si è rilassato, ha girato la manica della marco mengoni, festival di sanremo 2013, bellissimo, l'esenziale, canzone, gara, ronciglione, viterbo, etruria, la tua etruria, tuscia, alto lazio, tesori d'etruria, 2013, quotidiano culturale, eventi, manifestazioni, giacca, tirato sù le maniche, si sente a suo agio e, almeno per stasera, l'emozione può andare. Prende in mano il microfono, gira per il palco, si avvicina all'orchestra, e prende tutto lo spazio che può, come è solito fare, come sente di fare, ormai libero da ogni freno.

Entra Marco Alemanno, il compagno degli ultimi anni di Lucio Dalla, presente nell'immagine serena proiettata nel video; Marco scherza con la Littizzetto, ricordando che il suo cognome finisce per "Oni", giusto il tempo di conoscere il risultato: il pubblico con il televoto e i giornalisti hanno fatto la loro scelta, tra le due vince, di poco, L'essenziale, 52% delle preferenze; un voto che dimostra quanto siano entrambe apprezzate e quanto sia stata combattuta la scelta.

Una preferenza confermata anche dalle classifiche Itunes, che in una sola notte premiano Marco, portando i suoi due brani al primo e al secondo posto. Un successo, dicevamo infatti.

Ma il Festival prosegue veloce, domani sera Mengoni sarà di nuovo sul palco a proporre la sua L'essenziale, e i voti raccolti esclusivamente con il televoto saranno la prima dote da portare in finale con un peso del 25%; venerdì serata di musica dedicata alla storia del Festival, sabato la finale, in cui sarà decretato il vincitore, sommando per il rimanente 75% la somma del televoto, della sala stampa e della giuria di qualità.

E Marco può già sognare, anche se, ancora una volta, come ogni volta che sale su un palco, ha già vinto perché, per usare parole sue... "Se senti il sound è essenzialmente bellissimo!"

Per televotare via sms 47222 e con il fisso 894.040, da ogni utenze è possibile attribuire al massimo 5 voti, durante l'apertura del televoto e con il codice indicato dal presentatore e dalla grafica,

Teresa Pierini

http://www.tesoridetruria.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1222&catid=1&Itemid=57
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Messaggio Da Deianira Mer Feb 13, 2013 6:02 pm

Se Mengoni batte Santoro e Berlusconi

Quanto ci piace cinguettare. È vero che Sanremo è Sanremo, ma quest'anno la magia della città dei fiori è stata (più delle scorse edizioni) la reginetta dei Social Network. Un fiume di commenti ha invaso Facebook e Twitter. Più che il record storico raggiunto dal Festival sui social, e la supremazia dei conduttori Fazio e Littizzetto, stupisce che Mengoni batta Berlusconi. Ma vediamo nel dettaglio come è andata la serata.

La trasmissione è da record: 459.262 commenti, l'86% dei quali resi pubblici attraverso Twitter e il resto su Facebook, nella fascia oraria che dalle 20 del 12 febbraio è proseguita sino alle 2 di notte del giorno successivo. Facebook insomma si è lasciato affascinare un po' meno. Ma resta il fatto che, secondo Blogmeter, è la trasmissione più twittata di sempre: il record precedente era di Silvio Berlusconi a Servizio Pubblico, si raggiunsero 204.636 tweet con un picco di 1.885 tweet al minuto.

Lo studio di sanremotweet conferma: tra il 12 e il 13 febbraio i commenti a caldo sui social sul festival 80 mila persone hanno prodotto 347.203 commenti a caldo.

Stupisce che Mengoni sia più al centro dell'attenzione di Berlusconi. Crozza (e le polemiche) è quello di cui si parla di più. A proposito condivido la domanda della collega Angela Mauro: Perché non ha imitato Monti? Comunque tornando ai numeri il picco è stato di 4.866 tweet al minuto in coincidenza della contestata performance di Maurizio Crozza. Il comico genovese è stato anche il più citato della serata, 61.973 volte, seguito da Marco Mengoni, 17.603 volte, forte di una base di sostenitori molto attiva. L'hashtag più usato per conversare è stato quello ufficiale #Sanremo2013 usato 173.582 volte.

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Terzo tra gli hashtag sanctusremus sia terzo: ancora Crozza e Mengoni battono tutti.

Festival Rassegna web - Pagina 5 R-HASHTAG-SANREMO-large570

http://www.huffingtonpost.it/adele-sarno/se-mengoni-batte-santoro-e-berlusconi_b_2676927.html?utm_hp_ref=italy#slide=2102425
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Messaggio Da Deianira Mer Feb 13, 2013 6:09 pm

SANREMO 2013 – I COMMENTI DELLE RADIO ALLA PRIMA PUNTATA (BERRINO, RMC – RENNA, RDS – PIPPO PELO, KISS KISS)

LUISELLA BERRINO – RMC / Gualazzi il preferito

Succede ogni anno: a metà di addormento. Non perché non sia interessata ma perché il Festival è fatto per chi la mattina non deve alzarsi all’alba e quindi me ne perdo sempre un pezzo.

Prima punto: è utile far cantare 2 brani a ciascun cantante? Dopo 2 ore mi sono resa conto di aver visto solo Mengoni, Gualazzi, Molinari con Cincotti… un po’ pochino. Secondo punto: mi piace Crozza ma non in questo contesto. Vorrei che il festival fosse più light, con meno volgarità, meno politica e più canzoni.

Non a caso la serata che in passato aveva il gradimento più alto era quella in cui si ricordavano grandi interpreti del passato. La canzone che mi è piaciuta di più è stata quella di Raphael Gualazzi: ma siamo solo all’inizio e credo che avremo, musicalmente parlando, delle belle sorprese!

PIPPO PELO – KISS KISS / Iniziativa di Daniele Silvestri forzata. Mengoni e Chiara i migliori

Mengoni mi piace moltissimo, è stato tra i pochi che ieri sera non hanno stonato. Tra i cantanti che si sono esibiti ieri sera lui e Chiara Galiazzo sono gli unici degni di nota. Poi mi è piaciuta anche – ma qui sono un po’ campanilistico – Maria Nazionale, era vestita malissimo, ha dato la possibilità a tutti di poter criticare l’abbigliamento ma la sua voce non si discute. Non mi sono piaciuti invece Marta sui Tubi, li ho trovati stonati.

Non mi è piaciuto nemmeno Daniele Silvestri, la sua trovata di portare in scena il linguaggio dei segni mi ha dato l’impressione di essere una di quelle cose fatte perché bisognava portare un’idea a Sanremo. Mi è sembrata una cosa forzata. Per me bisogna concentrarsi sulla canzone: io mi distraggo se vedo l’attore che fa dei gesti. Silvestri, poi, non mi sembra un cantante eccezionale. Ha delle belle idee ma non sono supportate da una bella voce né da una bella interpretazione. Davo Gualazzi tra i favoriti ma anche lui ha stonato.

Io sto seguendo X Factor USA e come ho scritto ieri su twitter, il peggiore dei cantanti della versione americana del talent a Sanremo avrebbe fatto un figurone. In generale non siamo al passo con i tempi e le interpretazioni sono abbondantemente al di sotto della media.

ROSARIA RENNA – RDS / Coro dell’Arena di Verona, momento più apprezzato; brutte le canzoni di Maria Nazionale e Marta sui Tubi

Il momento musicale più forte e intenso di ieri sera, quello che ho apprezzato di più, è stato il Coro dell’Arena di Verona con il Va pensiero di Giuseppe Verdi. Un po’ perché è una pagina musicale di genio assoluto; un po’ perché soprattutto in questi momenti grami è bello e utile ricordarsi di cosa è stato il talento italico (e cosa, forse, potrebbe ancora essere); un po’ perché ho sempre vissuto con fastidio l’appropriazione indebita da parte di una parte politica, che ha sempre contato sull’ignoranza diffusa nel nostro Paese. Perché se c’è un simbolo del Risorgimento e dell’unità d’Italia, quello è proprio Verdi.

Detto questo, anche lo sfarzoso ingresso della Litizzetto in carrozza all’Ariston mi era parso promettere un Festival di altissimo livello e godibilissimo. Perché per le ragazze del mondo dello spettacolo partecipare a Sanremo è l’equivalente del ballo del Principe delle favole, e quindi è giusto entrarvi da Principessa. Dopo di che… il disastro. Noia, lungaggini, politica fuori luogo. Se fosse vera la centralità della musica Chiara si sarebbe esibita alle 22.30 e Crozza dopo mezzanotte. Eppure proprio i momenti musicali sono quelli che mi sono piaciuti di più. Soprattutto Marco Mengoni, ho amato subito la sua L’essenziale; Daniele Silvestri, che da cavallo di razza regala sempre qualcosa in più al pubblico, in questo caso il LIS, la lingua italiana dei segni; e poi Chiara. Pur orrendamente vestita ha saputo interpretare al meglio le due canzoni scritte per lei ed è giustamente passata con quella di Bianconi, la mia preferita. Dopo aver ascoltato le canzoni di Maria Nazionale e Marta sui Tubi, poi, crescono i dubbi riguardo l’esclusione di Oxa & Co. Difficile siano state più brutte di queste… Dal punto di vista moda la più spiritosa, una specie di Regina di Cuori della favola di Alice, è stata Simona Molinari, la cui presenza apprezzo anche perché amo lo swing ed è giusto che a Sanremo ci sia pluralità musicale. La più bella ed elegante, però, è stata Ilaria D’Amico, anche se con quella voce mi indispone. Ma io sono fissata, non faccio testo. Se fossi Fazio la prossima volta mi porterei Filippa Lagerback: sarebbe stata più adatta e lieve della pur brava, altrove, Luciana.

