Poesia altro respiro
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Re: Poesia altro respiro
:arco:
La mattina come seta antica , sopra i cieli che scorrono velocissimi, il corpo è nuovo e anche la mente
Cieli sereni
XV
Adolescenza del giorno fonte prima della gioia
il mirto antico scrolla il suo capo
s'aprirà il grembo delle lodole alla luce
starà librata una canzone
Seminando i dorati grani d'orzo del fuoco
Ai quattro venti
E liberando la beltà terrestre.
Odisseo Elitis da " Orientamenti" ( 1939)
La mattina come seta antica , sopra i cieli che scorrono velocissimi, il corpo è nuovo e anche la mente
Cieli sereni
XV
Adolescenza del giorno fonte prima della gioia
il mirto antico scrolla il suo capo
s'aprirà il grembo delle lodole alla luce
starà librata una canzone
Seminando i dorati grani d'orzo del fuoco
Ai quattro venti
E liberando la beltà terrestre.
Odisseo Elitis da " Orientamenti" ( 1939)
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
:arco: lirici greci
astri, a cerchio di stupenda luna:
abbassano i radiosi visi, quando
immensa, assoluta luna, sbianca
la terra
Saffo , fr. 34
astri, a cerchio di stupenda luna:
abbassano i radiosi visi, quando
immensa, assoluta luna, sbianca
la terra
Saffo , fr. 34
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
Solo
Fanciullo, io già non ero
come gli altri erano, nè vedevo
come gli altri vedevano. Mai
derivai da una comune fonte
le mie passioni - nè mai,
da quella stessa, i miei aspri affanni.
Nè il tripudio al mio cuore
io ridestavo in accordo con altri.
Tutto quello che amai, io l'amai da solo.
Allora - in quell'età - nell'alba
d'una procellosa vita - fu derivato
da ogni più oscuro abisso di bene e male
il mistero che ancora m'avvince -
dai torrenti e dalle sorgenti -
dalla rossa roccia dei monti -
dal sole che d'intorno mi ruotava
nelle sue dorate tinte autunnali -
dal celeste baleno
che daccanto mi guizzava -
dal tuono e dalla tempesta -
e dalla nuvola che forma assumeva
(mentre era azzurro tutto l'altro cielo)
d'un demone alla mia vista.
Edgar Allan Poe
From childhood's hour I have not been
As others were; I have not seen
As others saw; I could not bring
My passions from a common spring.
From the same source I have not taken
My sorrow; I could not awaken
My heart to joy at the same tone;
And all I loved, I loved alone.
Then- in my childhood, in the dawn
Of a most stormy life- was drawn
From every depth of good and ill
The mystery which binds me still:
From the torrent, or the fountain,
From the red cliff of the mountain,
From the sun that round me rolled
In its autumn tint of gold,
From the lightning in the sky
As it passed me flying by,
From the thunder and the storm,
And the cloud that took the form
(When the rest of Heaven was blue)
Of a demon in my view.
Fanciullo, io già non ero
come gli altri erano, nè vedevo
come gli altri vedevano. Mai
derivai da una comune fonte
le mie passioni - nè mai,
da quella stessa, i miei aspri affanni.
Nè il tripudio al mio cuore
io ridestavo in accordo con altri.
Tutto quello che amai, io l'amai da solo.
Allora - in quell'età - nell'alba
d'una procellosa vita - fu derivato
da ogni più oscuro abisso di bene e male
il mistero che ancora m'avvince -
dai torrenti e dalle sorgenti -
dalla rossa roccia dei monti -
dal sole che d'intorno mi ruotava
nelle sue dorate tinte autunnali -
dal celeste baleno
che daccanto mi guizzava -
dal tuono e dalla tempesta -
e dalla nuvola che forma assumeva
(mentre era azzurro tutto l'altro cielo)
d'un demone alla mia vista.
Edgar Allan Poe
From childhood's hour I have not been
As others were; I have not seen
As others saw; I could not bring
My passions from a common spring.
From the same source I have not taken
My sorrow; I could not awaken
My heart to joy at the same tone;
And all I loved, I loved alone.
