Poesia altro respiro
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Re: Poesia altro respiro
Che cosa rimarrà di noi
Di noi rimarrà
qualcosa di più che il gesto o la parola:
Questo desiderio incandescente di libertà,
questa intossicazione, è contagiosa!
GIOCONDA BELLI - L'occhio della donna
Di noi rimarrà
qualcosa di più che il gesto o la parola:
Questo desiderio incandescente di libertà,
questa intossicazione, è contagiosa!
GIOCONDA BELLI - L'occhio della donna
jamila5- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
Jamila...
" Sempre questa sensazione di inquietudine.....
" Sempre questa sensazione di inquietudine.....
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
La sento sempre addosso questa sensazione di inquietudine ...
credo che mi dia la possibilità di meravigliarmi ... sempre
credo che mi dia la possibilità di meravigliarmi ... sempre
jamila5- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
darò minimi baci di sutura
verserò saliva a ogni giuntura
sarò sbucciata e dolce ai denti.
Ogni mattino ti coglierò un pugno
di fiori dal selciato.
Per te avrò aghi sempreverdi
e sboccerò ogni inverno per bruciarmi.
Franca Mancinelli (inedito)
verserò saliva a ogni giuntura
sarò sbucciata e dolce ai denti.
Ogni mattino ti coglierò un pugno
di fiori dal selciato.
Per te avrò aghi sempreverdi
e sboccerò ogni inverno per bruciarmi.
Franca Mancinelli (inedito)
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Re: Poesia altro respiro
A proposito di casa
Qualunque spazio si fa ombra, luogo
per un sonno docile. Vieni
troverai il mio nome sulla porta
l'inverno mi ha fatto crescere i capelli
l'andatura è controsole, similitudine
per un tramonto che si pre-annuncia breve
ho licenziato ogni perché, troppa passione
da svolgere. Questa è la casa con la panchina
per le solitudini o i racconti sottopelle
per i diari infantili tenuti in ostaggio.
Lucia Marilena INGRANATA " Io e Lucia "
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
un commovente appello
248
Perchè fuori dal Cielo m'han rinchiusa?
Cantavo forse a voce troppo alta?
Ma - posso usare un tono più leggero -
timido come quello di un uccello!
Non volessero gli angeli lasciarmi
provare - solamente un'altra volta -
vedi un po' tu - se li ho disturbati -
ma - di grazia - non chiudere la porta!
Oh, se toccasse a me d'essere invece
il signore dalla " veste bianca " -
e loro - la manina che bussasse -
credete che potrei lasciarli fuori ?
248
Why - do they shut Me out of Heaven?
Did I sing - too loud?
But - I can say a little " Minor"
Timid as a bird
Would'nt the Angels try me -
Just - once - more -
Just - see - if I troubles them -
But dont - shut the door!
Oh, if I - were the Gentleman
in the " White Robe" -
And they - were the little Hand - that knocked -
Could- I - forbid?
248
Perchè fuori dal Cielo m'han rinchiusa?
Cantavo forse a voce troppo alta?
Ma - posso usare un tono più leggero -
timido come quello di un uccello!
Non volessero gli angeli lasciarmi
provare - solamente un'altra volta -
vedi un po' tu - se li ho disturbati -
ma - di grazia - non chiudere la porta!
Oh, se toccasse a me d'essere invece
il signore dalla " veste bianca " -
e loro - la manina che bussasse -
credete che potrei lasciarli fuori ?
248
Why - do they shut Me out of Heaven?
Did I sing - too loud?
But - I can say a little " Minor"
Timid as a bird
Would'nt the Angels try me -
Just - once - more -
Just - see - if I troubles them -
But dont - shut the door!
Oh, if I - were the Gentleman
in the " White Robe" -
And they - were the little Hand - that knocked -
Could- I - forbid?
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
29 marzo 2013: Per Enzo Jannacci
Vincenzina davanti alla fabbrica,
Vincenzina il foulard non si mette più.
Una faccia davanti al cancello che si apre già.
Vincenzina hai guardato la fabbrica,
come se non c'è altro che fabbrica
e hai sentito anche odor di pulito
e la fatica è dentro là...
Zero a zero anche ieri 'sto Milan qui,
sto Rivera che ormai non mi segna più,
che tristezza, il padrone non c'ha neanche 'sti problemi qua.