Un’ultima nota dolente. Una volta gli ospiti erano Whitney Houston e Madonna, ieri Toto Cutugno. Se qualcuno non si fosse accorto del momento che sta vivendo l’Italia, ieri sarebbe bastato guardare il Festival.

http://www.davidemaggio.it/archives/70261/sanremo-2013-i-commenti-delle-radio-alla-prima-puntata-berrino-rmc-renna-rds-pippo-pelo-kiss-kiss
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Messaggio Da Deianira Mer Feb 13, 2013 6:12 pm

Marco Mengoni in Salvatore Ferragamo a Sanremo 2013

E’ Salvatore Ferragamo a vestire Marco Mengoni in occasione della sua partecipazione al Festival di Sanremo 2013. Sin dalla prima puntata, infatti, il cantante, ex di X Factor, ormai un veterano del palco dell’Ariston, ha scelto di sfoggiare la moda che il noto fashion brand italiano ha pensato appositamente per lui, per questa importante kermesse musicale.

Sul palco dell’Ariston, Marco Mengoni si è presentato con un hairstyle di sicuro impatto (che ricorda un po’ lo stile di Fabrizio Corona, a dire il vero). Nemmeno il suo completo blu è passato inosservato: e infatti è opera del direttore creativo di Salvatore Ferragamo, che ha ideato per lui non solo questo look, ma anche tutti gli altri outfit che vedremo nelle prossime serate sanremesi.

Tra i look della prima serata di Sanremo 2013 non è passato inosservato quello di Marco Mengoni, anche perché è stato uno dei primi ad esibirsi (quando l’attenzione del pubblico era ancora alta e il sonno non aveva ancora preso il sopravvento :D): per lui la moda esclusiva del grande fashion brand toscano, che ha in serbo grandi sorprese da qui alla finale.

Nella 63esima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo 2013, Marco Mengoni ha la fortuna di indossare degli abiti che Massimiliano Giornetti ha pensato appositamente per lui. Nel dettaglio, nella prima serata di martedì 12 febbraio il giovane cantante ha sfoggiato un impeccabile abito doppiopetto a due bottoni, proposto nella tonalità ink blue.

Il completo era poi abbinato ad una semplice camicia, ad una cravatta e scarpe, tutto ton sur ton. Chissà cosa ha in serbo per noi il direttore creativo di Ferragamo per Mengoni per le altre esibizioni!

http://www.fashionblog.it/post/55833/marco-mengoni-in-salvatore-ferragamo-a-sanremo-2013
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Messaggio Da Deianira Mer Feb 13, 2013 6:19 pm

SANREMO 2013: MARCO MENGONI E’ IL PIU’ TRASMESSO DALLE RADIO CON “L’ESSENZIALE”

E’ partito in quarta Marco Mengoni. Dopo aver aperto la prima serata del Festival di Sanremo, il vincitore di X Factor 3 va già forte nelle radio con il brano che è rimasto in gara dal titolo “L’essenziale“, preferito a quello scritto da Gianna Nannini “Bellissimo”. E’ Mengoni, infatti, il cantante sanremese più trasmesso dalle radio secondo EarOne (le rilevazioni partono da ieri sera fino al momento in cui pubblichiamo).

Staccati Daniele Silvestri con “A bocca chiusa” e la coppia Simona Molinari e Peter Cincotti con “La felicità”, tallonata da Chiara con “Il futuro che sarà”. Più indietro Raphael Gualazzi con “Sai (ci basta un sogno)” mentre sono poco considerati dalle radio italiane Maria Nazionale con “E’ colpa mia” e i Marta sui tubi con “Vorrei”.

Con un pezzo che ha già conquistato le radio e che ha riscontrato commenti positivi (qui i commenti degli speaker su DM), Mengoni ha la vittoria in tasca? Presto per dirlo. Meglio attendere le canzoni degli altri sette big che si esibiranno stasera. Tra loro, infatti, ci sono i Modà e Malika Ayane, molto amati dalle radio e dal pubblico.

http://networkedblogs.com/IfltJ

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Messaggio Da Deianira Gio Feb 14, 2013 12:34 pm

Sanremo: Marco Mengoni “Sorpreso da tutto ma non penso di vincere”

Marco Mengoni arriva in conferenza stampa. I flash sono tutti per lui. Lui è come sempre irriverente, particolare, originale anche nel look. Ben presto si arriva alle domande dei giornalisti presenti al Palafiori. E Marco risponde con grande serenità. “Hanno avuto la bella idea di farmi aprire il Festival, l’emozione è sempre presente. Il palco porta sempre a un qualcosa di magico e speciale. Poi se ci penso bene è il sogno di tutti aprire Sanremo, ti levi subito il pensiero. Ci mancava solo che cantassi Verdi, cosa che ho fatto dietro le quinte. Su Bellissimo avevo problemi di salivazione, ma ho retto bene“. Molti lo danno per favorito, le radio trasmettono in continuazione L’essenziale ma lui non si sbilancia. “Non penso di vincere il Festival, non avverto questa sensazione.


Magari pensavo di farcela tre anni fa, ma adesso proprio no. E’ chiaro che mi farebbe piacere, ma poi lo sappiamo per un artista contano tante altre cose”. Sullo stile e sulla sua musica. “Guardo, ascolto, cerco di studiare tutto, Da David Bowie a Giorgio Gaber. E’ un complesso di cose, dalla mimica, al teatro, ai messaggi all’estetica. Tutto è importante“. Su di lui. “Rispetto alla precedente esperienza mi sento molto meno spaccone. In tre anni sono cambiate tante cose, è normale che all’inizio ti poni in un modo, ora in un altro. Tutto serve per crescere, non so se in positivo o in negativo“. Sul nuovo album.


“Il mio album uscirà a metà marzo, dunque più tardi rispetto a tutti gli altri. Non posso e non voglio anticipare nulla, le collaborazioni saranno tante dalla Nannini, a Casalino“. “Non mi aspettavo di essere di nuovo primo su I Tunes, significa che stiamo lavorando bene e il progetto intrapreso va avanti nel migliore dei modi“.

http://www.lospaccatv.it/2013/02/14/sanremo-marco-mengoni-sorpreso-da-tutto-ma-non-penso-di-vincere/
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Messaggio Da Deianira Gio Feb 14, 2013 3:47 pm

Il pagellone BIG del Festival di Sanremo 2013

14 feb 2013 — Giuditta Avellina e Francesco Menichella

Il pagellone di Sanremo 2013 con i voti, canzone per canzone: abbiamo analizzato musica e testo delle canzoni del festival e abbiamo dato il nostro giudizio alle performance

Il pagellone di Sanremo 2013 con i voti, canzone per canzone: abbiamo analizzato musica e testo delle canzoni del festival e abbiamo dato il nostro giudizio alle performance.
PRIMA SERATA (A cura di Giuditta Avellina)

SAI (CI BASTA UN SOGNO) di Raphael Gualazzi
Musica. Ariosa la melodia del cantautore di Urbino. Jazz ma easy-listening. Piano e archi perfetti, voce leggermente calante ma timidezza ed emozione, si sa, giocano brutti scherzi anche a uno che un Sanremo se l'è già portato a casa.
Testo: "Se solo avessi potuto cambiare il mondo all'improvviso, avrei asciugato le nubi in lacrime per la tua gioia, avrei sfondato le porte ipocrite di un paradiso, avrei toccato quell'anima che vive dentro te" è un rimpianto, ma romantico.
Giudizio: E se ci fosse un primo posto bis? Voto 7 e mezzo

HO BISOGNO DI TE di Daniele Silvestri
Musica. Il ritornello alla romana e uno stile un po' Luca Barbarossa. Non canta, non decolla, ma il motivetto è accattivante e la marcetta cresce sulla fine. In compenso il testo è impegnato.
Testo. "Ho provato per te un dolore che ormai ho capito cos'è, perché ancora di più quando tu te ne
vai è il bisogno di te quello che non vorrei. E tu potrai non crederci ma io scommetterei che hai bisogno di me anche se non lo sai". Finalmente niente drammi e tanta sincerità.
Giudizio. Una finezza non da tutti: l'accompagnamento per i non vedenti. Voto 7