Then- in my childhood, in the dawn
Of a most stormy life- was drawn
From every depth of good and ill
The mystery which binds me still:
From the torrent, or the fountain,
From the red cliff of the mountain,
From the sun that round me rolled
In its autumn tint of gold,
From the lightning in the sky
As it passed me flying by,
From the thunder and the storm,
And the cloud that took the form
(When the rest of Heaven was blue)
Of a demon in my view.
cassandra- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
:marcotauro:
IL CODICE
L'angelo è un codice che
dobbiamo decifrare al centro di noi stessi?
Un abissso?Una nuda realtà, non un segno.
Il posto è a posto.
Il segno senza sostegno è vagante.
E il bambino da solo afferra rapido
la rapida immagine di un paesaggio
appena abbozzato nel volo da un'altezza contenuta
in un solo sguardo
" Più dei trattati va cercata
la visione "
borbotta l'alchimista cieco
inseguendo un lampo
del proprio volto sul fondo di una ciotola piatta
che splende nel riquadro del tavolo verde
e si addentra di più nel folto dei propri simboli
Mercurio brilla , la traccia colora e il fuoco
corre.Non ha fine la la caccia
per riuscire a contenere
quel che contiene l'abissso.
Incipit di " Terza Elegia. il Codice " di Ivan Strpka , poeta slovacco contemporaneo
IL CODICE
L'angelo è un codice che
dobbiamo decifrare al centro di noi stessi?
Un abissso?Una nuda realtà, non un segno.
Il posto è a posto.
Il segno senza sostegno è vagante.
E il bambino da solo afferra rapido
la rapida immagine di un paesaggio
appena abbozzato nel volo da un'altezza contenuta
in un solo sguardo
" Più dei trattati va cercata
la visione "
borbotta l'alchimista cieco
inseguendo un lampo
del proprio volto sul fondo di una ciotola piatta
che splende nel riquadro del tavolo verde
e si addentra di più nel folto dei propri simboli
Mercurio brilla , la traccia colora e il fuoco
corre.Non ha fine la la caccia
per riuscire a contenere
quel che contiene l'abissso.
Incipit di " Terza Elegia. il Codice " di Ivan Strpka , poeta slovacco contemporaneo
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
quasi un sonetto per il cambio della stagione, un'aura sospesa , un 'attesa
in omaggio al Premio Nobel 2011 per la Letteratura, il poeta svedese Tomas Tranströmer
Mistero per la strada
Si posò la luce del giorno sul viso di un uomo addormentato.
Gli giunse un sogno più vivido.
Ma non si svegliò.
Si posò l’oscurità sul viso di un uomo in cammino
Tra la gente nei raggi di sole
Forti e impazienti.
D’un tratto si fece buio come per il temporale.
Io ero in una stanza che conteneva tutti gli istanti -
Un museo di farfalle.
Tuttavia il sole era forte come prima.
Traduzione di F. Buffoni
in " Songs of spring" Quaderno di traduzioni, Marcos y Marcos 1999
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
:arco:
Respiro, una poesia che in questo spazio mancava
RESPIRO
Lenti e tropicali, i sobborghi
si sciolgono nel sole obliquo:
tutto è possibile,si è fermato,
è finito e pronto a succedere.
Lull
Tropical and slow, the suburbs
loosen in the tilting sun:
everything is possible, has stopped,
is finished and about to happen.
Patrick Mc Guinnes " I canali di Marte " Faenza, 2006
Respiro, una poesia che in questo spazio mancava
RESPIRO
Lenti e tropicali, i sobborghi
si sciolgono nel sole obliquo:
tutto è possibile,si è fermato,
è finito e pronto a succedere.
Lull
Tropical and slow, the suburbs
loosen in the tilting sun:
everything is possible, has stopped,
is finished and about to happen.
Patrick Mc Guinnes " I canali di Marte " Faenza, 2006
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
Oh essere anche noi la luna di qualcuno!
Noi che guardiamo
essere guardati, luccicare
sembrare da lontano
la candida luna
che non siamo.
