Poesia altro respiro
+18
jamila5
lulinina
Erika
priscilla
Exit
Malefika
Valy
cippalippa
Castalia
Kiki
JeanGrey
Klio
Liz
Tulip
Jazzbianco
puparock
cassandra
Levnicolaievic
22 partecipanti
:: COMMUNITY :: Cultura e spettacolo :: Arte
Pagina 22 di 24
Pagina 22 di 24 • 1 ... 12 ... 21, 22, 23, 24
Re: Poesia altro respiro
Vento sui frassini
Io qui, in questo orto dove il vento
arriva sempre dal bosco, di pomeriggio
misuro nella danza smossa delle foglie
il ricamo naturale delle ore
il loro veloce fulgore
L'Oceano del tempo arriva fino qui
i suoi fondali qui si spalancano
e lambiscono il piccolo ramo di frassino
che agita impercettibili sonagli di luce.
( agosto 2013, leggendo " Condizioni di accesso ")
Io qui, in questo orto dove il vento
arriva sempre dal bosco, di pomeriggio
misuro nella danza smossa delle foglie
il ricamo naturale delle ore
il loro veloce fulgore
L'Oceano del tempo arriva fino qui
i suoi fondali qui si spalancano
e lambiscono il piccolo ramo di frassino
che agita impercettibili sonagli di luce.
( agosto 2013, leggendo " Condizioni di accesso ")
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
La notte in cui cadono le mele
Già la metà d'agosto. Lungo i declivi
di sera passeggiano grandi fazzoletti.
E' giunta l'ora per le nobili vespe
di volare, parassiti, in cucina.
Come le donne vegliano la mamrmellata,
pigramente all'erta, a occhi aperti, alla cieca,
guardo dalla finestra, dove abita il tempo,
come un'estate che si consuma.
Bella Achmadulina ( to be continued )
Già la metà d'agosto. Lungo i declivi
di sera passeggiano grandi fazzoletti.
E' giunta l'ora per le nobili vespe
di volare, parassiti, in cucina.
Come le donne vegliano la mamrmellata,
pigramente all'erta, a occhi aperti, alla cieca,
guardo dalla finestra, dove abita il tempo,
come un'estate che si consuma.
Bella Achmadulina ( to be continued )
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
No, è agosto cadono le mele.
Solo, non ho riconosciuto ciò che ho sentito.
Ero stizzita con l'ottuso interlocutore:
certo ha fatto un gran tonfo sul tetto.
Così sia. Tanto più caro quanto più breve.
E sto seduta nella notte in cui cadono le mele.
Rosicchiando e calpestando la fertilità,
la vita dolce torna a casa dalle passeggiate.
Bella Achmadulina/ Nel fitto dei secoli 1981
Solo, non ho riconosciuto ciò che ho sentito.
Ero stizzita con l'ottuso interlocutore:
certo ha fatto un gran tonfo sul tetto.
Così sia. Tanto più caro quanto più breve.
E sto seduta nella notte in cui cadono le mele.
Rosicchiando e calpestando la fertilità,
la vita dolce torna a casa dalle passeggiate.
Bella Achmadulina/ Nel fitto dei secoli 1981
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
Questo ricordo lo vorrei ridire....
Ma ormai si è così spento...
quasi più nulla resta -
perchè lontano giace, negli anni primi
dell'adolescenza.
Pelle come gelsomino fatta...
Quella sera d'agosto - ma era agosto?...
Ricordo appena gli occhi; erano azzurri, credo...
Ah sì, azzurri, uno zaffiro azzurro.
Costantino Kavafis " Poesie erotiche "
Ma ormai si è così spento...
quasi più nulla resta -
perchè lontano giace, negli anni primi
dell'adolescenza.
Pelle come gelsomino fatta...
Quella sera d'agosto - ma era agosto?...
Ricordo appena gli occhi; erano azzurri, credo...
Ah sì, azzurri, uno zaffiro azzurro.
Costantino Kavafis " Poesie erotiche "
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
a me sembra simile agli dei
chi di fronte a te siede
e da vicino ascolta
il tuo dolce parlare
e il riso amabile
proprio questo a me
il cuore nel petto fa balzare:
se ti vedo subito non so più
dire nulla
ma la lingua si spezza, sottile
presto sotto la pelle corre un fuoco,
non vedo più niente con gli occhi,
rombano le orecchie....