L'ESSENZIALE di Marco Mengoni.
Musica. Gli piace vincere facile con una melodia che più Sanremo non si può. La sentirete spessissimo in radio e, che vi stia simpatico o no, se è uno degli artisti preferiti da Mina, un motivo ci sarà.
Testo. "L'amore non segue le logiche, ti toglie il respiro e non la sete. Mentre il mondo cade a pezzi, io compongo nuovi spazi e desideri che appartengono anche a te". Chissenefrega se là fuori piove, Mengoni si appella al "power of love".
Giudizio. Radiofonicamente potrebbe andargli una vittoria morale, troppa incertezza nell'esibizione, ma c'è tempo per rifarsi. Voto 7 e mezzo

LA FELICITA' di Simona Molinari e Peter Cincotti.
Musica. Swing stra-sentito e Cincotti stona nel cameo-tormentone "I need you back". Testo ripetitivo, ridondante, banalotto. Entra in testa per sfinimento ed è un peccato che oscuri così l'indiscutibile estro del pianista.
Testo. "Ho fatto tanti errori che ripensandoci non farei ma a questo mondo dimmelo tu chi non sbaglia mai. Ah, tutta colpa di quest'attimo di gelosia, io quella notte no, non dovevo andare via". Forse faceva meglio a non tornare.
Giudizio. L'affiatamento è inesistente, due talenti sprecati. Voto 5

VORRE di Marta sui Tubi
Musica. Un po' di ritmo a questo Sanremo sottotono. Quasi gli si potrebbero perdonare le numerose sbavature e la melodia variabile. I toni sono epici, i testi non restano in superficie. I tradizionalisti del festival li vedranno come i soliti outsider alternativi, ma forse meriterebbero un ascolto più attento.
Testo "Dormi qui, com'è facile restare sveglio, dormi qui, ho perduto troppo tempo ma ora dormi qui, sono piccolo per abbracciare il cielo. Dormi qui, troppo grande per volarci dentro e io vorrei, vorrei prenderti le mani e berci dentro etuffarmi nella tua purezza, perché ormai non posso più, più stare senza". I testi meritano, a parte qualche stranezza.
Giudizio. Forse bisognerebbe abbandonare il "partito preso". Voto 6 e mezzo

E' COLPA MIA di Maria Nazionale
Musica. Non è che ci aspettassimo sonorità prog-rock ma è Sanremo e forse virare un po' meno verso il neomelodico, avrebbe conquistato qualcosina in più rispetto al solito pubblico di aficionados. E invece lei ammicca alle radici e sembra di essere tornati a "mare, profumo di mare"di Little Tony.
Testo "E mo chell' che è stat' è sta', emo nun fa vedè ca pienz a nato. 'O tiempo corre annanz a mme, nun resta tiempo pe' sapè sì è colpa mia". O forse lo sappiamo già.
Giudizio. Con tutto il rispetto per la tradizione, la banalità è dietro l'angolo. Voto 4

IL FUTURO CHE SARA' di Chiara Galliazzo
Musica. Ispirazioni da tangueria e un mix tra Mannoia e Antonella Ruggiero nei gorgheggi. Il testo è vagamente ripetitivo e l'interpretazione poteva essere migliore.
Testo. "Portami a bere oltre le stelle, spiegami il senso dimmi la verità, profeta. Fammi fumare venti d'immenso, dimmi il futurò che sarà". Una strofa in più e più varietà non avrebbero guastato.
Giudizio. Ci si aspettava di più dall'artista di talent. Ma si può dare di più. Voto 6 e mezzo

http://www.gqitalia.it/show/musica/2013/febbraio/il-pagellone-big-del-festival-di-sanremo-2013#?refresh_ce
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Messaggio Da Deianira Gio Feb 14, 2013 3:48 pm

Sanremo 2013: il ritorno di Marco Mengoni "Tre anni fa ero più spaccone. Non penso di vincere il Festival"

Ha aperto la 63ma edizione del Festival di Sanremo e il suo brano è già tra i più passati in radio e ascoltato su iTunes: Marco Mengoni appare rilassato in sala stampa radio tv il giorno dopo la sua esibizione sul palco dell'Ariston.

Ha aperto la 63ma edizione del Festival di Sanremo e il suo brano è già tra i più passati in radio e ascoltato su iTunes: Marco Mengoni appare rilassato in sala stampa radio tv al Palafiori.

Più maturo e positivo, l'artista vincitore incontrastato della terza edizione di XFactor, non nasconde la sua emozione di essere ritornato a Sanremo a distanza di tre anni. “Sembra sempre la prima volta, quel palco ha qualcosa di magico - racconta Marco scherzando - Tre anni fa ero più spaccone, oggi forse sono più tranquillo ma comunque sempre antipatico”.

Con addosso una una maglietta verde con i leopardi, Marco, conferma di essere maturato e di avere una visione più positiva della vita. Un'evoluzione descritta con i colori: “Prima avevo un approccio alla scrittura malinconico ma gli anni passano e le esperienze forgiano. Questo nuovo disco sarà più solare lo avvicino ai colori pastello”.

Tornando a Sanremo, il cantante ha poi parlato delle sue due canzoni portate sul palco e della scelta del pubblico del brano 'Essenziale', rispetto a 'Bellissimo': “Mi sono unito al coro eravamo 50 e 50 sui pezzi, sono tutti e due figlio e mamma – ha affermato Mengoni – Provo gioia e tristezza avere canzone che non prosegue avrei preferito che tutte e due fossero eliminate o andassero avanti. Sono comunque felice di portare avanti il pezzo dove sono stato più presente”

Ma quanto Mengoni spera di vincere Sanremo? “No lo penso per niente, vedo e ascolto. Era una sensazione che sentivo di più tre anni fa. Non mi interessa, Sanremo è una porta per aprire un nuovo progetto ad altri appuntamenti”.

http://www.sanremonews.it/2013/02/14/leggi-notizia/argomenti/festival-di-sanremo/articolo/sanremo-2013-il-ritorno-di-marco-mengoni-tre-anni-fa-ero-piu-spaccone-non-penso-di-vincere-il-f.html
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Messaggio Da Deianira Gio Feb 14, 2013 4:28 pm

Festival di Sanremo 2013: le pagelle delle 14 canzoni promosse

Con la seconda serata del Festival di Sanremo 2013 si sono concluse le esibizioni dei 14 Big. Ciascuno di loro ha portato in scena due brani, ma solo uno di essi è passato alla fase successiva, per insindacabile volere del pubblico a casa. A questo punto abbiamo quindi le 14 canzoni ufficialmente in gara, che lotteranno per il primo posto. Tra innovazione, eccentricità e richiami al passato, ecco le nostre pagelle sulle canzoni promosse della kermesse.

‘L’essenziale’ di Marco Mengoni. Indubbiamente una delle favorite alla vittoria. Marco ha retto benissimo la tensione della prima esibizione in assoluto, regalando un’interpretazione pulita, coinvolgente e soprattutto emozionante. Voto: 8,5.
‘Sai, ci basta un sogno’ di Raphael Gualazzi. Grande classe, eleganza e talento per questo giovane e sottovalutato artista. L’interprete perfetto per il palco dell’Ariston, che con un testo poetico e la magia di un pianoforte riesce ad incantare la platea. Peccato per il fattore emotivo che ha pregiudicato la resa. Voto: 7,5.
‘A bocca chiusa’ di Daniele Silvestri. Silvestri si conferma Silvestri e, come ad ogni sua partecipazione al Festival di Sanremo, tira fuori un pezzo intelligente, un accompagnamento semplice ma efficace e una performance in grado di arrivare a tutti. Voto: 8.
‘La felicità’ di Simona Molinari e Peter Cincotti . Ritmo incalzante, voce potente e atmosfera da anni ’20 fanno di questo pezzo uno dei più originali e piacevoli. Perché a volte si può emozionare anche cantando di emozioni positive. Cincotti è però relegato al ruolo di corista per caso, il che è un vero peccato. Voto: 7,5.
‘Vorrei’ di Marta sui Tubi. Sono i più sottovalutati di questo Festival, in cui invece hanno portato una ventata di freschezza, stile e indubbia personalità. Ottimo il testo e la musicalità, insufficiente la tonalità del leader, forse preda dell’emozione. Confidiamo nella seconda esibizione priva di nervosismi. Voto: 6.
‘E’ colpa mia’ di Maria Nazionale. Talento e voce indiscussa, sarebbe senz’altro da podio, se fosse un’edizione di almeno tre decadi fa. In questo contesto spicca come la mosca bianca e, paradossalmente, la più stridente. Voto: 6.
‘Il futuro che sarà’ di Chiara Galiazzo. La candidata numero uno alla vittoria dimostra ampiamente di essersi meritata il trionfo a X Factor 6, grazie a una potenza vocale indiscutibile. Tuttavia, il brano non risulta esattamente nelle sue corde, esaltando un classicismo che non le è proprio. Voto: 7.

