PAROLE IN CIRCOLO
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:: MARCO MENGONI :: Musica: album e singoli, DVD, Videoclip :: EP, CD/DVD, singoli, covers, Videoclip
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
ariadne ha scritto:Consideazione generale :palle:
ho letto in BU il commento di una ex forumer, persona che reputo intelligente, sensibile, colta, eppure dice che questa canzone è troppo orecchiabile per i suoi gusti, da quando in qua la facilità d'ascolto di una canzone pop equivale a poco spessore ?, da quando in qua è un difetto anzicchè un pregio ? torno a De Gregori, Alice si canticchia facilmente, è orecchiabile ma, togliendo il fatto che io non la capisco, non penso sia per questo una canzoncina da poco, e gli esempi potrebbero essere tanti, a partire dall'ultimamente molto citato Battiato.
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
Per giochi di parole credo che Love intenda quel "Sei quel che non sei che non sai quel che sei che non sei" (vabbè non è così... non riscrivetemela giusta, avete capito no?)
Guerriero mi è piaciuta dopo vari ascolti (se ti ricordi ariadne lo dissi che subito non mi piacque tantissimo)... comunque mi ha fatto sperare in qualcosa di più ricercato e particolare. Il finale per me resta la parte migliore della canzone. Invece qui ritrovo molti degli aspetti della classica canzone pop che non mi piacciono. E' già capitato con Marco, a volte ci sono passata oltre, ma ora non riesco più. Ripeto che rimango in attesa del disco, ma ho deciso che prima di acquistarlo aspetterò l'anteprima dei brani.
Capisco il giudizio di questa ex forumer (oddio, mhò sono curiosa di sapere chi sia :nataledenti: )... non dico che l'essere orecchiabile sia una pessima caratteristica, ma qui siamo proprio nel caso della classica canzone pop radiofonica che potrebbe cantare chiunque. E Marco, per me, non è assolutamente chiunque. Qui sta la differenza.
Guerriero mi è piaciuta dopo vari ascolti (se ti ricordi ariadne lo dissi che subito non mi piacque tantissimo)... comunque mi ha fatto sperare in qualcosa di più ricercato e particolare. Il finale per me resta la parte migliore della canzone. Invece qui ritrovo molti degli aspetti della classica canzone pop che non mi piacciono. E' già capitato con Marco, a volte ci sono passata oltre, ma ora non riesco più. Ripeto che rimango in attesa del disco, ma ho deciso che prima di acquistarlo aspetterò l'anteprima dei brani.
Capisco il giudizio di questa ex forumer (oddio, mhò sono curiosa di sapere chi sia :nataledenti: )... non dico che l'essere orecchiabile sia una pessima caratteristica, ma qui siamo proprio nel caso della classica canzone pop radiofonica che potrebbe cantare chiunque. E Marco, per me, non è assolutamente chiunque. Qui sta la differenza.
duenote- Parlo parlo parlo
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
duenote ha scritto:Per giochi di parole credo che Love intenda quel "Sei quel che non sei che non sai quel che sei che non sei" (vabbè non è così... non riscrivetemela giusta, avete capito no?)
esatto....forse mi ero spiegata male...
Ospite- Ospite
Re: PAROLE IN CIRCOLO
......ah ! ma quelle sono frasi di senso compiuto, non giochi di parole, dico davvero, tutto il testo è composto così , e molte frasi mi sono familiari
Marco non è chiunque ma ne abbiamo parlato tante volte, la musica bella è rara, bisogna cercarla tanto e forse, prima o dopo,qualcosa si trova , però ognuno ha la sua idea di cosa sia bella musica, non credete ?
però non capisco qual'è il livello di orecchiabilità oltre il quale una canzone è troppo pop, o forse bisogna intendersi su cosa sia il pop, per inciso, molta della musica detta "classica" nasce pop, cioè destinata alla gente, al popolo , e non è certo solo la cantabilità della melodia a fare la differenza.
comunque aspetto le vostre delucidazioni sul testo, sono molto curiosa
Marco non è chiunque ma ne abbiamo parlato tante volte, la musica bella è rara, bisogna cercarla tanto e forse, prima o dopo,qualcosa si trova , però ognuno ha la sua idea di cosa sia bella musica, non credete ?
però non capisco qual'è il livello di orecchiabilità oltre il quale una canzone è troppo pop, o forse bisogna intendersi su cosa sia il pop, per inciso, molta della musica detta "classica" nasce pop, cioè destinata alla gente, al popolo , e non è certo solo la cantabilità della melodia a fare la differenza.
comunque aspetto le vostre delucidazioni sul testo, sono molto curiosa
ariadne- Parlo parlo parlo
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
Levnicolaievic ha scritto:ariadne ha scritto:Consideazione generale :palle:
ho letto in BU il commento di una ex forumer, persona che reputo intelligente, sensibile, colta, eppure dice che questa canzone è troppo orecchiabile per i suoi gusti, da quando in qua la facilità d'ascolto di una canzone pop equivale a poco spessore ?, da quando in qua è un difetto anzicchè un pregio ? torno a De Gregori, Alice si canticchia facilmente, è orecchiabile ma, togliendo il fatto che io non la capisco, non penso sia per questo una canzoncina da poco, e gli esempi potrebbero essere tanti, a partire dall'ultimamente molto citato Battiato.