Vivian Lamarque
Noi che guardiamo
essere guardati, luccicare
sembrare da lontano
la candida luna
che non siamo.
Vivian Lamarque
Jazzbianco- Admin.
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Re: Poesia altro respiro
Così siamo
Dicevano, a Padova, "anch'io"
gli amici "l'ho conosciuto".
E c'era il romorio d'un'acqua sporca
prossima, e d'una sporca fabbrica:
stupende nel silenzio.
Perché era notte. "Anch'io
l'ho conosciuto".
Vitalmente ho pensato
a te che ora
non sei né soggetto né oggetto
né lingua usuale né gergo
né quiete né movimento
neppure il né che negava
e che per quanto s'affondino
gli occhi miei dentro la sua cruna
mai ti nega abbastanza
E così sia: ma io
credo con altrettanta
forza in tutto il mio nulla,
perciò non ti ho perduto
o, più ti perdo e più ti perdi,
più mi sei simile, più m'avvicini.
Andrea Zanzotto
Dicevano, a Padova, "anch'io"
gli amici "l'ho conosciuto".
E c'era il romorio d'un'acqua sporca
prossima, e d'una sporca fabbrica:
stupende nel silenzio.
Perché era notte. "Anch'io
l'ho conosciuto".
Vitalmente ho pensato
a te che ora
non sei né soggetto né oggetto
né lingua usuale né gergo
né quiete né movimento
neppure il né che negava
e che per quanto s'affondino
gli occhi miei dentro la sua cruna
mai ti nega abbastanza
E così sia: ma io
credo con altrettanta
forza in tutto il mio nulla,
perciò non ti ho perduto
o, più ti perdo e più ti perdi,
più mi sei simile, più m'avvicini.
Andrea Zanzotto
Jazzbianco- Admin.
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Re: Poesia altro respiro
questa domenica conclude una settimana che è cominciata con l 'eco di guerriglie urbane, ha visto la caduta definitiva di Gheddafi e l'inasprirsi della crisi economica: guardiamo dunque all'Italia, anche dall'alto...
Sorvoli
A
Se l'Europa ci appare unita
non lo si deve al disegno
d'un arcaico geografo
che ha cucito insieme
le attuali nazioni
come pelli di bestie,
nè a uno spirito comunitario,
ma alla mobilità delle merci
con noi inclusi.
B
Se teniamo all'unità d'Italia
la si richiami nazione,
e non più paese, che è
un'ipocrita dizione.
Quello che ci unisce
è anche la pigrizia
alleata alla legge di gravità.
Ma non saranno le leghe
a dividere gli italiani
più che gli scioperi di privilegiate corporazioni
insensibili alla solidarietà
verso i quasi simili.
C
Al poliziotto Marlowe
a Raymond Chandler sembrano ispirarsi i nostri
Borsellino , Falcone
investigatori che sfidano il crimine
per l'equivalente di
25 dollari al giorno,
più le spese, e niente altro.
Eroi dal costo zero, che
lottano nell'indifferenza,
e talvolta muoiono anche, se serve
alla trama
protagonisti domiciliati
nel cuore della gente
in assenza di romanzi.
Valentino Zeichen , 1993
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
Oggi entriamo veramente nell'autunno...anche il passo stagionale del giorno si è fatto più greve, più freddo: è il tempo che aiuta la fantasia riflessiva, il pensiero sulle cose che impalpabili costituiscono quelli che chiamiamo giorni .
Octavio Paz
L’assetato
Per trovarmi, Poesia,
mi cercai in te:
stella d’acqua che si sfalda,
l’essere mio s’annegò.
Per cercarti, Poesia,
feci naufragio in me.
Poi presi a cercarti, per
fuggire da me:
oh quel folto di riflessi
in cui mi perdei!
E quando feci ritorno
quello che trovai fu
lo stesso volto perduto
nella stessa nudità,
le stesse acque specchianti
alle quali non berrò
e alle sponde dello specchio
me stesso morto di sete.
Octavio Paz
L’assetato
Per trovarmi, Poesia,
mi cercai in te:
stella d’acqua che si sfalda,
l’essere mio s’annegò.