Segue: http://www.televisionando.it/articolo/festival-di-sanremo-2013-le-pagelle-delle-canzoni-promosse/86305/
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Messaggio Da Deianira Gio Feb 14, 2013 5:53 pm

SANREMO 2013: MENGONI DOMINA LA CLASSIFICA ITUNES

Qualche anno fa, il successo di una canzone del Festival di Sanremo lo percepivamo il sabato della finale. Se l’ultima sera già la cantavamo, allora ne era prevedibile il successo, che però sarebbe stato confermato solo la settimana successiva dopo aver comprato Tv Sorrisi e Canzoni e aver studiato le classifiche! Questo un po’ di anni fa. Oggi, invece, si va su I Tunes, dove è possibile monitorare praticamente in tempo reale l’andamento dei brani. Gli artisti che si sono presentati a Sanremo 2013 sono più o meno tutti visibili nella classifica. Il dato incontrovertibile è che su I Tunes e sulle radio Marco Mengoni “tira”. Sue – al momento – la prima e la sesta posizione dei singoli più scaricati con rispettivamente L’essenziale e Bellissimo.

Com’era prevedibile, La canzone monotona di Elio e Le Storie Tese è già il tormentone, che però nessuno riesce a cantare, e, in questo momento, è già terza. Il singolo dei Modà, Se si potesse non morire, è passato velocemente dall’ottavo al quarto posto (l’album, Gioia, invece è direttamente arrivato al primo posto). Chiara, che ormai gli abbiamo abbonato sia il cognome sia la qualifica di ultima vincitrice di XFactor, è all’undicesimo posto con Il Futuro che Sarà, scalzata dalla prime dieci posizioni da Malika Ayane, all’ottavo con E se poi (e al dodicesimo con Niente ).

E ancora Raphael Gualazzi al diciannovesimo con Sai (Ci Basta un Sogno) e, a due posizioni dopo di lui, Daniele Silvestri con A Bocca Chiusa. Fuori dalla top ten anche i due pezzi presentati da Annalisa, che probabilmente paga lo scotto di essersi presentata in versione “meno amica”, Non so ballare è al sedicesimo posto e Scintille al tredicesimo. Maria Nazionale, per la quale qualcuno azzarda addirittura la previsione del podio, compare per la prima volta al settantacinquesimo posto.

Staccati di molto i primi quattro giovani che si sono esibiti ieri sera per la prima volta, i cui pezzi d’altronde erano già fruibili prima della presentazione ufficiale sul palco dell’Ariston. Tra di loro primo è Renzo Rubino, al trentaquattresimo posto con Il Postino (Amami Uomo). I Blastema, con lui promossi alla fase successiva della gara, sono invece soltanto al settantottesimo posto con Dietro l’intima ragione. Dopo di loro, all’ottantacinquesimo posto, Il Cile che, tra i giovani, era dato da molti per favorito.

http://www.davidemaggio.it/archives/70380/sanremo-2013-mengoni-domina-la-classifica-itunes
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Messaggio Da Deianira Gio Feb 14, 2013 11:25 pm

Sanremo 2013: Mengoni torna sul palco e la Littizzetto canticchia L’Essenziale

Terza serata del Festival di Sanremo 2013, essendo anche la giornata degli innamorati, i coraggiosi Fabio Fazio e Luciana Littizzetto non perdono l’occasione di divertire, ma soprattutto divertirsi; i due presentatori intonano, si loro due che non hanno mai cantato in vita loro, Trottolino Amoroso. Un karaoke dolcissimo e adorabile. Prima ad esibirsi è stata Sinoma Molinari, vestita da Barbie delle feste, con Peter Cincotti e La Felicità; secondo a salire sul palco è stato Marco Mengoni con la sua L’essenziale, sicuramente una delle più orecchiabili tra le 14 in gara. Alla fine della sua esibizione Luciana Littizzetto la sta canticchiando, come tutti noi d’altra parte.

http://www.gingergeneration.it/n/sanremo-2013-mengoni-torna-sul-palco-e-la-littizzetto-canticchia-lessenziale-107523-n.htm
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Messaggio Da Deianira Ven Feb 15, 2013 12:51 am

dal sito dell'Ansa

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Messaggio Da Deianira Ven Feb 15, 2013 12:58 am

Sanremo, bacio hot tra Fazio e Littizzetto
I due conduttori hanno festeggiato San Valentino e nella classifica del televoto Mengoni è primo


00:40 - La gara del Festival di Sanremo è entrata nel vivo ma prima Fazio e Littizzetto hanno cantato "Vattene amore" con bacio finale. La classifica del televoto, che pesa al 25% sulla classifica finale di sabato, vede ai primi tre posti: Mengoni, Modà e Annalisa. Laura Chiatti ha stregato con la sua bellezza e ha cantato "Felicità" con Al Bano. Antony Hegarty ha incantato con la voce. Giovani promossi: Maggio e Porceddu, entrambi di X Factor 1.
La terza serata del Festival è stata aperta dai conduttori Fazio e Littizzetto che mano nella mano come due perfetti innamorati hanno cantato “Vattene Amore” di Amedeo Minghi e Mietta. Un modo originale per festeggiare San Valentino. Dopo le “primarie” dei due brani che ciascuno dei 14 Big ha presentato sul palco, poi selezionati da televoto e Sala Stampa, la kermesse canora è tornata ad essere una gara. Si sono esibiti uno dopo l'altro presentati dai padroni di casa Fabio Fazio e Luciana Littizzetto: Simona Molinari con Peter Cincotti (“La felicità”) molto swing e ancora più affiatati e vogliosi di podio, Marco Mengoni (“L'essenziale”) ha proposto una classica canzone "sanremese" tra archi e capacità interpretativa. Dopo questa esibizione salgono le sue quotazioni. Vestiti da gangster con la (finta) fronte alta Elio e Le Storie Tese (“La canzone mononota”). Il gruppo ha senza dubbio una canzone interessante che colpisce al primo ascolto, ma basterà per vincere il Festival? Convincente e sicura di sé Malika Ayane (“E se poi”) ha dato una interpretazione impeccabile del suo brano ma "Niente", il brano eliminato rimane una perla. A seguire sono arrivati i Marta sui Tubi (“Vorrei”) fuori contesto nella kermesse. Scendono le quotazioni di Chiara Galiazzo (“Il futuro che sarà”) che non è sembrata a tratti convinta del pezzo, risultando un po' fredda nell'esecuzione. Max Gazzè (“Sotto casa”) ha travolto il pubblico con il tripudio di suoni del suo brano, Annalisa (“Scintille”) ha mostrato di essere maturata molto e di aver lavorato sodo su se stessa nell'interpretazione, Maria Nazionale (“E' colpa mia”) ha subito colpito per l'evidente décolleté - preso di mira anche da Luciana Littizzetto - ondeggiando con il vibrato, Simone Cristicchi (“La prima volta - Che sono morto”) più convinto rispetto alla prima esecuzione, sempre più romantici e con ampio spazio ad un ballatona rock i Modà (“Se si potesse non morire”) con Kekko in testa vogliono conquistare il podio e si sente. Infine Daniele Silvestri (“A bocca chiusa”) al pianoforte per un brano che nulla aggiunge e nulla toglie alla sua storia musicale, gli Almamegretta (“Mamma non lo sa”) e Raphael Gualazzi (“Sai - Ci basta un sogno”) compositore e musicista di tutto rispetto.

Quattro Giovani hanno presentato i loro brani: Andrea Nardinocchi (“Storia impossibile) uno dei migliori del Girone e un talento di spessore che guarda al sound americano moderno, marcetta simpatica e brano radiofonico per Antonio Maggio (“Mi servirebbe sapere”), Paolo Simoni (“Le parole”) e Ilaria Porceddu (“In equilibrio”). Passano il turno: Ilaria Porceddu e Antonio Maggio che si contenderanno la finale del Girone assieme ai Blastema e Renzo Rubino. Uno di loro quattro vincerà durante la serata Sanremo Story del 15 febbraio.

Oltre alla gara canora tra gli ospiti musicali internazionali Antony Hegarty di Antony and the Johnsons con la sua voce delicata e commovente. Il cantautore ha proposto “You Are My Sister”. Una vecchia conoscenza del Festival Al Bano Carrisi ha proposto i suoi cavalli di battaglia "E' la mia vita" e "Nostalgia canaglia". La bellezza e la simpatia dell'attrice Laura Chiatti hanno conquistato il pubblico. L'attrice ha cantato "Felicità" con Al Bano poi gli ha consegnato il Premio alla Carriera. C'era anche l'ex stella della Nazionale italiana Roberto Baggio che con Fazio ha ripercosso la sua carriera di calciatore. Momento dedicato alla musica classica e a Chopin con la talentuosa 20enne Leonora Armellini, subentrata al Maestro Daniel Baremboim che non è potuto intervenire a causa di un fortissimo male alla schiena. Infine luciana Littizzetto assieme a cinquanta ragazze ha fatto un flash mob nella giornata mondiale contro le violenze sulle donne. La comica ha convinto con un intenso monologo sulle donne, vittime di percosse, culminato con "l'uomo che ci picchia è uno stronzo".