Ciao a tutte
scusate l'assenza ma ultimamente ho avuto problemi.
Per la cronaca, visto che non ho I-tunes ho ascoltato la canzone solo grazie ad una cover e nel primo minuto e mezzo mi sono messa a piangere come un vitellino Dite che sono messa male?
Cosa mi può succedere se la sento cantata da Marco?
Il testo nel primo minuto e mezzo mi colpisce come una mazzata sulla capoccia (mi riporta alla mente tante cose mie personali....) la canzone per me perde un pò nel finale, dove forse diventa un pò troppo ripetitiva.
L'orecchiabilità della musica non mi disturba affatto, anzi....
Sembra una canzone "leggerina" invece è tutto il contrario
"Ho bisogno di cambiare per non essere costretto ad ammettere che il meglio di me nessuno l'ha mai chiesto"
quanto può essere triste ed amara una frase così?
Exit- Parlo parlo parlo
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
@ Exit aspettavo il tuo parere, tu sai sempre vedere oltre la frase che citi è una di quelle che colpisce anche me, per non parlare delle parole del silenzio che per me sono tutte quelle frasi ripetute, che non servono a comunicare ma ad erigere barriere, a non assumersi responsabilità , per me questa canzone è complementare a Guerriero.
fin da subito pur non piacendomi,ho sentito il bisogno di ascoltarla, mi dava la sensazione che non fosse tutto lì, che ci fosse qualcosa da comprendere, anche musicalmente, adesso posso dire che cresce ad ogni ascolto, prende consistenza, spessore, mi dispiace che molte persone , da quanto leggo in giro, si siano fermate alla prima impressione e non abbiano voluto darle un'altra occasione
fin da subito pur non piacendomi,ho sentito il bisogno di ascoltarla, mi dava la sensazione che non fosse tutto lì, che ci fosse qualcosa da comprendere, anche musicalmente, adesso posso dire che cresce ad ogni ascolto, prende consistenza, spessore, mi dispiace che molte persone , da quanto leggo in giro, si siano fermate alla prima impressione e non abbiano voluto darle un'altra occasione
ariadne- Parlo parlo parlo
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
Li ho chiamati giochi di parole...so che forse non è il termine tecnico giusto e so che le frasi hanno tutte un senso compiuto, fin li credo di arrivarci ancora
Volevo dire che a tratti sembra uno scioglilingua....SEMBRA, non ho detto che lo è.
Detto questo...il testo mi è piaciuto sin da subito proprio perché è tutt'altro che leggero.
Purtroppo secondo me è in contrasto con una melodia che, di contro, trovo banale nel senso più puro del termine. Mi sembra di averla già sentita mille volte, non mi porta niente di musicalmente innovativo e interessante, anzi: da questo punto di vista rientra proprio in uno stile che non mi piace.
Per questo motivo mi limito a leggermi la canzone...e quello che percepisco è sicuramente un'incomunicabilità data dal non fare scelte, non prendere posizioni, trincerarsi nei silenzi di comodo, non dare forza ai proprio desideri, non avere coraggio. Una situazione di inettitudine unilaterale che all'interno di un rapporto porta inevitabilmente ad una resa dei conti. Magari non definitiva, perché chi scrive (e chi canta), nonostante la rabbia mista a delusione, tende ancora una volta la mano chiedendo "DIMMI cosa ti fa bene, cosa ti fa male, cosa non ti posso dire...ecc".
Non voglio banalizzare dando per scontato che il pezzo faccia necessariamente riferimento ad un rapporto di coppia, come la frase "come un'estate tu arrivi a togliermi il respiro" suggerirebbe nell'immediato, ma sicuramente è una delle ipotesi. Quella che invece sento più lontana è l'ipotesi del conflitto generazionale, io proprio non ce lo vedo...neanche dopo diverse letture e ascolti.
Questo è un'analisi sommaria. Poi con vostro piacere posso fare anche quella verso per verso
Volevo dire che a tratti sembra uno scioglilingua....SEMBRA, non ho detto che lo è.
Detto questo...il testo mi è piaciuto sin da subito proprio perché è tutt'altro che leggero.
Purtroppo secondo me è in contrasto con una melodia che, di contro, trovo banale nel senso più puro del termine. Mi sembra di averla già sentita mille volte, non mi porta niente di musicalmente innovativo e interessante, anzi: da questo punto di vista rientra proprio in uno stile che non mi piace.
Per questo motivo mi limito a leggermi la canzone...e quello che percepisco è sicuramente un'incomunicabilità data dal non fare scelte, non prendere posizioni, trincerarsi nei silenzi di comodo, non dare forza ai proprio desideri, non avere coraggio. Una situazione di inettitudine unilaterale che all'interno di un rapporto porta inevitabilmente ad una resa dei conti. Magari non definitiva, perché chi scrive (e chi canta), nonostante la rabbia mista a delusione, tende ancora una volta la mano chiedendo "DIMMI cosa ti fa bene, cosa ti fa male, cosa non ti posso dire...ecc".
