Rassegna web

http://www3.varesenews.it/varese/marco-mengoni-emoziona-varese-in-ottocento-per-lui-275808.html

Marco Mengoni emoziona Varese: in ottocento per lui


In tantissimi per l'incontro con il cantante che ha vinto l'ultimo festival di Sanremo e che ha fatto tappa alla Casa del Disco per presentare il suo ultimo progetto discografico

Una folla di ottocento persone quella che ha accolto Marco Mengoni alla Casa del Disco di Piazza Podestà. Una folla annunciata da tempo che questo pomeriggio, venerdì 15 novembre, si è fatta sentire a gran voce. Mamme e figlie, intere famiglie, coppie di fidanzati tutti in fila per incontrare il ragazzo di ventiquattro anni (venticinque anni il 25 dicembre) che sta "stregandoo" migliaia di fan in tutta Italia e non solo. Sarà il sorriso magnetico o quella faccia da bravo ragazzo ma il ragazzo di Ronciglione continua a raccogliere consensi e questo 2013 si è rilevato un anno davvero ricco di successi.
Questo pomeriggio quando è arrivato alla Casa del Disco è stato accolto da un urlo emozionato da parte dei fan che lo stavano aspettando da ore. La fila infatti, è iniziata questa mattina alle 10 e fino alle 16 è continuata a crescere. "Tutto, mi piace tutto" spiegano le fan quando si chiede loro cosa le ha conquistate di Marco Mengoni. Lui, dall'altra parte, si presenta sempre sorridente e sempre disponibile. Fa la faccia intimidica e sorpresa quando si trova davanti una folla urlante tutta per lui.

"E' bellissimo" si sente dire passando vicino alle ragazze che aspettano il momento di poter ricevere un autografo dal cantante e intanto stringono tra le mani il nuovissimo confanetto di #prontoacorrereilviaggio. Un triplo cd dove sono contenuti l’album #prontoacorrere in versione live, il dvd con il backstage con un estratto del concerto di Taormina, oltre al cd integrale #prontoacorrere. Un confanetto senza il quale era impossibile entrare all'incontro con Marco Mengoni e che conterà oltre seicento vendite in un pomeriggio.

Appena arriva il momento degli autografi si mettono tutti in fila, ci vorranno ore per smaltirla mentre Marco Mengoni è invvicinabile dai giornalisti. Cosa concessa a chi ha collezionato 9 dischi di platino, 7 Wind Music Awards, 100 milioni di visualizzazioni su YouTube, la vittoria all'ultimo Festival di Sanremo, è stato considerato la Rivelazione dell’Eurosong 2013 e 40 date sold out nel 2013. Numeri che raccontano la storia di questo ragazzo di ventiquattro anni che di strada, dall'esordio di X-Factor ne ha fatta moltissima.

http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cultura%20e%20Spettacoli/il-mengoni-day-e-un-successo-ottocento-fan-e-bagno-di-note_1032726_11/

Il Mengoni day è un successo
Ottocento fan e bagno di note



Mengoni fa il botto a Varese. Non c’è stato maltempo che tenesse, 800 fans si sono radunati sin dal mattino per vedere il proprio idolo. Un pubblico trasversale, quasi totalmente al femminile, pronto a correre e a rimanere in attesa sotto l’ombrello, pur d’incontrarlo alla Casa del Disco.
Arrivano da Monza, Appiano Gentile, Saronno, Brescia, Torino, Canton Ticino e da tanti altre città per conoscerlo.
Una richiesta via mail è arrivata persino da Malta, da una ragazza che non ha trovato l’aereo per arrivare in tempo, ma che grazie allo staff se lo vedrà recapitare.
Marco si presenta sulla porta e saluta tutti: «Siete in tanti, bene! Fate dei bei sorrisi perché dobbiamo fare le foto».
I primi abbracci sono stati per i fan disabili e poi via come una catena di montaggio: foto, autografo, un saluto e qualche bacio.
Intanto fuori continuano lacrime e grida, ma c’è anche chi pensa a un ricordo sulla pelle in vista. «Appena potrò – dice Claudia Rossetti – mi tatuerò sulla spalla “l’Essenziale”. È un brano che mi ha cambiato la vita. Sono anche riuscita a dire al mio ex “grazie per avermi fatto male. Non lo dimenticherò”». Bruciate, nello store varesino, in pochi giorni oltre 500 copie di #Prontoacorrereilviaggio, cd e dvd live di Marco Mengoni che ripercorre il suo 2013 ricco di successi.
Dalla vittoria al Festival di Sanremo nella categoria Big, alla sfida europea dell’Esc per poi proseguire con L’Essenziale Tour, sold out ovunque, e il dvd live che include una parte del concerto che l’artista ha tenuto al Teatro Antico di Taormina quest’estate.

http://www.optimaitalia.com/blog/2013/11/16/elle-premia-marco-mengoni-per-il-suo-stile-neoromantico/118260

Elle premia Marco Mengoni per il suo stile “neoromantico”


Elle sceglie Marco Mengoni e lo premia come il personaggio italiano più elegante dell’anno.
Stiamo parlando della redazione di Elle Magazine, la rivista dedicata alla moda, allo shopping e alle tendenze che anno dopo anno conquistano l’Italia.

Il 2013 sta ormai per volgere al termine ed è tempo di bilanci. Non è un segreto che il 2013 abbia visto la rinascita del giovane Marco Mengoni, che ha voluto racchiudere il suo viaggio in musica nel DVD #Prontoacorrereilviaggio, uscito pochi giorni fa. E’ lui – indubbiamente – l’artista italiano che quest’anno ha conquistato più cuori a ritmo di hit di successo ed eventi sold out. La sua eleganza, firmata Ferragamo, è arrivato fin sul palco dell’ESC europeo ed ora è stata premiata anche dalla rivista Elle.
Sulle pagine del magazine si legge che Marco Mengoni è stato scelto come l’artista italiano più elegante del 2013 e piace perchè sfoggia un look sobrio ma elegante, all’altezza di ogni situazione.

Il suo stile: neoromantico
Perchè ci piace: perchè è classico, sartoriale, preciso, spesso ha il fazzolettino nel taschino moda anni ’30.

Questo si legge nel trafiletto a lui dedicato nella pagina dello speciale contenuto nel numero di dicembre 2013.

A Marco Mengoni dunque un doppio premio finale quest’anno: ha conquistato, con la sua musica, i migliori palchi italiani ed europei a suon del nuovo disco #Prontoacorrere e dopo aver vinto il Festival di Sanremo 2013 con “L’Essenziale” ha portato alto il nome dell’Italia persino oltreoceano, dove ha tenuto due spettacoli in occasione dell’HitWeek; ha conquistato, questa volta con la sua immagine, non solo migliaia di fan che giorno dopo giorno si uniscono al suo “Esercito” ma anche gli esperti del settore che lo eleggono a personaggio italiano più elegante dell’anno.

Una doppia vittoria che premia Marco Mengoni sotto ogni punto di vista..il tutto alla tenera età di 24 anni!

http://www.ilmessaggero.it/SPETTACOLI/MUSICA/marco_mengoni_messaggero_tv_musica_cantante/notizie/360433.shtml

Marco Mengoni mercoledì a Messaggero Tv:
invia le tue domande via twitter o per mail

Per Marco Mengoni, quello che si sta per chiudere, è stato un anno d'oro: dalla vittoria a Festival di Sanremo al successo dell'album Pronto a correre, all'esito del tour che continua a mettere insieme date, al successo come best italian act ai recenti Mtv european awards.

Il ragazzo di Ronciglione, che a dicembre compie 25 anni, verrà a raccontare tutto ciò al Messaggero mercoledì prossimo. Sarà a via del Tritone alle 15. Intervista e incontro coi fans. Occasione per tornare ampiamente su quanto è accaduto in questi mesi, nei quali ha corso e continua a correre su e giù per l'Italia con il suo show antologico, una sorta di autoritratto, una retrospettiva completa di quello che ha fatto nella sua giovane carriera, sbocciata con il trionfo esuberante a X Factor nel 2009, seguita da una sbornia da successo, poi dalla ripresa e dall'avventura festivaliera con un disco fatto con grande impegno e che per Marco ha significato un vero e proprio salto. Da una parte grazie alla collaborazione di grandi autori, da Gianna Nannini a Pacifico, a Cremonini, a Mark Owen dei Take That, a Ivano Fossati. Dall'altra perché ha dato un evidente segno di maturazione anche nelle sue capacità di interprete che riesce a misurare il proprio virtuosimo vocale. (m.mol.)

Invia subito la tua domanda al cantante via twitter usando l'hashtag #aMengonichiedo oppure con una mali all'indirizzo mengoni@ilmessaggero.it (specificando nome, cognome ed età)
Saranno selezionate le 10 migliori domande e 10 fan potranno farle di persona a Mengoni nella redazione del Messaggero.

http://www.bolognatoday.it/cronaca/marco-mengoni-copie-mondadori-azeglio-bologna.html

Marco Mengoni in via D'Azeglio: fan in fila per ore davanti a Mondadori


Sono venuti anche da altre città e sono stati in fila per ore davanti alla Mondadori, in via d'Azeglio: sono i fan di Marco Mengoni in attesa di un autografo sul cofanetto #prontoacorrereilviaggio, lasciapassare per entrare nel negozio.

Già due concerti tenuti a Bologna quest'anno, ma il giovane cantante è ancora accolto da star con canzoni e urla: il vincitore dell'ultimo festival di Sanremo, ha ricordato l'amico Lucio Dalla, nella via della sua casa, con il quale ha cantato Meri Luis: "Mi ha insegnato a ricominciare".