Saffo
chi di fronte a te siede
e da vicino ascolta
il tuo dolce parlare
e il riso amabile
proprio questo a me
il cuore nel petto fa balzare:
se ti vedo subito non so più
dire nulla
ma la lingua si spezza, sottile
presto sotto la pelle corre un fuoco,
non vedo più niente con gli occhi,
rombano le orecchie....
Saffo
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
"Ma avevo l’arancio
per la gioia della vita,
e il verde per i germogli e i nidi,
e il celeste per i chiari
cieli splendenti
e il rosa per il sogno e il riposo.
Mi sono seduta e ho dipinto la pace."
Tali Sarek
per la gioia della vita,
e il verde per i germogli e i nidi,
e il celeste per i chiari
cieli splendenti
e il rosa per il sogno e il riposo.
Mi sono seduta e ho dipinto la pace."
Tali Sarek
Ospite- Ospite
Re: Poesia altro respiro
Gerico
È raro sentire cantare in strada
molto più raro sentire fischiare
o fischiettare
se qualcuno lo fa
l'aria sembra fargli spazio
ti sembra che un refolo muova
la flora dei tuoi pensieri
ti metta dove prima non eri;
ma come passa chi fischia
la noia stende le vertebre al sole
e tu rientri dov'eri
dietro il douglas dei serramenti
dentro il livore
degli appartamenti
al tango delle dita sul tavolo ti chiedi
da quali trombe scosse
scrollate le mura
per quali brecce potremo vedere
- fresca -
come un sogno appena sbucciato
la terra che calpesteremo, allegri.
Pierluigi Cappello
È raro sentire cantare in strada
molto più raro sentire fischiare
o fischiettare
se qualcuno lo fa
l'aria sembra fargli spazio
ti sembra che un refolo muova
la flora dei tuoi pensieri
ti metta dove prima non eri;
ma come passa chi fischia
la noia stende le vertebre al sole
e tu rientri dov'eri
dietro il douglas dei serramenti
dentro il livore
degli appartamenti
al tango delle dita sul tavolo ti chiedi
da quali trombe scosse
scrollate le mura
per quali brecce potremo vedere
- fresca -
come un sogno appena sbucciato
la terra che calpesteremo, allegri.
Pierluigi Cappello
Jazzbianco- Admin.
- Messaggi : 10509
Data d'iscrizione : 09.10.10
Età : 111
Re: Poesia altro respiro
Sogno spesso di tornare un giorno sulla
nostra collina di alberi di Giudea
ritornerò in autunno come Costantino
mentre sulle colline natali tu già hai
raccolto l'origano
da portare nella mia stanza ancora
sgombra
scrivimi se hai sentito il canto del cuculo
nella ginestra fiorita.
Gezim Hajdari
nostra collina di alberi di Giudea
ritornerò in autunno come Costantino
mentre sulle colline natali tu già hai
raccolto l'origano
da portare nella mia stanza ancora
sgombra
scrivimi se hai sentito il canto del cuculo
nella ginestra fiorita.
Gezim Hajdari
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
Pere sul davazale
Stamattina ricordavo
l'annodarsi delle mani di mia madre, un settembre
poi l'immobilità.
Una ragazza risale la collina,
mele nel grembiule bianco.
La luce si muove fuori dal suo corpo.
Fuori, le foglie dei peri
hanno il colore di una casa che andrebbe ridipinta.
Sono enormi fiocchi di tenebra.
Il sole imbratta il lastricato.
Un verme prende le misure a una foglia di pomordoro
come se fosse la carta geografica dell'Italia.
Il sole colpisce la mia pelle perfetta.
I miei eredi traslocano in me
come acqua che s'oscura.
Thomas James "Letters to a Stranger "
Stamattina ricordavo
l'annodarsi delle mani di mia madre, un settembre
poi l'immobilità.
Una ragazza risale la collina,
mele nel grembiule bianco.
La luce si muove fuori dal suo corpo.
Fuori, le foglie dei peri
hanno il colore di una casa che andrebbe ridipinta.
Sono enormi fiocchi di tenebra.
Il sole imbratta il lastricato.
Un verme prende le misure a una foglia di pomordoro
come se fosse la carta geografica dell'Italia.
Il sole colpisce la mia pelle perfetta.