Non voglio banalizzare dando per scontato che il pezzo faccia necessariamente riferimento ad un rapporto di coppia, come la frase "come un'estate tu arrivi a togliermi il respiro" suggerirebbe nell'immediato, ma sicuramente è una delle ipotesi. Quella che invece sento più lontana è l'ipotesi del conflitto generazionale, io proprio non ce lo vedo...neanche dopo diverse letture e ascolti.
Questo è un'analisi sommaria. Poi con vostro piacere posso fare anche quella verso per verso
Ospite- Ospite
Re: PAROLE IN CIRCOLO
ariadne ha scritto:@ Exit aspettavo il tuo parere, tu sai sempre vedere oltre la frase che citi è una di quelle che colpisce anche me, per non parlare delle parole del silenzio che per me sono tutte quelle frasi ripetute, che non servono a comunicare ma ad erigere barriere, a non assumersi responsabilità , per me questa canzone è complementare a Guerriero.
fin da subito pur non piacendomi,ho sentito il bisogno di ascoltarla, mi dava la sensazione che non fosse tutto lì, che ci fosse qualcosa da comprendere, anche musicalmente, adesso posso dire che cresce ad ogni ascolto, prende consistenza, spessore, mi dispiace che molte persone , da quanto leggo in giro, si siano fermate alla prima impressione e non abbiano voluto darle un'altra occasione
anche io la trovo complementare a Guerriero.
Questa tristezza mista a riscatto, a voglia di cambiare, di diventare più forti...
Exit- Parlo parlo parlo
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
io lo vedo più come un dialogo interiore, ma non con se stessi.
E' come quando hai una discussione con qualcuno e poi una volta da solo ci pensi e ripensi e ti crei quasi un dialogo interiore con questa persona, tirando in ballo di tutto, cose personali e disagi che poi magari nella realtà non faresti mai.Analizzando questi pensieri viene poi fuori molto di noi.
Così per me è questa canzone: un dialogo immaginario con un'altra persona, che inevitabilmente diventa un dialogo con noi stessi.
Per assurdo il tono più "leggero" della melodia per me rende ancora più importante il testo del brano. Ti porta a ragionarci di più sopra, senza farlo diventare troppo ed inutilmente pesante.
Poi, logico, c'è anche a chi non piace proprio quel tipo di melodia, ma è un altro discorso.
E' come quando hai una discussione con qualcuno e poi una volta da solo ci pensi e ripensi e ti crei quasi un dialogo interiore con questa persona, tirando in ballo di tutto, cose personali e disagi che poi magari nella realtà non faresti mai.Analizzando questi pensieri viene poi fuori molto di noi.
Così per me è questa canzone: un dialogo immaginario con un'altra persona, che inevitabilmente diventa un dialogo con noi stessi.
Per assurdo il tono più "leggero" della melodia per me rende ancora più importante il testo del brano. Ti porta a ragionarci di più sopra, senza farlo diventare troppo ed inutilmente pesante.
Poi, logico, c'è anche a chi non piace proprio quel tipo di melodia, ma è un altro discorso.
Exit- Parlo parlo parlo
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
A me piace molto questo appuntamento quotidiniano con le parole di Marco... :camino:
israin- Parlo parlo parlo
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
anche a moiisrain ha scritto:A me piace molto questo appuntamento quotidiniano con le parole di Marco... :camino:
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
Questa lettura mi piace tanto anche quella di @LoveExit ha scritto:io lo vedo più come un dialogo interiore, ma non con se stessi.
E' come quando hai una discussione con qualcuno e poi una volta da solo ci pensi e ripensi e ti crei quasi un dialogo interiore con questa persona, tirando in ballo di tutto, cose personali e disagi che poi magari nella realtà non faresti mai.Analizzando questi pensieri viene poi fuori molto di noi.
Così per me è questa canzone: un dialogo immaginario con un'altra persona, che inevitabilmente diventa un dialogo con noi stessi.
Per assurdo il tono più "leggero" della melodia per me rende ancora più importante il testo del brano. Ti porta a ragionarci di più sopra, senza farlo diventare troppo ed inutilmente pesante.
Poi, logico, c'è anche a chi non piace proprio quel tipo di melodia, ma è un altro discorso.
Hai ragione @ariadne, gli va data un'altra possibilità, merita di essere riascoltata ed inizio a cogliere tante cose che mi sono sfuggite al primo ascolto. Il testo ancora non mi è del tutto chiaro o meglio, a volte sembra un botta e risposta in altre parti sembra un monologo verso un interlocutore esterno e sul discorso dell'estate e del "non ti copro le spalle" mi areno proprio ma sicuramente è un testo che ti mette in moto i neuroni sempre che se ne abbia voglia :nataledenti: sulla complementarità con Guerriero però mi trovo in davvero difficoltà
Le card sono un'idea molto carina, per quel che leggo .... aspetto le canzoni va :nataledenti: Quindi avremo la terza canzone con la neve perché lui da grande voleva fare il meteorologo pioggia a iosa, neve a badilate, vento gelido e cento grammi di sole.... 'na bella grandinata no?
