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Messaggio Da Deianira Ven Mag 17, 2013 2:01 pm

(ANSA) - ROMA, 17 MAG - Sono molti i big della musica italiana che tifano per Marco Mengoni alla vigilia della finale di Eurovision Song Contest, in programma domani a Malmo, in Svezia. Il vincitore del Festival di Sanremo rappresentera' l'Italia con il brano L'Essenziale. Intanto l'Assessore alla Cultura di Torino Maurizio Braccialarghe propone il capoluogo piemontese come prossima sede del concorso canoro. ''La citta' di Torino - dichiara Braccialarghe - sarebbe onorata di poter ospitare questo tipo di manifestazione e sarebbe felice di poter incontrare al piu' presto gli organizzatori italiani ed europei per poter proporre nel nostro paese un evento di cosi' straordinaria rilevanza''. In queste ore alcuni dei maggiori artisti italiani si sono mobilitati sui social network per fare il tifo per il 24enne lanciato da X Factor. A cominciare da Adriano Celentano, che su Twitter scrive 'Marco, pronto a correre (dal titolo del nuovo album di Mengoni, ndr.) Tifiamo per te! Claudia e Adriano'. Anche Gianna Nannini sostiene il cantante di Ronciglione e su Facebook scrive 'Merdaaaaaaaaaa', mentre Eros Ramazzotti lo esorta ('Forza Marco Mengoni') in un post sulla sua pagina Facebook, che ha ricevuto oltre 5 mila 'mi piace'. Sostegno, infine, anche da parte di Andrea Bocelli, che su Twitter scrive 'mille in bocca al lupo a @mengonimarco, voce italiana all'Eurovision'. (ANSA). MV 17-MAG-13 12:53 NNN

https://www.facebook.com/bluemax56/posts/10201106661252469
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Messaggio Da Deianira Ven Mag 17, 2013 2:37 pm

Elisabetta Giovanforte

Ronciglione, la città nuovamente pronta a sostenere Marco Mengoni

RONCIGLIONE – Tutti pronti, fans di tutte le età e simpatizzanti per seguire ancora una volta il giovane cantante Marco Mengoni, impegnato in questi giorni a rappresentare l’Italia all’Eurofestival in Svezia.

All’Eurovision Song Contest 2013, che tutti potranno seguire su RAI 2 sabato sera dalle ore 21.00, Marco porterà il cavallo di battaglia che lo ha visto in vetta alle classifiche discografiche, vale a dire “L’essenziale”, il pezzo vincitore dell’ultima edizione di San Remo, accorciato per esigenze di “regolamento”.

Il bellissimo cantante, noto anche per la sua eleganza in scena, vestirà Ferragamo e mostrerà l’ultima acconciatura studiata per lui dal suo coiffeur personale, Marco, con un taglio aerodinamico, “pronto a correre”, come appunto è il cd ed il suo tour. Tutta Ronciglione è pronta a correre su facebook per Marco Mengoni, ancora una volta a sostenere il suo beniamino, con un tam tam di consensi e pensieri volti al sostegno, con tantissimi “dai che sei il migliore” dei fans.

http://www.ontuscia.it/spettacolo/ronciglione-la-citta-nuovamente-pronta-a-sostenere-marco-mengoni-89018
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Messaggio Da Deianira Ven Mag 17, 2013 4:17 pm

Oggi a Malmö: prime due sessioni di prove per la finale di domani

Oggi nella città svedese di Malmö, che sta ospitando l’Eurovision Song Contest 2013 egregiamente, si terranno due sessioni di prova per la finale dell’Eurovision 2013. Una di queste è già in corso da un’oretta circa, mentre l’altra sarà stasera alle ore 21, simulando in tutto e per tutto lo show finale.

La prova di stasera sarà molto importante per tutti i cantanti in gara: saranno in collegamento (dalle varie sedi delle Tv nazionali partecipanti all’Eurofestival) le giurie nazionali di ogni Stato, che avranno il compito di stilare una classifica dal primo all’ultimo dei brani in gara in questa finale dell’Eurovision 2013. Questa classifica, unita a quella stilata dal televoto durante la diretta di domani sera, formerà i risultati finali che, uniti a loro volta a quelli di tutti gli Stati aventi diritto di voto, formeranno la classifica finale. Domani sera, i voti saranno annunciati nel classico “Eurovision-Style”: ogni portavoce di ogni paese in gara (per l’Italia, avremo Federica Gentile, colei che ha commentato la prima semifinale dell’Eurovision su Rai 5) si collegherà con la città svedese e darà i risultati del proprio paese, attribuendo alle 10 canzoni più votate i seguenti punteggi: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, 12.

Anche l’Italia avrà stasera la sua giuria nazionale impegnata nella visione delle prove, e qui voterà tenendo conto non solo della canzone, ma anche dell’esibizione e della messinscena finale. I membri della giuria non sono noti, nè tantomeno potremo scoprire le loro preferenze prima della fine del Contest intero: sappiamo solo che, come da regolamento, sono 5.

Il nostro obiettivo per queste due prove è reperire quante più informazioni possibili sull’Italia e sull’esibizione di Marco Mengoni (dal momento che, partecipando alla finale, anche lui deve provare il suo pezzo) dai vari blog e siti web riguardanti l’Eurovision, sentendo i pareri della stampa internazionale.

http://esc-time.com/2013/05/oggi-a-malmo-prime-due-sessioni-di-prove-per-la-finale-di-domani/
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Messaggio Da Deianira Ven Mag 17, 2013 4:28 pm

Eurovision Song Contest, i bookmaker esteri riducono ulteriormente le chance di Mengoni

Dopo le due semifinali del 58° Eurovision Song Contest, i bookmaker esteri confermano i propri pronostici e abbassano la quota della cantante danese Emmelie De Forest a 1.80. Sale al secondo posto, nella lavagna di StanleyBet, la rappresentante della Norvegia, Margaret Berger, quotata a 7.00 con la sua “I feed you my love”. Da tenere sempre d’occhio “Gravity” della ucraina Zlata Ognevich, bancato a 13.00. Seguono a strettissimo giro l’interprete russa Dina Garipova (“What if”), e l’Azerbaijan, il cui sofferente lento interpretato da Farid Mammadov sta andando meglio del previsto: entrambi sono bancati a 15.00. Una delle sorprese della seconda semifinale è stato il passaggio in extremis delle cantante Anouk, che con “Birds” è riuscita a riportare i Paesi Bassi in finale dopo ben nove anni di assenza: i bookie inglesi decidono così di quotarla a 17.00. Grande successo per il feautiring tra il gruppo greco ska Koza Monstra e il cantante folk Agathonas, tanto che dal misero 50.00 iniziale è riuscito a salire a quota 21.00. Identiche possibilità per il romantico duo georgiano Nodi & Sophie (“Waterfall”). Si assottigliano invece le chance per Marco Mengoni che scende a quota 23,00. Ancora meno possibilità per il gruppo musicale tedesco Cascada, a 29.00 con “Glorius”. Bancata a 34.00 è l’Irlanda, che col sul giovanissimo Ryan Dolan e la trascinante “Only love survives”, rimasta stabile nei pronostici; nessuna sorpresa nemmeno da parte di Krista Siegfrids, ferma a quota 51.00. Svezia e Gran Bretagna scendo a 67.00., mentre l’Islanda da ultima che era (200.00) sale a quota 101.00, e affianca Romania, Moldova,Bielorussia, Malta e Ungheria. Chiudono la classifica Spagna, Francia, Belgio, Lituania, Estonia e Armenia, la cui vittoria verrebbe pagata ben 201 volte la posta in gioco.

http://www.agimeg.it/?p=15289
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Messaggio Da Jazzbianco Ven Mag 17, 2013 6:24 pm

http://www.famigliacristiana.it/costume-e-societa/cultura/persone/articolo/mengoni.aspx


Mengoni alla conquista d'Europa

Dopo aver trionfato a Sanremo, il cantautore che rappresenta l'Italia all'Eurovision Song Contest confida: "Sono un pantofolaio, ma adoro firmare autografi".
17/05/2013
Marco Mengoni dopo la vittoria all'ultimo Festival di Sanremo.
Marco Mengoni dopo la vittoria all'ultimo Festival di Sanremo.