I miei eredi traslocano in me
come acqua che s'oscura.
Thomas James "Letters to a Stranger "
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
Vertigini o contemplazione di qualcosa che finisce
Questo lillà perde i fiori.
Da sé medesimo cade
e cela la sua antica ombra.
Morirò di cose come questa.
Alejandra Pizarnik
Questo lillà perde i fiori.
Da sé medesimo cade
e cela la sua antica ombra.
Morirò di cose come questa.
Alejandra Pizarnik
Jazzbianco- Admin.
- Messaggi : 10509
Data d'iscrizione : 09.10.10
Età : 111
Re: Poesia altro respiro
@ Jazz
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
Portatemi il tramonto in una tazza -
Calcolate le caraffe del mattino
E ditemi quant'è la Rugiada -
Ditemi fin dove si spinge il mattino -
Ditemi a che ora va a dormire il tessitore
Che filò le vastità d'azzurro!
Scrivetemi quante note ci sono
Nell'estasi del nuovo Pettirosso
Fra gli attoniti rami -
Quanti viaggi fa la Tartaruga -
Quante coppe consuma l'Ape,
La Dissoluta di Rugiade!
Ancora, chi posò i piloni dell'Arcobaleno,
Ancora, chi guida le docili sfere
Con vimini di flessibile azzurro?
Di chi le dita che tendono le stalattiti -
Chi conta le perline della notte
Per vedere che nessuna manchi?
Chi costruì questa piccola Candida Casa
E chiuse così bene le finestre
Da impedire al mio spirito di vedere?
Chi mi farà uscire in qualche giorno di gala
Con strumenti per volare via,
Superando ogni Pomposità?
Emily Dickinson, ( Indice Franklin, poesia numero 139)
[i]Bring me the sunset in a cup -
Reckon the morning's flagons up
And say how many Dew -
Tell me how far the morning leaps -
Tell me what time the weaver sleeps
Who spun the breadths of blue!
Write me how many notes there be
In the new Robin's extasy
Among astonished boughs -
How many trips the Tortoise makes -
How many cups the Bee partakes,
The Debauchee of Dews!
Also, who laid the Rainbow's piers,
Also, who leads the docile spheres
By withes of supple blue?
Whose fingers string the stalactite -
Who counts the wampum of the night
To see that none is due?
Who built this little Alban House
And shut the windows down so close
My spirit cannot see?
Who'll let me out some gala day
With implements to fly away,
Passing Pomposity?
Calcolate le caraffe del mattino
E ditemi quant'è la Rugiada -
Ditemi fin dove si spinge il mattino -
Ditemi a che ora va a dormire il tessitore
Che filò le vastità d'azzurro!
Scrivetemi quante note ci sono
Nell'estasi del nuovo Pettirosso
Fra gli attoniti rami -
Quanti viaggi fa la Tartaruga -
Quante coppe consuma l'Ape,
La Dissoluta di Rugiade!
Ancora, chi posò i piloni dell'Arcobaleno,
Ancora, chi guida le docili sfere
Con vimini di flessibile azzurro?
Di chi le dita che tendono le stalattiti -
Chi conta le perline della notte
Per vedere che nessuna manchi?
Chi costruì questa piccola Candida Casa
E chiuse così bene le finestre
Da impedire al mio spirito di vedere?
Chi mi farà uscire in qualche giorno di gala
Con strumenti per volare via,
Superando ogni Pomposità?
Emily Dickinson, ( Indice Franklin, poesia numero 139)
[i]Bring me the sunset in a cup -
Reckon the morning's flagons up
And say how many Dew -
Tell me how far the morning leaps -
Tell me what time the weaver sleeps
Who spun the breadths of blue!
Write me how many notes there be
In the new Robin's extasy
Among astonished boughs -
How many trips the Tortoise makes -
How many cups the Bee partakes,
The Debauchee of Dews!
Also, who laid the Rainbow's piers,
Also, who leads the docile spheres
By withes of supple blue?
Whose fingers string the stalactite -
Who counts the wampum of the night
To see that none is due?
Who built this little Alban House
And shut the windows down so close
My spirit cannot see?
Who'll let me out some gala day
With implements to fly away,
Passing Pomposity?