Metto solo l'inizio dell'articolo   

http://www.europinione.it/alfano-vendola-dalla-cancellieri-scelta-civica-venerdi-scandali-scissioni/

Cade a pezzi il Pdl
Chissà se Marco Mengoni, quando ha portato a Sanremo “L’essenziale”, immaginava di poter esprimere così bene il pensiero di molti che, nel mondo politico, hanno vissuto oggi una giornata di passione. “Mentre il mondo cade a pezzi, io compongo nuovi spazi”: questi versi, abusati dalle radio in tutto il 2013, farebbero da sfondo musicale perfetto alle dichiarazioni di ieri sera di Angelino Alfano, quando ha annunciato che non sarebbe entrato nella nuova Forza Italia, e che, insieme al gruppo delle “colombe” del Pdl, si appresta a creare un gruppo parlamentare autonomo chiamato “Nuovo centrodestra”. Cosa ci sarà poi di “nuovo” in una componente politica che ha come basi Alfano, Cicchitto, Quagliariello e Formigoni (che ha anche dato i numeri: 37 senatori e 23 deputati), rimane un mistero. Fatto sta che ha vinto la linea dura dei falchi, dopo il fallimento delle mediazioni di Berlusconi in vista del consiglio nazionale del partito di oggi.

http://www.advertiser.it/2013111713558/brand/domani-l-international-events-relational-strategies-grandprix-festeggia-con-marco-mengoni

Questa sera l’ International Events & Relational Strategies GrandPrix 2013 festeggia con Marco Mengoni

17 novembre 2013

Questa sera, all Alcatraz di Milano, l’International Events & Relational Strategies GrandPrix celebra la serata finale della sua ventesima edizione. Un traguardo significativo che presenta numeri di tutto rispetto, a conferma di una crescente vitalità delle formula che negli anni si è costantemente rinnovata e arricchita. Un centinaio di lavori iscritti, 17 giurati – protagonisti del marketing d’azienda e tecnici super partes specialisti del settore – per 24 premi di categoria e un solo GrandPrix: sono questi i numeri che stanno alimentato l’attesa per l’evento (#gpevent2013), che ogni anno premia l’eccellenza delle strategie di relazione dirette al consumatore: digital, promo, direct, pr ed eventi. Il premio organizzato, da TVN Media Group, vedrà stasera svolgersi una festa organizzata in due “tempi”. Nella prima parte, presentata da Gip, saranno rivelati i vincitori di categoria con la proclamazione dell’Events & Relational Strategies GrandPrix e video wall dedicato alla proiezione di tutti i lavori iscritti al concorso. A seguire, sarà la volta della guest star Marco Mengoni (nella foto) che dedicherà al pubblico una scelta dei suoi successi musicali. Il cantante,  premiato recentemente come ‘Best Italian Act’ per gli Mtv Ema 2013, vincitore della terza edizione di X Factor e del Festival di Sanremo 2013, si esibirà in una live session durante l’Anniversary Party nella seconda parte della serata, dalle ore 21,00. Il 20° International Events & Relational Strategies GrandPrix è realizzato grazie al contributo di Air Action Vigorsol, Getty Images, GolinHarris e Performachine. Durante la serata il team di GolinHarris presenterà la propria attività di Real Time Marketing, coinvolgendo un influencer (@lddio) al fine di creare conversazioni relativamente al trend #volevodire ed esplorare il mondo delle relazioni dal punto di vista della comunicazione. A supporto della comunicazione dell’evento è stato realizzato un radio comunicato di 30”, firmato da GolinHarris e pianificato da venerdì scorso su Radio Deejay. Alla serata di oggi è possibile partecipare solo su invito. Per partecipazioni e informazioni: grand.prix@tvnmediagroup.it

http://www.vanityfair.it/people/italia/13/11/20/marco-mengoni-nuovo-disco-los-angeles-tour-foto

Marco Mengoni, Los Angeles e ritorno

A 14 anni preparava cappuccini in un bar. Oggi incide nei mitici Sunset Sound Studios, e i suoi concerti sono sempre sold out. Perché, nel frattempo, si è trasformato in X-Man. Ecco le foto private del suo diario di viaggio.

Barba compatta nera. Occhi scuri come i capelli. All’aeroporto di Los Angeles, l’hanno guardato con sospetto. Nei controlli di sicurezza Marco Mengoni è stato scambiato per un arabo. «Guardate che sono italiano», è stato costretto a sottolineare. Non è bastato. L’hanno perquisito. Paura? Nessuna. Temeva piuttosto il volo lungo di ritorno. «Causa claustrofobia».
Era in California per un concerto nella Hit Week, il più importante festival di musica italiana nel mondo, alla Billboard Film & TV Music Conference. E per iniziare a lavorare al nuovo album ai Sunset Sound Studios: «Lì hanno registrato band eccezionali come i Beatles, i Doors, i Led Zeppelin».
Il suo anno era già stato di grazia: il trionfo a Sanremo, un tour da 40 date tutte sold out, unico artista italiano in gara al Worldwide Act degli Mtv Ema (vinto poi dal cinese Chris Lee). Chiudere il 2013 in America è stata la ciliegina sulla torta.
A milano è atterrato con una nostalgia («Ho un debole per il frozen yogurt agli smarties»), una valigia nuova e riempita lì («Il cambio era favorevole, ho preso pure un vinile di James Blake»), un tatuaggio in più («È un “esploso assonometrico”: due linee non chiuse su un braccio. Vengono utilizzate nell’industrial design, e se si chiudessero formerebbero il segno dell’infnito»).
Ha stanchezza da fuso orario che gli costa un lapsus sullo stato civile: «Sono nubile, celibe, com’è che si dice? Insomma, single». Ci gioca su: «Sono sempre stato un po’ matto. Da bambino, avrò avuto sei anni, mi lanciai a volo d’angelo in una piscina. L’acqua era alta un metro, e mi sono fatto un gran male».

Fu la prima volta che toccò il fondo in tutti i sensi?
«Forse feci peggio il primo giorno di lavoro da barista in uno stabilimento sul lago di Vico, a Viterbo. Avevo quattordici anni, e un grande desiderio d’indipendenza dai miei genitori, commercianti. Volevo emanciparmi, cominciare a pagarmi le cose da solo. È il turno dell’alba, i cacciatori dei boschi lì intorno vogliono i caffè alla svelta. Una signora mi chiede un cappuccino. Glielo metto sul bancone. È ustionante. Me lo tira addosso. Da allora non ho più sbagliato».
Sta dunque vivendo il suo riscatto esistenziale.
«Non ho di che lamentarmi. Durante il tour, nella coda fnale di In un giorno qualunque, ho iniziato ad abbracciare il pubblico. Un modo di arrendermi».
In che senso?
«Questo è stato un anno di lavoro duro. Non un gioco. In certi momenti, sentivo il bisogno di avere un clone. Poi mi ripetevo: “Dai, su, hai 24 anni: se non dai il massimo adesso, quando?”».
Nel backstage del cofanetto #Prontoacorrereilviaggio viene descritto come un eroe.
«Sono un eroe che piange. Se provo un’emozione forte, è facile che mi escano le lacrime. Per questo amo gli eroi latini, non quelli greci. E mi piace pensare di avere dei poteri, ma sono anche per il difetto che si vede».
Che poteri sente di avere?
«Sono un X- Man sul palco, su quell’accrocchio di ferro e legno. Io, che per timidezza non telefonavo agli amici, che fno a poco tempo fa avevo problemi a chiamare un taxi o un ristorante da prenotare, lì mi sento a casa: un “Cesare”».

Intervista a Giorgia, riporto. Solo la parte che riguarda Marco  

A proposito di voci: tempo fa, su Twitter, una serie di messaggi e una foto con Marco Mengoni. Collaborazioni in vista?
In quel periodo stava suonando nel posto in cui sono cresciuta e dove, tra l’altro, era nato mio nonno. A Marco voglio molto bene, nonostante non ci sia mai stata una vera frequentazione da amici: sin dagli esordi ho provato tante emozioni nell’ascoltare le sue esibizioni. Lui è unico, ha qualcosa che altri non hanno. In futuro, chissà: sarebbe bello cantare con una voce così bella.


http://velvetmusic.it/2013/11/20/giorgia-mia-martini-nel-95-mi-disse-che-avrei-vinto-sanremo-intervista/

http://www.ilmessaggero.it/SPETTACOLI/MUSICA/mengoni_marco_messaggero_tv_ospite_musica_cantante/notizie/360433.shtml

Marco Mengoni a Messaggero Tv intervistato dalle sue fan: delirio in via del Tritone


Marco Mengoni è arrivato al Messaggero. La visita non è passata inosservata, un centinaio di fan lo ha aspettato sotto la redazione. Un'attesa cominciata più di un'ora prima del suo arrivo e durato per tutta la registrazione dell'intervista. Alla fine, poi, un'uscita da grande star con annessi urla e applausi.
Ma le fan non sono tutte uguali, la passione le unisce, ma il destino no: dieci di loro, infatti, hanno avuto il privilegio di fare una domanda direttamente all'amatissimo Marco. Per le altre, in ogni caso la gioia di vedere da vicino il loro l'idolo.

http://www.ilmessaggero.it/spettacoli/musica/ragazza_che_parla_con_marco_mengoni_messaggero/notizie/366163.shtml

LA STORIA La ragazza che parla solo con Marco Mengoni

Per lei Marco Mengoni è una cura. Francesca 12 anni, vispa e intelligente, a volte rimane muta davanti al mondo, chiusa in sé stessa quasi incapace di ritrovarsi. Invece con Marco Mengoni è diverso. Le sue note, le sue canzoni hanno un effetto sorprendetemente benefico: la fanno rinascere, diventare estroversa, felice come dovrebbe essere una ragazzina della sua età. Per questo Francesca da Taranto è arrivata fino sotto la sede del Messaggero in via del Tritone. Per lei si è realizzato un sogno: poter abbracciare il suo cantante prediletto.