Per cercarti, Poesia,
feci naufragio in me.
Poi presi a cercarti, per
fuggire da me:
oh quel folto di riflessi
in cui mi perdei!
E quando feci ritorno
quello che trovai fu
lo stesso volto perduto
nella stessa nudità,
le stesse acque specchianti
alle quali non berrò
e alle sponde dello specchio
me stesso morto di sete.
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
Regolamenti doganali
Se un giorno la morte mi travolgesse
con l'involontaria indifferenza di un autobus urbano,
conservatemi l'utimo sorriso.
Può darsi che io visiti una qualche stella
i cui regolamenti doganali proibiscano
l'importazione della tristezza.
Luis Manuel Garcia
Se un giorno la morte mi travolgesse
con l'involontaria indifferenza di un autobus urbano,
conservatemi l'utimo sorriso.
Può darsi che io visiti una qualche stella
i cui regolamenti doganali proibiscano
l'importazione della tristezza.
Luis Manuel Garcia
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Re: Poesia altro respiro
Nei silenzi che seguono le giornate più difficili , c'è una voce che può essere solo la voce di un bambino come è quella di un poeta:
Piccola elegia
Si è avviato sul carro bianco
il ragazzetto coi capelli biondi,
con la luce negli occhi
e l'anima d'argento.
Lo piangono senza parola
nella stanzetta con un piccolo letto,
tre bambole di porcellana
tre bambole di porcellana.
Si è avviata sul carro bianco
la ragazza dalle guance pallide
con la vita negli occhi umidi
e con la morte nel corpo magro.
Appassiscono dietro di lei
le rose bianche e rosa
le rose bianche e rosa.
Eugene Ionesco, Elegie giovanili, 1931
Piccola elegia
Si è avviato sul carro bianco
il ragazzetto coi capelli biondi,
con la luce negli occhi
e l'anima d'argento.
Lo piangono senza parola
nella stanzetta con un piccolo letto,
tre bambole di porcellana
tre bambole di porcellana.
Si è avviata sul carro bianco
la ragazza dalle guance pallide
con la vita negli occhi umidi
e con la morte nel corpo magro.
Appassiscono dietro di lei
le rose bianche e rosa
le rose bianche e rosa.
Eugene Ionesco, Elegie giovanili, 1931
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Re: Poesia altro respiro
Sarebbe bello perdersi un giorno per incontrarsi di nuovo e osservarsi attentamente, per scoprire qualcosa di nuovo, o gioire di ciò che si è.
'Per questo devo tornare
a tanti luoghi futuri
per incontrarmi con me stesso
ed esaminarmi senza sosta,
senz'altro testimone che la luna
e poi fischiare di gioia
calpestando pietre e zolle,
senz'altro compito che esistere,
senz'altra famiglia che la strada.'
Pablo Neruda
'Per questo devo tornare
a tanti luoghi futuri
per incontrarmi con me stesso
ed esaminarmi senza sosta,
senz'altro testimone che la luna
e poi fischiare di gioia
calpestando pietre e zolle,
senz'altro compito che esistere,
senz'altra famiglia che la strada.'
Pablo Neruda
cassandra- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
:gattoluna: Sarebbe bello, Cassandra, davvero.......
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
Lineamenti di topologia politica:
Sartor Resartus
Indovinello (11, 8)
Un bel paio di guanti, ma fallati (o fatati?)
quello sinistro tende a rovesciarsi,
col dentro che va in fuori.
L'altro no.
E alla fine si resta con due destre.
Valerio Magrelli da Disturbi del sistema binario (2006, Einaudi)
Sartor Resartus
Indovinello (11, 8)
Un bel paio di guanti, ma fallati (o fatati?)
quello sinistro tende a rovesciarsi,
col dentro che va in fuori.
L'altro no.
E alla fine si resta con due destre.
Valerio Magrelli da Disturbi del sistema binario (2006, Einaudi)
- Spoiler:
- Soluzione: bipolarismo italiano
Jazzbianco- Admin.
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Re: Poesia altro respiro
Una descrizione poetica del mattino, scritta da un poeta, è capace di rivelare profondità nuove nell' esperienze di ogni giorno...