MENGONI IN TESTA ALLA CLASSIFICA (PROVVISORIA) DEL TELEVOTO - Fabio Fazio e Luciana Littizzetto hanno letto la classifica del televoto che inciderà per il 25% nel giudizio finale di sabato assieme all'altro 25% del televoto della sera stessa e al 50% della Giuria di Qualità. 1 Marco Mengoni 2 Modà 3 Annalisa 4 Chiara 5 Raphael Gualazzi 6 Simona Molinari con Peter Cincotti 7 Maria Nazionale 8 Elio e Le Storie Tese 9 Daniele Silvestri 10 Max Gazzè 11 Simone Cristicchi 12 Malika Ayane 13 Marta sui Tubi 14 Almamegretta

Andrea Conti

http://www.tgcom24.mediaset.it/televisione/articoli/1081885/sanremo-bacio-hot-tra-fazio-e-littizzetto.shtml
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Messaggio Da Deianira Ven Feb 15, 2013 1:00 am

Sanremo 2013: le pagelle della terza serata. In testa Marco Mengoni (per ora)
Marco Mengoni, poi Modà e Annalisa: il verdetto provvisorio del televoto

di Gianni Poglio

La prima e provvisoria classifica del Festival (il televoto di questa sera vale il 25 per cento dei voti che concorrono al risultato finale) premia Marco Mengoni seguito da Modà, Annalisa, Chiara, Raphael Gualazzi, Simona Molinari Maria Nazionale, Elio e le Storie tese, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Simone Cristicchi, Malika Ayane, Marta sui Tubi, Almamegretta. Qui sotto, i giudizi dei brani e delle performance della terza serata.

Simona Molinari con Peter Cincotti

La felicità: buona esibizione per la premiata ditta Molinari-Cincotti che continua a far battere il piede a tempo di musica a suon di puro swing. Il motivo è allegro e fresco e rimane in testa. Voto: 6,5

Marco Mengoni

L’essenziale: la voce di Mengoni è sicura e rincorre le diverse sfumature stilistiche con cura certosina. La melodia convince e colpisce. Molto più a fuoco rispetto al debutto di lunedì. Voto: 6,5


Elio e Le Storie Tese

La Canzone Mononota: Elio si presenta con due mani finte cinte in vita e dà ancora una volta spettacolo con il brano più innovativo del Festival. Esibizione di altissimo livello, come la fronte degli Elii. Voto: 9

Malika Ayane

E se poi: una bella canzone con armonizzazioni classiche ma toccanti, arricchita ga un'atmosefra un po’ bohèmienne. Ottima la performance di Malika che dosa la sua voce potente accarezzando quasi le note. Voto: 6,5

Marta sui tubi

Vorrei: gli outsider del Festival arrivano trottando su un tappeto fatto di tamburi con una ritmica serrata di chitarra acustica. Di grande impatto scenico. Voto: 6

Chiara

Il futuro che sarà: il tango scritto per lei dal leader dei Baustelle non riesce ad emozionare fino in fondo. Brano piacevole e delicato, ma nulla di più. Voto: 5,5

Max Gazzè

Sotto casa: la marcetta pop dal profumo balcanico è accattivante. Un pezzo allegro, intelligente, e con un arrangiamento colorato dai fiati. Voto 6

Annalisa

Scintille: un motivetto swing un po’ gitano che strizza l’occhio allo ska. Niente da dire sull'esecuzione e l'interpretazione, ma Scintille, a dispetto del titolo, non scalda. Voto: 5 Maria Nazionale

E’colpa mia: buona performance di un brano prevedibile.. Fraseggi tipicamente neomelodici e interpretazione curata nella recitazione e nel canto. Voto: 5

Simone Cristicchi

La prima volta (che sono morto): l’ironia di Cristicchi non è mai scontata. Un pezzo surreale e spiazzante. Più sicura rispetto all'esordio l'interpretazione. Voto: 6,5

Modà

Se si potesse non morire: sono tra i favoriti e il brano è di quelli che si appiccicano addosso al primo ascolto. Se non dovessero vincere il Festival, scaleranno di sicuro le classifiche. Voto: 6

Raphael Gualazzi

Sai (ci basta un sogno): una delicata canzone d’amore interpretata dalla voce graffiante di Gualazzi che si esprime al meglio nel finale. Una performance ispirata.. Voto: 6,5


Daniele Silvestri

A bocca chiusa: 'Fatece largo' canta Silvestri al pianoforte in una ballata intensa e un po' retorica che celebra la libertà e l'emozione di manifestare in piazza. Voto: 5,5

Almamegretta

Mamma non sa: il sound e il ritmo non mancano. Le tematiche profonde nemmeno, ma non basta. Il brano è poco sanremese ma lo sentiremo ancora al di fuori della kermesse. Voto: 5,5

http://cultura.panorama.it/musica/Sanremo-2013-Pagelle-Terza-serata?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter
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Messaggio Da Deianira Ven Feb 15, 2013 1:11 am

Sanremo, Mengoni in testa alla classifica

Marco Mengoni, Modà, Annalisa, Chiara, Raphael Gualazzi, Simona Molinari e Peter Cincotti, Maria Nazionale, Elio e le Storie Tese, Daniele Silvestri, Max Gazzé, Simone Cristicchi, Malika Ayane, Marta sui Tubi, Almamegretta. Questa la classifica provvisoria dei big di Sanremo stabilita dal televoto.

Marco Mengoni, Modà, Annalisa, Chiara, Raphael Gualazzi, Simona Molinari e Peter Cincotti, Maria Nazionale, Elio e le Storie Tese, Daniele Silvestri, Max Gazzé, Simone Cristicchi, Malika Ayane, Marta sui Tubi, Almamegretta. Questa la classifica provvisoria dei big di Sanremo stabilita dal televoto.

Il giorno di San Valentino è diventato la serata del Trottolino Amoroso. Un duetto tra Fabio Fazio e Luciana Littizzetto su 'Vattene amore', il brano portato nella storia del festival da Amedeo Minghi e Mietta, ha fatto da prologo a un bacio con tanto di casquet. Già da questo inizio si può ricavare la cifra di questa edizione in cui, trascinato da una Littizzetto sempre più mattatrice, Fazio si sta concedendo delle piacevoli sortite da showman, con imitazioni (stasera un breve Mike) e qualche divertita scorribanda vocale.

Ma questo è anche un festival che fa pensare e che propone idee, in un mix di humour e riflessione. San Valentino è dunque lo spunto per Trottolino amoroso ma anche per un monologo di Luciana Littizzetto. Un pezzo di bravura con un emozionante cambio di registro: prima l'ironia sul tema "ti amo nonostante" riassumibile con questa frase: "vi amiamo quando date il peggio perché ti amo è un apostrofo tra le parole è irrecuperabile, ma quasi quasi me lo tengo". Poi l'affondo: "ogni due tre giorni un uomo uccide una donna perché la considera sua proprietà, l'amore con la violenza non c'entra un tubo, un uomo che ci mena è uno stronzo. Non abbiamo sette vite come i gatti, ne abbiamo una sola: non buttiamola". Il miglior prologo a un flashmob con 50 ragazze sul palco per sostenere Break the Chain, la campagna contro il femminicidio. Quest'anno, solo in Italia, 127 donne sono state morte vittime della violenza. L'orchestra, doverosamente, sventolava i fazzoletti rossi simbolo della campagna. In una delle sue rare apparizioni televisive, Roberto Baggio ha letto una lettera aperta ai giovani proponendo il sillabario delle parole essenziali, passione, gioia, coraggio, successo, sacrificio.