Una storia a lieto fine per Francesca che è una ragazzina sveglia e intelligente ma che a volte si perde in una timidezza profonda che le impedisce addirittura di parlare. Timidissima Francesca dai capelli biondi. E gli effetti non si sono fatti attendere. Marco Mengoni si è dedicato a Francesca: l’ha avvicinata nella portineria del giornale dove si è fatto fotografare insieme a lei e le ha anche dato un bacio nei capelli. E’ sembrato di assistere ad un miracolo.

Francesca si è emozionata e ha iniziato a parlare come un fiume in piena. Ha subito telefonato con il suo cellulare rosa a un’amichetta per dirle che ce l’aveva fatta a vedere il suo cantante del cuore. Il papà e la mamma di Francesca sono impiegati statali stanno vicino a Francesca in tutti i modi proprio per farla sbloccare dalla sua introversione.
«Le assicuro - racconta la mamma commossa - che Marco Mengoni riesce a a far rinascere mia figlia. La sua musica è la colonna sonora costante nella nostra casa così come i suoi poster sono dappertutto. Ringrazio il Messaggero per aver regalato questo attimo di felicità a Francesca che giorno dopo giorno sta sempre migliorando».
La ragazzina esce dal giornale raggiante, felice e sa che le arriveranno le foto scattate insieme al suo idolo musicale. «Vorrei fare solo una richiesta - aggiunge la mamma -. Potere avere un incontro con Marco Mengoni per farci parlare mia figlia. Sono sicura che così quei momenti bui di Francesca davvero potranno sparire».

http://www.rollingstonemagazine.it/musica/interviste-musica/rs-interview-michele-canova-litalia-non-e-rock-e-pop/

RS Interview: Michele Canova: l’Italia non è rock. È pop!

È il produttore più ambito d'Italia. Dietro tutti i dischi più venduti c'è sempre il padovano maniaco dei Cure. Che da un anno s'è trasferito a Los Angeles, perché "saturato" dal mercato nazionale. Con lui abbiamo fatto una lunga chiacchierata...

Di Paolo Madeddu

A guardare la classifica dei dischi italiani più venduti, salta fuori sempre lui. Michele Canova Iorfida è in questo momento il produttore più ambito d’Italia, e da gente che fa cose diversissime. Cantautori (Luca Carboni), ex talent (Alessandra Amoroso), rapper (Fabri Fibra), interpreti affermate (Giorgia), popstar moderne (Marco Mengoni), popstar esportabili (Tiziano Ferro), popstar nazionali (Jovanotti). C’è di tutto, tranne – forse l’avrete notato – il rock. E dire che lui, quarantenne cresciuto a Padova, ha passato la gioventù in un bagno di grunge. Gli abbiamo chiesto conto anche di questo in una chiacchierata che, dobbiamo avvertirvi, è diventata lunghissima perché lui è torrenziale e appassionato, e gli argomenti su cui uno come lui può dire cose intriganti sono tanti… Quindi l’intervista è suddivisa in due parti, la prima è un po’ più generale, la seconda forse sarà intrigante per addetti ai lavori o musicomani interessati a come nasce un disco e come funziona la musica oggi.

Il rock italiano, quel poco che c’è, non ti ha mai cercato.
“Non è successo. Sai, conta molto anche il curriculum, e io vengo giudicato per Ferro, Ramazzotti, Lorenzo”.

Ma con questa esposizione al pop, i tuoi gusti sono cambiati?
“Beh, al mio liceo, a Padova, tutti ascoltavano Doors, U2 e Led Zeppelin – e anch’io, anche se tuttora la mia band preferita sono i Cure. Ma a 16 anni spendevo tutta la paghetta nelle cose nuove che arrivavano, Mudhoney, Screaming Trees, Soundgarden. È stato bello vedere quelle band decollare. Poi, sparendo il grunge, è cominciato il pop programmato, la mia reazione è stata innamorarmi dell’r’n’b. Lì è stato decisivo l’incontro con Tiziano Ferro, io non amavo l’r’n’b, mi sembrava una cosa tecnica, è stato Tiziano Ferro a farmi una testa così con R. Kelly, a me sembravano basi pop molto ‘ignoranti’, con l’enfasi sulle battute. In realtà era già l’inizio della contaminazione col pop, perché l’r’n’b di inizio anni ’90 era molto suonato, era per intenditori”.

Scusa, torno un attimo sul rock – sai, il giornale e i lettori partono da quella roba lì. Perché il rock sta male?
“Sta veramente male o si sta rigenerando in qualcos’altro? In America il folk-rock è fortissimo. E non solo Mumford & Sons e Lumineers. C’è tutto un immaginario e dei gruppi che qui non arrivano, e del resto a volte sono fortissimi nel loro stato, come in California i Dawes, Edward Sharpe and the Magnetic Zeros. E poi c’è parecchio metal. I generi in America non muoiono mai, a partire dal blues. C’è spazio per tutto, è tutto meno legato alle mode”.

Quindi secondo te è soprattutto l’Italia che ha un problema col rock?
“Penso proprio di sì. Del resto lo dicono in tanti, non ci appartiene”.

Eppure negli anni ’90 c’erano Ligabue, Litfiba, Vasco negli stadi.
“Mah, per me Vasco è un cantautore, Ligabue pure, e i Litfiba erano quelli sperimentali di 17 Re. L’Italia non è rock, è pop. C’è gente che aveva delle cose da dire e ha usato il rock come mezzo. Come prima facevano i cantautori, che si ispiravano smaccatamente a Bob Dylan, perché ci ispiriamo sempre a cose estere. Oggi cambia il genere ma Fedez fa la stessa cosa, per lui il rap è un mezzo per comunicare, come per Fibra. Lorenzo è un caso particolare, lui ha superato tante fasi, ha sempre usato tutto. A me il rap non piaceva ma il suo disco Lorenzo 1992 lo ascoltavo. Lui sa prendere tutto e rimanere se stesso. Mi sembrava impossibile pensare che un giorno avrei prodotto i suoi dischi. Anche se ascoltavo più Carboni”.



Alla fine, hai prodotto tutti e due. È che ti cercano proprio tutti.
“E io scappo a Los Angeles. Sono arrivato a una specie di saturazione del mercato italiano. Un anno fa ho aperto la mia società, ho preso uno studio all’interno dei Sunset Studios, lì sono passati i dischi di Led Zeppelin, Doors, Rolling Stones”.

Cervello in fuga? Disilluso dal tuo Paese?
“No. Voglio stare dove succedono le cose. Non è snobismo, sono consapevole di quanto è grandioso quello che ho avuto finora. Senza Tiziano sarei rimasto a Padova, non sarei niente. Fortuna, talento e passione mi hanno assistito, anche quando mia madre mi diceva di lasciar perdere”.

Come hai iniziato?
“Uscito dal classico mi sono iscritto a filosofia. Avevo studiato violino al conservatorio ma l’insegnante insisteva rudemente che non era roba per me… Quando invece mi sono trovato tra le mani i primi sintetizzatori, i computer col midi, l’Atari ST, mi sono appassionato. Ho iniziato a fare cosette locali. Nel 1992, al mare, ho incontrato Leandro Barsotti, cantautore e giornalista delle mie parti: avevo un campionatore, lui si è incuriosito e mi ha tirato dentro un mondo che non conoscevo, non sapevo nemmeno cosa facesse un produttore. Mi sono trovato a fargli da arrangiatore. Da allora ho fatto un sacco di gavetta, robe dimenticatissime. All’inizio degli anni ’90 di colpo tutti facevano dischi, era diventato più facile. Ma nel frattempo c’erano i licenziamenti, le fusioni tra le major. Lavoravo con budget inesistenti, mi arrangiavo, facevo davvero tutto, anche il fonico. Avevo i tavoloni di legno del Brico coperti di tastiere e computer, e l’insonorizzazione fatta con i cartoni delle uova. Tutti i soldi che guadagnavo li reinvestivo in elettronica. Intanto imparavo sul campo i fondamenti della composizione, i dettagli su struttura, lunghezza, inciso, tonalità della canzone. Finché un giorno Mara Maionchi, dopo il lavoro con Barsotti, mi ha presentato un giovane su cui voleva puntare, Tiziano Ferro. Sono passati 12 anni. Sembra ieri che io e Tiziano andavamo a Padova a mangiare al Burger King. Ma abbiamo fatto 5 dischi insieme”.

Quelli che oggi ti scelgono, cosa si aspettano? Un suono, un approccio?
“La verità è che in Italia c’è sempre meno scelta. Devo dire di no a un sacco di gente, mi spiace ma non ho proprio tempo. Quando ero giovane i produttori erano molti di più. La crisi della discografia è stata enorme, e chi è più forte o ha il coraggio di investire si ingrandisce. Io ho sempre scelto di rilanciare. Perché ho veramente la passione di stare 15 ore in studio e giocare coi sintetizzatori. Ora non vado via per presunzione, se vado in America è anche per essere l’ultimo. L’italiano è una forza nella costa west per tutto, tranne che per la musica. Design, ristoranti, auto, chef che girano in Ferrari… la moda un po’ meno. Musica, niente, ma è lì che nasce il 90% della musica del mondo. La mattina mi alzo e trovo gente leggendaria. E avevo bisogno di questo, dell’adrenalina, dello stimolo. Qui le sfide erano solo con me stesso. Ora in America magari ne esco schiacciato, tutto può essere. Ho scelto apposta lo studio famoso per respirare questa cosa qui. Per ora sono il ragazzino che risolve problemi al computer di Glyn Johns, e lui mi dice ‘Uh, ti devo un favore, passa quando vuoi’”.