" La tesa intensità del cielo non è già colore
che anzi l'azzurro è sbiadito, ma violenza:
e se anche non è limpido, è limpida la violenza "
Carlo Betocchi " Diario fiorentino" Bulzoni editore a cura di Michela Baldini
" La tesa intensità del cielo non è già colore
che anzi l'azzurro è sbiadito, ma violenza:
e se anche non è limpido, è limpida la violenza "
Carlo Betocchi " Diario fiorentino" Bulzoni editore a cura di Michela Baldini
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Re: Poesia altro respiro
La poesia procede per immagini , spesso rappresentano cortocircuiti emotivi che rimettono in circolo energie soffocate, portano alla luce quell'attimo che può rivelarci a noi stessi ..
Un pesce fossile
Come era vivace il tuo moto
la tua fresca furia
guizzante nelle onde,
ti immergevi e risalivi le ampie distese marine.
Un'eruzione vulcanica
o forse un terremoto fatale
ti privò della libertà
ti seppellì nella cenere.
Dopo centinaia di migliaia d'anni
una squadra di geologi
ti ha scoperto fra strati di rocce
intatto, come vivo.
Però tu sei muto,
non hai neanche sospiri.
Le squame e le pinne ci sono
ma non puoi muoverti.
Sei immobile
indifferente al mondo esterno.
Non vedi il cielo nè l'acqua
non senti il rumore dell'onda.
Guardando questo pezzo di fossile
anche uno sciocco capirà:
senza moto
non c'è vita.
Finchè si è vivi bisogna lottare
e progredire nella lotta.
Non risparmiamo l'energia,
fino al sopraggiungere della morte.
Ai Qing, 1978
in G. Bertuccioli: " La letteratura cinese" Sansoni, Milano
Un pesce fossile
Come era vivace il tuo moto
la tua fresca furia
guizzante nelle onde,
ti immergevi e risalivi le ampie distese marine.
Un'eruzione vulcanica
o forse un terremoto fatale
ti privò della libertà
ti seppellì nella cenere.
Dopo centinaia di migliaia d'anni
una squadra di geologi
ti ha scoperto fra strati di rocce
intatto, come vivo.
Però tu sei muto,
non hai neanche sospiri.
Le squame e le pinne ci sono
ma non puoi muoverti.
Sei immobile
indifferente al mondo esterno.
Non vedi il cielo nè l'acqua
non senti il rumore dell'onda.
Guardando questo pezzo di fossile
anche uno sciocco capirà:
senza moto
non c'è vita.
Finchè si è vivi bisogna lottare
e progredire nella lotta.
Non risparmiamo l'energia,
fino al sopraggiungere della morte.
Ai Qing, 1978
in G. Bertuccioli: " La letteratura cinese" Sansoni, Milano
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
Le voci dei poeti oggi spesso raccontano della vita dei particolari infinitesimali, dei momenti brevi e apparentemente secondari, quasi inutili, ma necessari.
Destino del giovane Enrico
Sa che deve affrancarsi ed essere
svelto. Disonorare i
capolavori che l’ hanno fatto. Sarà
anche fioco, perdiana, sarà
opaco in qualche prato senza
estasi. Proteggendo le mani com’un
pianista, suonerà a dovere con le
spalle magari, senza niente in
vena, posate
le ali sul pezzo di sé rimasto
intero. Lento, se lo fissano, piano, poi
fingendo, poi ruberà giornalmente
se necessario, un gradino intero; ché
salire appena di meno è tremendo.
Cristina Annino, in " Chanson turca" non ancora pubblicato
Destino del giovane Enrico
Sa che deve affrancarsi ed essere
svelto. Disonorare i
capolavori che l’ hanno fatto. Sarà
anche fioco, perdiana, sarà
opaco in qualche prato senza
estasi. Proteggendo le mani com’un
pianista, suonerà a dovere con le
spalle magari, senza niente in
vena, posate
le ali sul pezzo di sé rimasto
intero. Lento, se lo fissano, piano, poi
fingendo, poi ruberà giornalmente
se necessario, un gradino intero; ché
salire appena di meno è tremendo.