L'appuntamento è per domani sera, quando Marco Mengoni salirà sul palco di Malmo in Svezia per rappresentare l'Italia all'Eurovision Song Contest 2013, il festival della musica europea (diretta su Rai 2). Si presenterà con L'essenziale, il brano con cui ha trionfato all'ultimo Sanremo. Se vincesse anche lì sarebbe un'altra tappa di un anno fin qui fortunatissimo che ha visto il suo Cd #Pronto a correre dominare le classifiche, mentre i suoi concerti fanno registrare ovunque il tutto esaurito. Noi lo abbiamo incontrato nella hall di un hotel milanese dove si è presentato con la sua tipica aria di chi sembra vagare coi pensieri da tutt’altra parte. E invece ha buttato lì: «Mi ricordo bene di te. C’eri alla presentazione del disco, eri seduto in terza o in quarta fila, e mi hai chiesto se ci sarà una versione in inglese». In effetti, è andata proprio così. «So di dare l’impressione di uno che ha sempre la testa fra le nuvole: un po’ è vero e un po’ fingo per poter osservare con attenzione chi ho di fronte».

#Pronto a correre (il simbolo "#" è quello che si usa nei messaggi su Twitter, un omaggio al numerosissimo seguito di fans che ha sui social network) è un disco che può sfoderare, oltre alla sua, le firme di Gianna Nannini, di Cesare Cremonini e addirittura di Ivano Fossati. Un disco pieno di ritmo, ottimista, molto diverso dal precedente che conteneva Come ti senti, brano in cui con acida ironia Marco si era divertito a raccogliere le domande e le considerazioni più stupide che gli venivano rivolte: da "C’è qualche oscuro segreto nel tuo passato?", a "Le guardi le brutte?", da "Eri un bambino ciccione?" a "Se vieni da un talent, non puoi avere ideali". Lui però spiazza di nuovo: «Le domande adesso sono cambiate forse perché sono cambiato io, o meglio è cambiato il mio modo di presentarmi. Prima, potevo apparire un po’ presuntuoso. In questi ultimi due anni ho lavorato molto su me stesso e quindi sul modo di scrivere le canzoni, cercando più concretezza, più semplicità». E per farlo, si è circondato solo di collaboratori giovani, a partire dagli studenti dell’Accademia di belle arti di Brera che hanno curato la parte grafica del Cd. «Ho 24 anni e mi trovo meglio con chi ha più o meno la mia stessa età e ha vissuto le mie stesse esperienze, anche se, con la vita che faccio sempre in giro, mi sento più vecchio. Io sarei un pantofolaio, un "pigiamone"».

Il cantautore durante il concerto a Bologna in onore di Lucio Dalla.
Il cantautore durante il concerto a Bologna in onore di Lucio Dalla.

Marco è figlio unico: «Ho passato buona parte della mia infanzia da solo, perché i miei genitori lavoravano sempre. Da bambino questa condizione mi pesava, poi crescendo il disagio si è attenuato anche grazie alla compagnia delle mie tre cugine. Ora non temo la solitudine, anzi, la ricerco e questo un po’ mi fa paura perché forse dovrei aprirmi un po’ di più agli altri». Quest’immagine però contrasta con il Mengoni che ha un rapporto generosissimo con i suoi fans: ovunque vada a presentare il suo disco, si ferma ore per scambiare una battuta o firmare autografi. «È il minimo che possa fare per persone che magari hanno viaggiato e hanno fatto una lunga fila solo per te».

La canzone che ha segnato la sua vita è La luce dell’est di Lucio Battisti: «Mia mamma la metteva sempre quando ero bambino. Io non capivo tutte le parole, ma ero rapito dalla musica. È un atteggiamento che ho mantenuto anche adesso: quando ascolto una canzone, valuto l’emozione immediata che mi arriva». Della mamma, Marco porta sempre con sè un rosario: «Me lo ha dato quando, a 17 anni, sono andato via di casa per studiare e lavorare. E da allora quando ci vediamo, lei mi dice che devo ridarglielo affinché possa "ricaricarlo" con il suo amore. È super apprensiva: ha paura che con il lavoro che faccio mi possa succedere qualcosa, ma non ne ha motivo. Se capita di andare a una festa ci vado, ma per il resto faccio una vita normalissima». Del papà, invece, Marco dice che è un «tipo molto particolare. Per lui io sto facendo un lavoro come un altro. Passa più tempo che può fra i campi. La sua prima figlia è la sua cavalla Melody. Poi vengo io. Però so che quando ha saputo della mia vittoria a Sanremo, pure a lui è scesa la lacrimuccia. Fa tanto il burbero, però è come una torta con il cioccolato fuso all’interno. In futuro, mi immagino pure io papà. Vorrei un figlio anche adesso, ma non ci sono le condizioni. Però è anche vero che non sono cose che si possono progettare: quando verrà, verrà».

Anche sul suo futuro come artista, Marco non vuole pensarci su più di tanto: «Viviamo nell’epoca dell’usa e getta, spesso a prescindere dalle cose che fai. Da questo punto di vista, mi sento corazzato perché, contrariamente a ciò che molti pensano a proposito dei giovani usciti dai talent show, ho fatto una lunga gavetta per arrivare fin qui: ho cantato nei matrimoni, nelle "sagre della porchetta", dappertutto. Ho fatto pure il barista e, per un solitario come me, è stata davvero una palestra di vita perché ero costretto ogni sera a confrontarmi con le persone. Magari un giorno aprirò un bar tutto mio. Per ora, mi godo questo momento. Il mio bicchiere è mezzo pieno: ma di vino, cioè di gioia».
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Messaggio Da Deianira Ven Mag 17, 2013 6:32 pm

Marco Mengoni all’Eurofestival
L’essenziale è partecipare


di PAOLO GALLORI

Domani il vincitore dell'ultimo Sanremo cerca il successo continentale. Impresa tutt'altro che facile, al di là del suo talento. Già, perché all'Eurosong non sempre vince il migliore. E il paese che vince deve pure sobbarcarsi l'organizzazione dell'edizione successiva. Ecco la storia della rassegna europea. E degli alti e bassi italiani

Eurosong 2013, l’Italia ci riprova con Marco Mengoni, dopo l’ottimo secondo posto di Raphael Gualazzi nel 2011 e la delusione per il nono posto di Nina Zilli lo scorso anno. Sarà la volta buona? Difficile prevederlo, perché la storia insegna che non sempre all’Eurosong vince il migliore. Domani Mengoni ci proverà portando anche sul palco della svedese Malmö Arena L’essenziale, canzone che gli è valsa la vittoria all’ultimo Sanremo, culmine di una carriera sotto i riflettori dal 2009 grazie al talent X Factor.
La finale sarà trasmessa in versione integrale domani su RaiDue, a partire dalle 21, con il commento affidato a Filippo Solibello, Marco Ardemagni e Natascha Lusenti, i conduttori di Caterpillar AM.

Mengoni sfiderà i “campioni” di altri 25 paesi europei, i video delle canzoni finaliste sono tutti visibili alla pagina http://www.eurovision.tv/page/malmo-2013/about/shows/grand-final del sito di Eurosong 2013. La Svezia è paese ospitante in quanto patria della vincitrice dell’anno precedente, Loreen, che a Baku, capitale dell’Azerbaigian, sbaragliò la concorrenza con il brano Euphoria. Il verdetto risulterà dalla combinazione tra il televoto (per la prima volta si potrà esprimere la propria preferenza anche via smartphone e tablet scaricando la Eurovision app) e le pagelle espresse dalle giurie dei singoli paesi, composte ognuna da cinque esperti. Ma il pubblico italiano non potrà votare per Mengoni. Il regolamento prevede infatti che le preferenze possano andare a qualunque concorrente salvo quello che rappresenta il paese di chi vota.

Una sfida difficile, per Marco, per una serie di fattori “x”. Il primo, la voglia di vincere dei paesi emergenti, che sentono molto l’Eurosong, fanno veramente a gara per arrivare alla finale e puntano al successo per organizzare la manifestazione e farne un veicolo promozionale. C’è poi il tradizionale entusiasmo dei paesi scandinavi, particolarmente coinvolti dall’Eurosong, che coprono non solo con la diretta della finale, ma anche con reportage sulla nazione ospitante. Esattamente il contrario di quanto accade in Italia, paese che pure il suo posto in finale ce l’ha di diritto. Un distacco che, ancora una volta, trova più di una spiegazione.