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
Lev.... come scrive Emily Dickinson...
israin- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 24.02.13
Età : 56
Località : terra di mezzo (la terra tra i due grandi fiumi)
Re: Poesia altro respiro
Israin.....
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
Il volume del canto
Il volume del canto mi innamora:
come vorrei io invadere la terra
con i miei carmi e che tremasse tutta
sotto la poesia della canzone.
Io semino parole, sono accorta
seminatrice delle magre zolle
e pur qualcuno si alza ad ascoltarmi,
uno che il canto l'ha nel cuore chiuso
e che per tratti a me volge la spola
della sua gaudente fantasia.
Alda Merini
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
Bambino ( 28 gennaio 1963)
Il tuo occhio limpido è l'unica cosa infinitamente bella.
Voglio riempirlo di colore e anatroccoli,
lo zoo del nuovo
di cui tu mediti i nomi-
bucaneve d'aprile, pipetta indiana
piccolo
stelo senza grinze,
specchio d'acqua in cui le immagini
dovrebbero essere maestose e classiche
non questo angosciato
torcersi di mani, questo buio
soffitto senza una stella.
Silvia Plath ( 27 ottobre 1932- 11 febbraio 1963 )
Your clear eye is the one absolutely beautiful thing.
I want to fill it with color and ducks,
The zoo of the new
Whose names you meditate-
April snowdrop, indian pipe,
Little
Stalk whitout wrinkle,
Pool in wich images
should be grand and classical
Not this troublous
Wringing of hands, this dark
Ceiling without a star.
Il tuo occhio limpido è l'unica cosa infinitamente bella.
Voglio riempirlo di colore e anatroccoli,
lo zoo del nuovo
di cui tu mediti i nomi-
bucaneve d'aprile, pipetta indiana
piccolo
stelo senza grinze,
specchio d'acqua in cui le immagini
dovrebbero essere maestose e classiche
non questo angosciato
torcersi di mani, questo buio
soffitto senza una stella.
Silvia Plath ( 27 ottobre 1932- 11 febbraio 1963 )
Your clear eye is the one absolutely beautiful thing.
I want to fill it with color and ducks,
The zoo of the new
Whose names you meditate-
April snowdrop, indian pipe,
Little
Stalk whitout wrinkle,
Pool in wich images
should be grand and classical
Not this troublous
Wringing of hands, this dark
Ceiling without a star.
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
Dolce e chiara è la notte e senza vento,
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
Posa la luna, e di lontan rivela
Serena ogni montagna. O donna mia,
Già tace ogni sentiero, e pei balconi
Rara traluce la notturna lampa:
Tu dormi, che t'accolse agevol sonno
Nelle tue chete stanze; e non ti morde
Cura nessuna ; e già non sai nè pensi
Quanta piaga m'apristi in mezzo al petto.
Tu dormi: io questo ciel, che sì benigno
Appare in vista, a salutar m'affacccio,
E l'antica natura onnipossente,
Che mi fece all'affanno. A te la speme
Nego mi disse, anche la speme; e d'altro
Non brillin gli occhi tuoi se non di pianto.
Giacomo Leopardi: La sera del dì di festa , prima parte
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
Posa la luna, e di lontan rivela
Serena ogni montagna. O donna mia,
Già tace ogni sentiero, e pei balconi
Rara traluce la notturna lampa:
Tu dormi, che t'accolse agevol sonno
Nelle tue chete stanze; e non ti morde
Cura nessuna ; e già non sai nè pensi
Quanta piaga m'apristi in mezzo al petto.
Tu dormi: io questo ciel, che sì benigno
Appare in vista, a salutar m'affacccio,
E l'antica natura onnipossente,
Che mi fece all'affanno. A te la speme
Nego mi disse, anche la speme; e d'altro
Non brillin gli occhi tuoi se non di pianto.
Giacomo Leopardi: La sera del dì di festa , prima parte
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
" Tutto è pace e silenzio, e tutto posa
il mondo, e più di lor non si ragiona.
Nella mia prima età, quando si aspetta
Bramosamente il dì festivo, or poscia
Ch'egli s'era spento, io doloroso, in veglia,
Premea le piume; ed alla tarda notte
Un canto che s'udia per li sentieri
Lontanando a morire a poco a poco,
Già similmente mi stringeva il core. "
Chiusa de " La sera del dì di festa"Giacomo Leopardi
il mondo, e più di lor non si ragiona.