Blinkblack- Parlo parlo parlo
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
Questo progetto ha il titolo Parole in circolo, se si è voluto porre l'attenzione sui testi evidentemente è perchè stanno al centro della questione, e lo ripeto da sempre, in Italia l'affermazione viene dalla composizione letteraria, la musica e, direi anche il canto, sono accessori non necessari, a volte perfino poco tollerati.
Io mi immagino che una persona molto vicina che ha sempre considerato il rapporto con me un fastidio da evitare, con la quale ogni mio tentativo di avvicinamento è fallito, e il conflitto è sfociato in rottura, un giorno si ripresenti alla mia porta chiedendo affetto e comprensione in nome del vincolo ( secondo me familiare ) che ci unisce, che il mio rancore esploda a quel punto, che inizi a rinfacciargli il passato, lui nega, dice non mi puoi dire questo, e poi sono sempre tuo padre, e la mia rabbia culmina in quelle frasi , adesso te ne ricordi, ora che sei solo, ora che hai bisogno di me ,adesso che ti conviene, ma non m'importa se ti fa male sentire quello che ho da dirti, sono io adesso a non volere più.
I miei dubbi riguardano alcune frasi che potrebbero essere pronunciate da entrambe le parti, la sostanza della questione non cambia però, e l'ascolto mi porta ad escludere che possa trattarsi di un ex, un amico semmai.
Non ti copro le spalle @ Blink significa che se ti ostini a fare come vuoi e ti metti nei guai io non ti vengo in aiuto, non ti appoggio nelle tue scelte che non condivido, cavoli tuoi.
sull'estate mi sono già espressa più su.
Io mi immagino che una persona molto vicina che ha sempre considerato il rapporto con me un fastidio da evitare, con la quale ogni mio tentativo di avvicinamento è fallito, e il conflitto è sfociato in rottura, un giorno si ripresenti alla mia porta chiedendo affetto e comprensione in nome del vincolo ( secondo me familiare ) che ci unisce, che il mio rancore esploda a quel punto, che inizi a rinfacciargli il passato, lui nega, dice non mi puoi dire questo, e poi sono sempre tuo padre, e la mia rabbia culmina in quelle frasi , adesso te ne ricordi, ora che sei solo, ora che hai bisogno di me ,adesso che ti conviene, ma non m'importa se ti fa male sentire quello che ho da dirti, sono io adesso a non volere più.
I miei dubbi riguardano alcune frasi che potrebbero essere pronunciate da entrambe le parti, la sostanza della questione non cambia però, e l'ascolto mi porta ad escludere che possa trattarsi di un ex, un amico semmai.
Non ti copro le spalle @ Blink significa che se ti ostini a fare come vuoi e ti metti nei guai io non ti vengo in aiuto, non ti appoggio nelle tue scelte che non condivido, cavoli tuoi.
sull'estate mi sono già espressa più su.
ariadne- Parlo parlo parlo
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
Quando ascolti Marco Mengoni prima o poi arriva in primo piano l'evidenza delle emozioni contenute nella sua voce: e così all'inzio del pezzo ti pare di percepire, cantata quasi sottovoce, la sottile vena di rimpianto, la ferita mai rimarginata, quella amarezza che ritorna davanti alla ennesima delusione: lo sconsolante ripresentarsi dell'opportunismo che inquina qualsiasi slancio, dolorosamente puntuale come il ritmo martellante di questa canzone.
Eppure, come quasi sempre accade nei pezzi di Marco, senti che nella voce prende forma un altro sentimento: la decisa protesta, il rifiuto, la vivace presa in giro delle mascherate convenienze, la risonante presa a distanza da tutte queste meccaniche umane, troppo umane: e nella marcia finale, urlata, senti esplodere la consapevolezza, chiara come gli squilli di tromba, che quello che si dice e si crede di essere non è (quasi) mai ciò che si è, ma solo ciò che banalmente ed esteriormente si crede di volere.
Eppure, come quasi sempre accade nei pezzi di Marco, senti che nella voce prende forma un altro sentimento: la decisa protesta, il rifiuto, la vivace presa in giro delle mascherate convenienze, la risonante presa a distanza da tutte queste meccaniche umane, troppo umane: e nella marcia finale, urlata, senti esplodere la consapevolezza, chiara come gli squilli di tromba, che quello che si dice e si crede di essere non è (quasi) mai ciò che si è, ma solo ciò che banalmente ed esteriormente si crede di volere.
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
ariadne ha scritto:Questo progetto ha il titolo Parole in circolo, se si è voluto porre l'attenzione sui testi evidentemente è perchè stanno al centro della questione, e lo ripeto da sempre, in Italia l'affermazione viene dalla composizione letteraria, la musica e, direi anche il canto, sono accessori non necessari, a volte perfino poco tollerati.