La storia dell’Italia a Eurosong. Nato nel 1956 ispirandosi al Festival di Sanremo, l'Eurovision Song Contest, sotto l'egida dell'Unione Europea di Radiodiffusione, con il preponderante contributo finanziario delle reti nazionali di Francia, Gran Bretagna, Spagna, Germania e di nuovo l’Italia, tornata a partecipare nel 2011 dopo 14 anni di esilio volontario, è innanzitutto un evento televisivo. Muove tanti interessi, diritti tv, pubblicità, persino la politica, ma la storia insegna che la sua priorità non è premiare la canzone migliore.

Ne sanno qualcosa i grandi esponenti della nostra musica degli anni Cinquanta e Sessanta, fino ai primi Settanta. I Villa, Morandi, Ranieri, Di Bari, Endrigo, Zanicchi, Al Bano e Romina, Ricchi e Poveri. Divinizzati in Italia, il Paese delle grandi melodie, qualificati dopo aver vinto Sanremo o Canzonissima e regolarmente superati all'Eurosong Contest da lussemburghesi, olandesi, irlandesi, francesi, danesi, israeliani, turchi. Unica eccezione dell'epoca, Gigliola Cinquetti, vincitrice nel 1964 con Non ho l'età.

Ma l’esempio più clamoroso è quello di Domenico Modugno. Nel 1958 partecipò con Nel blu dipinto di blu, la canzone italiana più conosciuta e con più cover nel mondo, che al grande Mimmo valse il Grammy (quello vero, non la versione dedicata ai "latini"), che risulta anche la più venduta tra quante passate per l'Eurofestival. Ma a Eurosong si vide preferire Dors, mon amour di Andrè Claveau, una vecchia gloria della canzone francese, morto nel 2003.

Una bella lezione, si dirà, per quanti all'epoca vedevano in Roma ancora l'ombelico del mondo. Bisogna imparare ad ascoltare gli altri, che non sono necessariamente brutti, sporchi e cattivi. Buona filosofia, ma poco applicabile all'Eurofestival. Dove di musica buona ne è passata davvero poca, mentre di cattivo gusto ne è sempre corso a fiumi. Limitandosi a quanto ascoltato e lasciando da parte quanto visto in termini di eleganza, coreografie, acconciature: sciatte melodie ultrapopolari, marcette da festa paesana, ritornelli facili facili, pretenziosi melodrammoni, insopportabili nenie di estrazione folk. Questo, almeno, fino all'avvento di internet e delle comunicazioni satellitari, che all'Eurosong hanno limato le differenze culturali e prodotto una graduale e inevitabile omologazione.

Il dominio della mediocrità, con pochissime eccezioni. Scrutando l'albo d'oro della manifestazione, i nomi che hanno travalicato la gloria di una serata in eurovisione si contano letteralmente sulle dita di una mano: l'inglese Sandie Shaw (1967), la canadese Céline Dion (cooptata dalla Svizzera nel 1988, il regolamento lo consente), Katrina and the Waves (Irlanda, 1997), il gruppo metal finlandese dei Lordi (2006), la tedesca Lena (2010).

L'edizione monstre, indubbiamente, quella che nel 1974 vede trionfare gli immancabili Abba con Waterloo. Negli anni successivi, i replicanti del quartetto svedese saranno una triste costante. Nel 1974, al secondo posto si classifica, dieci anni dopo il suo successo all'Eurocontest, la nostra Gigliola Cinquetti. Al suo brano, Sì, è legato un gustoso aneddoto. Quell'anno la Rai trasmette la finale dell'Eurofestival in differita di un mese perché in Italia si vota il referendum per il divorzio e si teme l'occulta persuasione di Gigliola.

La povertà del panorama artistico dell'Eurofestival si prolunga negli anni Ottanta, quando l'Italia porta, tra gli altri, Alan Sorrenti (1980, Non so che darei) Luca Barbarossa (1988, Ti scrivo (vivo)), Tozzi e Raf (1987, terzi con Gente di mare) e la coppia Battiato-Alice (1984, I treni di Tozeur, appena quinti). Anche Mia Martini partecipa due volte, 1977 e 1992 (con Libera e Rapsodia). Salvo qualche buon piazzamento, l'Italia sprofonda in classifica.

Ecco, le classifiche. Come si sceglie il vincitore dell'Eurofestival? Fino al 1997 ogni paese disponeva solo di una giuria, dal 1997 è stato introdotto il televoto. Dopo una serie di verdetti contestati, oggi il televoto conta per il 50%, mitigato dalle restaurate giurie nazionali per il restante 50%. Se persino a Sanremo oggi si ricorda "che non esistono attualmente sistemi per arginare" l'imbroglio del televoto automatico e se in gara all'Eurofestival vi sono paesi dove le giurie, forse, non sono libere di esprimersi liberamente perché corrotte o asservite ad altri interessi, è difficile allontanare il sospetto che la gara non sia ad armi pari.

L'esempio viene proprio dall'Azerbaigian, ex repubblica sovietica dove vige un regime autoritario mascherato da democrazia, fondato su petrolio e corruzione, che nel 2012 ospita Eurosong dopo aver vinto l’anno precedente a Dusseldorf con il duo Ell & Nikki. Nell’organizzazione del festival, il potere azero inietta 48 milioni dollari per allestire uno show fastoso e tecnologico, un grande spot in cui trova spazio persino l’esibizione del genero del presidente. Occasione colta seguendo una prassi consolidata, se si dà credito agli spifferi che soffiano nei corridoi dell'Eurofestival, che raccontano di scambio di voti tra nazioni geopoliticamente vicine, amiche, pronte a farsi favori.

Il caso Rai. D’altra parte, c’è chi invece considera un costoso fastidio dover mettere in piedi una produzione troppo imponente per la scarsa audience televisiva che la ripaga nel suo Paese. Di conseguenza, farebbe di tutto per perdere. Secondo i soliti "corridoi", le tante sconfitte degli artisti italiani sono dovute proprio al disimpegno della Rai. Sospetto rinfocolato ancora lo scorso anno da un tweet di Giancarlo Leone, il capo dell'intrattenimento Rai. Nel messaggino, il dirigente ironizzava sul fatto che a Baku non tutti in Azienda stavano davvero tifando per Nina Zilli proprio per non dover organizzare l'Eurosong dell’anno dopo. Leone precisò che si trattava di una battuta, ma, Pulcinella insegna, scherzando spesso si dice la verità.

Di fronte a simili trame, vere o presunte, a posteriori risalta come un capolavoro di diplomazia la vittoria di Toto Cutugno, l'unico a bissare il successo tricolore della Cinquetti, nel 1990. Quando a Zagabria, da non favorito, convince tutti con Insieme: 1992, canzone di fratellanza rivolta al futuro prossimo, a quell'Unione Europea della libera circolazione delle persone e delle merci che sarebbe scattata, appunto, due anni dopo. Il successo di Cutugno porta a due anche le volte in cui l'Italia ospita l'Eurosong: dopo Napoli, nel 1965, a Roma nel 1991.

Sarebbero seguite solo delusioni, da Peppino di Capri (che nel 1991 canta in napoletano Comme è doce o' mare), Mia Martini, Enrico Ruggeri (Sole d'Europa). Finché, nel 1997, i Jalisse perdono da favoriti a Dublino con Fiumi di parole, che li aveva imposti a Sanremo. Al ritorno in Italia, il duo dichiara: "Silurati perché la Rai non ne voleva sapere di organizzare la manifestazione". E da lì inizia anche l'oblìo dei Jalisse. "Tornati dall'Eurofestival fummo 'cancellati'...".