Cristina Annino, in " Chanson turca" non ancora pubblicato
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
Domenica
Un tempo c'era una musica che ti lacerava
il cuore e poi te lo guariva
prima che potessi riprendere fiato.
Questo riusciva a fare l'arte.
Lawrence Raab ( dialogo poetico con Sthepen Dunn)
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
Per me, che sono un pessimo meteorologo,
sei imprevedibile come il mare lievemente mosso,
i venti forza tre e i piovaschi dispersi
sulla parte occidentale del territorio.
Se mi premunisco ed esco a scoprirti
armato di impermeabile e ombrello,
trovo cielo limpido nei tuoi occhi.
Se mi fido dell'indolenza dell'estate,
arriva la tua furia dolce d'acquazzone,
i tuoi fiumi straripati,
il tuo arcobaleno dopo sul letto.
Per questo ho deciso di uscire sempre nudo,
ignorare le previsioni, inzupparmi
e far navigare
la mia barchetta di carta
nei tuoi ruscelli.
Luis Manuel Garcia
sei imprevedibile come il mare lievemente mosso,
i venti forza tre e i piovaschi dispersi
sulla parte occidentale del territorio.
Se mi premunisco ed esco a scoprirti
armato di impermeabile e ombrello,
trovo cielo limpido nei tuoi occhi.
Se mi fido dell'indolenza dell'estate,
arriva la tua furia dolce d'acquazzone,
i tuoi fiumi straripati,
il tuo arcobaleno dopo sul letto.
Per questo ho deciso di uscire sempre nudo,
ignorare le previsioni, inzupparmi
e far navigare
la mia barchetta di carta
nei tuoi ruscelli.
Luis Manuel Garcia
Jazzbianco- Admin.
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Re: Poesia altro respiro
In una sera a Mosca, in un autunno che già sa d'inverno impressioni come sprazzi smerigliati della coscienza che si frantuma nell'emozione di un istante...
L'aria serale è limpida e echeggiante,
Tutta la città è pietra e vetro.
Attraverso un vicolo azzurro-azzurro
Il cielo si è riversato sulla piazza.
Un gatto randagio, secco e veloce,
Come il più tardivo cadere delle foglie,
Girando dal marciapiede pietroso,
Vola in giardino al mio " micio-micio"
Rilucendo come oro antico,
Qui ogni foglia è un pezzo di luna,
Ottobre suona senza sosta ,
Il suo corno lunare.
Roal'd Mandel'stam Raccolta di poesie - 2006
L'aria serale è limpida e echeggiante,
Tutta la città è pietra e vetro.
Attraverso un vicolo azzurro-azzurro
Il cielo si è riversato sulla piazza.
Un gatto randagio, secco e veloce,
Come il più tardivo cadere delle foglie,
Girando dal marciapiede pietroso,
Vola in giardino al mio " micio-micio"
Rilucendo come oro antico,
Qui ogni foglia è un pezzo di luna,
Ottobre suona senza sosta ,
Il suo corno lunare.
Roal'd Mandel'stam Raccolta di poesie - 2006
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Re: Poesia altro respiro
Terzine
III
Uomini e sogni siamo d’una fibra
E in noi sgranano i sogni le pupille
Come bambini all’ombra dei ciliegi,
E alza la luna sulle cime il corso
D’oro pallido per la vasta notte.
... Affiorano così dal fondo i sogni
E come un bimbo vivono che ride,
Avanti a noi, grandi nell’onda alterna
Come la luna desta dalle cime.
Penetrano le vene più profonde;
Come mani di spettri in una stanza
Hanno dimora e vita in noi perenne.
Ed una cosa è l’uomo, l’astro e il sogno.
Hugo von Hofmannsthal
Narrazioni e poesie, Arnoldo Mondadori Editore 1972, 2001
III
Uomini e sogni siamo d’una fibra
E in noi sgranano i sogni le pupille
Come bambini all’ombra dei ciliegi,
E alza la luna sulle cime il corso
D’oro pallido per la vasta notte.