"Abbracciate i vostri sogni, gli eroi quotidiani sono quelli che danno il massimo tutti i giorni" l'appello, preceduto da un video messaggio della leader birmana Aung San Suu Kyi. Stasera la gara ha assunto contorni più classicamente sanremesi: i 14 Campioni hanno riproposto i brani che nelle prime due serate sono stati ammessi alla fase finale. I quattro Giovani di stasera erano Andrea Nardinocchi, Antonio Maggio, Paolo Simoni e Ilaria Porceddu. Il menu musicale prevedeva anche Anthony Hegarty, che il mondo della musica conosce come Anthony and the Johnson, una delle personalità più sofisticate e originali della scena rock internazionale. 'You are My Sister', pianoforte voce e orchestra, è un viaggio al cuore dell'intensità che, dopo Asaf Avidan ieri, ha dato il segno ulteriore di un indirizzo musicale diverso dai super divi patinati o dalle nuove realtà in playback. La ventenne e molto premiata pianista Leonora Armellini, specialista di Chopin, ha invece rappresentato la musica colta e il desiderio di valorizzare i nuovi talenti italiani. Nel tracciare un ritratto di queste serate del festival non si può trascurare un aspetto, per dir così stilistico: la rottura con la tradizione delle presentazioni anodine, dei discorsi con tono robotico per "non influenzare il televoto" che, poi si sa (c'é persino la scritta in sovraimpressione), non è controllabile. Scherzare, come fa la Littizzetto, sul rito dei codici da assegnare ai cantanti e similia, è un invito all'ascolto del festival.

http://www.gazzettadelsud.it/news/34692/Sanremo-Mengoni--in-testa-alla-classifica.html?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter
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Messaggio Da Deianira Ven Feb 15, 2013 1:23 am

Sanremo 2013 giovedì 14 febbraio: classifica provvisoria con Marco Mengoni primo, tutte le esibizioni

Fabio Fazio ha definito questa terza serata come il vero e proprio inizio di Sanremo 2013. In effetti, le due serate precedenti sono servite principalmente per stabilire con quale canzone il cantante dovesse continuare il proprio percorso al Festival. Ecco quindi i quattordici artisti con le rispettive canzoni riascoltate per la prima volta tutte insieme, una dietro l’altra. Le impressioni rimangono principalmente quelle delle scorse serate. Ci sono parecchi pezzi interessanti, ben scritti, che meritano un ascolto più attento (come Simone Cristicchi e Max Gazzè, ad esempio), altre scoperte da seguire (leggi Marta sui Tubi). Poi arrivano le conferme, quelle giuste e prevedibili e quelle che provocano un po’ sconforto.

Marco Mengoni ha uno dei pezzi più potenti di questo Festival. “L’essenziale” è perfetto per le radio. Orecchiabile, rimane in testa dal primo ascolto e non per niente ha scalato da subito la classifica iTunes. La voce è sempre quella convincente che abbiamo conosciuto inizialmente a X Factor, alcuni anni fa: bella e originale. Facile immaginarlo, nella classifica finale, sul podio, almeno tra i primi tre. Ed è proprio suo il nome in vetta alla classifica provvisoria di Sanremo 2013 del 14 febbraio 2013. Dietro di lui i Modà e terza Annalisa con Scintille. Quarta Chiara. Nelle prime quattro posizioni, tre nomi da talent show e di una band molto amata che, a sua volta, aveva suonato proprio all’Ariston insieme ad Emma Marrone (ex… talent show). Il televoto è quello, non si sfugge all’arma più usata dagli italiani che, anche quest’anno, vede trionfare i nomi più conosciuti nel panorama italiano dei giovani. Attenzione però: parliamo di artisti che sanno cantare. Annalisa è una delle ex concorrenti di Amici che maggiormente meritano il successo a 360 gradi. E Chiara mi ha sempre incantato fin dai tempi di X Factor, quindi non posso che essere felice per lei.

Se non fosse… Se non fosse la presenza di altri grandi, grandissimi brani, in fondo alla classifica. Malika Ayane, data per favorita, solo dodicesima? Su 14. E Maz Gazzè? E Simone Cristicchi? Questo brucia, molto. Fazio ha già ripetuto che questi voti, sommati a quelli di sabato, condizionano solo a metà il risultato finale.

http://www.soundsblog.it/post/105291/sanremo-2013-giovedi-14-febbraio-classifica-provvisoria-con-marco-mengoni-primo-tutte-le-esibizioni-commento#continua
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Messaggio Da Deianira Ven Feb 15, 2013 1:42 am

Sanremo 2013: Mengoni, Modà e Annalisa in testa alla classifica provvisoria

Si è conclusa tra lo stupore generale la terza puntata di Sanremo 2013. Prima di darci la buonanotte con una dolcissima versione di Trottolino amoroso, infatti, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto hanno annunciato la classifica provvisoria dei Big: nessuna sorpresa sul podio, Marco Mengoni primo, seguito da Modà e Annalisa; le prime proteste sono arrivate, però, quando il conduttore ha annunciato che Malika Ayane, una delle favorite con la canzone di Giuliano Sangiorgi, è solo al 12 posto e la tanto apprezzata La canzone mononota di Elio e le store tese è ottava per volere del televoto. In ordine crescente, infatti, la classifica vede: Almamegretta, Marta sui tubi, Malika Ayane, Simone Cristicchi, Max Gazè, Daniele Silvestri, Elio e le storie tese (cosa?!), Maria Nazionale, Simona Molinari, Raphael Gualazzi, Chiara, Annalisa, Modà e Mengoni. Durante la puntata, tutti i cantanti avevano cantato nuovamente il proprio pezzo ed erano stati valutati dal pubblico a casa, che, però, in questa edizione peserà solo per la metà della decisione finale, al 50 % con la giuria di qualità.

Popo prima dell’annuncio della classifica, erano stati annunciati gli altri 2 giovani che si sfideranno domani in Finale: saranno gli ex X Factor Ilaria Porceddu (con una canzone con il ritornello in sardo) e Antonio Maggio, che aveva vinto il talent con gli Aram Quartet ha raggiungere Rubino e i Blastema allo scontro finale che eleggerà il vincitore di Sanremo Giovani 2013. Dopo la clamorosa esclusione di Il Cile, anche l’altro favorito Andrea Nardinocchi è stato escluso dalla gara.

http://www.gingergeneration.it/n/sanremo-2013-mengoni-moda-e-annalisa-in-testa-alla-classifica-provvisoria-107567-n.htm
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Messaggio Da Deianira Ven Feb 15, 2013 1:44 am

Sanremo big revisited Come cambia dopo i primi voti

Fra i quattro Giovani restano in gara Antonio Maggio e Ilaria Porceddu
marinella venegoni

Com'è cambiata l'aria nel Festivalone del giovedì, con le canzoni scelte dal pubblico a casa e dalla sala stampa, corresponsabili al 50 per cento nel far cadere parte del materiale interessante delle prime due serate. Il festival della canzone, ricordate?

Meno interessante la Molinari senza lo swing di Luttazzi, le darei 6 (e soprattutto grazie al soave Cincotti)

Marco Mengoni con L'Essenziale è in miglioramento, verso il 6.

Elii più dottorali, ancorché esilaranti con le citazioni '96 sciorinate, della mano finta e della testona che sovrastava tutte le loro testine. Non cambierei il voto. 9.

Malika è bravissima, ma il brano ha meno grazia di "Niente". Confermo il 7

Marta sui Tubi bravi e focalizzati, resta il 6.

A Chiara è rimasta la canzone migliore, ma cantata da lei non va oltre il 5, nessuna delle due per me le somiglia.

Max Gazzé in retrocessione verso il 7. Canzone seriamente divertente, ma "I tuoi impegni" faceva la differenza

Annalisa stabile con il suo 4ino

Maria Nazionale ha una gran voce davvero, ma è come imprigionata dentro una formula troppo rigida. Mantengo il 6

Simone Cristicchi, senza quella delizia di "Mi manchi" retrocede ad un dignitoso 7

Ad ANTONY darei MILLE, per la voce, per "you're my sister" e per le parole che ha detto sulle donne.

Modà diventerei un po' più rigida con un quattro tondo. Il brano è noiosetto.

A Daniele Silvestri un 8, "A bocca chiusa" è una bella invenzione.

Almamegretta mantengo il punto. 6

Raphael Gualazzi pure, mantiene il suo 9 del quale non son pentita

E I Giovani?

Il tecnologico Nardinocchi, il surreale Antonio Maggio, il dalliano Paolo Simoni, l'eterea Ilaria Porceddu?

Aspetto i vostri giudizi

http://www.lastampa.it/2013/02/15/blogs/on-the-road/sanremo-big-revisited-come-cambia-dopo-i-primi-voti-uqiT7lq0fcmQ2CjmKhVUwO/pagina.html
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Messaggio Da Deianira Ven Feb 15, 2013 2:01 am

Littizzetto: «Basta con la violenza sulle donne»
Marco Mengoni vola (parzialmente) in testa

Appello della comica. Omaggi a distanza tra Baggio e Suu Kyi
L'ex vincitore di XFactor 1° nella classifica provvisoria

Una serata consacrata alla musica. E al tema sempre doloroso della violenza di genere. Sanremo parte terza si è mossa dunque su questi due binari. Luciana Littizzetto ha quasi urlato per ricordare gli abusi, i femminicidi, i soprusi che si consumano all'interno delle mura domestiche. Sul coté fortunatamente più ameno della competizione, i primi parziali verdetti: in testa c'é Mengoni, già vincitore di XFactor qualche stagione fa. E non Elio, soltanto settimo.

NEL SEGNO DI SAN VALENTINO- «Straziami ma di baci saziami»: il Manfredi iperciociaro che discetta di musica anni'60 con la sua innamorata. E una stonatissima esecuzione di «Vattene» Amore ad opera di Fazio & Littizzetto, sempre più Vianello e Mondaini. Sono le due cartoline che aprono la terza serata di Sanremo edizione numero 63: è San Valentino, il trionfo dell'amor, le baruffe del debutto ormai un ricordo sbiadito.