In quel polverone l'Italia si dà alla fuga dall'Eurovision Song Contest fino al 2011, quando la Rai scaraventa a Dusseldorf il jazz di Raphael Gualazzi, vincitore tra i giovani a Sanremo. La sua Madness Of Love (Follia d'amore) è seconda, battuta da Running Scared degli azeri Ell & Nikki. Nel 2012 Nina Zilli è solo nona con Out Of Love, versione internazionale di L'amore è femmina. Marco Mengoni saprà fare di meglio? Meglio non illudersi e credere che a Eurosong L’essenziale è partecipare.

http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2013/05/17/news/marco_mengoni_alleurofestival_lessenziale_partecipare-59005129/
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Messaggio Da Deianira Ven Mag 17, 2013 8:46 pm

Pupo commenta Eurosong per tv russa, ma tifera' Mengoni (sgrat sgrat)

Roma, 17 mag. (Adnkronos) - Sara' Pupo il commentatore per la tv russa dell'Eurosong contest 2013. Lo showman, una vera e propria star all'estero, e' stato chiamato dal canale nazionale Rossia 1, che trasmette in esclusiva l'evento per la Russia, a commentare da Mosca il festival europeo. Pupo, che in Russia tiene frequenti concerti sold out, affianchera' il presentatore locale Andrey Malachov. La Russia sara' rappresentata dalla cantante Dina Garipova. ''Diro' la mia opinione sui partecipanti e magari cantero' qualche strofa in russo delle mie canzoni - spiega Pupo - Ovviamente faro' il tifo per Marco Mengoni''.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Spettacolo/Musica-Pupo-commenta-Eurosong-per-tv-russa-ma-tifera-Mengoni_32201856186.html
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Messaggio Da Deianira Sab Mag 18, 2013 8:15 am

Voting dell’ESC 2013: apre San Marino, Italia sedicesima

L’Ebu ha rivelato l’ordine in cui saranno annunciate stasera le votazioni al termine delle 26 esibizioni della finale dell’Eurovision Song Contest. L’Italia sarà la quindicesima, con Federica Gentile, la Svizzera con Melanie Freymond sarà penultima, mentre il “personaggio” di questo voting 2013 ovvero John Kennedy O’Connor, il giornalista e biografo ufficiale dell’Eurovision, scritturato da SMtv San Marino, sarà il primo, inaugurando la serie.

Contrariamente a quanto era stato diffuso nella prima lista diramata (che vi avevamo anticipato), ci saranno tre annunci in francese (Francia, Belgio e Svizzera) e i 36 rimanenti in inglese. Ecco di seguito l’ordine ufficiale, anche se l’Ebu avverte che in caso di problemi tecnici, potrebbero esserci variazioni (l’Irlanda l’anno scorso doveva essere al numero 32, ma scivolò in fondo).

San Marino (John Kennedy O’Connor)
Svezia (Yohio)
Albania (Andri Xhahu)
Paesi Bassi (Cornald Maas)
Austria (Kati Bellowitsch)
Regno Unito (Scott Mills)
Israele (Ofer Nachshon)
Serbia (Maja Nikolic)
Ucraina (Matias)
Ungheria (Éva Novodomszky)
Romania (Sonia Argint)
Moldavia (Olivia Furtuna)
Azerbaigian (Tamilla Shirinova)
Norvegia (Tooji)
Armenia (Andre)
Italia (Federica Gentile)
Finlandia (Kristiina Wheeler)
Spagna (Inés Paz)
Beielorussia (Darya Domracheva)
Lettonia (Anmary)
Bulgaria (Joana Dragneva)
Belgio (Barbara Louys)
Russia (Alsou)
Malta (Emma Hickey)
Estonia (Rolf Roosalu)
Germania (Lena)
Islanda (Maria Sigrun Hilmarsdottir)
Francia (Marine Vignes)
Greca (Andriana Magania)
Irlanda (Nicky Byrne)
Danimarca (Sofie Lassen-Kalhke)
Montenegro (Ivana Sebek)
Slovenia (Andrea F)
Georgia (Liza Tsiklauri)
E.R.J. Macedonia (Dimitar Atanasovski)
Cipro (Loukas Hamatsos)
Croatia (Uršula Tolj)
Svizzera (Mélanie Freymond)
Lituania (Ignas Krupavicius)


http://www.eurofestival.ws/2013/05/18/voting-dellesc-2013-apre-san-marino-italia-sedicesima/


Ultima modifica di Deianira il Sab Mag 18, 2013 11:42 am - modificato 3 volte.
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Messaggio Da Deianira Sab Mag 18, 2013 10:53 am

ESC 2013 – Le pagelle dei BIG 5 e della Svezia

Fra circa 10 ore comincerà la serata più attesa dell’Eurovision Song Contest 2013, il Gran Finale in cui finalmente potremo vedere l’esibizione di Marco Mengoni e, naturalmente, tifare per lui. Dopo aver esaminato i brani della Prima Semifinale e della Seconda, proviamo oggi ad analizzare e a giudicare i brani dei Finalisti di diritto, BIG 5 e Paese ospitante.

01. FRANCIA – Amandine Bourgeois – L’enfer et moi

Il brano non è di certo fra quelli in stile eurovisione, non resta in mente al primo ascolto, ma anzi ci vuole un po’ di tempo prima di riuscire ad apprezzarlo appieno. Lei quando si esibisce rende bene l’idea del titolo e la Francia meriterebbe il ritorno almeno nei primi 10.

VOTO 8,5

05. SPAGNA – El Sueño De Morfeo - Contigo hasta el final

È un bel brano che mescola al pop i suoni celtici tipici della Galizia e delle Asturie. Anche loro meriterebbero un piazzamento alto, ma stando ai sondaggi e agli scommettitori non sembra un’impresa da poco. Peccato.

VOTO 9

11. GERMANIA – Cascada – Glorious

La dance del gruppo tedesco ha buone possibilità di finire nella parte alta della classifica. il pezzo è sicuramente coinvolgente e di buona fattura.

VOTO 7

15. REGNO UNITO – Bonnie Tyler – Believe in me

Questo Paesi ritenta con un nome forte del passato. La ballata, forse un po’ retro, è più che gradevole. Nelle prove e nella prova di ieri sera per le giurie pare non abbia cantato al meglio; la speranza è che stasera, invece, fili tutto liscio.

VOTO 8

16. SVEZIA – Robin Stjernberg - You

I padroni di casa puntano su un brano pop senza grandi pretese, ma comunque piacevole. Lui ha sicuramente una grande voce. Secondo gli scommettitori non dovrebbe andare oltre la metà classifica.

VOTO 6,5

23. ITALIA – Marco Mengoni – L’essenziale

È sicuramente un brano di qualità, molto italiano e, forse è quello che gli europei si aspettano da noi. In sala stampa è stato giudicato come miglior brano in concorso e le previsioni lo danno fra i primi 10 se non addirittura sul podio. Staremo a vedere…

VOTO :-X

http://eurofestivalit.altervista.org/2013/05/18/esc-2013-le-pagelle-dei-big-5-e-della-svezia/
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Messaggio Da Deianira Sab Mag 18, 2013 11:09 am

Finale ESC 2013: puntiamo sugli hashtag #eurovision, #ESCita e #MengoniESCItaly

Siamo giunti al gran finale dell’Eurovision Song Contest 2013. Questa sera i 26 finalisti calcheranno l’uno dopo l’altro il palco dell’Arena di Malmö e una canzone trionferà, portata in gloria dall’Europa. Marco Mengoni difenderà i colori della bandiera italiana con L’essenziale.

Come già fatto martedì e giovedì, eccoci pronti per l’ultimo, e più importante, appuntamento “social” di questo sabato: stasera, in contemporanea con la trasmissione della finale dell’Eurovision Song Contest su Rai 2 (a questo link tutti i dettagli su come seguire l’evento e come votare) siamo pronti a bissare il successo dell’analoga iniziativa dello scorso anno, puntando sulla condivisione dei due hashtag #eurovision e #ESCita nella speranze i poterli nuovamente vedere al top delle Tendenze Italia di Twitter.

Vi chiediamo un grande supporto perché dovremo batterci con uno dei programmi più temibili della stagione televisiva, il talent show di Canale 5 Amici di Maria De Filippi, decisamente insidioso non solo in tv ma anche sui social.

Ci sarà però anche una particolare “missione”. A partire dalle 22.15, in contemporanea con l’esibizione della Svezia, rappresentata da Robin Stjernberg, sostituiremo l’hashtag #ESCita con #MengoniESCItaly e porteremo quest’ultimo in coppia con #eurovision fino alla fine dell’esibizione del nostro rappresentante. Dopo, torneremo ai due hashtag consueti (#eurovision e #ESCita).