Il tuo pantheon di produttori?
“Rick Rubin sicuramente. Non l’ho mai conosciuto, anche se alle nove di sera l’ho visto arrivare al Sunset Sound con i Black Sabbath per fare un overdub di armonica nello Studio 2 dove i Beatles hanno suonato l’ultima volta nel ’69, e dove io ho fatto Marco Mengoni. In tutte le sue cose è mitico, è un produttore vecchia scuola, non mette le mani, ha il suo fonico, giudica la canzone. Mi piace Dr. Luke che a Los Angeles ora come ora è Dio, perché ha saputo fare songwriting. Che è l’ulteriore sintesi, il produttore che scrivere anche il pezzo, che è una cosa che qui ho potuto iniziare a fare grazie a Lorenzo”.

Italiani?
“Mauro Malavasi – ecco, lui è il mio vero idolo: ha lavorato con Dalla, Bocelli, Carboni. I suoi dischi sono stati campionati da Michael Jackson e R. Kelly. Lui mi faceva dire ‘Uh, chi è questo genio’. Faceva milioni e milioni di copie, a un certo punto anche lui è andato in America ma non stava bene in Usa, voleva i tortellini e i portici, New York lo straniava, allora Dalla lo riportò in Italia”.

Giovani?
“Mi sembra che non ci siano”.

Dicono che sei ruvido.
“Ho questa fama con gli artisti, dico quello che penso”.

Hai avuto problemi?
“Con Tiziano mai, eravamo due ragazzini, abbiamo scoperto il grande gioco della musica insieme. Ma la prima volta che incontrai Jovanotti, Lorenzo disse al manager ‘Non farmelo mai più trovare’. Quando era venuto da me era in difficoltà con le vendite, io ero il ragazzetto del momento che stava andando bene con Tiziano Ferro. Solo che dissi ciò che pensavo del disco che mi aveva portato (era Buon sangue). Esagerai, dissi cose che non avrei dovuto dire di fronte agli altri. Pensai ‘Me lo sono giocato’, ma lui fu molto coraggioso e intelligente. Certo la pensavamo proprio in modo opposto, ci siamo incazzati anche, ma per robe tipo la batteria entra qui – no, la batteria entra dopo. È che alla fine siamo tutti e due presi dalla musica come da ragazzini”.



Sì, dà questa sensazione.
“Lui è uno presentissimo, se potesse starebbe qui tutto il giorno con me in studio. Anche Fibra è stato difficile da convincere su certe cose. All’inizio fui io a insistere per lavorare insieme, avevo avuto un incidente in moto pauroso, lo ascoltavo in ospedale, il suo disco mi faceva stare meglio, lo facevo sentire a tutti gli infermieri – sembravo un rincoglionito, del resto avevo pure preso una botta in testa. Così lo andai a cercare; lui era diffidentissimo, oltre tutto all’epoca odiava Lorenzo. Peraltro, se adesso gli faccio qualche base è proprio per merito di Lorenzo, diciamo che la mia carriera di compositore parte da lui. Le basi le facevo per divertirmi, perché tutte queste tastiere ti tirano fuori un po’ di creatività, ogni nuovo acquisto mi portava a giocare e studiare lo strumento”.

Delle nuove generazioni di artisti chi hai conosciuto altrettanto preso dalla musica?
“Stranamente, i giovani lo sono molto poco. I meno giovani, molto di più. Tipo Zucchero. È come Lorenzo: devi sentire questo, che bello, qui tu cosa faresti? Questo approccio entusiasta, di scoperta continua, nei giovani non lo vedo. Un altro è Gianni Morandi, gli piace tantissimo parlare di arrangiamenti, confrontare il modo di lavorare che aveva assieme a Ennio Morricone, con quello attuale. Per me è un invito a nozze, mi piace tantissimo parlare con i musicisti, specie se ascoltavo i loro dischi. L’altra sera abbiamo fatto una cena io, Carboni e Antonacci e abbiamo passato metà serata a parlare di Lucio Dalla, sono saltati fuori aneddoti fantastici, ci divento matto. La musica è cambiata ma a me interessa ancora sapere come e perché nascevano i dischi, i retroscena, mi entusiasma”.

Qui finisce la prima parte e si entra nella tecnica del producer!

Ma spiegami, tu inizi a lavorare pensando: “Ho qui Antonacci, quindi devo fare questo è quello”? E come arrivi, che so, ad Alessandra Amoroso?
“Lì me lo ha chiesto la casa discografica, ma soprattutto Tiziano: ha sempre detto che credeva in un salto di qualità di Alessandra. Maria De Filippi ha favorito la cosa, gli ha chiesto, penso in trasmissione, se avrebbe voluto scrivere un pezzo per la Amoroso, lui ha risposto che avrebbe scritto volentieri tutto l’album. Comunque, è bello discutere dischi a tavolino e parlarne con gli artisti. Ma la verità è che il disco nasce mettendogli le mani sopra. Non ho mai discusso un pezzo prima, se l’ho fatto, quasi sempre mi sono contraddetto. È solo provando due, cinque dieci arrangiamenti diversi, o giocando con gli strumenti e i suoni, che si sente se una cosa ti colpisce e piace, è ancora un mestiere molto istintivo, almeno per me”.

Ma una casa discografica ti dà carta bianca o hai dei diktat?
“No. E comunque io dico di no all’80% di quello che mi propongono. E mi propongono quasi tutto. Nel caso di Mengoni è stata la Sony a chiamarmi. Ma una cosa che mi ha insegnato Celso Valli è che il rapporto va creato con l’artista, non con la casa discografica. Sembra banale, ma in Italia per anni non è accaduto”.

Se un tuo disco non va bene come metabolizzi?
“La verità è che io so già che non va bene. Il livello brutto, il disastro lo so già mentre lo faccio”.

Sorprese ne hai avute?
“Non dico mai ‘Venderemo centomila copie’. Posso sentire che il pezzo piacerà, andrà tanto in radio. Le cose negative si capiscono dall’alchimia in studio, io posso cercare di sovvertire, ma il disco non è mio, è dell’artista. Però sono rimasto meravigliato da Anima di Damiano, che usciva da X Factor“.

Damiano, Anima:


Quello con la barba, vero?
“Io di X Factor feci solo Giusy Ferreri, vendite enormi. Allora dissi: ‘ok, con i talent può bastare’. Invece, mi portarono Damiano. Il disco mi piacque tantissimo, secondo me facemmo un bel lavoro, non mi sono mai spiegato come mai non abbia fatto il botto”.

Non c’era il personaggio?
“Beh, in tv bucava, è arrivato in finale. Quindi il suo flop mi ha spiazzato. Un altro caso è Time out di Max Pezzali, in cui però ad avere l’ultima parola era sempre Claudio Cecchetto. Lì secondo me sbagliarono i singoli, dovevano far uscire Time out, loro pensavano che li prendessi in giro. Comunque dai, il 90% delle volte ho avuto buoni risultati, direi”.

E in America cosa farai?
“Sony-Emi mi ha contrattualizzato a livello mondiale in esclusiva. Ho detto: mi impegno ad andare a L.A. e pago tutto io, ma voi mi mettete in contatto con gli autori americani. Mi dò 5 anni di tempo per provare a imbastire una carriera. Per cominciare mi hanno mandato una venezuelana, una top-liner che sta per fare il suo disco. A Los Angeles il lavoro è così: il produttore fa la base. Più figo sei, più ti mandano bravi top-liner, che sono gente che fa melodia e testo. Che arrivano e in un’ora cantano su questa base che non hanno mai sentito, a meno di non essere i più strafighi che hanno preteso di sentirla per email altrimenti non si muovono. I pezzi di una popstar come Rihanna nascono così: base su cui un cantante/compositore mette melodia e testo. Quindi ecco che nei prossimi giorni saremo in studio io, una Venezuelana che ha lavorato con Shakira, un canadese mandato da Drake – e nessuno di noi tre si conosce. Oppure, alla major c’è uno che dice ‘Abbiamo un autore molto importante in Israele, deve lavorare a Los Angeles, mandiamolo da Canova che è uno appena arrivato, ma ha lo studio figo’”.

Rihanna, Pure it Up:


Questo modo di lavorare enfatizza il divario tra cantanti solisti e gruppi.
“Detto tra me e te, è anche un motivo per cui sta peggiorando la musica”.

Perché detto tra me e te?
“Perché se dobbiamo dirlo ai lettori possiamo dirlo in maniera migliore: è uno dei motivi per cui si sta ampliando il divario tra musica buona e musica brutta. La gente brava viene tutta risucchiata verso l’alto. A Dr. Luke gli arriva la topliner di turno, la più brava di tutte; lui è il più veloce e sintetico a capire cosa fare, ci lavora poi dà tutto a Rihanna che ci mette del suo, assistita dalla coach vocale che prende 5000 dollari a canzone e le dice cose tipo ‘Per questa canzone pensa a tua nonna così ti intristisci’, o dà istruzioni per lo studio, tipo: ‘Per questa canzone Rihanna canterà con dei pupazzi rossi attorno, perché questo influenzerà la sua intenzione vocale’”.