... Affiorano così dal fondo i sogni
E come un bimbo vivono che ride,
Avanti a noi, grandi nell’onda alterna
Come la luna desta dalle cime.
Penetrano le vene più profonde;
Come mani di spettri in una stanza
Hanno dimora e vita in noi perenne.
Ed una cosa è l’uomo, l’astro e il sogno.
Hugo von Hofmannsthal
Narrazioni e poesie, Arnoldo Mondadori Editore 1972, 2001
Jazzbianco- Admin.
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Età : 111
Re: Poesia altro respiro
Ritratto di un angelo ( in memoria di Glen Gould : 1932-1982 )
Amava più di tutto il Grande Nord,
le distese di ghiaccio dove, bianco su bianco,
assieme ai suoi simili volava non visto.
Amava Bach e le persone semplici,
i pescatori del Nord, gente di poche parole.
Per amarli di più se ne teneva distante.
Intesseva interminabili monologhi al telefono,
soprattutto di notte, a stretto beneficio
dei suoi amici, a cui non era permesso
riagganciare. Portava sciarpa e cappotto
anche in luglio. Scendendo sulla terra,
conservò la certezza che la vita si estende
oltre le parentesi che racchiudono due date.
Della grazia di cui fu portatore restano:
l'ascetico stupore con cui visse il suo dono,
qualche foto in bianco e nero,
i suoi versi da foca sopra i tasti del piano.
Matteo Campagnoli
Amava più di tutto il Grande Nord,
le distese di ghiaccio dove, bianco su bianco,
assieme ai suoi simili volava non visto.
Amava Bach e le persone semplici,
i pescatori del Nord, gente di poche parole.
Per amarli di più se ne teneva distante.
Intesseva interminabili monologhi al telefono,
soprattutto di notte, a stretto beneficio
dei suoi amici, a cui non era permesso
riagganciare. Portava sciarpa e cappotto
anche in luglio. Scendendo sulla terra,
conservò la certezza che la vita si estende
oltre le parentesi che racchiudono due date.
Della grazia di cui fu portatore restano:
l'ascetico stupore con cui visse il suo dono,
qualche foto in bianco e nero,
i suoi versi da foca sopra i tasti del piano.
Matteo Campagnoli
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
Sono molte le cose che chiediamo alla vita: ma il poeta ci ricorda che non possediamo veramente nulla, se non le emozioni che la vita ci regala attraverso la bellezza della natura o i gesti di chi amiamo.
Chiedo una sola cosa
alla mia stella lontana:
Non mi occorre nulla,
Oltre al profondo crepuscolo;
Oltre al canale sonnolento
Col cauto scricchiolio di una portiera;
Oltre colei che ha raccolto
il cuore appena fremente.
Roal'd Mandelst'stam ( 1932- 1961)
Chiedo una sola cosa
alla mia stella lontana:
Non mi occorre nulla,
Oltre al profondo crepuscolo;
Oltre al canale sonnolento
Col cauto scricchiolio di una portiera;
Oltre colei che ha raccolto
il cuore appena fremente.
Roal'd Mandelst'stam ( 1932- 1961)
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
La coltivazione degli alberi di Natale
Vi sono molti atteggiamenti riguardo al Natale
E alcuni il possiamo trascurare:
Il torpido, il sociale, quello sfacciatamente commerciale,
Il rumoroso (essendo il bar aperto fino a mezzanotte),
E l'infantile - che non è quello del bimbo
Che crede ogni candela una stella, e l'angelo dorato
Spieganti l'ale alla cima dell'albero
Non solo una decorazione, ma anche un angelo.
Il fanciullo stupisce di fronte all'albero di Natale
Lasciatelo dunque in spirito di meraviglia
Di fronte alla Festa, a un evento accettato non come pretesto.
Così che il rapimento splendido, e lo stupore
Del primo albero di Natale ricordato, e le sorprese, l'incanto
Dei primi doni ricevuti (ognuno
Con un profumo inconfondibile e eccitante).
E l'attesa dell'oca o del tacchino, l'evento
Atteso e che stupisce al suo apparire.
