Libri, storie: pensieri e parole
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
Nobel Letteratura 2013 ad Alice Munro
L'Accademia di Stoccolma ha assegnato il premio più ambito per scrittori e poeti all'autrice di racconti canadese
STOCCOLMA - E' la canadese Alice Munro la vincitrice del premio Nobel per la Letteratura 2013. Lo ha annunciato l'Accademia di Svezia.
Erano 195 gli autori nominati , di cui 48 per la prima volta, ha reso noto la Fondazione Nobel . Nel mese di maggio l'elenco era stato ridotto a cinque nomi. Solo 12 donne hanno ricevuto il Premio Nobel per la letteratura dal 1901.
La Munro succede allo scrittore cinese Mo Yan, premiato nel 2012, e riceverà 8000 mila corone svedesi (916.000 euro).
http://www.repubblica.it/cultura/2013/10/10/news/nobel_letteratura_2013-68295358/?ref=twhr
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Mi piace molto questa scrittrice!
L'Accademia di Stoccolma ha assegnato il premio più ambito per scrittori e poeti all'autrice di racconti canadese
STOCCOLMA - E' la canadese Alice Munro la vincitrice del premio Nobel per la Letteratura 2013. Lo ha annunciato l'Accademia di Svezia.
Erano 195 gli autori nominati , di cui 48 per la prima volta, ha reso noto la Fondazione Nobel . Nel mese di maggio l'elenco era stato ridotto a cinque nomi. Solo 12 donne hanno ricevuto il Premio Nobel per la letteratura dal 1901.
La Munro succede allo scrittore cinese Mo Yan, premiato nel 2012, e riceverà 8000 mila corone svedesi (916.000 euro).
http://www.repubblica.it/cultura/2013/10/10/news/nobel_letteratura_2013-68295358/?ref=twhr
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Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
Chi è Alice Munro, premio nobel 2013 per la Letteratura
Canadese di origini, autrice di racconti che entrano nella vita quotidiana della gente, aveva dato a giugno il suo addio alla scrittura
Donna, 82 anni, canadese. Vivace e appassionata scrittrice di racconti che entrano nelle viscere delle relazioni umane, nella quotidianità più intima e intimistica. È lei Alice Munro, vincitrice del premio nobel per la letteratura 2013.
È nata a Wingham, nell'Ontario, in una famiglia di allevatori e agricoltori. È cresciuta nel popolo, di cui ha da subito iniziato a raccontare caratteri, anime, usi. Il suo primo racconto, si intitola The Dimensions of a Shadow, scritto da adolescente mentre studiava e lavorava come raccoglitrice di tabacco e impiegata di biblioteca.
La sua prima raccolta di racconti, La danza delle ombre felici (Dance of the Happy Shades) ebbe un gran favore di critica e vinse in quello stesso anno il Governor General's Award. A questo successo seguì Lives of Girls and Women (1971), una raccolta di storie interconnesse tra loro che fu pubblicato come romanzo.
Della sua scrittura i segni particolari sono la capacità del dettaglio, il modo con cui racconta, disegna i particolari dei suoi personaggi. Non si tira indietro nel raccontarne solo un aspetto ma ne mostra paure, debolezze, errori. Evidenzia i contrasti caratteriali di ciascuno descrivendoli nelle loro nudità interiori.
In un'intervista rilasciata a Repubblica nel 2008 aveva dichiarato di guardare i personaggi dei suoi racconti con "comprensione... perché posso immaginare che io stessa, in certe condizioni, potrei comportarmi in maniera disonorevole".
Oggi invece solo grande onore alla penna e all'animo della donna canadese, premio Nobel 2013 per la letteratura avvisata (pensate un po') da un messaggio in segreteria telefonica dopo che gli incaricati di comunicarle la vittoria hanno provato più volte a contattarla al telefono, invano.
http://cultura.panorama.it/libri/nobel-letteratura-alice-munro
Canadese di origini, autrice di racconti che entrano nella vita quotidiana della gente, aveva dato a giugno il suo addio alla scrittura
Donna, 82 anni, canadese. Vivace e appassionata scrittrice di racconti che entrano nelle viscere delle relazioni umane, nella quotidianità più intima e intimistica. È lei Alice Munro, vincitrice del premio nobel per la letteratura 2013.