E intanto come è cambiata la canzone pop?
“È sempre più compressa, in tutti i sensi. La musica è vita, e tutte le arti sono un riflesso della vita e cose che ti sono successe. E questa è un’epoca di sintesi. Il ritornello negli anni ’90 arrivava dopo un minuto e venti secondi, nel 2000 dopo un minuto, ora dopo 50-55 secondi. E se metti il ritornello all’inizio è ancora meglio”.

Ma era già la regola di Nile Rodgers. Perlomeno con gli Chic.
“Lui lo ha capito per primo. Che poi la cosa permette, a chi lo desidera, di far funzionare tutto al contrario, non rivelando: la gente si aspetta il ritornello, e tu invece crei tensione e glielo dai dopo due minuti e mezzo. Perché comunque oggi il pop è molto condizionato dalla dance, più che nei decenni precedenti. Nella dance, però, ci sono grandi attese, c’è la costruzione, il build-up è quasi più importante dell’inciso. L’esempio massimo credo sia…”.

Rihanna?
“Il pezzo con Calvin Harris. Mi ricordo che fu Lorenzo a chiamarmi dicendo ‘Devi sentirlo assolutamente’, io ascoltai e dissi: ‘Che cavolo è, sembra Saturday Night di Whigfield!’. È solo col secondo ascolto, quando sai che dopo carica, che fai caso a quanto devi aspettare, all’attesa e alla sottolineatura. Poi, comunque, il pop è sempre stato influenzato da cosa c’è in classifica. Il che non significa che tutto ciò che è in classifica sia bello, ovviamente, alcune cose non mi piacciono per niente”.

Rihanna We Found Love, ft. Calvin Harris:


Parliamo anche di suoni. C’è una selezione naturale? E dipende dal passaggio dal cd all’mp3, dallo stereo alle cuffie, all’ascolto coi computer?
“So che c’è chi ha analizzato tecnicamente le hit degli ultimi trent’anni lavorando con gli spettri di frequenze. La differenza tra mp3 di buona qualità e un brano non compresso c’è sempre, quasi qualsiasi persona può sentirla. Ma non credo alla selezione dei suoni indotta dall’mp3, anche perché l’mp3 soprattutto con la qualità superiore dei codec o con la possibilità di avere un rate variabile di encoding a seconda di quante informazioni sono contenute in quel preciso secondo nel pezzo, fa sì che in un pezzo con grande dinamica e molti strumenti il codec sia in grado per un secondo di salire quasi al non compresso, poi andare verso un decrescendo, un momento con meno strumenti – operando la compressione lì. Quindi non puoi dire che mp3 o streaming cambiano i suoni. Però puoi dire che cambia il missaggio, cioè come questi suoni vengono incapsulati dal fonico. Il formato toglie estremi quindi tu comprimi la musica. Ma il vecchio metodo del ‘louder is better’, che ha portato al disastro tanti vecchi dischi, su tutti l’album dei Metallica inascoltabile a basso volume, è stato abbastanza abbandonato, la ‘loudness war’ è finita e si è tornati a un minimo di dinamica in più. Non ai livelli di quando una volta sentivi un disco dei Supertramp con un impianto pazzesco e la differenza tra strofe e incisi poteva essere anche di 18-19 db. Oggi tra volume di strofa e inciso la differenza è 3 db, ma in qualche caso anche 1 db. È difficile creare emozione con questo espediente. La prima fonte di emozione nella musica è il volume, pensa solo ai Nirvana quando arrivavano all’inciso. Quindi come fai a emozionare oggi? Con l’arrangiamento. Anche facendo grandi svuotamenti. È vero, se svuoti il volume rimane inchiodato a quel livello lì – ma le orecchie devono sentire lo svuotamento, e soprattutto la mente deve sentirlo. È tutto un gioco nuovo, lavorare con poca dinamica e riuscire lo stesso a emozionare. La sfida è tutta lì.

E il cambiamento mentale dell’ascoltatore nella fruizione?
“Quello è evidente. Più ancora adesso con Spotify, lo streaming. L’mp3 è vecchio, iTunes secondo me è destinato a finire. Un abbonamento è più sensato. Ma l’mp3 in questo senso aveva già fatto la differenza: più la musica è volatile e più è fatta per un dispositivo mobile. Ora la musica pesando pochissimo e potendosi spostare ovunque diventa facilmente comprabile dai ragazzini e l’età si sposta verso il basso, perché il 40enne medio non riesce a tener dietro tecnicamente allo scenario che cambia. E anche questo è un fattore che favorisce una crescita del teen pop. Inoltre lo streaming cambia la considerazione per la musica, ha meno peso in tutti i sensi, diventa più intrattenimento. Non vorrei dare una connotazione negativa, non sono uno di quelli che ‘ah, il digitale rovina tutto, l’analogico sì che suona bene…’. TUTTO suona bene. Conta la testa e la mano di chi usa le cose, abbiamo gli strumenti per far suonare come un nastro una registrazione digitale freddissima. Ci sono tecnologie ed esperienza per far suonare bene le cose. Ma lo streaming alla lunga pone una condizione emotiva che non è facile da capire per le generazioni precedenti, ed è che se io ho tutto, non ho niente. Non sono certo contro lo streaming, ma fa parte del mio lavoro tener conto che la gente si rapporta alla musica in modo diverso”.

L’Italia forse è un caso particolare.
“Sì, e anche questo rende difficile lavorarci. Se ho capito bene, i dati di Spotify Premium indicano un’utenza italiana di 50mila, contro 500mila nel Regno Unito. Intanto il cd crolla del 20% e il digitale sale del 3%. Che è un aumento inconsistente come quello dei vinili: c’è, ma è irrilevante. Poi è impressionante la stagionalità del mercato: da aprile a settembre ci sono settimane in cui se vendi 1800 copie sei primo in classifica. Mentre da ottobre ci vuole un po’ di più, la Amoroso la prima settimana ne ha fatte 25mila. La vera valutazione la fai sulla permanenza”.

Ora si parla del fenomeno del rap.
“I ragazzi che comprano album hip-hop li acquistano subito, il giorno dell’uscita, credo che ci sia una complicità con l’artista per mandarlo appositamente al n.1, c’è un rapporto di questo tipo. Poi qualcuno che fa il disco più ricco ed elaborato continua a vendere. Però, potrei sbagliarmi, ma secondo me l’hip-hop non sarà mai un fenomeno per il grande pubblico, si assesterà”.

Anche se ora la commistione col pop è sempre più pronunciata? I rapper italiani cantano molto.
“Non è che mi stupisca, la commistione è una cosa mondiale. Nel rap italiano sta avvenendo come in Usa, mixare strofe rappate e incisi r’n’b. Fedez è quello che cerca di farlo di più, forse Fibra è quello che lo ha fatto per primo e per quanto mi riguarda avrebbe dovuto farlo anche di più. Emis Killa un po’ canta. A me piace questo Giaime, me l’ha fatto conoscere la figlia del mio amico Pino “Pinaxa” Pischetola, ascolta Minorenni coi trampoli.



E tu? Come è cambiato il tuo rapporto con la musica? Ora sezioni ogni cosa che senti?
“Chiunque cerchi di fare musica per mestiere ha questo approccio, anche il ragazzo che vuol fare il chitarrista e ascoltando i Led Zeppelin si concentra sulla chitarra. È ovvio che dopo un po’ di anni senti tutto su due piani, uno emozionale e uno di scomposizione, io mentre sento il pezzo di Drake non posso non chiedermi come mai la cassa è così rotonda, e domandarmi perché io non riesco ad arrivare a 60 hertz così pulito. Poi parte del nostro lavoro è cercare di copiare per assorbire. Imparare ogni dettaglio e sovvertirlo. E chiedersi ma perché un suono che ha un decay che dura due secondi non lo metto per un minuto, per farlo diventare etereo. Oppure un riverbero, farlo durare 30 secondi alla James Blake. Copiare non è una roba brutta, è anche una cosa che si fa per imparare, proprio come a 16 anni rifai alla chitarra i Led Zeppelin. O nel mio caso, i Cure”.

http://www.glamour.it/flash/glam-setter/2013/11/21-elisa-video

Vi racconto com'è girare un video musicale...

Non so nemmeno da dove iniziare, intanto che ci penso girls vi faccio rosolare un po' d'invidia, durante la mia carriera da Music Icon come si usa dire oggi ho avuto la fortuna di lavorare con artisti del calibro di Marco Mengoni, J Ax, Club Dogo, Crookers, Salmo, Luca Dirisio, Fedez...

Ogni volta è un'emozione ma anche tanta tensione perché sul quel set tutto quello che fai di solito nel tuo lavoro, ovvero stare in posa te lo devi dimenticare... "te devi moveeee" per dirla alla Verdone!
Interpretare bene un ruolo per me è sempre una sfida ma è anche molto divertente.

Sul set si alternano attimi di "serietà" molto brevi ad attimi di caos e risate... Le ore di lavoro sono tante e quindi si pranza tutti insieme come una famiglia di matti, raccontandosi aneddoti di altri set o i vari scherzi fatti dai "capi" agli ultimi arrivati...