Io mi immagino che una persona molto vicina che ha sempre considerato il rapporto con me un fastidio da evitare, con la quale ogni mio tentativo di avvicinamento è fallito, e il conflitto è sfociato in rottura, un giorno si ripresenti alla mia porta chiedendo affetto e comprensione in nome del vincolo ( secondo me familiare ) che ci unisce, che il mio rancore esploda a quel punto, che inizi a rinfacciargli il passato, lui nega, dice non mi puoi dire questo, e poi sono sempre tuo padre, e la mia rabbia culmina in quelle frasi , adesso te ne ricordi, ora che sei solo, ora che hai bisogno di me ,adesso che ti conviene, ma non m'importa se ti fa male sentire quello che ho da dirti, sono io adesso a non volere più.
I miei dubbi riguardano alcune frasi che potrebbero essere pronunciate da entrambe le parti, la sostanza della questione non cambia però, e l'ascolto mi porta ad escludere che possa trattarsi di un ex, un amico semmai.
Non ti copro le spalle @ Blink significa che se ti ostini a fare come vuoi e ti metti nei guai io non ti vengo in aiuto, non ti appoggio nelle tue scelte che non condivido, cavoli tuoi.
sull'estate mi sono già espressa più su.
E mi sembra normale che alcune frasi possano essere ambivalenti, soprattutto se questa "resa dei conti" avviene tra due adulti.
Jazzbianco- Admin.
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
Beh mi pare che l'interpretazione del testo l'abbiate fatta già. Un rapporto finito. Una persona che prende coscienza del fatto che quel rapporto in realtà non era così sano, e che forse l'altro dovrebbe porsi il problema di capire se stesso e il suo modo di rapportarsi con gli altri, nel caso specifico di chi canta (l'altro lui della relazione).
Queste ultime parole, dell'ultima card, mi hanno incuriosito un pò di più....
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duenote- Parlo parlo parlo
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
@Duenote, io capisco che un brano possa non piacere, per la musica, per il testo o per entrambi. Di certo però non riesco a pensare che un brano non sia alla sua altezza, cioè che un brano non sia perché potrebbe cantarlo chiunque, è un pensiero che proprio non mi viene perché non riesco a prescindere da lui quando ascolto un suo inedito. Posso dire se mi piace o meno, dando comunque un valore al pezzo in sé. Non so se sono riuscita a spiegarmi
Perché deve essere tanto difficile dire sinceramente quello che si pensa? Paura di non essere una perfetta fan?
Non sarà tra i miei preferiti, questo lo so, ma so che non lo salterò, e che aspetterò sempre i fiati. Non lo considero un brano brutto, ma per il testo che resta interlocutorio non so se lo canticchierò, nonostante ce l'abbia avuto da subito in testa. Mi manca il momento liberatorio.
Posso dire che sono un po' stanca del solito "tanto live ce lo farà piacere" o "aspetto il live per vedere l'effetto" con cui finiscono spesso i commenti critici tanto per non turbare nessuno? A me nessun live ha fatto mai cambiare idea su un brano, magari qualche arrangiamento diverso ha migliorato l'ascolto, il suo trasporto può avermi coinvolta maggiormente, ma i miei giudizi non sono mai cambiati. Sarò strana io, sicuramente.
Ecco, questa cosa mi ha fatto pensare a lungo... peggio per voi
L'ho definito un riempitivo, perché non è il pezzo che rimarrà di questo lavoro, ne sono certa, ma oltre al fatto che non sia suo, problema secondario vista la possibilità di una commissione, che senso ha un riempitivo in questo lavoro?
E allora sono andata a cercarmi il primo messaggio di Marco sulla app, con cui annunciava questa playlist in divenire, per cercar di capire qualcosa in più dopo la pubblicazione dei primi due brani.
"Un primo tempo che raccolga i suoni della vita vissuta sino a qui, nei nuovi brani. Ma si continua a vivere e quindi a scrivere e a condividere".
Sicuramente sbaglierò, tanto lo sapremo a breve, ma queste parole, più i brani finora usciti, tra infanzia e adolescenza, più il titolo, quel "Parole in circolo" che sembrano dover chiudere un cerchio, mi portano a pensare ad un concept "di formazione", sulla vita che ha vissuto fino ad ora e che l'ha portato ad essere la persona che è oggi. Momenti visti o vissuti, comunque filtrati attraverso le sue esperienze e presentati attraverso la sua musica. E per sua musica intendo quella che piace a lui, anche se non scritta da lui, che non è sempre quella che piace a me, come da ultima playlist, ma che sicuramente piacerà a qualcun'altro. E visto che la vita continua, ed altre esperienze e storie si saranno aggiunte dal momento in cui ha deciso di iniziare questo racconto, un secondo tempo diventa evidentemente necessario prima di chiuderlo definitivamente.