Ricordiamo che quest’anno, oltre al supporto dei tanti appassionati dell’evento, ad aiutarci in questa impegnativa sfida avremo anche “l’Esercito” di fan del nostro rappresentante dell’Italia: Marco Mengoni. Con il supporto del MengoniTeam (il gruppo di fan che si occupa di sostenere Marco sul noto canale social) e della Fanpage ”Per Marco Mengoni all’Eurovision Song Contest 2013″, tutti insieme proveremo a portare l’hashtag #eurovision (insieme a quello promosso dalla Rai #ESCita e a partire dalle 22.15 a #MengoniESCItaly) ai vertici delle Tendenze Italia di Twitter.

Tweet #eurovision Tweet #ESCita Tweet #MengoniESCItaly

Appuntamento quindi alle 21, in contemporanea con la diretta da Malmö trasmessa su Rai2, per “cinguettare” sulle esibizioni e sostenere il nostro paese in questa finale dell’Eurovision Song Contest!

http://www.eurofestival.ws/2013/05/18/finale-esc-2013-puntiamo-sugli-hashtag-eurovision-escita-mengoniescitaly/
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Messaggio Da Deianira Sab Mag 18, 2013 12:46 pm

Da Debussy a Mengoni Suonano cento violoncelli

Tanti artisti coinvolti da Giovanni Sollima in un’esperienza appassionante Ne è nato un album che celebra l’incontro tra musica colta e popolare

di Guido Siliotto

Hanno aperto il concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma. Un approdo naturale per questo incredibile progetto nato dalla collaborazione tra l’etichetta Cinik, la Casa Musicale Sonzogno e il Teatro Valle Occupato, ideato dall'infaticabile Giovanni Sollima assieme al compositore Enrico Melozzi, che hanno coinvolto artisti del panorama musicale nazionale ed internazionale.

Tutto ha avuto inizio nel marzo dell'anno scorso, quando a Roma si è tenuta la prima reunion italiana di violoncellisti, per ripetere l'esperienza di 15 anni fa voluta da Mstislav Rostropovich per celebrare il decennale dalla caduta del muro di Berlino. “100 Cellos live at Teatro Valle Occupato” diventa così la concretizzazione discografica di tre serate live, ma finisce per racchiuderer in sè molti significati. Anzi tutto, capace di mettere d'accordo musicisti da tutto il mondo, di tutte le età e dalle molteplici esperienze, elementi che nell'arte non fanno altre che aggiungere ricchezza. Ma è anche un disco che sa come porsi in maniera trasversale tra classica e pop, ma nel modo giusto, rendendo appunto popolari note colte, senza tradirle. Basta seguire la scaletta di una raccolta che comprende – oltre a due composizioni di Sollima – reinterpretazioni di Haydn (il terzo movimento dal concerto in C per cello), Bach (Arioso dalla cantata BWV 156 e un estratto dalla struggente "Passione di San Matteo"), Debussy ("Prelude a l'apres midi d'un faune") e Britten (dalla Sonata per Violoncello e pianoforte opera 65), ma anche un brano tradizionale albanese, il jazz di Charlie Haden, il rock grunge dei Nirvana ("Polly") e quello d'autore di Tom Waits ("Blue Valentine", cantata da Sarah Jane Morris) e Leonard Cohen ("Allelujah"), oltre alla simbolica presa di posizione in merito al diritto d'autore con un brano che viene rilasciato in licenza Creative Commons, la quale consente di modifcare e distribuire l'opera purchè non a fini commerciali e sempre che ne venga riconosciuta la paternità all'autore.

E poi la chicca, un brano cantato da Marco Mengoni, una versione suggestiva de “L'equilibrista”, forse l'episodio che più di tutti simboleggia l'incontro tra colto e popular. Insomma, tanta carne al fuoco e il risultato – ciò che conta – non delude. Nella sua fruibilità, infatti, avvicina comunque a sonorità poco usuali, trasmettendo tutta l'energia di un'esperienza di grande spessore emotivo. Tra gli ospiti, oltre quelli già citati, anche Elsa Lila, Paolo Damiani, Enrico Dindo, Monika Leskovar, Mauro Valli, Naomi Barril, Jacopo Di Tonno, Silvia Chiesa, Maurizio Baglini e Giovanni Ricciardi.

http://iltirreno.gelocal.it/regione/2013/05/16/news/da-debussy-a-mengoni-suonano-cento-violoncelli-1.7077159
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Messaggio Da Deianira Sab Mag 18, 2013 3:29 pm

Marco Mengoni, intervista prima della finale dell’Eurovision Song Contest

Mancano poche ore al gran finale dell’Eurovision Song Contest. Fuori dal camerino dell’Italia, tra le prove dello spettacolare numero di ingresso e quelle della sua esibizione (la numero 23 della serata) ci fermiamo dieci minuti a bere un caffè e fare quattro chiacchiere con Marco Mengoni, che nella gara rappresenta l’Italia con «L’essenziale».

Come va?
«Malissimo! Scherzo, va molto bene».

Quando sei arrivato a Malmö?
«Domenica».

E in questi 6 giorni quante volte hai cantato “L’essenziale” sul palco?
«Più di tutta la promozione italiana! (Ride) Qui sono molto precisi. Devo dire che c’è un’organizzazione che mette paura. È la precisione fatta evento».

Secondo te, l’Italia sarebbe in grado di ospitare un evento di questo tipo?
«Certo! Magari però non facciamo duecento prove!».

Senti molto la differenza di organizzazione con Sanremo?
«Devo dire che Sanremo è stato bellissimo, sicuramente sono due eventi diversi ma quest’anno era organizzato davvero molto bene. Almeno, per quello che riguarda noi. Era una situazione abbastanza comoda. Però secondo me l’Italia avrebbe i mezzi per organizzarla. Forse non quest’anno, il prossimo…».

Ti sei fatto un’idea del perché l’Eurovision fatichi a rientrare nelle abitudini degli italiani? È ancora considerato un evento per appassionati. Tu di certo sei un aiuto per renderlo più popolare…
«Abbiamo talmente tanta musica che dici: ancora? Non è possibile! Scherzi a parte, la mancanza dell’Eurovision per 14 anni ha influito moltissimo. Io non ne avevo mai sentito parlare, poi ho iniziato a vederlo da Gualazzi. Prima non sapevo della sua esistenza. Forse in questi 10 anni avevamo altro da fare, c’erano problemi più gravi da risolvere in Italia. E forse perché Sanremo si è “mangiato” l’Eurofestival. Ma credo che piano piano rientrerà. Già sto sentendo che ci sono i “gruppi d’ascolto”, è un buon segno».

Sei riuscito a dormire in questi giorni?
«Si riesce a dormire, anche se non capisco come facciano gli svedesi con quelle coperte a una piazza sola. Ti muovi e sei fuori dal letto! Comunque no, ci si riposa, ho dormito sicuramente più qui che a Sanremo. Sono proprio tranquillo».

Infatti sembri molto sereno.
«Un po’ troppo».

Ieri hai provato due volte. Ovviamente non ti sei visto, ma ti sei piaciuto? Secondo me la seconda prova è stato un enorme salto di qualità rispetto alla prima.
«Sai qual è il problema? Io non me ne rendo conto. Mi succede molto spesso: non so come vadano le esibizioni. Entro in una modalità di completo distacco dal mondo. Non so neanche quante persone ci siano davanti».

Ti definiscono tutti un po’ diverso dallo stile dell’Eurovision e dagli altri paesi. Ti senti inserito nell’evento?
«Mi sento prima di tutto me stesso, ma sì, direi che mi sento ben inserito. C’è una bella tavolozza di tanti colori diversi, ognuno porta il suo. Non c’è chi sta fuori e chi sta dentro. C’è chi ha preferito puntare sulla scenografia o su altro, io ho preferito puntare sulla “essenzialità”».

E dei tuoi colleghi di quest’anno, qualcuno ti ha colpito particolarmente?
«Mi fanno molto ridere i greci, perché sono pazzeschi. Si sente il sangue più caldo del Sud dell’Europa. Forse perché sono una penisola anche loro. Tra penisoliani ci capiamo! Mi piacciono un sacco di canzoni, e mi sembra che siano tutti molto carini, non sgomitano».

Come ti suona l’Eurovision del 2014 a Torino?
«Torino è meravigliosa. Il Palaisozaki sarebbe una casa perfetta per l’Eurovision, secondo me. Pure più bella della Malmö Arena. Lo devo dire, è la verità. È tutto in vetro, è bellissimo. Ma non credo che sia l’anno giusto…».