SOLIDA MOLINARI Questa sera si corre, sono solo dieci i minuti di trasmissione che precedono la musica: sfileranno tutti e 14 i big, con la canzone prescelta nelle prime due tornate. La graduatoria di fine giornata andrà a costituire il 25% del verdetto finale. Bene, bando alle ciance: via con Simona Molinari, con vestito confetto rosa e con il fido Peter Cincotti a far da controcanto. Decisamente convincente a questo giro la bella abruzzese, quando all'esordio era sembrata ben più incerta: interpretazione solida e sicura. Poi Mengoni, il ragazzo di XFactor, sembra sicuro di sé pure lui: forse la formula doppio brano di martedì e mercoledì aveva diluito la tensione, incidendo sulla resa.

ELIO «A FRONTE ALTA» - Ed ecco Elio ( ieri si è preso la copertina con la sua mise da chierichetto) che ripropone il suo esercizio di stile, la sua «Canzone Mononota», stupidera che fa il verso a Queneau, Jobim lombardo. Virtuoso esercizio di stile appunto, con tante citazioni, non potente manifesto del declino, come fu, ad esempio, la Terra dei Cachi . È il turno dunque di Malika Ayane: interpretazione pulita, ma il brano «E se poi» non riesce a rimanerti in mente.
E Luciana balla per One Billion Rising

ANNALISA D'AUTORE - Annalisa, Annalisa. Questa ragazza convince sempre più, sera dopo sera. E non si riesce a credere che sia della medesima scuderia dei Carta e degli Scanu, delle forze mie e dei laghi, «Amici» insomma, la nuova fabbrica del pop italiano. «Scintille» è una canzone d'autore, interpretata con vigoria e personalità. Tra le candidate numero uno alla palma finale. Bene, poi tocca a Maria Nazionale: brava sì, però non per l'Ariston, ma per una sagra della canzone neomelodica. Quindi Cristicchi, partito malissimo martedì, con stonature in serie: la sua filastrocca con Pertini e Pasolini è gradevole, sicuramente senza pecche esecutive questa volta.

CAMBI VELOCISSIMI - Finisce la magia, arrivano i Modà, forse i più Sanremesi di tutti in quest'edizione così poco sanremese: classici nelle loro linee melodiche, non senza un po' di sana retorica d'antan (del resto fu Kekko, il cantante, a scrivere per Emma Marrone la canzone vincitrice dell'anno scorso, «Non è l'inferno», esattamente con quelle caratteristiche). Poi, Daniele Silvestri: solo per aver fatto tradurre la sua «A bocca chiusa» nella lingua dei segni, merita un plauso. I big si danno il cambio velocissimi stasera, il dub di novantesca memoria dei napoletani Almamegretta lascia presto il passo al solo piano (ben dominato) di Raphael Gualazzi.

CLASSIFICHE E SORPRESE - Vengono proclamati gli altri due qualificati tra i giovani: sono Simoni e la Porceddu, a dimostrazione (ulteriore) che non sempre il battage prefestivaliero funziona. Si passa ai più grandi. E c'è la prima classifica provvisoria: in testa dunque Marco Mengoni, secondi i Modà, terzo Annalisa. Malika che avrebbe dovuto vincere a man bassa secondo i bookmaker, è mestamente dodicesima. E gli Elii, vincitori assoluti per la rete, i critici, i blog, Twitter, Facebook, sono solo settimi. Gli scherzi del televoto.
Matteo Cruccu

http://www.corriere.it/spettacoli/speciali/2013/sanremo/notizie/14-febbraio-terza-serata-cronaca-cruccu_e52f9bf8-76ce-11e2-bad5-bab3677cbfcd.shtml

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Mi raccomando, scriviamolo altre 4-5 volte che Mengoni è uscito da XFactor perché qualche lettore distratto potrebbe non farci caso. Festival Rassegna web - Pagina 5 355302
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Messaggio Da Deianira Ven Feb 15, 2013 2:08 am

A Sanremo l’Italia del televoto rischia di rovinare tutto
Daniele Silvestri undicesimo, Modà secondi, Elio sotto Maria Nazionale e Mengoni primo: signori, è questa l'Italia del televoto.

Mengoni, Modà e Annalisa: è il podio voluto dal televoto. La classifica è provvisoria, ma le posizioni restano importanti, perché è da quelle che muoveranno le prossime votazioni. E dunque risulta difficile credere che gli Almamegretta, i Marta sui tubi, Daniele Silvestri addirittura undicesimo, Gazzè decimo, Elio ottavo, sotto i gorgheggi melodici di Maria Nazionale, possano mai svoltare verso la parte alta della classifica. Classifica che è pesantemente inflazionata dalla sovraesposizione mediatica del podio provvisorio. Se è vero che le canzoni di Marco Mengoni e di Annalisa lasciano meno sgomenti, c’è quel secondo posto ai Modà che risulta essere particolarmente indigesto.

Il televoto è un problema atavico. Non dovessero bastare le accuse di plagio da parte di un cantautore romano, spuntato fuori dalla Rete, c’è da obiettare che tutte e due le canzoni portate da Francesco Silvestre & Co. siano state davvero banali. E allora è lecito pensare che questi personaggi siano nel terzetto di testa solo perché godono di una luce riflessa dalle partecipazioni ai reality, dalla loro presenza nei canali dedicati ad un target di adolescenti. Ma almeno un quindicenne su dieci ci capirà qualcosa della poetica e dell’impegno politico di un testo come A bocca chiusa di Daniele Silvestri? E della sfacciata cultura musicale degli Elio e le storie tese? Delle citazioni a Lucio Dalla dei Marta sui Tubi?

http://music.fanpage.it/a-sanremo-l-italia-del-televoto-rischia-di-rovinare-tutto/

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Prrrrrrrrrrr
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Messaggio Da Deianira Ven Feb 15, 2013 2:15 am

Sanremo 2013 terza serata: Marco Mengoni in testa alla classifica parziale

In una terza serata di Sanremo 2013 iniziata con un improbabile duetto tra Fabio Fazio e Luciana Littizzetto sulle note di Vattene Amore (ricordate? il vecchio successo di Minghi e Mietta) per celebrare la festa di San Valentino, e proseguita con le esibizioni dei 14 Big con le loro canzoni finaliste (questa sera tutti decisamente più sciolti, una volta abbandonate le ansie del debutto), hanno destato interesse soprattutto gli interventi dell’ex fuoriclasse del calcio Roberto Baggio con il suo discorso ai giovani e del cantante Antony (degli Antony & The Johnson) che dopo aver magnificamente interpretato la struggente You Are My Sister ha dedicato un pensiero molto dolce alla figura della donna. In realtà l’intera terza serata di Sanremo 2013 è stata improntata sull’immagine femminile, esaltata anche grazie dal monologo di Luciana Littizzetto per l’iniziativa One Billion Rising, il flashmob planetario contro la violenza sulle donne.

Via subito con lo swing di Simona Molinari (lei con un vestito fucsia bellissimo o bruttissimo a seconda dei punti di vista) e Peter Cincotti in un’esibizione più frizzante rispetto al debutto seppur con un brano, La Felicità (6+), dalle sonorità ormai fuori tempo massimo: 50 anni fa avrebbero fatto furore.

Secondo cantante Big della serata Marco Mengoni con la sempre più orecchiabile L’Essenziale (6,5). Peccato che l’abbiano orridamente acconciato con un vistoso tirabacio.

Cosa dire invece degli Elio e le Storie Tese che già non sia stato abbondantemente detto nella prima sera? Il notevole e geniale virtuosismo musicale su La Canzone Mononota (8) meriterebbe la vittoria ma a naso, conoscendo le logiche del Festival, si dovrà accontentare al massimo del podio.

Quarta concorrente in gara nella terza serata di Sanremo 2013 la melodicamente impeccabile Malika Ayane che ha riproposto l’elegante E se poi (7) scritta da Giuliano Sangiorgi, un brano che a me personalmente ricorda le atmosfere delle sigle finali dei varietà del sabato sera negli anni ’70.

Alla raffinatezza di Malika ha risposto il ritmo serrato dei Marta sui tubi con Vorrei (7) che tra una stecca e l’altra hanno movimentato la scena con una padronanza assoluta del palcoscenico.

Il Festival di Sanremo non è X Factor: se ne deve essere accorta molto bene la povera Chiara Galiazzo, ancora una volta emozionata nella performance di Il futuro che sarà (6,5) ma tutto sommato all’altezza della situazione. E il pezzo di Bianconi cresce sera dopo sera.

Il settimo in gara è stato Max Gazzè con l’allegra Sotto Casa (7), una marcetta (una delle tante di questo Festival) che evoca ritmi gitani e che il cantante ha interpretato con il giusto brio (e tanto trucco sul volto).