Non può esserci un brano minore in un concept così, un riempitivo tanto per fare numero, al massimo ci sarà un brano meno riuscito, o un capitolo destinato ad altri.
Fra otto giorni sapremo se/che sto delirando
LoveManRay ha scritto:Nemmeno io leggo lo stesso entusiasmo e mi fa ridere questa mania che hanno i fans di Mengoni ogni volta di camuffare un po' le loro sensazioni...anche se una cosa a loro non piace non lo diranno mai chiaramente
Perché deve essere tanto difficile dire sinceramente quello che si pensa? Paura di non essere una perfetta fan?
Non sarà tra i miei preferiti, questo lo so, ma so che non lo salterò, e che aspetterò sempre i fiati. Non lo considero un brano brutto, ma per il testo che resta interlocutorio non so se lo canticchierò, nonostante ce l'abbia avuto da subito in testa. Mi manca il momento liberatorio.
Posso dire che sono un po' stanca del solito "tanto live ce lo farà piacere" o "aspetto il live per vedere l'effetto" con cui finiscono spesso i commenti critici tanto per non turbare nessuno? A me nessun live ha fatto mai cambiare idea su un brano, magari qualche arrangiamento diverso ha migliorato l'ascolto, il suo trasporto può avermi coinvolta maggiormente, ma i miei giudizi non sono mai cambiati. Sarò strana io, sicuramente.
LoveManRay ha scritto:Una cosa però mi perplime....lui dice di aver avuto così tante cose da dire da portarlo a far uscire il progetto in due tempi....e poi mi ritrovo un brano interamente non suo....
Ecco, questa cosa mi ha fatto pensare a lungo... peggio per voi
L'ho definito un riempitivo, perché non è il pezzo che rimarrà di questo lavoro, ne sono certa, ma oltre al fatto che non sia suo, problema secondario vista la possibilità di una commissione, che senso ha un riempitivo in questo lavoro?
E allora sono andata a cercarmi il primo messaggio di Marco sulla app, con cui annunciava questa playlist in divenire, per cercar di capire qualcosa in più dopo la pubblicazione dei primi due brani.
"Un primo tempo che raccolga i suoni della vita vissuta sino a qui, nei nuovi brani. Ma si continua a vivere e quindi a scrivere e a condividere".
Sicuramente sbaglierò, tanto lo sapremo a breve, ma queste parole, più i brani finora usciti, tra infanzia e adolescenza, più il titolo, quel "Parole in circolo" che sembrano dover chiudere un cerchio, mi portano a pensare ad un concept "di formazione", sulla vita che ha vissuto fino ad ora e che l'ha portato ad essere la persona che è oggi. Momenti visti o vissuti, comunque filtrati attraverso le sue esperienze e presentati attraverso la sua musica. E per sua musica intendo quella che piace a lui, anche se non scritta da lui, che non è sempre quella che piace a me, come da ultima playlist, ma che sicuramente piacerà a qualcun'altro. E visto che la vita continua, ed altre esperienze e storie si saranno aggiunte dal momento in cui ha deciso di iniziare questo racconto, un secondo tempo diventa evidentemente necessario prima di chiuderlo definitivamente.
Non può esserci un brano minore in un concept così, un riempitivo tanto per fare numero, al massimo ci sarà un brano meno riuscito, o un capitolo destinato ad altri.
Fra otto giorni sapremo se/che sto delirando
Jazzbianco- Admin.
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
Jazzbianco ha scritto:@Duenote, io capisco che un brano possa non piacere, per la musica, per il testo o per entrambi. Di certo però non riesco a pensare che un brano non sia alla sua altezza, cioè che un brano non sia perché potrebbe cantarlo chiunque, è un pensiero che proprio non mi viene perché non riesco a prescindere da lui quando ascolto un suo inedito. Posso dire se mi piace o meno, dando comunque un valore al pezzo in sé. Non so se sono riuscita a spiegarmiLoveManRay ha scritto:Nemmeno io leggo lo stesso entusiasmo e mi fa ridere questa mania che hanno i fans di Mengoni ogni volta di camuffare un po' le loro sensazioni...anche se una cosa a loro non piace non lo diranno mai chiaramente
Perché deve essere tanto difficile dire sinceramente quello che si pensa? Paura di non essere una perfetta fan?
Non sarà tra i miei preferiti, questo lo so, ma so che non lo salterò, e che aspetterò sempre i fiati. Non lo considero un brano brutto, ma per il testo che resta interlocutorio non so se lo canticchierò, nonostante ce l'abbia avuto da subito in testa. Mi manca il momento liberatorio.
Posso dire che sono un po' stanca del solito "tanto live ce lo farà piacere" o "aspetto il live per vedere l'effetto" con cui finiscono spesso i commenti critici tanto per non turbare nessuno? A me nessun live ha fatto mai cambiare idea su un brano, magari qualche arrangiamento diverso ha migliorato l'ascolto, il suo trasporto può avermi coinvolta maggiormente, ma i miei giudizi non sono mai cambiati. Sarò strana io, sicuramente.LoveManRay ha scritto:Una cosa però mi perplime....lui dice di aver avuto così tante cose da dire da portarlo a far uscire il progetto in due tempi....e poi mi ritrovo un brano interamente non suo....