E in caso tu saresti l’ospite d’onore di un evento visto da 150 milioni di spettatori…
«Per quello mi posso fingere malato! No, penso che quest’anno non sia quello giusto».

Stiamo ancora scaldando i motori?
«Sì».

Chi vedresti bene in gara l’anno prossimo? Lo rifaresti tu, come Valentina Monetta di San Marino?
«Dai, lo rifaccio io! (Ride) No, dipende da dove vanno.»

Dipende dal clima?
«Eh sì, speriamo che vinca un paese caldo…».

In un paese come la Grecia ci sarebbe il pienone…
«Sarebbe anche un bel messaggio se si facesse in Grecia. Perché qui è l’Europa che comunica e la Grecia è uno dei paesi che ha sofferto di più la crisi. Sarebbe bello aiutarla così e far rialzare l’economia portando tutta questa gente che si sposta per vedere l’Eurovision. È una quantità impressionante, fino al mio arrivo non sapevo di questa euforia. C’è gente esaltatissima!».

Come quelli che conoscono a memoria tutti i partecipanti di tutte le edizioni…
«Sì».

E quest’anno sei diventato una statistica anche tu!
«Marco Mengoni, era vestito in verde, scarpe numero 43…».

http://www.sorrisi.com/2013/05/18/marco-mengoni-intervista-prima-della-finale-delleurovision-song-contest/
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Messaggio Da Deianira Dom Mag 19, 2013 12:35 am

ESC 2013: vince “Only teardrops” di Emmelie De Forest. Mengoni settimo

Quando la Malmö Arena si svuoterà, basterà soltanto mettersi in macchina e attraversare il ponte di Øresund, perchè il prossimo Eurovision Song Contest sarà ad appena 16 chilometri di distanza, appunto giusto dall’altra parte del ponte. Emmelie De Forest con “Only teardrorps” ha vinto l’edizione 2013 della manifestazione che dunque dopo 13 anni sarà di nuovo ospitata dalla Danimarca.

L’ultima vittoria danese risale al 2000, quando alla Globen Arena di Stoccolma gli Olsen Brothers vinsero a sorpresa (erano dati 500 a 1) con “Fly on the wings of love“, stracciando poi ogni record di vendita in patria (tuttora in loro possesso). Dalla Svezia alla Danimarca, tredici anni dopo la storia si ripete, ma stavolta non si può certo dire che il successo della ragazza di origini nobili, pro-pro nipote della Regina Vittoria (suo nonno, imparentato con la monarchia svedese è stato censito come figlio illegittimo del re Edoardo II) fosse fuori pronostico.

Dato quasi per scontato da subito, una volta che è stata completata la lista dei partecipanti, anche i bookmakers hanno subito deciso di puntare sulla immagine pulita e sulla canzone pop con influenze folk della ventenne di Randers. E nemmeno le incertezze (notevoli) mostrate più volte nelle prove, hanno scalfito le sue quotazioni e le certezze danesi. I quali dunque, dopo aver beneficiato di riflesso della presenza dell’Eurovision nella vicina Malmö, si apprestano dunque con ogni probabilità a ricambiare il favore. Emmelie De Forest ha visto con 281 punti, ed aveva già trionfato a 4 votazioni dalla fine. Sul podio si piazzano anche Farid Mammadov (Azerbaigian) con “Hold me” (234) e “Gravity” di Zlata Ognevich (Ucraina) con 214.

Quella del 2013 è la terza vittoria danese: la prima, contestatissima, fu nel 1963, quando “Dansevise” di Grethe e Jorgen Ingemann, primi coniugi della storia eurovisiva, batte per due soli punti la Svizzera, dopo un voting controverso (allora il sistema era diverso) funestato da problemi tecnici e strani cambiamenti. L’edizione 2001 a Copenaghen fu invece a suo modo rivoluzionaria perchè per la prima volta portò la rassegna in uno stadio (30mila persone nell’impianto cittadino).

“L’essenziale” di Marco Mengoni ha tenuto alti i colori dell’Italia. Esibitosi come ventitreesimo, il cantante di Ronciglione non ha mostrato emozione, sciorinando una ottima performance e il settimo posto finale (126 punti) rende comunque onore ad una partecipazione che ha convinto molti addetti ai lavori, oltre ad aver contribuito a farlo conoscere ai fan stranieri. Perfetta, precisa, senza sbavature. L’esibizione di Mengoni ha convinto anche gli stranieri, che non gli hanno tributato il successo ma tanti applausi di approvazione

L’Italia ha ricevuto 12 punti da Albania, Spagna e Svizzera, 10 punti da Macedonia, Francia e Austria, 8 punti da Slovenia, Malta, Croazia, 6 punti da Belgio, Grecia, Montenegro, Cipro, 4 da San Marino e Serbia, 2 dalla Georgia, 1 da Romania e Armenia.

Questo il voting dell’Italia, annunciato da Federica Gentile: 12 Danimarca, 10 Malta, 8 Norvegia, 7 Grecia, 6 Lituania, 5 Ucraina, 4 Moldavia, 3 Ungheria, 2 Spagna, 1 Romania.

Così ha votato invece giuria sammarinese (unica deputata a giudicare, non essendoci televoto): 12 Grecia, 10 Malta, 8 Francia, 7 Paesi Bassi, 6 Ungheria, 5 Belgio, 4 Italia, 3 Finlandia, 2 Azerbaigian, 1 Armenia

Sono stati assegnati anche i premi collaterali ”Marcel Bezençon Awards”, intitolati alla memoria del fondatore della rassegna: PRESS AWARD:Waterfall (Geo), BEST COMPOSER:Robin Stjernberg (Sve), BEST ARTIST:Farid Mammadov (Aze).

http://www.eurofestival.ws/2013/05/19/eurovision-2013-vince-only-teardrops-di-emmelie-de-forest-mengoni/


Ultima modifica di Deianira il Dom Mag 19, 2013 9:02 am - modificato 1 volta.
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Messaggio Da Deianira Dom Mag 19, 2013 12:51 am

Eurovision, trionfo danese
Settimo Marco Mengoni


Vince la 20enne Emmelie De Forest, favorita della vigilia. L'artista italiano nella top 10

Niente da fare: Marco Mengoni resta lontano dal podio all'Eurovision 2013. La vittoria finale, come da pronostico, è andata alla 20enne danese Emmelie De Forest (che tutti i bookmaker indicavano come favorita) con la canzone "Only Teardrops". Sul podio anche l'ucraina Zlata Ohnevic e (un po' a sorpresa) l'azero F?rid M?mm?dov.

Per Mengoni, che sul palco di Malmoe ha presentato la canzone vincitrice di Sanremo, "L'Essenziale", un discreto settimo posto. Meglio del nono posto dell'anno scorso ottenuto da Nina Zilli. Prossimo appuntamento: nel 2014 a Copenaghen.

http://www.vanityfair.it/show/musica/13/05/18/eurovision-danimarca-marco-mengoni
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Messaggio Da Deianira Dom Mag 19, 2013 12:55 am

All’Eurovision Song Contest, Marco Mengoni porta sul palco “L’Essenziale”

Marco Mengoni ha portato la sua semplicità e l'incredibile voce sul palco dell'Eurovision Song Contest. Nessun effetto speciale, niente cori o coreografie. Il suo talento è bastato a riempire il palco. L'Italia lo ha sostenuto. L'hashtag #MengoniESCItaly era in cima ai trend.

Il vincitore del Festival di Sanremo, si è esibito per 23esimo nel corso dell’Eurovision Song Contest 2013. Il cantante ha portato su quel palco prestigioso la canzone L’Essenziale, scritta da Roberto Casalino. Subito dopo il Festival, l’autore si era raccontato ai nostri microfoni, rivelandoci il processo che aveva portato alla nascita di quel brano così intenso. Ci disse: “Volevo esprimere la necessità di ritagliarsi degli spazi, dei punti nostri, al riparo da tutte le cose che non vanno per il verso giusto. Ritornare a qualcosa che ci fa star bene, le cose più banali ma che in realtà ci salvano”. Quel brano così significativo, stasera è stato ascoltato in tutta Europa.