E direte voi:"Sì, ok, hai rotto e stare con i cantanti?!".
Loro sono molto alla buona forse perché sanno che essendo tu lì per lavoro non sia una stalker! Devo ammettere che sul set mi sono capitati molti momenti di ridarola/imbarazzo. Ad esempio nella scena del video in cui raggiungo Marco Mengoni: ci dovevamo guardare negli occhi per tutto il tragitto e vuoi che ci eravamo a malapena presentati, vuoi che io camminavo sopra delle finte montagnette di muschio stile Dottor House con le mani giunte piene di fragole e sterpaglie varie... ci veniva così da ridere che l'abbiamo dovuta rifare qualche volta!
Oppure con Di Risio quando ho dovuto interpretare la meccanica ammiccante e staccare un pezzo di scotch con i denti: peccato che me n'è rimasto attaccato un pezzo così grande che invece di sembrare sexy sembravo un ostaggio!
"Ciak, scena 1, take 2", in gergo, in parole povere: "rifamo"!!!

Notizia di un po' di tempo fa


http://dizionari.zanichellipro.it/album-della-settimana/2013/10/11/marco-mengoni-prontoacorrere-2013/


L'album della settimana





Della serie uno su mille ce la fa: Marco Mengoni da Ronciglione (1988) approda alla terza edizione di ‘X Factor’ (2009) vincendolo grazie a una spiccata capacità vocale. Nel 2011 Lucio Dalla lo chiama per duettare insieme in Meri Luis, e nello stesso anno partecipa al Festival di Viareggio dedicato a Giorgio Gaber dove interpreta con positiva leggerezza l’impegnativa Destra sinistra. La consacrazione avviene con L’essenziale, canzone azzeccata, vincitrice al Festival di Sanremo 2013. Convince nella stessa manifestazione la sua rilettura di Ciao amore ciao di Luigi Tenco. Nell’aprile 2013 rappresenta l’Italia all’Eurovision Song Contest.

#PRONTOACORRERE
Sony, 2013 – ★★★
L’estro artistico gli viene riconosciuto da colleghi prestigiosi che scrivono canzoni per lui, Gianna Nannini con Bellissimo, ma soprattutto Cesare Cremonini, con la melodica La valle dei re, e Spari nel deserto di Ivano Fossati, con ritmo scandito dalla sezione fiati. Per niente in soggezione, Mengoni mostra doti di autore con il brano vincitore del Festival di Sanremo (L’essenziale) e con una ballata corposa e ben orchestrata (Natale senza regali), il tutto con la supervisione artistica di Michele Canova Iorfida. Cambiato il team di lavoro: in crescita.

http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2013/11/22/news/mengoni-a-pescara-folla-alla-feltrinelli-1.8161473

Mengoni a Pescara, Folla alla Feltrinelli/ Foto

Delirio per la presenza del cantante che ha vinto Sanremo, nella libreria del centro per presentare il cd/dvd e per firmare autografi

PESCARA. C’è stato chi, da Trieste, ha preso il treno nella notte per essere a Pescara alle prime luci del mattino. Perché? Perché alla Feltrinelli c’è Marco Mengoni, pronto per regalare abbracci, foto e autografi e per presentare il nuovo cd/dvd intitolato #prontoacorrereilviaggio.
Porte aperte dalle 16 e 30, ma sin dal mattino una fila lunghissima ha affollato la via sino all’incrocio con corso Vittorio. Arrivati all’ingresso, un braccialetto rosso per guadagnare il secondo piano ed arrivare da lui, dal vincitore di Sannremo, per pochi secondi , una stretta di mano, un sorriso.

http://www.napoliurbanblog.it

Lunedì a suon di musica

By Claudio Palumbo on novembre 24, 2013


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Inizio settimana all’insegna della musica, nel capoluogo partenopeo, note di qualità tra raffinatezza cantautoriale e la vocalità del miglior pop tricolore. A dividersi il “palco” domani, 25 novembre, saranno Marco Mengoni e Franco Battiato.

Il primo, vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, celebrerà con i suoi fan i fasti di un’annata straordinaria, per il successo dell’ultimo tour “Essenziale”, in una sessione di firma copie alla Feltrinelli Express di Piazza Garibaldi,  domani alle ore 16. #prontoacorrereilviaggio è l’ultimo lavoro appena uscito lo scorso 12 novembre, una sorta di diario di bordo del tour in dvd, con le immagini del backstage, e il cd live del concerto di Taormina, tenuto a fine agosto. Retroscena di un’annata  sicuramente da incorniciare per l’artista laziale, dimostrata dall’esaurimento di pass all’evento di domani, concessi a chi abbia già acquistato il cofanetto. Questo l’ultimo annuncio della stessa Feltrinelli che prevede il pienone nel pomeriggio d’inizio settimana.

La serata, invece, sarà dedicata a palati fini e nostalgici, grazie al cantautore siciliano Franco Battiato, mente geniale che ha saputo mostrare sapientemente il suo talento anche da regista cinematografico, oltre che compositore. Il live del suo ultimo progetto, “Diwan, l’essenza del reale”, si svolgerà nella cornice storica del Teatro Augusteo, nel cuore della città, alle ore 21.

Diwan è un termine arabo che significa “registro”, ciò che in poesia prende il nome di “Canzoniere”, una raccolta cioè di componimenti sopravvissuti dell’autore. “Diwan-L’essenza del reale” è un progetto nato in occasione dell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, in associazione con il Parco della Musica di Roma, curato da Oscar Pizzo e fondato dallo stesso cantautore catanese.

Il progetto riesuma vecchi manoscritti della scuola poetica araba, instauratasi in Sicilia in tre secoli intorno all’anno mille, ma non solo. Vi sono anche composizioni del cantante stesso, quali: “Haiku”, “La cura”, “Le Sacre Sinfonie del Tempo”, “Un oceano di silenzio” e “Stranizza d’amuri”, tutte riarrangiate e adattate al clima etno-arabeggiante e cosmopolita che si respira fortemente nell’insieme. Sul palco ci saranno anche altri musicisti di alto livello, come Etta Scollo, Nabil Salameh, Sakina Al Azami, Carlo Guaitoli e Gianluca Ruggeri,  tra i tanti.

Non resta allora che augurare un “Buon Inizio Settimana”, all’insegna della buona musica.

http://cultura.panorama.it/musica/cantanti-italiani-twitter-2013-jovanotti-emma-mengoni

I 40 cantanti italiani più amati su Twitter nel 2013. Jovanotti trionfa, Emma e Mengoni in top 10


Gli artisti musicali sono (quasi) tutti sul social network più amato. Ecco la classifica dei più seguiti oggi, tra notizie di vita privata e di carriera discografica. Il social network dei 140 caratteri vi stupirà