Ecco, questa cosa mi ha fatto pensare a lungo... peggio per voi
L'ho definito un riempitivo, perché non è il pezzo che rimarrà di questo lavoro, ne sono certa, ma oltre al fatto che non sia suo, problema secondario vista la possibilità di una commissione, che senso ha un riempitivo in questo lavoro?
E allora sono andata a cercarmi il primo messaggio di Marco sulla app, con cui annunciava questa playlist in divenire, per cercar di capire qualcosa in più dopo la pubblicazione dei primi due brani.
"Un primo tempo che raccolga i suoni della vita vissuta sino a qui, nei nuovi brani. Ma si continua a vivere e quindi a scrivere e a condividere".
Sicuramente sbaglierò, tanto lo sapremo a breve, ma queste parole, più i brani finora usciti, tra infanzia e adolescenza, più il titolo, quel "Parole in circolo" che sembrano dover chiudere un cerchio, mi portano a pensare ad un concept "di formazione", sulla vita che ha vissuto fino ad ora e che l'ha portato ad essere la persona che è oggi. Momenti visti o vissuti, comunque filtrati attraverso le sue esperienze e presentati attraverso la sua musica. E per sua musica intendo quella che piace a lui, anche se non scritta da lui, che non è sempre quella che piace a me, come da ultima playlist, ma che sicuramente piacerà a qualcun'altro. E visto che la vita continua, ed altre esperienze e storie si saranno aggiunte dal momento in cui ha deciso di iniziare questo racconto, un secondo tempo diventa evidentemente necessario prima di chiuderlo definitivamente.
Non può esserci un brano minore in un concept così, un riempitivo tanto per fare numero, al massimo ci sarà un brano meno riuscito, o un capitolo destinato ad altri.
Fra otto giorni sapremo se/che sto delirando
ogni parola
jamila5- Parlo parlo parlo
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
Jazzbianco ha scritto:@Duenote, io capisco che un brano possa non piacere, per la musica, per il testo o per entrambi. Di certo però non riesco a pensare che un brano non sia alla sua altezza, cioè che un brano non sia perché potrebbe cantarlo chiunque, è un pensiero che proprio non mi viene perché non riesco a prescindere da lui quando ascolto un suo inedito. Posso dire se mi piace o meno, dando comunque un valore al pezzo in sé. Non so se sono riuscita a spiegarmi
Beh ma io ho detto che non mi piace nè musica nè testo e che comunque il suo modo di cantare la rende migliore... poi ho aggiunto che la potrebbe cantare chiunque, ma questo non vuol dire che se la cantasse un tizio a caso che non ha le sue doti vocali di interpretazione e vocalità, la renderebbe migliore. Però la potrebbe cantare chiunque.
Mi spiego meglio, secondo me, Marco ha delle caratteristiche vocali e nel modo di interpretare che dovrebbero essere messe in risalto il più possibile .. per esempio con alcune cover e alcune canzoni sue questo lavoro è stato fatto. Provate a far cantare a un tizio qualunque la canzone Pronto a correre e vedete quale sarebbe il risultato. O non so: Live and let die.... per dire le prime che mi vengono in mente. E non parlo solo di arrivare a certe tonalità, quello credo sia ormai superato. Oppure mi viene in mente la cover di I need a dollar, ecco quella gli calzava a pennello.
Allora, per mio gusto personale (e lo sottolineo duecento volte) penso che solo ed esclusivamente per quanto riguarda Marco, vorrei sentirgli cantare cose che gli calzino a pennello, mettendo in luce le sue migliori caratteristiche vocali, di interpretazione e di quella musicalità che lui ha dentro. Se poi per voi questa canzone lo fa è un altro discorso, per me no. E questo lo sottolineo è un discorso che va al di là del fatto che mi piaccia il testo o la musica. Faccio un esempio limite: Dove si vola non mi piaceva, nè come testo, nè come musica... però solo lui la poteva cantare e per questo non mi piaceva come canzone, ma non avrei mai detto la può cantare chiunque. Sono tre piani diversi ma che alla fine valuto nel cosiderare il mio giudizio su Marco. E ripeto che lui sia bravissimo, favoloso sempre è un dato di fatto.
Non so se mi sono spiegata
duenote- Parlo parlo parlo
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Re: PAROLE IN CIRCOLO
duenote ha scritto:
secondo me, Marco ha delle caratteristiche vocali e nel modo di interpretare che dovrebbero essere messe in risalto il più possibile ..
[...]
Allora, per mio gusto personale (e lo sottolineo duecento volte) penso che solo ed esclusivamente per quanto riguarda Marco, vorrei sentirgli cantare cose che gli calzino a pennello, mettendo in luce le sue migliori caratteristiche vocali, di interpretazione e di quella musicalità che lui ha dentro. Se poi per voi questa canzone lo fa è un altro discorso, per me no. E questo lo sottolineo è un discorso che va al di là del fatto che mi piaccia il testo o la musica.