Vincenzina davanti alla fabbrica,
Vincenzina vuol bene alla fabbrica,
e non sa che la vita giù in fabbrica
non c'è, se c'è com'è ?
:ghirlanda:
Vincenzina davanti alla fabbrica,
Vincenzina il foulard non si mette più.
Una faccia davanti al cancello che si apre già.
Vincenzina hai guardato la fabbrica,
come se non c'è altro che fabbrica
e hai sentito anche odor di pulito
e la fatica è dentro là...
Zero a zero anche ieri 'sto Milan qui,
sto Rivera che ormai non mi segna più,
che tristezza, il padrone non c'ha neanche 'sti problemi qua.
Vincenzina davanti alla fabbrica,
Vincenzina vuol bene alla fabbrica,
e non sa che la vita giù in fabbrica
non c'è, se c'è com'è ?
:ghirlanda:
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
“Non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino
all’ orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia
la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.”
Alda Merini
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino
all’ orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia
la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.”
Alda Merini
puparock- Parlo poco ma parlo
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Re: Poesia altro respiro
Poesia russa visionaria
Il giardino - come una visione : chiaro come il quarzo!
gemma sulle strade -
scintille - dal giardino sulle finestre - più fumose nei meandri
sul vicolo un carretto è luminoso
in alto- solo il vento dove sono uccelli e bandiere! -
è diafano il ponte - non è inquieta la polvere - e la trave è rovente
e il fiume aggira
due lontani borghi ombreggiati -
e si fa sera..... -
(ed è tutto celato nel mio cuore)
(1995, agosto) di Gennadij Nikolaievic Ajgi
Il giardino - come una visione : chiaro come il quarzo!
gemma sulle strade -
scintille - dal giardino sulle finestre - più fumose nei meandri
sul vicolo un carretto è luminoso
in alto- solo il vento dove sono uccelli e bandiere! -
è diafano il ponte - non è inquieta la polvere - e la trave è rovente
e il fiume aggira
due lontani borghi ombreggiati -
e si fa sera..... -
(ed è tutto celato nel mio cuore)
(1995, agosto) di Gennadij Nikolaievic Ajgi
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Re: Poesia altro respiro
Poesia per i senzatetto
Cani di strada
arrivano ancora in città,
in treno,
o facendo l'autostop.
Se ne infischiano
se impiegano
venti giorni
per spostarsi
dalla Florida
all'Iowa.
Non hanno mai
fretta di arrivare
da nessuna parte.
Sanno bene
che la loro casa
ora è la strada.
Ciò che non sanno
è dove saranno
sepolti.
Paul Polansky : " Homeless in the Heartland" 2002,
pubblicata in lingua ceca e venduta dai senzatetto per le strade di Praga.
Cani di strada
arrivano ancora in città,
in treno,
o facendo l'autostop.
Se ne infischiano
se impiegano
venti giorni
per spostarsi
dalla Florida
all'Iowa.
Non hanno mai
fretta di arrivare
da nessuna parte.
Sanno bene
che la loro casa
ora è la strada.
Ciò che non sanno
è dove saranno
sepolti.
Paul Polansky : " Homeless in the Heartland" 2002,
pubblicata in lingua ceca e venduta dai senzatetto per le strade di Praga.
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Re: Poesia altro respiro
"Si può morire per amore? Io credo proprio di sì, si può morire ingiustamente e ingiustamente soffrire quando non si trovi la chiave giusta per aprire un sogno ...."
Alda Merini
Alda Merini
Ospite- Ospite
Re: Poesia altro respiro
Cattiveria del cuore
Se la colpa di un bosco
è la sua ombra
come non pensare che non sia
naturale la storia
che agglomera eserciti
di sentimenti
il diritto di esaminare
ricordi difficili e affollati
scorrendo lungo il profilo
della folla
quando si sgomenta il cuore,
(cattiveria del cuore
grideranno gli uccelli)
cattiveria ripeteranno i pozzi
circondati da sassi e erbe illese.
Giungono gli attori
con il colore della stessa giornata
fra terra bruciata segni del tempo
recitano la cattiveria del cuore
sono esseri — oggetto
più tremendi degli angeli
convinti del grido
della loro esistenza
da allora nessuno crede alla vita
dei poeti
la loro voce si ritrae dal confine
della pioggia
come per un esilio bianco e mai appagato
Fuori centro per analizzare
una esistenza
con angeli dalla saliva
sporca
la saggezza col suo gemito
e il suo naso
modi, scenari implosivi
la trasmissione di una dottrina
non ascoltate ragazzi
quei pensieri
che aprono la strada
verso la cattiveria del cuore.