E reverenza e gioia non debbano
Essere mai dimenticate nella più tarda esperienza
Nella stanca abitudine, nella fatica, nel tedio.
Nella consapevolezza della morte, nella coscienza del fallimento
Nella pietà del convertito
Che si potrebbe tingere di vanagloria
Spiacente a Dio e irrispettosa verso i fanciulli
(E qui ricordo con gratitudine anche
Santa Lucia, con la sua canzoncina e la sua corona di fuoco)
Così che prima della fine, l'"ottantesimo" l'ultimo, qualunque esso sia
Le accumulate memorie dell'emozione annuale
Possano concentrarsi in una grande gioia
Simile sempre a un grande timore, come nell'occasione
In cui il timore giunse ad ogni anima
Perché l'inizio ci ricorderà la fine
E la prima venuta, la seconda venuta.
Thomas Stearns Eliot
Vi sono molti atteggiamenti riguardo al Natale
E alcuni il possiamo trascurare:
Il torpido, il sociale, quello sfacciatamente commerciale,
Il rumoroso (essendo il bar aperto fino a mezzanotte),
E l'infantile - che non è quello del bimbo
Che crede ogni candela una stella, e l'angelo dorato
Spieganti l'ale alla cima dell'albero
Non solo una decorazione, ma anche un angelo.
Il fanciullo stupisce di fronte all'albero di Natale
Lasciatelo dunque in spirito di meraviglia
Di fronte alla Festa, a un evento accettato non come pretesto.
Così che il rapimento splendido, e lo stupore
Del primo albero di Natale ricordato, e le sorprese, l'incanto
Dei primi doni ricevuti (ognuno
Con un profumo inconfondibile e eccitante).
E l'attesa dell'oca o del tacchino, l'evento
Atteso e che stupisce al suo apparire.
E reverenza e gioia non debbano
Essere mai dimenticate nella più tarda esperienza
Nella stanca abitudine, nella fatica, nel tedio.
Nella consapevolezza della morte, nella coscienza del fallimento
Nella pietà del convertito
Che si potrebbe tingere di vanagloria
Spiacente a Dio e irrispettosa verso i fanciulli
(E qui ricordo con gratitudine anche
Santa Lucia, con la sua canzoncina e la sua corona di fuoco)
Così che prima della fine, l'"ottantesimo" l'ultimo, qualunque esso sia
Le accumulate memorie dell'emozione annuale
Possano concentrarsi in una grande gioia
Simile sempre a un grande timore, come nell'occasione
In cui il timore giunse ad ogni anima
Perché l'inizio ci ricorderà la fine
E la prima venuta, la seconda venuta.
Thomas Stearns Eliot
- Spoiler:
- THE CULTIVATION OF CHRISTMAS TREES
There are several attitudes towards Christmas,
Some of which we may disregard:
The social, the torpid, the patently commercial,
The rowdy (the pubs being open till midnight),
And the childish -- which is not that of the child
For whom the candle is a star,
and the gilded angel
Spreading its wings at the summit of the tree
Is not only a decoration, but an angel.
The child wonders at the Christmas Tree:
Let him continue in the spirit of wonder
At the Feast as an event not accepted as a pretext;
So that the glittering rapture, the amazement
Of the first-remembered Christmas Tree,
So that the surprises,
delight in new possessions
(Each one with its peculiar and exciting smell),
The expectation of the goose or turkey
And the expected awe on its appearance,
So that the reverence and the gaiety
May not be forgotten in later experience,
In the bored habituation, the fatigue, the tedium,
The awareness of death, the consciousness of failure,
Or in the piety of the convert
Which may be tainted with a self-conceit
Displeasing to God and disrespectful to the children
(And here I remember also with gratitude
St. Lucy, her carol, and her crown of fire):
So that before the end, the eightieth Christmas
(By 'eightieth' meaning whichever is the last)
The accumulated memories of annual emotion
May be concentrated into a great joy
Which shall be also a great fear, as on the occasion
When fear came upon every soul:
Because the beginning shall remind us of the end
And the first coming of the second coming.
T.S. Eliot
cassandra- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 1838
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