Non so se mi sono spiegata
Ho capito il tuo discorso e concordo al 100%...
Ospite- Ospite
Re: PAROLE IN CIRCOLO
@ Duenote avresti ragione se Marco fosse un interprete puro, ma Marco non sceglie le canzoni perchè sono adatte a far risaltare al meglio le sue doti vocali ma perchè lo rappresentano, credo anch'io come @ Jazz che, ci piaccia o meno, in questo progetto non siano previsti riempitivi.
Pensavo a come sarebbe diverso lo stato d'animo se le canzoni fossero uscite in ordine opposto, adesso, dopo quella che per molti è una delusione che mina la fiducia nel futuro prossimo, staremmo qui a gongolare per Guerriero in trepidante attesa di quello che ci aspetta
Comunque ve lo comunico , è ufficiale, a me piace, se qualcuno volesse togliermi il saluto, l'autorizzo
Pensavo a come sarebbe diverso lo stato d'animo se le canzoni fossero uscite in ordine opposto, adesso, dopo quella che per molti è una delusione che mina la fiducia nel futuro prossimo, staremmo qui a gongolare per Guerriero in trepidante attesa di quello che ci aspetta
Comunque ve lo comunico , è ufficiale, a me piace, se qualcuno volesse togliermi il saluto, l'autorizzo
ariadne- Parlo parlo parlo
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Data d'iscrizione : 23.01.13
Re: PAROLE IN CIRCOLO
Beh lui è liberissimo di cantare quello che vuole, certo se ha scelto questa canzone e ci ha lavorato tanto per inciderla gli piacerà e sarà contento di proporla. Le mie sono solo opinioni da ascoltatrice, e da una persona che crede fortemente nel suo talento...
Comunque piace a un sacco di persone ariadne quindi non preoccuparti :nataledenti: ... anche qui mi pare che solo io e Love abbiamo espresso parere contrario...
E rispetto a quello che dicevi su Guerriero sono d'accordo in parte... perchè comunque Guerriero è uscito come apripista del cd... questa canzone è uscita solo su I-tunes e non ancora come singolo con tutto quello che ne consegue. Quindi... meglio così :nataledenti: :nataledenti: (se sarà il prossimo singolo però ne riparliamo....)
Comunque piace a un sacco di persone ariadne quindi non preoccuparti :nataledenti: ... anche qui mi pare che solo io e Love abbiamo espresso parere contrario...
E rispetto a quello che dicevi su Guerriero sono d'accordo in parte... perchè comunque Guerriero è uscito come apripista del cd... questa canzone è uscita solo su I-tunes e non ancora come singolo con tutto quello che ne consegue. Quindi... meglio così :nataledenti: :nataledenti: (se sarà il prossimo singolo però ne riparliamo....)
duenote- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 289
Data d'iscrizione : 14.10.14
Località : Città di fango e di mare
Re: PAROLE IN CIRCOLO
Comunque sta cosa del riempitivo non l'ho capita.... per Jazz lo è o no? e per riempitivo si intende una canzone un pò buttata lì?
duenote- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 289
Data d'iscrizione : 14.10.14
Località : Città di fango e di mare
Re: PAROLE IN CIRCOLO
Ma a me non ha minato nulla...Guerriero mi è piaciuta subito questa invece no....finita li.... :natalebrinda:
L'unico stato d'animo che ho in questo momento, in base a quel poco che ho sentito e letto (grazie alle card sull'applicazione), è una leggera perplessità...non trovo una riscontro tra le parole che Marco ha usato per presentare il progetto e la realtà oggettiva...Ma non ce lo trovo IO...magari altri sì...
In parole povere (lasciando da parte Guerriero) non vedo l'osare...lo sperimentare...i temi scomodi...anzi trovo molta continuità con il progetto precedente. E' chiaro che per adesso sono impressioni basate su poco o nulla, e sarò ben felice se cambieranno con l'ascolto del disco.
Sperando che questo volume 1 sia realmente la chiusura di un cerchio.
PS. Non me ne voglia nessuno ma la frase svelata ieri a me sembra la carta di un Bacio Perugina
L'unico stato d'animo che ho in questo momento, in base a quel poco che ho sentito e letto (grazie alle card sull'applicazione), è una leggera perplessità...non trovo una riscontro tra le parole che Marco ha usato per presentare il progetto e la realtà oggettiva...Ma non ce lo trovo IO...magari altri sì...
In parole povere (lasciando da parte Guerriero) non vedo l'osare...lo sperimentare...i temi scomodi...anzi trovo molta continuità con il progetto precedente. E' chiaro che per adesso sono impressioni basate su poco o nulla, e sarò ben felice se cambieranno con l'ascolto del disco.
Sperando che questo volume 1 sia realmente la chiusura di un cerchio.
PS. Non me ne voglia nessuno ma la frase svelata ieri a me sembra la carta di un Bacio Perugina
Ospite- Ospite
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