È nata a Wingham, nell'Ontario, in una famiglia di allevatori e agricoltori. È cresciuta nel popolo, di cui ha da subito iniziato a raccontare caratteri, anime, usi. Il suo primo racconto, si intitola The Dimensions of a Shadow, scritto da adolescente mentre studiava e lavorava come raccoglitrice di tabacco e impiegata di biblioteca.
La sua prima raccolta di racconti, La danza delle ombre felici (Dance of the Happy Shades) ebbe un gran favore di critica e vinse in quello stesso anno il Governor General's Award. A questo successo seguì Lives of Girls and Women (1971), una raccolta di storie interconnesse tra loro che fu pubblicato come romanzo.
Della sua scrittura i segni particolari sono la capacità del dettaglio, il modo con cui racconta, disegna i particolari dei suoi personaggi. Non si tira indietro nel raccontarne solo un aspetto ma ne mostra paure, debolezze, errori. Evidenzia i contrasti caratteriali di ciascuno descrivendoli nelle loro nudità interiori.
In un'intervista rilasciata a Repubblica nel 2008 aveva dichiarato di guardare i personaggi dei suoi racconti con "comprensione... perché posso immaginare che io stessa, in certe condizioni, potrei comportarmi in maniera disonorevole".
Oggi invece solo grande onore alla penna e all'animo della donna canadese, premio Nobel 2013 per la letteratura avvisata (pensate un po') da un messaggio in segreteria telefonica dopo che gli incaricati di comunicarle la vittoria hanno provato più volte a contattarla al telefono, invano.
http://cultura.panorama.it/libri/nobel-letteratura-alice-munro
Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
Alice Munro e le altre: il Nobel è (poco) donna
La scrittrice canadese è una delle 13 insignite del premio, che si è a lungo dimostrato chiuso verso le donne. Ma qualcosa è cambiato
Non era fra le più quotate in assoluto, ma la vittoria del Nobel di Alice Munro , superba maestra del racconto, non giunge certo a sorpresa. La Munro va così ad aggiungersi al novero delle scrittrici donne insignite del premio – un novero ristretto, che conta 13 vincitrici su un totale di 110 Nobel assegnati, come se in qualche modo la grande letteratura fosse appannaggio prevalentemente dei colleghi uomini. Non è così, ovviamente, e parrebbe inutile discriminare fra lui e lei quando si parla di arte, ma la sproporzione comunque colpisce e in passato ha suscitato più di una polemica sulla gestione del premio.
Dall'istituzione del riconoscimento nel 1901, la prima donna a conquistare l'alloro è la svedese Selma Lagerlöf. 17 anni dopo è la volta di Grazia Deledda (1926), una dei sei Nobel italiani. Due anni dopo segue la norvegese Sigrid Undset, mentre Pearl Buck (Stati Uniti) e Gabriela Mistral (Cile), rispettivamente nel 1938 e 1945, segnano le prime aperture alla produzione fuori dai confini europei. Da qui in avanti si registrano due voragini temporali: il successivo Nobel femminile arriva solo nel 1966, alla tedesca Nelly Sachs, poi altri 25 anni di attesa fino alla sudafricana Nadine Gordimer, nel 1991.
La frequenza si fa finalmente maggiore: nel 1993 la statunitense Toni Morrison, nel 1996 la poetessa polacca Wislawa Szymborska, nel 2004 l'austriaca Elfriede Jelinek, nel 2007 l'inglese Doris Lessing, nel 2009 la rumeno-tedesca Herta Müller , e per chiudere la canadese Munro. È come se si fosse aperta una breccia nelle scelte dell'Accademia Svedese: negli ultimi 20 due decenni abbiamo avuto sette Nobel attribuiti a scrittrici donne, contro i sei dei 90 anni precedenti. Qualcosa è finalmente cambiato?