di Alessandro Alicandri

Dopo un anno, torna aggiornata nel 2013 (dopo quella del 2010 , quella del 2011  e la più recente del 2012 ) la classifica degli artisti italiani più amati su Twitter. Ecco i nomi presenti nel social network più in voga del momento.
Abbiamo selezionato i quaranta più amati utilizzando come riferimenti gli artisti più amati nelle chart italiane, tra Fimi e iTunes. Useremo come riferimento anche i 40 nomi più seguiti dello scorso anno come base, quindi potreste trovare eccezionalmente qualche artista oggi non presente in alcuna classica.
Il parametro di calcolo sarà ancora una volta il numero di follower, la quota di utenti che seguono l’artista. Vi chiediamo, qualora lo vogliate, di segnalarci nei commenti pagine meritevoli e non considerate in questa nostra classifica.
Primo posto per Jovanotti (1 milione 868 mila follower - Twitter ufficiale di Jovanotti ). Aumentano di oltre 500 mila utenti i seguaci della pagina di Lorenzo Cherubini. Mantiene la prima posizione con un grosso distacco nei giorni di uscita del suo "Lorenzo negli Stadi - Back Up Tour 2013", di cui abbiamo proposto la nostra recensione nei giorni scorsi. La sua pagina, personale e molto aggiornata, accoglie spunti che vanno ben oltre la promozione. Il suo volto è nella copertina nel nuovo dizionario del pop rock Zanichelli.
Secondo posto per Ligabue (1 milione e 72 follower - Twitter ufficiale di Ligabue ). Ottime notizie per l'artista rock di "Mondovisione", in uscita il 26 novembre. Dopo il lancio del singolo "Il sale della terra", è arrivato nelle radio "Tu sei lei", una delle canzoni d'amore più intime dell'artista. Ha presentato il suo nuovo disco in una conferenza stampa di cui vi abbiamo riportato i dettagli . La sua seconda posizione arriva con un aumento di 400 mila follower in un anno.
Terzo posto per Laura Pausini (982 mila follower - Twitter ufficiale di Laura Pausini ). La regina di Facebook arriva anche sul podio degli artisti più seguiti sul social dei cinguettii. La sua platea su Twitter è aumentata di 200 mila follower in un anno. Ottimo esordio nella classifica Fimi per "20 - The Greatest Hits", il doppio cd (anche più dvd) dedicato al ventennale di carriera dell'artista. Ecco su Panorama.it il report completo della conferenza stampa dedicata al lancio del suo nuovo lavoro. Ha da poco partecipato ai Latin Grammy per celebrare la carriera di Miguel Bosé.
Quarto posto per Fabri Fibra (931 mila follower - Twitter ufficiale di Fabri Fibra ). Inarrestabile Fabri rimane saldo nella parte alta della classifica. Unico rapper nella top 10, ha chiuso il suo "Panico Tour", di cui abbiamo seguito la data di Milano . Il singolo ufficiale attualmente in rotazione è "Bisogna scrivere", uno dei singoli più amati dai fan dell'artista estratto da "Guerra e Pace".
Quinto posto per Tiziano Ferro (545 mila follower - Twitter ufficiale di Tiziano Ferro ). Ospite di una delle recenti puntate di X Factor ha annunciato un album "speciale" che verrà alla luce nel corso del 2014. È l'artista salito maggiormente in classifica nell'ultimo anno, salendo di ben tre posizioni. Aspettiamo quindi il suo ritorno dopo il lavoro da produttore per Alessandra Amoroso e Baby K.
Sesto posto per Emma Marrone (536 mila follower - Twitter ufficiale di Emma Marrone ). La notizia è che guadagna dallo scorso anno ben 6 posizioni entrando di diritto nella top 10. È nel pieno del suo "Schiena Tour", l'artista nata a Amici che ha da poco festeggiato le vendite multiplatino del suo ultimo album. Nei palazzetti italiani sta proponendo uno show importante, ricco di sold out. Ha ospitato nella tappa di Milano Kekko Silvestre dei Modà e Nesli. Il singolo attualmente in rotazione radiofonica (con videoclip) è "L'amore non mi basta".
Settimo posto per Marco Mengoni (517 mila follower - Twitter ufficiale di Marco Mengoni ). Nuovo ingresso in classica, assente nella scorsa edizione, oggi arriva in top 10. Unico artista maschile di nuova generazione, unico volto dal talent X Factor nelle prime posizioni, si gode il successo di "Prontoacorrere" con l'edizione speciale "Il viaggio", con un dvd che contiene un'ora e mezza di live e interviste ai protagonisti di questo anno grandioso per il vincitore di Sanremo.
Ottavo posto per Vasco Rossi (442 mila follower - Twitter ufficiale di Vasco Rossi ). Scende di due posizioni il grande rocker che festeggia 35 anni di concerti. È disponibile il suo nuovo singolo "Cambia-Menti" in attesa del suo "Live Kom 014" in sei date negli stadi solo a Roma e Milano. La data del 5 luglio a San Siro è già sold out.
Nono posto per Cesare Cremonini (438 mila follower - Twitter ufficiale di Cesare Cremonini ). Rimane saldo nelle prime dieci posizioni uno dei più importanti cantautori italiani. Cremonini sta preparando proprio in questi mesi il suo nuovo album di inediti, che segue "La teoria dei colori". L'annuncio è arrivato su Facebook a metà novembre, con grande gioia di tutti i suoi fan.
Decimo posto per i Negramaro (416 mila follower - Twitter ufficiale dei Negramaro ). Unica band nella top 10, è attualmente in tour fino a dicembre con la loro "festa rock", così viene definita dai fan e dalla critica, i loro live sono (come sempre) un grande evento. "Una storia semplice", la raccolta di grandi successi più inediti, è da 54 settimane in classifica. È tra i 10 album più longevi nella classifica italiana in questo momento.
Posizioni dalla 11 alla 20
Undicesimo posto per Alessandra Amoroso (Twitter ufficiale di Alessandra Amoroso )
Dodicesimo posto per Max Pezzali (Twitter ufficiale di Max Pezzali )
Tredicesimo posto per Eros Ramazzotti (Twitter ufficiale di Eros Ramazzotti )
Quattordicesimo posto per Irene Grandi (Twitter ufficiale di Irene Grandi )
Quindicesimo posto per Elisa (Twitter ufficiale di Elisa )
Sedicesimo posto per Emis Killa (Twitter ufficiale di Emis Killa )
Diciassettesimo posto per Fedez (Twitter ufficiale di Fedez )
Diciottesimo posto per Gigi D'Alessio (Twitter ufficiale di Gigi D'Alessio )
Diciannovesimo posto per Biagio Antonacci (Twitter ufficiale di Biagio Antonacci )
Ventesimo posto per Il Volo (Twitter ufficiale de Il Volo )
Posizioni dalla 21 alla 30
21 - Gué Pequeno
22 - Arisa
23 - Giorgia
24 - Fiorella Mannoia
25 - Modà
26 - Elio e le Storie Tese
27 - Club Dogo
28 - Malika Ayane
29 - Jake La Furia
30 - Gianna Nannini
Posizioni dalla 31 alla 40
Salmo (31), Andrea Bocelli (32), Alex Britti (33), Niccolò Fabi (34), Ensi (35), Noemi (36), Subsonica (37), Max Gazzé (38), Luca Carboni (39), Francesco De Gregori (40)

http://www3.varesenews.it/musica/marco-mengoni-racconta-il-suo-viaggio-musicale-in-un-e-book-276577.html

Marco Mengoni racconta il suo viaggio musicale in un e-book
Il libro virtuale sarà disponibile dal 3 dicembre

Da martedì 26 novembre sarà in pre-order il primo iBook realizzato da un artista italiano per iTunes. Dopo il successo degli iBook di Coldplay e Led Zeppelin, è proprio Marco Mengoni il terzo artista a livello mondiale e il primo italiano a cui iTunes ha chiesto di raccogliere un anno di colori, emozioni e immagini in un unico imperdibile documento.
Edito Sony, #PRONTOACORREREILMIOVIAGGIO è un iBook Author, un libro virtuale pensato e ideato interamente da Marco, che lo potrà aggiornare con contenuti sempre nuovi: grazie ad una modalità di fruizione totalmente innovativa, l'utente potrà godere di un'esperienza veramente unica e assolutamente inedita per il mercato italiano.
25 video, incluso un minuto del videoclip di “Bellissimo”, e oltre 230 foto per 45 pagine di emozioni divise in 8 capitoli: questo libro digitale racconta il basckstage esclusivo di un anno particolarmente fortunato, dalla nascita del nuovo progetto dopo due anni di silenzio alla vittoria a Sanremo; dalla conquista di riconoscimenti come i Best European Act per Mtv (unico italiano nella storia, e ancora primo e unico italiano finalista nella top ten della classifica degli artisti mondiali), al racconto per immagini e video di 40 tappe del tour tutte sold out; dall’esperienza all’Eurovision grazie al quale è stato presente in tutte le classifiche europee, e che oggi lo ha portato ad essere l’artista più premiato all’ Eurosong Awards 2013 alla registrazione del dvd al Teatro Antico di Taormina.
Ma anche selfie, autoscatti di un periodo che lo vede impegnato sui set dei cliccatissimi videoclip, nei backstage del palco, in compagnia di colleghi e collaboratori, e anche in alcuni divertenti momenti di vita privata con lo scopo di non raccontare solo un anno per immagini, ma soprattutto le emozioni che lo hanno accompagnato.

#PRONTOACORREREILMIOVIAGGIO arriva sul mercato insieme al triplo cofanetto di #PRONTOACORRERE, che ha riportato l’album presentato allo scorso 63° Festival di Sanremo al terzo posto, nuovamente sul podio della classifica italiana dei cd più venduti, conquistando un vero record nella top ten con 35 settimane di permanenza.
Dopo una prima fase di pre-order al prezzo speciale di 4,99€ , l'iBook sarà messo in vendita dal 3 Dicembre 2013 (al prezzo di 5,99€) e sarà disponibile su iPad e Mac (con sistema operativo OS X Mavericks).
Un vero evento non solo per "l'Esercito" dei fan che seguono il cantautore di Ronciglione, ma anche per tutti coloro che, appassionati di tecnologia, troveranno questo iBook una vera e propria rivoluzione nella fruizione di un racconto esclusivo.

http://www.optimaitalia.com/blog/2013/11/26/si-blocca-la-feltrinelli-di-napoli-per-marco-mengoni-foto-gallery-dellevento/120200?fb_action_ids=732741510087957&fb_action_types=og.likes&fb_ref=AL2FB&fb_source=other_multiline&action_object_map=%5B190468401144927%5D&action_type_map=%5B%22og.likes%22%5D&action_ref_map=%5B%22AL2FB%22%5D

Si blocca la Feltrinelli di Napoli per Marco Mengoni

L’arrivo di Marco Mengoni blocca la stazione Garibaldi di Napoli.E’ accaduto ieri pomeriggio, a partire dalle 16.30, quando chiunque tentasse di prendere un treno con partenza Piazza Garibaldi si è trovato di fronte una fiumana di fan impazziti per l’arrivo del Re Matto.
Giovani e giovanissimi presidiavano l’ingresso della Feltrinelli il cui primo piano è stato completamente bloccato in quanto destinato ad accogliere Marco Mengoni per il suo firma-copie napoletano. Nonostante l’incontro fosse previsto per le 17.00 il cantante è arrivato un po’ prima per incontrare i fan disabili.

E intanto, fuori dai locali della libreria, mamme, bambini , ventenni (ma possiamo giurare la presenza anche di ragazzi più adulti) intonavamo a squarciagola tutti i brani di Pronto a Correre. Il freddo calato all’improvviso sulla capitale partenopea e la pioggia snervante non sono serviti a scoraggiare l’esercito, grintoso e caparbio come sempre, disposto ad aspettare qualche ora alle intemperie pur di strappare un autografo ed una foto. Non sono mancate le lamentele di chi, in cambio di tanto sacrificio, si sarebbe aspettato qualche minuto di attenzione in più: ma lo sappiamo, accontentare oltre 2000 persone ammassate in uno spazio ridotto non è certo cosa agevole.

Ancora un trionfo di pubblico a coronare un anno di enormi successi per Mengoni che, dopo la vittoria del Festival di Sanremo, non ha smesso di collezionare traguardi importanti: ultimo per cronologia il titolo di “Miglior artista maschile dell’anno” agli Eurosong Awards.

http://music.fanpage.it/la-pioggia-non-ferma-l-esercito-di-fan-napoletani-di-marco-mengoni-video/

La pioggia non ferma l’”Esercito” di fan napoletani di Marco Mengoni (VIDEO)


Il vincitore di Sanremo 2013 è in giro per promuovere il suo #prontiacorrereilviaggio, il cofanetto con cd/dvd che racchiude questo 2013 magico. Le teelcamere di Fanpage erano tra i fan in occasione della tappa napoletana del firma copie.