Il Re Matto non poteva che andare controcorrente. Molti degli artisti hanno voluto arricchire la loro esibizione con ogni sorta di effetto speciale. Alcuni hanno portato sul palco dei cori e altri hanno messo in scena delle coreografie. Anche gli abiti hanno giocato un ruolo fondamentale. Chi ha portato gli indumenti tipici del proprio paese e chi si è fasciato in abiti eccentrici. Marco Mengoni ha rifiutato tutto questo.

Si è attenuto al titolo del suo brano. Un’esibizione sobria, senza fronzoli. Sul palco solo lui e la sua incredibile voce. Luci soffuse e il pubblico che si lasciava cullare da quelle note capaci di arrivare dritte all’anima. Vedere il “nostro” artista cantare mentre le bandiere dei Paesi europei sventolano attorno a lui, è stata di certo una bellissima soddisfazione. L’atmosfera intimista che è riuscito a creare solo con le sue potenzialità canore è stata sensazionale.

L’Italia ha sostenuto Marco Mengoni, twitter l’ha dimostrato chiaramente. L’hashtag #MengoniESCItaly ha scalato la classifica dei trend.

http://music.fanpage.it/all-eurovision-song-contest-marco-mengoni-porta-sul-palco-l-essenziale/
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Messaggio Da Deianira Dom Mag 19, 2013 12:59 am

EUROVISION SONG CONTEST 2013: VINCE LA DANIMARCA. MARCO MENGONI SETTIMO

Si è conclusa dopo oltre 3 ore di diretta la finale dell’Eurovision Song Contest 2013 che ha visto scontarsi sul palco della Malmo Arena in Svezia ventisei cantanti provenienti da ogni parte d’Europa, ovvero i venti che hanno superato le semifinali e i rappresentanti delle cinque big che sono finite di diritto alla finalissima e il paese vincitore dello scorso anno.

A trionfare in quello che i più nostalgici chiamano ancora Eurofestival è stata Emmelie de Forest per la Danimarca con la canzone Only Teardrops. L’artista ha iniziato a cantare giovanissima e già all’età di 14 anni ha avuto la possibilità di collaborare con il musicista scozzese Fraser Neill. Discendente di Re Edoardo VII, ha dichiarato – in occasione del Dansk Melodi Grand Prix per la scelta del rappresentante danese – che la trisavola era la Regina Vittoria d’Inghilterra.

Marco Mengoni, che ha concorso in rappresentanza dell’Italia con il brano L’essenziale, primo al sessantatreesimo Festival di Sanremo, si è piazzato settimo. Ha cantato poco prima dell’apertura del televoto e la sua performance è stata davvero essenziale: solo lui sul palco, elegantissimo, nessuna coreografia.

Questo esito era scontato visto il pronostico dei bookmakers. La vittoria di Emmelie segna il destino dell’edizione 2014 dell’ESC, che si svolgerà dunque in Danimarca: è prassi che il paese vincitore ospiti l’anno successivo la manifestazione.

http://www.davidemaggio.it/archives/75809/eurovision-song-contest-2013-vince-la-danimarca-video-marco-mengoni-settimo
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Messaggio Da Deianira Dom Mag 19, 2013 1:29 am

Marco Mengoni settimo all’Eurovision Song Contest 2013

Il settimo posto non gli rende giustizia, ma questa è la posizione conquistata da Marco Mengoni all’Eurovision Song Contest 2013. L’edizione di quest’anno è stata vinta dalla super favorita Emmelie de Forest dalla Danimarca con la sua Only teardrops; scalza e con un abitino leggero color panna, la cantante 20enne è salita sul palco di Malmö per ritirare il premio. E’ stata la città svedese ad ospitare quest’anno il bellissimo festival europeo di cui stasera è andata in onda la finale; 26 le canzoni ancora in gara e 39 Paesi pronti a votarle.

Per l’Italia c’era Marco Mengoni, perfetto in un completo di Salvatore Ferragamo, che ha cantato L’essenziale con una raffinatezza rara. Nonostante tutta l’Italia fosse fiera del nostro rappresentante, Mengoni non è riuscito a superare la settima posizione; la scelta di cantare in italiano è assolutamente lecita, ma può averlo svantaggiato rispetto alla maggior parte degli altri che hanno portato brani in inglese. Marco, comunque, è riuscito a fare meglio di Nina Zilli che lo scorso anno si è classificata nona, ma lontano dal secondo di Gualazzi nel 2011. Dopo la Danimarca, i più votati sono stati l’Azerbaijan e l’Ucraina e guardando le votazioni non è possibile non notare che le Nazioni confinati tendono a votarsi tra di loro. Capito San Marino?! Solo 4 punti da loro per Mengoni.

Come sempre l’Eurovision è stato costellato di personaggi improbabili e look improponibili, in particolare quelli sfoggiati dall’euberante presentatrice Petra, ma proprio per questo è uno degli show più divertenti che ci sono in tv!

L’appuntamento è per il prossimo anno a Copenaghen!

http://www.gingergeneration.it/n/marco-mengoni-7-alleurovision-song-contest-2013-113527-n.htm
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Messaggio Da Deianira Dom Mag 19, 2013 6:52 am

Finale ESC 2013: sfiorati i 100mila tweet. #ESCita non sfonda, ma primo a Milano e Genova

In attesa di conoscere i dati Auditel della serata, come di consueto ecco un po’ di numeri dal noto social network Twitter. Iniziamo con il dato dell’hashtag ufficiale dell’evento a livello mondiale: #eurovision. Dalle 21 all’una di notte i tweet con questo hashtag sono stati oltre un milione e mezzo, ovvero più di 25mila tweet al minuto – più di 400 al secondo! Un dato straordinario, se si pensa che nella prima semifinale i tweet inviati sono stati 245mila circa e nella seconda 215mila.

Per quanto riguarda l’hashtag ufficiale italiano #ESCita, dopo gli oltre 13mila tweet della seconda semifinale (non trasmessa dalla Rai) e gli oltre 23mila della prima semifinale (trasmessa su Rai5 – in entrambe i casi tra le 21 e le 23), in questa finalissima (dalle 21 all’una di notte circa) si sono superati i 92mila tweet, ovvero oltre 1500 tweet al minuto.

Bene anche gli hashtag #anouk e #MengoniESCItaly, quest’ultimo promosso dal nostro newsblog insieme alla collaborazione del MengoniTeam. La rappresentante dei Paesi Bassi ha superato i 23mila tweet durante la diretta da Malmo, mentre l’hashtag a sostegno di Marco Mengoni ha sfiorato i 12mila tweet (tweet concentrati in particolare nella seconda parte dello spettacolo e primo nelle Tendenze Italia fino oltre le 2 e 30 di notte).

#ESCita continua a rimanere stabile al terzo posto nelle Tendenze Italia, anche se non è mai riuscito a raggiungere la vetta durante tutta la serata (unica eccezione per Milano, dove #ESCita è rimasto al numero uno fino oltre le 2 e 30 di notte. Situazione analoga per Genova, dove dalla tarda notte ha raggiunto il numero uno e vi è rimasto fino alle 2 e 30 inoltrate. Male invece a Roma, dove non ha superato mai la quarta posizione).

http://www.eurofestival.ws/2013/05/19/finale-esc-2013-sfiorati-i-100mila-tweet-escita-non-sfonda-ma-primo-a-milano-e-genova/?fb_source=pubv1
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Messaggio Da Deianira Dom Mag 19, 2013 6:57 am

La finale vista dalla sala stampa!

(metto solo la parte che riguarda Marco)

Eccoci al nostro Marco! Non c’è niente da fare, non guarda in camera. Lui segue la sua musica, il suo pensiero, ma dà tutto sé stesso. Si muove un poco di più che nelle prove, l’esecuzione vocale come sempre è impeccabile, e possiamo essere soddisfatti anche solo della prestazione: stasera l’Europa ha conosciuto un grandissimo interprete italiano.

http://www.ogaeitaly.net/2013/05/la-finale-vista-dalla-sala-stampa.html
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Messaggio Da Deianira Dom Mag 19, 2013 7:00 am

Eurosong: Mengoni settimo, vince la Danimarca
Al festival europeo vince il "cartello dei paesi scandinavi" ma Mengoni prende un ottimo settimo posto

Al festival europeo vince il "cartello dei paesi scandinavi": ad aggiudicarsi il trofeo 2013 è la danimarca cn Emmelie de Forest, che ha contato in inglese "Only Teardrops".
Mengoni prende un ottimo settimo posto, cantando la sua Essenziale in una scenografia semplicissima, che l'ha distinti per stile in una finale dove si è visto di tutto: dalle gonne che si rialzano fino a tre metri ai ballerini imprigionati in un cubo.
Nei video, le performaces della vincitrice e del rappresentante dell'Italia.

http://www3.varesenews.it/life/eurosong-mengoni-settimo-vince-la-danimarca-263426.html
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Messaggio Da Deianira Dom Mag 19, 2013 8:44 am

Emmelie De Forest vince Eurovision 2013. Marco Mengoni settimo

Eurovision 2013 ha la sua vincitrice: è la cantante danese Emmelie De Forest, con il brano "Only teardrops". All'ultima edizione del concorso canoro per l'Italia ha partecipato Marco Mengoni.