Ecco la lista completa, in ordine cronologico:
- Selma Ottilia Lovisa Lagerlöf, 1909
- Grazia Deledda, 1926
- Sigrid Undset, 1928
- Pearl Buck, 1938
- Gabriela Mistral, 1945
- Nelly Sachs, 1966
- Nadine Gordimer, 1991
- Toni Morrison, 1993
- Wislawa Szymborska, 1996
- Elfriede Jelinek, 2004
- Doris Lessing, 2007
- Herta Müller, 2009
- Alice Munro, 2013
http://cultura.panorama.it/libri/premio-nobel-alice-munro-scrittrici-donne
La scrittrice canadese è una delle 13 insignite del premio, che si è a lungo dimostrato chiuso verso le donne. Ma qualcosa è cambiato
Non era fra le più quotate in assoluto, ma la vittoria del Nobel di Alice Munro , superba maestra del racconto, non giunge certo a sorpresa. La Munro va così ad aggiungersi al novero delle scrittrici donne insignite del premio – un novero ristretto, che conta 13 vincitrici su un totale di 110 Nobel assegnati, come se in qualche modo la grande letteratura fosse appannaggio prevalentemente dei colleghi uomini. Non è così, ovviamente, e parrebbe inutile discriminare fra lui e lei quando si parla di arte, ma la sproporzione comunque colpisce e in passato ha suscitato più di una polemica sulla gestione del premio.
Dall'istituzione del riconoscimento nel 1901, la prima donna a conquistare l'alloro è la svedese Selma Lagerlöf. 17 anni dopo è la volta di Grazia Deledda (1926), una dei sei Nobel italiani. Due anni dopo segue la norvegese Sigrid Undset, mentre Pearl Buck (Stati Uniti) e Gabriela Mistral (Cile), rispettivamente nel 1938 e 1945, segnano le prime aperture alla produzione fuori dai confini europei. Da qui in avanti si registrano due voragini temporali: il successivo Nobel femminile arriva solo nel 1966, alla tedesca Nelly Sachs, poi altri 25 anni di attesa fino alla sudafricana Nadine Gordimer, nel 1991.
La frequenza si fa finalmente maggiore: nel 1993 la statunitense Toni Morrison, nel 1996 la poetessa polacca Wislawa Szymborska, nel 2004 l'austriaca Elfriede Jelinek, nel 2007 l'inglese Doris Lessing, nel 2009 la rumeno-tedesca Herta Müller , e per chiudere la canadese Munro. È come se si fosse aperta una breccia nelle scelte dell'Accademia Svedese: negli ultimi 20 due decenni abbiamo avuto sette Nobel attribuiti a scrittrici donne, contro i sei dei 90 anni precedenti. Qualcosa è finalmente cambiato?
Ecco la lista completa, in ordine cronologico:
- Selma Ottilia Lovisa Lagerlöf, 1909
- Grazia Deledda, 1926
- Sigrid Undset, 1928
- Pearl Buck, 1938
- Gabriela Mistral, 1945
- Nelly Sachs, 1966
- Nadine Gordimer, 1991
- Toni Morrison, 1993
- Wislawa Szymborska, 1996
- Elfriede Jelinek, 2004
- Doris Lessing, 2007
- Herta Müller, 2009
- Alice Munro, 2013
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Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
Che gioia !!Senza ombra di dubbio la mia autrice preferita in assoluto: il " Meridiano" Mondadori dedicato alla sua opera una miniera inesauribile di piaceri estetici... direi che per iniziare a conoscerla si può partire da " Le lune di Giove " del 2009 ( Einaudi ) o anche da " Il sogno di mia madre " 2001 : protagoniste femminili, sempre : si entra nelle sue storie in modo impercettibile, è come esserci sempre state di casa, ma lentamente ti avvolge con sottili fili di sensazioni e riflessioni che si accumulano fino a costruire un' immagine nitida e completa della complessità dell'esistenza: Era ora che la premiassero!!
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
Sono molto contenta per la vittoria della Munro....quest'anno speravo tanto nella vittoria di una donna.....le mie candidate ideali erano la Munro, Paula Fox e Joyce Carol Oates...scrittrici che amo tanto.
Della Munro ho letto ''Il percorso dell'amore'', ''Nemico, amico, amante'' e ''Troppa felicità''.
Della Munro ho letto ''Il percorso dell'amore'', ''Nemico, amico, amante'' e ''Troppa felicità''.
Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
Avevo letto in passato Le lune di Giove e ricordo che mi aveva molto colpito per l'abilità di scrittura, una scrittura in apparenza semplice ma che in realtà ti portava a riflettere per ore su una singola frase, poi la capacità di farti entrare in profondità nelle storie di altre persone, storie anch'esse apparentemente semplici, quotidiane, ma ricchissime di tutte le sfumature che ha il quotidiano. Persone vive. Alcuni di questi racconti me li ricordo dolorosissimi, soprattutto quello che dava il titolo al libro, infatti non ho più letto nulla di lei. Una grande scrittrice sicuramente, premio ben assegnato.
Laurel-EF- Moderatore
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
....con mia sorella ordineremo su internet un po' di suoi libri....siamo grandi lettrici ( io vado a periodi, mia sorella circa un libro ogni due giorni..) ..ma di questa bravissima scrittrice non abbiamo letto niente,,,accettiamo vostri consigli....stamattina invece alla Feltrinelli ho preso Marina bellezza, di Silvia Avallone..
puparock- Parlo poco ma parlo
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
La Mondadori nella collana I Meridiani ha pubblicato una vasta antologia di racconti della Munro (dal 1968 ad oggi). Costa 65 euro ma c'è uno sconto del 25% fino al 31 ottobre e viene 48,75 euro.puparock ha scritto:....con mia sorella ordineremo su internet un po' di suoi libri....siamo grandi lettrici ( io vado a periodi, mia sorella circa un libro ogni due giorni..) ..ma di questa bravissima scrittrice non abbiamo letto niente,,,accettiamo vostri consigli....
Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
Io ieri ho comprato questo libro e inizierò a leggerlo nel weekend:
Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
Mi sa che oggi mi prendo questo, ho visto Eco presentarlo la settimana scorsa in tv e mi ha intrigato molto (potere della promozione ), m'ispira quella tesi della verità della finzione, poi uno degli argomenti che ha presentato in tv, quello di Marco Polo e il rinoceronte interpretato come unicorno, lo aveva già toccato in un suo libro (Kant e l'ornitorinco) che mi era piaciuto tantissimo, vediamo.
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Laurel-EF- Moderatore
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
Sto leggendo ''Storia di Irene'' di Erri De Luca.
Vorrei citare un passo:
''Per quelli che l’attraversano ammucchiati e in piedi sopra imbarchi d’azzardo, il Mediterraneo è un buttadentro.
Al largo d’estate s’incrociano zattere e velieri, i più opposti destini.
La grazia elegante, indifferente di una vela gonfia e pochi passeggeri a bordo, sfiora la scialuppa degli insaccati.
Non risponde al saluto e all’aiuto. La prua affilata apre le onde a riccioli di burro.
Dalla scialuppa la guardano sfilare senza potersi spiegare perché, inclinata su un fianco, non si rovescia, affonda, come succede a loro.
Qualcuno di loro sorride a vedere l’immagine della fortuna.
Qualcuno ci spera, di trovare un posto in un mondo così.
Qualcuno di loro dispera di un mondo così.''
Vorrei citare un passo:
''Per quelli che l’attraversano ammucchiati e in piedi sopra imbarchi d’azzardo, il Mediterraneo è un buttadentro.
Al largo d’estate s’incrociano zattere e velieri, i più opposti destini.
La grazia elegante, indifferente di una vela gonfia e pochi passeggeri a bordo, sfiora la scialuppa degli insaccati.
Non risponde al saluto e all’aiuto. La prua affilata apre le onde a riccioli di burro.
Dalla scialuppa la guardano sfilare senza potersi spiegare perché, inclinata su un fianco, non si rovescia, affonda, come succede a loro.
Qualcuno di loro sorride a vedere l’immagine della fortuna.
Qualcuno ci spera, di trovare un posto in un mondo così.
Qualcuno di loro dispera di un mondo così.''
Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
...ho letto e regalato parecchi libri di Erri....in genere sono libri piccoli, morbidi........e contengono grandi tesori......
puparock- Parlo poco ma parlo
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
Mi piacciono i suoi libri e stimo molto De Luca come intellettuale.puparock ha scritto:in genere sono libri piccoli, morbidi........e contengono grandi tesori......
Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
Sto leggendo questo romanzo: ''La bambina dagli occhi di cielo'' di Barbara Mutch. E' ambientato in Sudafrica negli anni 30-40 in piena ascesa dell'apartheid. E' la storia di un legame molto forte tra una donna e una bambina, un'amicizia che supera le diversità razziali.
Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
Io invece sto leggendo " La fortuna dei Wise " di Stuart Nadler
( Bollati Boringhieri ) che l'anno scorso avevo molto apprezzato nel suo esordio di giovane scrittore di racconti " Nel libro della vita",
ambientati nella New York della comunità ebraica, scritto molto bene e con soggetti sorprendenti per l'intreccio e la novità dei personaggi; questo romanzo è di più ampio respiro ma è molto convincente per il tema che tratta: quello delle rivalità di classe e del razzismo in America, nell'America degli anni sessanta e settanta.
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( Bollati Boringhieri ) che l'anno scorso avevo molto apprezzato nel suo esordio di giovane scrittore di racconti " Nel libro della vita",
ambientati nella New York della comunità ebraica, scritto molto bene e con soggetti sorprendenti per l'intreccio e la novità dei personaggi; questo romanzo è di più ampio respiro ma è molto convincente per il tema che tratta: quello delle rivalità di classe e del razzismo in America, nell'America degli anni sessanta e settanta.
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Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
Libri: Julian Barnes, Livelli di vita
Invincibile storia d'amore, tra realtà e finzione vita e perdita
15 ottobre, 12:13
Roma, 15 OTT - ''Metti insieme due cose che insieme non sono mai state. E il mondo cambia''. Un viaggio narrativo che comincia con la storia dei primi tentativi di levarsi in pallone areostatico nell'Inghilterra e nella Francia dell'Ottocento e termina con il più crudele dei dolori, quello vissuto ai giorni nostri dall'autore. 'Livelli di vita' (Einaudi), di Julian Barnes, è una struggente mescolanza di fatti e finzione in cui il lettore si trova a fare i conti con la morte, e dunque con la vita.
Invincibile storia d'amore, tra realtà e finzione vita e perdita
15 ottobre, 12:13
Roma, 15 OTT - ''Metti insieme due cose che insieme non sono mai state. E il mondo cambia''. Un viaggio narrativo che comincia con la storia dei primi tentativi di levarsi in pallone areostatico nell'Inghilterra e nella Francia dell'Ottocento e termina con il più crudele dei dolori, quello vissuto ai giorni nostri dall'autore. 'Livelli di vita' (Einaudi), di Julian Barnes, è una struggente mescolanza di fatti e finzione in cui il lettore si trova a fare i conti con la morte, e dunque con la vita.
puparock- Parlo poco ma parlo
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
..ho letto ieri un'intervista a Julian, questo libero dev'essere bellissimo, in settimana lo comprero'...
puparock- Parlo poco ma parlo
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
Lo comprerò anch'io.....mi piace Barnes.puparock ha scritto:..ho letto ieri un'intervista a Julian, questo libero dev'essere bellissimo, in settimana lo comprero'...
Il suo libro precedente ''Il senso di una fine'' mi ha fatto riflettere molto sul tempo, sui ricordi e su come raccontiamo la nostra vita agli altri e a noi stessi.
Deianira- Parlo poco ma parlo
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Re: Libri, storie: pensieri e parole
Comincio la recensione di " La danza delle ombre felici " prima raccolta di racconti pubblicata dalla Munro nel 1968 ( In Italia dalla " Tartaruga" nel 1994)
Comincio dalla prima , perchè ho deciso quest'estate di rileggere tutte quante le sue raccolte di racconti ( ne conto dieci nella mia libreria ) perchè è un vero piacere leggerla, regala al lettore molta capacità di ascolto della vita.
E' innnazitutto il suo tono che mi piace: ci sono scrittori che gridano sulla pagina. altri che graffiano o ironizzano o incidono con forza le parole sulla pagina, o le rarefanno, le smaltano, le fotografano....lei incede come una musica sommessa che però è piena di sfumature che diventa via via sempre più chiara e precisa.
Questo mi incanta: come mi incanta il suo modo di descrivere il paesaggio, sia quello naturale che gli interni delle case.
E poi si è dedicata in modo quasi assoluto ai personaggi femminili: nata nel 1931, in Canada , in un paesino dell' Ontario descrive donne che combattono dentro esistenze difficicili, avendo come alleati i loro sogni.