La pioggia non ferma i fan di Marco Mengoni, accorsi a Napoli ieri 25 ottobre per salutare, guardare e toccare il loro idolo. Le telecamere di Fanpage hanno seguito l’ “Esercito” (così come sono chiamati i suoi fan) che ha atteso di poter incontrare il cantante di #prontoacorrere che era alla Feltrinelli di Piazza Garibaldi per il suo firma copie, cantando le sue canzoni per riscaldarsi. Un successo bagnato da una pioggia che non ha dato tregua ma che non ha scoraggiato i ragazzi che hanno atteso ore e ore in fila, da soli o accompagnati da genitori pazienti. L’amore dei fan incorona quello che è stato un anno magico per Marco Mengoni, cominciato con la Vittoria di Sanremo con “L’essenziale”, con un tour tutto esaurito, la vittoria agli MTV Europe Music Awards come Best Italian Act (e meritandosi di giocarsi la nomination per il “Best WorldWide Act”) e l’uscita del film concerto #prontoacorrereilviaggio.

E da oggi i fan potranno anche ordinare il primo iBook realizzato da un artista italiano per iTunes, in cui l’ex vinbcitore di X Factor raccoglie le immagini di questo 2013, terzo artista mondiale a cui è stato chiesto dopo Coldplay e Led Zeppelin. Il libro si chiama #prontoacorrereilmioviaggio e spotrà essere aggiornato in continuazione da Mengoni. per ora l’iBook consta di 25 video, incluso un minuto del videoclip di “Bellissimo”, e oltre 230 foto per 45 pagine di emozioni divise in 8 capitoli.


Servizio, riprese e montaggio: Peppe Pace

http://www.kataweb.it/tvzap/2013/11/26/x-factor-per-il-sesto-live-a-ritmo-dance-con-marco-mengoni-1455598/

X Factor, per il sesto live a ritmo dance con Marco Mengoni


Giovedì 28 novembre alle 21.10 su Sky Uno va in onda il sesto Live Show di X Factor 7, l’ultima fermata prima di scoprire gli inediti e i nomi dei cinque semifinalisti. La puntata è divisa in due manche, la prima a tema “dance”, in cui i cantanti si sfideranno ciascuno con due brani. Ma i sei talenti rimasti in gara, non saranno però gli unici a esibirsi giovedì prossimo. Dopo la partecipazione agli Home Visit con Mika, torna sul palco che l’ha reso famoso: Marco Mengoni. Anche il secondo ospite proviene da X Factor, per la precisione dalla sesta edizione britannica: Olly Murs. Il giovane cantautore inglese ha già inciso tre album e dopo il grande successo del singolo Troublemaker ha aperto i concerti di Robbie Williams durante il Take the Crown Stadium Tour. Olly Murs ha duettato anche con Giorgia con Did I Lose You, il brano inserito nel nuovo album della cantante, Senza Paura.

http://skyuno.sky.it/skyuno/news/2013/11/26/x_factor_2013_sesta_serata_ospite_marco_mengoni.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

X Factor riabbraccia Marco Mengoni

Marco Mengoni ospite della sesta puntata di X Factor 2013
L'artista di Ronciglione, vincitore della terza edizione, torna sul palco che lo ha lanciato: era il 2 dicembre 2009. L'altro ospite della sesta puntata è l'inglese Olly Murs. Appuntamento su Sky Uno giovedì 28 novembre dalle ore 21.10
Il sito di X Factor - Guida Tv: guarda quando va in onda X Factor 2013 - Marco Mengoni a X Factor 2013 - Tutto su Marco Mengoni Marco Mengoni, il Re Matto Tour - Sanremo 2013, vince Marco Mengoni

Si torna sempre in due posti: sul luogo del delitto o su quello del successo. Marco Mengoni, per fortuna, fa parte della seconda schiera. E in questo 2013 che volge al termine di soddisfazioni nello zainetto che mai abbandona le sue spalle ne ha messe. A partire dal Festival di Sanremo, vinto con l'Essenziale. Poi ci sono state, in ordine sparso, la partecipazione all'Eurovision Song Contest 2013, l'uscita del secondo album #PRONTOACORRERE, fino a vincere il Best Italian Act all'ultima edizione degli Eurpean Music Awards di Mtv.

Giovedì 28 novembre Mengoni sarà ospite di X Factor 2013. Si prsenterà da popstar su quel palco dove la prima volta è salito da concorrente. Ma il livello emotivo non cambiera di molto. E' di cuore tenero, il ragazzo. Sentirsi addosso gli occhi di chi sogna il suo percorso sarà di certo emozionante per lui. Sullo stesso palco salirà Olly Murs, 29 anni, anche lui reduce da un grande 2013 che lo ha visto condividere il palco con Robbie Williams nel "Take the crown Stadium Tour" e poi duettare con Giorgia nel brano "Did I lose you", che fa parte di "Senza paura", il fresco album dell'artista romana, e comparirà anche nel prossimo di Murs.

L'appuntamento con Marco Mengoni e Olly Murs a X Factor 2013 è giovedì 28 dalle ore 21.10 su Sky Uno

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Fimi - Federazione Industria Musicale Italiana

La #musica che avanza grazie all'#innovazione.

Dopo gli unici due #ibook presentati da artisti musicali quali #LedZeppelin e #Coldplay, arriva il terzo #ibook a livello mondiale, il primo in italia per iTunes: Marco Mengoni con #PRONTOACORREREILMIOVIAGGIO!

http://www.musicroom.it/articolo/marco-mengoni-non-me-ne-accorgo-video-ufficiale-e-testo-del-nuovo-singolo/39923/

Marco Mengoni, Non me ne accorgo: video ufficiale e testo del nuovo singolo


Da venerdì 29 novembre 2013 è in rotazione radiofonica il nuovo singolo di Marco Mengoni, Non Me Ne Accorgo tratto da #Prontoacorrere, l’album di inediti uscito lo scorso marzo su etichetta Sony Music. L’uscita di Non Me Ne Accorgo è accompagnata dal video live registrato nel Teatro Antico di Taormina con la regia di Christian Biondani ed estratto da #Prontoacorrereilviaggio, il triplo cofanetto che contiene l’album in versione live, il cd integrale arricchito da due bonus track, e il dvd con il backstage di un anno davvero meraviglioso per il cantante di Ronciglione.
Grazie a #Prontoacorrereilviaggio, questa settimana Marco Mengoni ha riconquistato il podio della classifica italiana risalendo dalla quattordicesima alla terza posizione tra gli album più venduti in Italia, dopo ben 35 settimane di permanenza del disco in top-ten.

http://xfactor.sky.it/2013/11/28/la-finale-x-factor-2013-2/

Gli ospiti della finale di X Factor 2013

Manca sempre meno! Il 12 dicembre il Mediolanum Forum ospiterà l’ottavo Live Show di #XF7… la finale! Finalmente scopriremo quale, tra i 12 concorrenti con cui tutto è iniziato, sarà il vincitore della settima edizione di X Factor.

Ma per un’edizione da record ci vuole una finale da record… e non intendiamo deludervi! Cinque grandissimi ospiti calcheranno il palco del Mediolanum Forum durante l’ultima puntata del programma più esplosivo dell’anno. Tre meravigliosi artisti italiani e due grandi star internazionali!

Il primo artista internazionale sarà Woodkid! Yoann Lemoine è un regista di video musicali e graphic designer francese, ma non solo: con lo pseudonimo di Woodkid, infatti, Yoann è diventato un cantautore neofolk e il suo primo album, The Golden Age, ha stregato il pubblico e la critica per le sue sonorità sofisticate e suggestive. Ora questo artista poliedrico si prepara a incantare il pubblico di X Factor!

E infine, la boy band che ha polverizzato ogni record con 35 milioni di dischi in 3 anni, al vertice delle classifiche mondiali per 64 volte: gli One Direction torneranno sul palco di X Factor per farci impazzire con una performance sensazionale!

I cinque idoli delle teenager di tutto il mondo, lanciati dall’edizione UK di X Factor, riempiranno di calore ed entusiasmo il Forum, in un crescendo di emozioni che si concluderà con l’incoronazione della nuova star della musica italiana.

Elisa tornerà a X Factor dopo la fantastica partecipazione al primo Live Show. La musicista friulana aveva inaugurato #XF7 cantando “Qualcosa Che Non C’è” con il nostro cast al completo e ora sarà ospite della finale che proclamerà il vincitore di questa edizione. Sarà molto emozionante rivedere questa grande artista sul palco di X Factor per una puntata così speciale!

Un’altra grande voce italiana risuonerà nel Mediolanum Forum durante la finale di X Factor: quella di Giorgia! La cantante romana ha da poco rilasciato il suo nono album, Senza Paura, da cui è stata estratta la bellissima Quando Una Stella Muore. Ci aspettiamo una performance davvero indimenticabile da parte di quest’artista straordinaria!

Infine, tornerà a farci visita una nostra “vecchia” conoscenza: Marco Mengoni! Il vincitore della terza edizione di X Factor non ha certo bisogno di presentazioni. Il suo secondo album, #Prontoacorrere, ha macinato un successo dopo l’altro, diventando uno dei dischi più venduti del 2013. Siamo davvero entusiasti di ospitare questa superstar targata X Factor!

Siete pronti ad applaudire questi quattro ospiti sensazionali e a scoprire chi sarà il vincitore di #XF7? Non perdete la finale di X Factor 2013 in diretta dal Mediolanum Forum il 12 dicembre alle 21:10 su Sky Uno!