Dove la legge rotola
come un foglio di giornale
neppure i semplici
possono entrare
diffidare di quel segno
che difficilmente
si deciderà a mutare
per battere moneta
forse occorrerà riscrivere il cielo
o prestare il volto alle ombre;
persuasione senza scampo
se nella resistenza dell’aria
il mondo decreta
la cattiveria del cuore.
Gregorio Scalise
da La resistenza dell’aria (Mondadori, 1982)
Se la colpa di un bosco
è la sua ombra
come non pensare che non sia
naturale la storia
che agglomera eserciti
di sentimenti
il diritto di esaminare
ricordi difficili e affollati
scorrendo lungo il profilo
della folla
quando si sgomenta il cuore,
(cattiveria del cuore
grideranno gli uccelli)
cattiveria ripeteranno i pozzi
circondati da sassi e erbe illese.
Giungono gli attori
con il colore della stessa giornata
fra terra bruciata segni del tempo
recitano la cattiveria del cuore
sono esseri — oggetto
più tremendi degli angeli
convinti del grido
della loro esistenza
da allora nessuno crede alla vita
dei poeti
la loro voce si ritrae dal confine
della pioggia
come per un esilio bianco e mai appagato
Fuori centro per analizzare
una esistenza
con angeli dalla saliva
sporca
la saggezza col suo gemito
e il suo naso
modi, scenari implosivi
la trasmissione di una dottrina
non ascoltate ragazzi
quei pensieri
che aprono la strada
verso la cattiveria del cuore.
Dove la legge rotola
come un foglio di giornale
neppure i semplici
possono entrare
diffidare di quel segno
che difficilmente
si deciderà a mutare
per battere moneta
forse occorrerà riscrivere il cielo
o prestare il volto alle ombre;
persuasione senza scampo
se nella resistenza dell’aria
il mondo decreta
la cattiveria del cuore.
Gregorio Scalise
da La resistenza dell’aria (Mondadori, 1982)
Jazzbianco- Admin.
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Re: Poesia altro respiro
Nella vita ci sono giorni pieni di vento e pieni di rabbia,
ci sono giorni pieni di pioggia e pieni di dolore, ci sono giorni pieni di lacrime;
ma poi ci sono giorni pieni d'amore che ci danno il coraggio
di andare avanti per tutti gli altri giorni.
(Romano Battaglia)
Sto vivendo giorni di dolore e lacrime ... aspetto i giorni d'amore ... per andare avanti e ricordare ...
ci sono giorni pieni di pioggia e pieni di dolore, ci sono giorni pieni di lacrime;
ma poi ci sono giorni pieni d'amore che ci danno il coraggio
di andare avanti per tutti gli altri giorni.
(Romano Battaglia)
Sto vivendo giorni di dolore e lacrime ... aspetto i giorni d'amore ... per andare avanti e ricordare ...
jamila5- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
... Eppure quando penso a lui –
forse senza alcun motivo ma non ne sono per niente sicuro –
mi rasserena raffigurarmelo quando sta per lasciarci,
mentre guarda tranquillo verso il cielo con lo sguardo fisso sul volo del suo personale aquilone ... L. B.
Questa l'ha scritta mio marito ...
forse senza alcun motivo ma non ne sono per niente sicuro –
mi rasserena raffigurarmelo quando sta per lasciarci,
mentre guarda tranquillo verso il cielo con lo sguardo fisso sul volo del suo personale aquilone ... L. B.
Questa l'ha scritta mio marito ...
jamila5- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
(P. Neruda)
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
(P. Neruda)
Ospite- Ospite
Re: Poesia altro respiro
Memorias de un nino leido
Verano, la campina, la cocina
a traves de la puerta se abre al campo.
Trajinaban en ella las mujeres.
Y por aquella puerta yo salia
al huerto , y arrancaba de la mata
un tomate al que daba algùn mordisco.
Y escogìa algùn fruto bien maduro
del arbol, con pericia de un esperto.
Agotado del juego matutino
a comer me llamaban, y el gazpacho
embaulaba y algùn plato riquìsimo.