Dicevo del modo che ha Munro di entrare nelle storie degli altri, in modo smmesso, da una porta laterale: eppure ti trovi al centro di una storia che sai è già iniziata prima che tu arrivassi e continuerà anche quando tu la lascerai.
Voglio dire che lei è capace di raccontare il tono della vita.
I suoi personaggi siamo noi, sono le persone comuni, sono le donne che tengono in piedi famiglie alle prese con economie precarie: e spesso c'è la tragedia che accade, o è in corso.
I bambini sono ritratti con l'enorme bagaglio delle loro paure e delle loro attese meravigliate, le loro fragilità che li espone al male che a volte gli adulti compiono per incuria, per sbadataggine, per leggerezza.
Però su ogni vicenda, su ogni storia lei intesse quello che è il suo pregio essenziale: ed è la trama dei gesti, delle luci, delle parole quotidiane, degli oggetti di tutti i giorni che formano l'attesa del tempo e il suo realizzarsi in momenti, in situazioni emblematiche, decisive, sostenute dala trama sottile dei piccoli cromatismi esistenziali fin lì accennati: grazie a questa fusione di tratti lievi e situazioni chiave si ha una impressione fortisssima, di epifania , di rivelazione che rende la lettura della Munro un'esperienza profonda. Prendiamo per esempio l'ultimo racconto di questa raccolta, " La danza delle ombre felici" che dà il titolo all'intera opera : siamo al saggio finale delle ragazzine che vanno a lezione di piano dalla signorina Marsalles ( anche la Munro da piccola ) è suo il punto di vista ,. ..ma non vi dico di più, se no vi tolgo la sorpresa....ciao friends, buona lettura
Comincio dalla prima , perchè ho deciso quest'estate di rileggere tutte quante le sue raccolte di racconti ( ne conto dieci nella mia libreria ) perchè è un vero piacere leggerla, regala al lettore molta capacità di ascolto della vita.
E' innnazitutto il suo tono che mi piace: ci sono scrittori che gridano sulla pagina. altri che graffiano o ironizzano o incidono con forza le parole sulla pagina, o le rarefanno, le smaltano, le fotografano....lei incede come una musica sommessa che però è piena di sfumature che diventa via via sempre più chiara e precisa.
Questo mi incanta: come mi incanta il suo modo di descrivere il paesaggio, sia quello naturale che gli interni delle case.
E poi si è dedicata in modo quasi assoluto ai personaggi femminili: nata nel 1931, in Canada , in un paesino dell' Ontario descrive donne che combattono dentro esistenze difficicili, avendo come alleati i loro sogni.
Dicevo del modo che ha Munro di entrare nelle storie degli altri, in modo smmesso, da una porta laterale: eppure ti trovi al centro di una storia che sai è già iniziata prima che tu arrivassi e continuerà anche quando tu la lascerai.
Voglio dire che lei è capace di raccontare il tono della vita.
I suoi personaggi siamo noi, sono le persone comuni, sono le donne che tengono in piedi famiglie alle prese con economie precarie: e spesso c'è la tragedia che accade, o è in corso.
I bambini sono ritratti con l'enorme bagaglio delle loro paure e delle loro attese meravigliate, le loro fragilità che li espone al male che a volte gli adulti compiono per incuria, per sbadataggine, per leggerezza.
Però su ogni vicenda, su ogni storia lei intesse quello che è il suo pregio essenziale: ed è la trama dei gesti, delle luci, delle parole quotidiane, degli oggetti di tutti i giorni che formano l'attesa del tempo e il suo realizzarsi in momenti, in situazioni emblematiche, decisive, sostenute dala trama sottile dei piccoli cromatismi esistenziali fin lì accennati: grazie a questa fusione di tratti lievi e situazioni chiave si ha una impressione fortisssima, di epifania , di rivelazione che rende la lettura della Munro un'esperienza profonda. Prendiamo per esempio l'ultimo racconto di questa raccolta, " La danza delle ombre felici" che dà il titolo all'intera opera : siamo al saggio finale delle ragazzine che vanno a lezione di piano dalla signorina Marsalles ( anche la Munro da piccola ) è suo il punto di vista ,. ..ma non vi dico di più, se no vi tolgo la sorpresa....ciao friends, buona lettura
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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