Radio Number One, Le interviste ai numeri 1 - 20 aprile 2013

Tulip ha scritto:
Su Bellissimo Marco non è intervenuto, non l'ha sentita sua e di conseguenza il pezzo è debole.

Esatto...secondo me l'ha inclusa solo per non dover dire di no alla Nannini.

Dismiss ha scritto:

Tulip ha scritto:
Su Bellissimo Marco non è intervenuto, non l'ha sentita sua e di conseguenza il pezzo è debole.

Esatto...secondo me l'ha inclusa solo per non dover dire di no alla Nannini.

D'accordissimo....anch'io ho la sensazione che non la senta per nulla, non riesce ad abbellirla nemmeno lui, che con la sua interpretazione ha reso caruccia anche Felicità

Pazzesco, Marco racconta tutto se solo sai leggerlo un po', nei gesti , nelle parole , nelle canzoni che scrive. Questo disco è proprio la sua storia con gli svedesi, nei suoi brani c'è tutto il dolore che ha provato ma anche la sua grande forza di ricominciare più forte di prima. Lo ammiro molto

Sto sentendo il pezzo " malinconico " , "Natale senza regali " : la solitudine, la bestia nera di Marco , come dice Jamila: una condizione esistenziale profonda più che un'esperienza reale .
Il " Natale " simboleggia la dimensione del calore, dell'affetto, dell'intimità : che sia " senza regali " .....

Finalmente sono riuscita ad ascoltare l'intervista senza la tempesta di fruscii e ronzii ......per fortuna che siete voi.....si una bella intervista, come sempre quando viene messo a suo agio ne vengono fuori delle belle chiacchierate, qualche confidenza l'ha fatta ma e' sempre prudente nello svelarsi, nel rivelare il lato intimo di se' con le varie sfaccettature.........ancora non si sente pronto a certe confidenze, ma arriverà' il tempo anche per quelle magari nel prossimo disco....bello come ha "illustrato" i pezzi che hanno passato all'ascolto, il conduttore ha dato un taglio professionale ma easy all'intervista .......questo e' trattamento che Marco si merita.....esce al meglio tutto di lui, mi ha fatto piacere che questo conduttore lo abbia capito......poi quando usa questo tono basso molto confidenziale, suadente, ti rapisce........buon pomeriggio!!

Liz ha scritto:Pazzesco, Marco racconta tutto se solo sai leggerlo un po', nei gesti , nelle parole , nelle canzoni che scrive.

Vero. Se si è disposti a fermarsi un secondo, a guardare oltre il bel viso e i begli occhi, scrutarlo un pò più nel profondo, anche con un minimo di sensibilità si possono capire mille cose di Marco. Quando parla ma anche (soprattutto) quando non lo fa.
Marco ha un sorriso diverso per ogni occasione: quando è imbarazzato, felice, incavolato, emozionato. Anche la risata è diversa per ogni emozione che sta nascondendo. Magari ride ma in realtà sta pensando: "Ma li mortacci..."

Per fortuna gli svedesi sono solo un ricordo, come il ricordo di una brutta febbre: ti ricordi quanto sei stata male, il saporaccio dello sciroppo, ma sai che è PASSATO e che stando attenta non ti ammalerai mai più

Liz ha scritto:Pazzesco, Marco racconta tutto se solo sai leggerlo un po', nei gesti , nelle parole , nelle canzoni che scrive. Questo disco è proprio la sua storia con gli svedesi, nei suoi brani c'è tutto il dolore che ha provato ma anche la sua grande forza di ricominciare più forte di prima. Lo ammiro molto

aggiungerei i video, ad esempio quello di Stanco era una fotografia perfetta del suo stato d'animo d'allora, e quello de L'essenziale che,non l'ho ancora detto, mi commuove.
io riuscivo a capire tutto solo al vederlo comparire sulla scena, capivo pure se avrebbe cantato bene o no, e questo nella totale ignoranza di tutto ciò che lo riguardava, ho sempre pensato che Marco sia comunicazione totale, non so dirlo meglio.

ariadne ha scritto:

Liz ha scritto:Pazzesco, Marco racconta tutto se solo sai leggerlo un po', nei gesti , nelle parole , nelle canzoni che scrive. Questo disco è proprio la sua storia con gli svedesi, nei suoi brani c'è tutto il dolore che ha provato ma anche la sua grande forza di ricominciare più forte di prima. Lo ammiro molto

aggiungerei i video, ad esempio quello di Stanco era una fotografia perfetta del suo stato d'animo d'allora, e quello de L'essenziale che,non l'ho ancora detto, mi commuove.
io riuscivo a capire tutto solo al vederlo comparire sulla scena, capivo pure se avrebbe cantato bene o no, e questo nella totale ignoranza di tutto ciò che lo riguardava, ho sempre pensato che Marco sia comunicazione totale, non so dirlo meglio.

ben detto

Liz ha scritto:Pazzesco, Marco racconta tutto se solo sai leggerlo un po', nei gesti , nelle parole , nelle canzoni che scrive. Questo disco è proprio la sua storia con gli svedesi, nei suoi brani c'è tutto il dolore che ha provato ma anche la sua grande forza di ricominciare più forte di prima. Lo ammiro molto

anche il riferimento (che ricorre spesso nelle sue interviste) al "mondo luminoso e paillettato", ma quanto lo ha deluso, forse schifato o, forse ancora peggio, spaventato? :eh già!:

più su dicevo di Marco come comunicazione totale, questo mi induce spesso a non valutare solo il canto nelle sue esibizioni, in altro topic parlavo di Castelfranco veneto per esempio, questo é ,probabilmente ,alla base di parecchi fraintendimenti con chi ,in lui, vede solo il cantante.
tornando all'intervista, ha detto ,come sempre, di ascoltare tutto ,e ci mette sempre di mezzo Wagner. Ora non so quanti di voi abbiano dimestichezza con l'argomento, io sì, sapeste le risate che mi faccio ogni volta, durano tutte tantissimo le sue opere, ce lo vedete Marco ad ascoltare per quattro ore e mezza il Parsifal ,per dire, solo il primo atto ne dura due :eh già!: , con lunghi monologhi, io proprio non riesco a immaginarmelo ,con tutta la buona volontà ,musica ,spesso, quasi cameristica ,che richiede pazienza ,io rido come una matta ( però spero che almeno Tristano e Isotta l'ascolti veramente, tutti i giovani dovrebbero, l'amore e la passione che si fanno musica )