Ecco, parlavo giusto di marcette e proprio ad Annalisa hanno sorprendentemente affidato un altro brano dall’incedere ritmato che è 1000 anni luce lontano dalle sue caratteristiche di interprete, l’improbabile Scintille (6-): lei però l’ha cantato meglio rispetto alla prima sera.

Maria Nazionale sembra sbarcata anche lei da un’altra epoca come la Molinari e Cincotti, però ha cantato bene e con innata passione la sua E’ colpa mia (6) sulla quale gli autori Avion Travel ci hanno spruzzato una buona dose di fado. E poi Maria ha sempre quel paio di buoni argomenti da mostrare, il che non guasta mai.

Simone Cristicchi continua a non convincermi: è bravo, per carità, ma La prima volta (che sono morto) (6-) mi sembra niente di più di una nenia allegra, se mi è permesso l’ossimoro.

E dopo l’emozionante performance di Antony & The Johnsons con You are my sister, è ripresa la gara con Se si potesse non morire (6,5) dei favoriti Modà, impeccabili nella loro scontatezza.

Dodicesimo concorrente in gara nella terza serata di Sanremo 2013 il bravo Daniele Silvestri con A bocca chiusa (6,5), un pianoforte e voce da pubblicità progresso che però ha un suo perché.

E poi gli Almamegretta con Mamma non lo sa (6), un dub mediterraneo impreziosito dalle contaminazioni mediorientali di Raiz. Il collettivo partenopeo ha saputo fare di meglio in carriera ma questo pezzo non sfigura.

Ultimo big in gara Raphael Gualazzi con una canzone, Sai (ci basta un sogno) (7,5) che, lo ammetto, ho avuto modo di ascoltare molto più attentamente rispetto al debutto e devo dire che mi ha impressionato: è bella e trasmette energia e passione. Può vincere (e fra poco scoprirete perché).

Tra l’ultimo Big in gara e il primo dei Giovani si è esibita la giovane pianista Leonora Armellini sulle note di Chopin.

Come al solito ad orari quasi impossibili Sanremo 2013 ha dedicato un po’ di spazio anche alla gara dei Giovani: hanno passato il turno e sono approdati in finale Antonio Maggio con Mi servirebbe sapere (l’ennesima marcetta) e la più convenzionale Ilaria Porceddu con In equilibrio, entrambi ex prodotti di X Factor, a scapito dell’interessante Andrea Nardinocchi e di Paolo Simoni, un emulo di Lucio Dalla che però deve farne di strada per arrivare ai livelli del Maestro.

E quasi a mezzanotte e mezzo, dopo la prevedibilmente chiassosa ospitata di Al Bano, che ha cantato Felicità e altre sue vecchie hit sanremesi, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto hanno comunicato la prima classifica parziale della categoria Big di Sanremo 2013, stilata esclusivamente in base ai risultati del televoto e valida al 25% nel computo della graduatoria finale del Festival.
Ovviamente, essendo una classifica basata solo sui voti da casa, ha visto primeggiare soprattutto i cantanti più giovani e quelli provenienti dai talent show, ma sabato, con i riscontri della giuria di qualità che peseranno al 50%, tutto potrebbe capovolgersi. E a questo proposito, quel Raphael Gualazzi piazzatosi al quinto posto e presumibilmente in grado di raccogliere moltissimi voti da qualsiasi tipo di giuria, io lo vedo molto, molto bene.

http://www.musicroom.it/articolo/sanremo-2013-terza-serata-marco-mengoni-in-testa-alla-classifica-parziale-foto/37285/
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Messaggio Da Jazzbianco Ven Feb 15, 2013 2:40 am

http://assante.blogautore.repubblica.it/2013/02/sanremo-ancora/

di Ernesto Assante

Sanremo ancora

La terza serata è andata e le cose sono quelle di sempre, a giudicare dal voto popolare. Per quanto il festival sia cambiato, per quanto Fazio abbia lavorato bene, per quanto sia brava Luciana Littizzetto, per quanto gli artisti chiamati a gareggiare rappresentino davvero la musica italiana, in molte delle sue forme, per quanto le canzoni siano in media più interessanti degli scorsi anni, per quanto lo show sia gradevole e a tratti addirittura divertente, il voto popolare, alla fine, è il voto del pubblico televisivo, che manda al comando le star dei talent show e i Modà, divi pop del momento.
C’era di meglio? Si, Elio e le Storie Tese erano meglio, Gualazzi era meglio, ma è facile capire che il pubblico, ma anche il pubblico della musica popolare italiana, non voti Marta sui tubi, Almamegretta, Silvestri, Gazzè, non sono questi i personaggi che dominano le calssifiche o che riempiono i palasport. Perchè meravigliarsi dunque. E’ in fin dei conti giusto che sia così, senza tanta meraviglia. Ma è un bene che sia stato possibile ascoltare molte canzoni più belle e interessanti del solito, negli anni passati solo l’ultimo in classifica faceva parte della musica italiana vera, quest’anno, invece, tutti i concorrenti rappresentavano, per un motivo o un altro, la musica italiana.
Un solo appunto su Mengoni: il pezzo è bello e lui è bravo, se vincesse non ci sarebbe molto da lamentarsi, a meno che non si creda che Sanremo debba diventare come il Premio Tenco. No, non è il Tenco, è Sanremo, si parla di canzone pop, che per la prima volta, se dovessimo dire la verità, a Sanremo è stata più vicina alla qualità di quanto non sia stata negli anni passati.
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Messaggio Da Deianira Ven Feb 15, 2013 9:18 am

Sanremo 2013, le pagelle della terza serata
di Martina Pennisi 15 febbraio 2013

Il primo, parziale, verdetto premia Mengoni, Modà e Annalisa. Al Bano protagonista della serata.

Giro di boa superato. Il 63esimo Festival di Sanremo ha archiviato la terza puntata, sipario chiuso poco (pochissimo) prima di mezzanotte e mezza, con la consueta passerella di ospiti, qualche verdetto importante e la sempre crescente intesa fra i due padroni di casa Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. La classifica provvisoria, che peserà per il 25% sul verdetto di sabato, è guidata da Marco Mengoni. Secondo gradino del podio per i Modà e terzo per Annalisa. Chiara è quarta, Gualazzi quinto, Molinari e Cincotti sesti e Maria Nazionale si è aggiudicata il settimo poso. Ottava posizione per Elio e le Storie Tese, nona per Silvestri, decima per Gazzè e undicesima per Cristicchi. Chiudono la graduatoria Malika Ayane, Marta sui Tubi e Almamegretta. Antonio Maggio e l'ex X Factor Ilaria Porceddu hanno conquistato la finalina dei giovani. Ospiti della serata Antony and the Johnson, la giovane pianista Leonora Armellini, Roberto Baggio e Albano.

Pollice alto per l'apertura: questa volta la coppia al timone è riuscita a scaraventarci subito nella piacevole atmosfera del Festivàl in corso. Tirare fuori dal cappello Trottolino amoroso du du da da è stato un assoluto colpo di genio. Aspettiamoci di vedere il brano arrampicarsi su iTunes.

Una ola per Luciana Littizzetto: cresce di puntata in puntata, continua a non farsi condizionare nel linguaggio dalla solennità del contesto e va sempre dritta al punto - «un uomo che ci picchia è uno stronzo», canta, balla e si diverte. E fa divertire noi. Grazie.

Un applauso a Mengoni: difficilmente il podio rimarrà tale, ma il primo posto de L'essenziale è meritato. Se lo goda.

Un discorso a Maria Nazionale: no, no. No. La mise non si aggiusta scaraventando il davanzale sulla telecamera. Assolutamente no.

Marta è caduta dai Tubi: sia a causa delle urla, sia per il pruriginoso tentativo a metà della band di spiegare l'origine del bizzarro nome. O la dici o non la dici. Litti docet.

Un pacca sulla spalla di solidarietà a Vessicchio: uno studia una vita per diventare un direttore d'orchestra con le controbacchette e poi diventa lo zimbello della tv italiana per la folta barba e l'indissolubile legame con Maria De Filippi e i suoi Amici. Solidarietà.

Roberto Baggio: è diventato un vecchio (e bianco) signore. Bisogna farsene una ragione.

Una stretta di mano a Laura Chiatti: non che ne abbia bisogno, ma invece di osare con colori e tagli particolari ha scelto un abito scuro ed elegante. E ha decisamente fatto la sua figura.

Tutti in piedi per Al Bano: non pago di aver fatto traballare i soprammobili dell'italico spettatore con i suoi acuti, si è esibito in una serie di flessioni. Immortale.

A proposito di Al Bano: e di Felicità (ààààà). Capito Molinari e Cincotti?

Apprezzamento per: il violinista (Roberto Izzo) che accompagna Chiara. Dà al pezzo quel qualcosa in più. Che serve.

E a proposito di Chiara: la Littizzetto fa il tifo per lei. Così, se a qualcuno fosse sfuggita la cosa.

http://www.style.it/star/tv/2013/02/15/sanremo-2013--le-pagelle-della-terza-serata.aspx
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