Luego a dormir la siesta. Por la tarde,
en un sillon de mimbre me sentaba
bajo las buganvillas del jardin.
Y pensaba que triste era mi vida.
Fernando Ortiz
( desculpateme per la traduzion .... qui ci vuole la perizia di Tulip
Leggere i ricordi di un bambino
Estate, la campagna, la cucina
attraverso la porta si apre il campo.
lì si affaccendavano le donne.
e per quella porta sono salito
nell'orto, e ho colto dall'albero
un pomodoro a cui ho dato un morso.
E raccolto un altro frutto maturo
dall'albero con la perizia di un esperto.
lontano dal gioco del mattino
mi chiamarono a mangiare, e il gazpacho
si effondeva in un contorno sostanzioso.
Poi un pisolino. Nel pomeriggio,
su una sedia di vimini sedevo
sotto la bouganville in giardino.
E ho pensato che la mia vita era triste.
Fernando Ortiz
Verano, la campina, la cocina
a traves de la puerta se abre al campo.
Trajinaban en ella las mujeres.
Y por aquella puerta yo salia
al huerto , y arrancaba de la mata
un tomate al que daba algùn mordisco.
Y escogìa algùn fruto bien maduro
del arbol, con pericia de un esperto.
Agotado del juego matutino
a comer me llamaban, y el gazpacho
embaulaba y algùn plato riquìsimo.
Luego a dormir la siesta. Por la tarde,
en un sillon de mimbre me sentaba
bajo las buganvillas del jardin.
Y pensaba que triste era mi vida.
Fernando Ortiz
( desculpateme per la traduzion .... qui ci vuole la perizia di Tulip
Leggere i ricordi di un bambino
Estate, la campagna, la cucina
attraverso la porta si apre il campo.
lì si affaccendavano le donne.
e per quella porta sono salito
nell'orto, e ho colto dall'albero
un pomodoro a cui ho dato un morso.
E raccolto un altro frutto maturo
dall'albero con la perizia di un esperto.
lontano dal gioco del mattino
mi chiamarono a mangiare, e il gazpacho
si effondeva in un contorno sostanzioso.
Poi un pisolino. Nel pomeriggio,
su una sedia di vimini sedevo
sotto la bouganville in giardino.
E ho pensato che la mia vita era triste.
Fernando Ortiz
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Re: Poesia altro respiro
Piccola zia
tua zia ha partorito
città morte
hiroshima una cisti nello stomaco
mogadiscio un nodulo al seno
in famiglia tutti
le hanno detto di
smetterla di amare
con tanta intensità
non troverai mai un uomo che voglia
baciare un atlante
non disegnarti stelle sulla schiena
se lo fai
dove mai troverai
un uomo che voglia arrivare
con la lingua alle tue costellazioni
sputa la palestina da sotto
la lingua xayati
lascia che damasco ti goccioli dal collo
e lavi via l'avana dalle
costole
i tuoi sogni sono troppo grandi
troppo grossi
soffocanti
fanno sì che tutti intorno a te
trattengano il respiro
quale uomo vuole una donna
ricoperta di continenti
denti piccole colonie
stomaco un'isola
quale uomo vuole
guardare il mondo
dalla stanza da letto
viso un piccolo tumulto
mani una guerra civile
braccia cosparse
di storie di migranti la casa
dietro le orecchie
un campo di rifugiati
un corpo insudiciato
di cose brutte
ma dio mio,
come lo porta bene il mondo.
Warsan Shire:
nata in kenia nel 1988, da genitori somali in fuga dalla guerra civile, è cresciuta a Londra .
tua zia ha partorito
città morte
hiroshima una cisti nello stomaco
mogadiscio un nodulo al seno
in famiglia tutti
le hanno detto di
smetterla di amare
con tanta intensità
non troverai mai un uomo che voglia
baciare un atlante
non disegnarti stelle sulla schiena
se lo fai
dove mai troverai
un uomo che voglia arrivare
con la lingua alle tue costellazioni
sputa la palestina da sotto
la lingua xayati
lascia che damasco ti goccioli dal collo
e lavi via l'avana dalle
costole
i tuoi sogni sono troppo grandi
troppo grossi
soffocanti
fanno sì che tutti intorno a te
trattengano il respiro
quale uomo vuole una donna
ricoperta di continenti
denti piccole colonie
stomaco un'isola
quale uomo vuole
guardare il mondo
dalla stanza da letto
viso un piccolo tumulto
mani una guerra civile
braccia cosparse
di storie di migranti la casa
dietro le orecchie
un campo di rifugiati
un corpo insudiciato
di cose brutte
ma dio mio,
come lo porta bene il mondo.