L'artista made in Italy, reduce dal successo sul palco di Sanremo, si è classificato settimo. L'interprete de 'L'essenziae' ha così migliorato il piazzamento ottenuto lo scorso anno da Nina Zilli.

A Malmo, in Svezia, dove si è svolta la finale, la perfomance di Mengoni è stata sobria e minimalista: no a ballerini ed a effetti scenici.

http://www.diregiovani.it/news/22606-emmelie-de-forest-eurovision-marco-mengoni-v.dg
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Messaggio Da Deianira Dom Mag 19, 2013 8:45 am

Marco Mengoni: settimo posto all’Eurovision Song Contest 2013

Si è concluso anche quest’anno l’Eurovision Song Contest, che si è tenuto a Malmo, in Svezia. In diretta su Rai Due anche dall’Italia abbiamo potuto tifare per il nostro rappresentante durante la kermesse canora più importante d’Europa, ovvero Marco Mengoni.

Il vincitore di X Factor nel 2009 e reduce dal successo al Festival di Sanremo di quest’anno non ha potuto gioire per un altro risultato messo a segno. Nonostante tutto però il suo settimo posto dà grande soddisfazione.

Come da pronostico il primo posto è andato alla cantante danese Emmelie De Forest, con la canzone Only Teardrops e sul podio a sorpresa è salita anche l’ucraina Zlata Ohnevic.

Marco Mengoni ha interpretato il brano che l’ha fatto trionfare a Sanremo, L’essenziale e ha ottenuto un piazzamento migliore rispetto al nono posto dell’anno scorso, portato a casa da Nina Zilli.

http://www.mondoreality.com/marco-mengoni-settimo-posto-alleurovision-song-contest-2013/
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Messaggio Da Deianira Dom Mag 19, 2013 8:46 am

Eurovision Song Contest 2013, vince la Danimarca con Emmelie De Forest. Marco Mengoni è settimo

Scontata la vittoria della Danimarca con Emmelie de Forest e la sua Only Teardrops. Settimo Marco Mengoni con L'essenziale.

Vincitrice assoluta dell’Eurovision Song Contest 2013 viene incoronata la Danimarca con Emmelie de Forest e la sua Only Teardrops. Marco Mengoni si classifica settimo, migliorando il piazzamento di Nina Zilli dello scorso anno: è un peccato, perché L’essenziale è veramente un bel pezzo, ma nell’arena di Malmo hanno trionfato il ritmo o lo struggimento, non il minimalismo pop italiano d’autore.

Buona la performance di Marco Mengoni, visibilmente emozionato, che ha rinunciato a ballerini ed effetti scenici per interpretare al meglio il senso della sua canzone. Qualche eccesso di bravura lo ha portato ad esagerare, ma in generale si è sicuramente distinto per la pulizia dell’esibizione.

La serata finale dell’Eurovision Song Contest ha visto sicuramente molto barocchismo e qualche provocazione, come la cantante finlandese Krista Sigfrieds che ha conluso il suo brano con un bacio saffico ad una delle sue coriste, in omaggio ai diritti civili delle coppie gay.

http://www.soundsblog.it/post/141133/eurovision-song-contest-2013-vince-la-danimarca-con-emmelie-de-forest-marco-mengoni-e-settimo
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Messaggio Da Deianira Dom Mag 19, 2013 9:46 am

ESC 2013 – La Review della Finale

Tutto è andato esattamente come nel 2000, quando ad organizzare il concorso era la Svezia e a vincerlo era la Danimarca. Malmö e Copenaghen distano pochissimo l’una dall’altra e, quindi, per il concorso 2014 basterà attraversare lo stretto dell’Öresund o Øresund, a seconda che si sia svedesi o danesi.

Anche quest’anno i pronostici sono stati confermati. Vince l’Eurovision Song Contest 2013, Emmelie de Forest con la canzone Only teardrops che ha collezionato 281 punti. Un brano pop-folk piacevole unito ad una messa in scena spettacolare, che all’ESC non guasta mai, hanno riportato il trofeo in Danimarca che, come già detto non lo vinceva dal 2000 quando a trionfare furono i fratelli Olsen con Fly on the wings of love. Per il paese della Sirenetta questa è la terza vittoria; la prima risale al 1963 con Grethe & Jørgen Ingmann con la canzone Dansevise.

Al secondo post, con 234 punti, troviamo l’Azerbaigian con Farid Mammadov col brano Hold me. In sei partecipazioni, questa nazione, si è sempre piazzata in top 10 e dal 2010 perennemente in top 5 con la vittoria del 2011.

Terza Zlata Ognevich con la sua Gravity che ha guadagnato 214 punti.

Veniamo all’Italia e a Marco Mengoni che con L’essenziale è riuscito a terminare la sua esperienza all’ESC al settimo posto. In un concorso molto televisivo Mengoni ha puntato su un’esibizione semplicissima, ma vocalmente ineccepibile e l’Europa ha sembrato gradire.

Dal nostro rientro, nel 2011, l’Italia ha sempre puntato su artisti di qualità ottenendo dei buoni risultati che, sinora, ci hanno sempre fatto rimanere in top 10. Ricordiamo, infatti che nel 2011 Gualazzi si classificò al secondo posto e l’anno scorso, Nina Zilli fu nona.

Nei primi 10 posti della classifica finale troviamo, in pratica, tutti i Paesi che alla vigilia erano dati fra i favoriti con giusto due sorprese: il nono posto di Malta e il 10 dell’Ungheria.

Le BIG 5, ad eccezione dell’Italia, purtroppo si fermano nella zona bassa della classifica. Peccato per la Francia che ha fatto una buona esibizione. Spagna e Regno Unito pagano lo scotto di una performance non brillantissima. La Germania, invece, aveva un brano dance che sapeva di già sentito.

http://eurofestivalit.altervista.org/2013/05/19/esc-2013-la-review-della-finale/
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Messaggio Da Ospite Dom Mag 19, 2013 10:44 am

http://www.webl0g.net/2013/05/19/marco-mengoni-dopo-la-finale-delleurovision-song-contest-boom-su-itunes-in-europa-con-lessenziale/

Marco Mengoni: dopo la finale dell’Eurovision Song Contest boom su iTunes in Europa con L’essenziale
Categoria: musica,notizie,talenti — Graziano Cozzi @ 02:49
Poche ore dopo la finale dell’Eurovision Song Contest 2013 che si è svolta a Malmoe, in Svezia, Marco Mengoni ha fatto il botto su iTunes di mezza Europa. Infatti, il brano L’essenziale, che si è classificato al settimo posto, è entrato nelle classifiche iTunes di Stati non particolarmente usuali per un cantante italiano, con tra l’altro una canzone completamente in lingua italiana.



In dettaglio le posizioni de L’essenziale, nel momento in cui sto scrivendo l’articolo:

iTunes Italia 18°
iTunes Spagna 20°
iTunes Malta 5°
iTunes Slovenia 7°
iTunes Germania 85°
iTunes Grecia 18°
iTunes Olanda 36°
iTunes Austria 60°
iTunes Svezia 110°
iTunes Finlandia 82°
iTunes Svizzera 60°
iTunes Lussemburgo 48°
iTunes Danimarca 107°
iTunes Lituania 111°
iTunes Bulgaria 116°
iTunes Russia 164°
(le classifiche sono ovviamente soggette a cambiamenti)

Qualche Stato può essermi sfuggito, nel caso avvertitemi, che aggiungo. Diciamo che L’essenziale l’ho messo.

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