Nella mia prima età, quando si aspetta
Bramosamente il dì festivo, or poscia
Ch'egli s'era spento, io doloroso, in veglia,
Premea le piume; ed alla tarda notte
Un canto che s'udia per li sentieri
Lontanando a morire a poco a poco,
Già similmente mi stringeva il core. "
Chiusa de " La sera del dì di festa"Giacomo Leopardi
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
Oggi non so nulla.
Domani forse
potrò osservare tutta l'intensità
Del mio cuore
Hoy no sè nada.
Maana quizà
pueda observar toda la intensidad
De mi corazon.
Federico Garcia Lorca
Domani forse
potrò osservare tutta l'intensità
Del mio cuore
Hoy no sè nada.
Maana quizà
pueda observar toda la intensidad
De mi corazon.
Federico Garcia Lorca
Jazzbianco- Admin.
- Messaggi : 10509
Data d'iscrizione : 09.10.10
Età : 111
Re: Poesia altro respiro
Debito autunnale
di Ghiannis Ritsos
La casa profuma già di autunno. E una volta ancora
siamo impreparati,
senza pullover nè sciarpe. Nuvole inattese
dal mattino oscurano le colline. Dobbiamo sbrigarci
a fare un po' di provviste, perchè tra poco arrivano
i venti sbraitanti. I vapori della cucina
occupano il primo posto nel silenzio del corridoio.
A uno a uno
chiudono i locali sul mare. Sul molo bagnato
pacchetti di sigarete vuoti, recipienti di plastica,
giornali e i gatti randagi affamati
che guardano l'orologio della dogana
privo di lancette.
prima parte
di Ghiannis Ritsos
La casa profuma già di autunno. E una volta ancora
siamo impreparati,
senza pullover nè sciarpe. Nuvole inattese
dal mattino oscurano le colline. Dobbiamo sbrigarci
a fare un po' di provviste, perchè tra poco arrivano
i venti sbraitanti. I vapori della cucina
occupano il primo posto nel silenzio del corridoio.
A uno a uno
chiudono i locali sul mare. Sul molo bagnato
pacchetti di sigarete vuoti, recipienti di plastica,
giornali e i gatti randagi affamati
che guardano l'orologio della dogana
privo di lancette.
prima parte
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
Domande dimenticate.
Cigolano di nuovo come banderuole arrugginite
sui tetti di case abbandonate, i cui proprietari
sono morti di tisi anni fa senza lasciare eredi.
Ma tu, a dispetto della pioggia e dei venti,
insisti sotto la tua lampada, su questa sedia dura,
per lasciare qualcosa a chi verrà dopo- almeno
due versi
scritti con la mano della pioggia,
che indichino tremanti sempre, sempre,
in direzione del sole
Ghiannis Ritsos
Cigolano di nuovo come banderuole arrugginite
sui tetti di case abbandonate, i cui proprietari
sono morti di tisi anni fa senza lasciare eredi.
Ma tu, a dispetto della pioggia e dei venti,
insisti sotto la tua lampada, su questa sedia dura,
per lasciare qualcosa a chi verrà dopo- almeno
due versi
scritti con la mano della pioggia,
che indichino tremanti sempre, sempre,
in direzione del sole
Ghiannis Ritsos
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
Novembre
Piove l'acqua nuova
I fossi sono pieni
Dov'è la dolce luna,
Dove sono i cieli sereni?
Dove sono i rossi tramonti,
Le caste albe trascoloranti
Giovani accese all'orlo dei monti?
Dove sono i meriggi accecanti?
Piove, piove sempre.
Anche i gattini vanno a scuola
Dormire, dormire sempre
Mentre l'acqua picchia sui vetri.
12 novembre 1932
Attilio Bertolucci, da Feerie
Piove l'acqua nuova
I fossi sono pieni
Dov'è la dolce luna,
Dove sono i cieli sereni?
Dove sono i rossi tramonti,
Le caste albe trascoloranti
Giovani accese all'orlo dei monti?
Dove sono i meriggi accecanti?
Piove, piove sempre.
Anche i gattini vanno a scuola
Dormire, dormire sempre
Mentre l'acqua picchia sui vetri.
12 novembre 1932
Attilio Bertolucci, da Feerie
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
Alluvione 1966: sul piccolo ponte
Alfabeti oscuri scavano i piccoli animali
sulle umide cortecce sbiancate
mentre noi tre sole in lucidi stivali neri
corriamo alla palude allagata.
Nuovi muccchi di ghiaia e nuove fronde
si ammucchiano già oltre il ponte:
spezzate le robinie e alta fino ai tronchi
l'acqua corre alla rapina del fango.
Picchia con unghie di ghiaia sui sassi
il vento che soffia a raffiche sulla corrente:
fluttua con gelide movenze
il mare di erbe imbrigliate nei rami.
Noi ferme sul ponte guardiamo lì sotto
vediamo i gorghi girare e girare
vediamo le foglie nel fango affondare.
E quando alla fine alziamo gli occhi sopra il ponte
lontano, oltre i prati allagati vediamo
che all'acqua ormai non c'è più confine
di terra, di erbe o di cielo.
Alfabeti oscuri scavano i piccoli animali
sulle umide cortecce sbiancate
mentre noi tre sole in lucidi stivali neri
corriamo alla palude allagata.
Nuovi muccchi di ghiaia e nuove fronde
si ammucchiano già oltre il ponte:
spezzate le robinie e alta fino ai tronchi
l'acqua corre alla rapina del fango.
Picchia con unghie di ghiaia sui sassi
il vento che soffia a raffiche sulla corrente:
fluttua con gelide movenze
il mare di erbe imbrigliate nei rami.
Noi ferme sul ponte guardiamo lì sotto
vediamo i gorghi girare e girare
vediamo le foglie nel fango affondare.
E quando alla fine alziamo gli occhi sopra il ponte
lontano, oltre i prati allagati vediamo
che all'acqua ormai non c'è più confine
di terra, di erbe o di cielo.
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
FEDERICO GARCIA LORCA - Mattino d’autunno
Che dolcezza infantile
nella mattinata tranquilla!
C’è il sole tra le foglie gialle
e i ragni tendono fra i rami
le loro strade di seta.
Che dolcezza infantile
nella mattinata tranquilla!
C’è il sole tra le foglie gialle
e i ragni tendono fra i rami
le loro strade di seta.
duenote- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 289
Data d'iscrizione : 14.10.14
Località : Città di fango e di mare
Re: Poesia altro respiro
Vorrei, pioggia d'autunno, essere foglia
che s'imbeve di te sin nelle fibre
che l'uniscono al ramo, e il ramo al tronco,
e il tronco al suolo;e tu dentro le vene
passi, e ti spandi, e si gran sete plachi.
So che annunci l'inverno: che fra breve
quella foglia cadrà, fatta colore
della ruggine, e al fango andrà commista,
ma le radici nutrirà del tronco
per rispuntar dai rami a primavera.
Vorrei, pioggia d'autunno, esser foglia,
abbandonarmi al tuo scrosciare, certa
che non morrò, che non morrò, che solo
muterò volto sin che avrà la terra
le sue stagioni, e un albero avrà fronde.
Ada Negri
che s'imbeve di te sin nelle fibre
che l'uniscono al ramo, e il ramo al tronco,
e il tronco al suolo;e tu dentro le vene
passi, e ti spandi, e si gran sete plachi.
So che annunci l'inverno: che fra breve
quella foglia cadrà, fatta colore
della ruggine, e al fango andrà commista,
ma le radici nutrirà del tronco
per rispuntar dai rami a primavera.
Vorrei, pioggia d'autunno, esser foglia,
abbandonarmi al tuo scrosciare, certa
che non morrò, che non morrò, che solo
muterò volto sin che avrà la terra
le sue stagioni, e un albero avrà fronde.
Ada Negri
duenote- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 289
Data d'iscrizione : 14.10.14
Località : Città di fango e di mare
Pagina 22 di 24 • 1 ... 12 ... 21, 22, 23, 24
Argomenti simili
» Una frase al giorno
» Il Cibo è Poesia - Gustosità Iper...dietetiche
» Video - Rai2 - Unici, D'altro canto - Speciale su Mina - 7 novembre 2013
» Il Cibo è Poesia - Gustosità Iper...dietetiche
» Video - Rai2 - Unici, D'altro canto - Speciale su Mina - 7 novembre 2013
:: COMMUNITY :: Cultura e spettacolo :: Arte
Pagina 22 di 24
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|