Warsan Shire:
nata in kenia nel 1988, da genitori somali in fuga dalla guerra civile, è cresciuta a Londra .
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
Altra cosa era lei
che si muoveva di spalle
sognando l'avvenire
di tutti coloro che sono i migliori,
si perde il suo teatro nella viltà più divina.
Oh certamente qui vivono i folli
candore di sapienza
frutto di vecchie stagioni
perchè aveva mani felici per ogni cosa
aggrovigliavano fili e menzogne,
ahimè mia sorella piena di brume
che cantava la specie eterna
ma una volta nascosta
essa divenne solerte
e festosa come una rosa piena,
ora continuano a rallegrarsi tutti dei miei piedi nudi
ahimè mia sorella,
grande Giovanna d'Arco,
che mi difende da tutti.
Alda Merini : Canto dell'ombra e della luce
che si muoveva di spalle
sognando l'avvenire
di tutti coloro che sono i migliori,
si perde il suo teatro nella viltà più divina.
Oh certamente qui vivono i folli
candore di sapienza
frutto di vecchie stagioni
perchè aveva mani felici per ogni cosa
aggrovigliavano fili e menzogne,
ahimè mia sorella piena di brume
che cantava la specie eterna
ma una volta nascosta
essa divenne solerte
e festosa come una rosa piena,
ora continuano a rallegrarsi tutti dei miei piedi nudi
ahimè mia sorella,
grande Giovanna d'Arco,
che mi difende da tutti.
Alda Merini : Canto dell'ombra e della luce
Ultima modifica di Levnicolaievic il Dom Mag 19, 2013 12:20 pm - modificato 1 volta.
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Re: Poesia altro respiro
Mi annodo il cappello- mi aggiusto lo scialle
Mi annodo il cappello- mi aggiusto lo scialle -
I piccoli doveri della vita
Adempio, proprio come se il più piccolo
Fosse immenso per me -
Metto nel vaso nuovi fiori, e i vecchi
Getto via - scuoto dalla veste
Un petalo che s'era lì impigliato -
Peso il tempo che ci vuole
Da qui alle sei- ho tanto da fare -
Eppure, anni addietro, l'esistenza,
Colpita, si fermò - e il mio tictac.
Non possiamo segregarci, come fanno
Donne e uomini perfetti -
Finito il nostro compito,
Tornammo - a separarci -
Miglia e miglia di nulla, ci saranno -
Miglia e miglia di azione - maggior nausea -
E' fatica pungente, simulare -
Nasconder quel che siamo
A scienza e chirurgia -
Occhi troppo telescopici -
Da sopportare - su noi -senza lo schermo -
Per il loro piacere, non per il nostro -
Forse, trasalirebbero -
Noi potremmo tremare - ma poichè
Una bomba tenemmo chiusa in petto,
E ancora la teniamo - tutto è calma.
Così queste fatiche della vita
Noi proseguiamo,esatti e scrupolosi,
Per non perdere i sensi, e seguitare -
Senza attesa di compenso.
Emily Dickinson, 443 " I tie my Hat - I crease my Shawl "
Mi annodo il cappello- mi aggiusto lo scialle -
I piccoli doveri della vita
Adempio, proprio come se il più piccolo
Fosse immenso per me -
Metto nel vaso nuovi fiori, e i vecchi
Getto via - scuoto dalla veste
Un petalo che s'era lì impigliato -
Peso il tempo che ci vuole
Da qui alle sei- ho tanto da fare -
Eppure, anni addietro, l'esistenza,
Colpita, si fermò - e il mio tictac.
Non possiamo segregarci, come fanno
Donne e uomini perfetti -
Finito il nostro compito,
Tornammo - a separarci -
Miglia e miglia di nulla, ci saranno -
Miglia e miglia di azione - maggior nausea -
E' fatica pungente, simulare -
Nasconder quel che siamo
A scienza e chirurgia -
Occhi troppo telescopici -
Da sopportare - su noi -senza lo schermo -
Per il loro piacere, non per il nostro -
Forse, trasalirebbero -
Noi potremmo tremare - ma poichè
Una bomba tenemmo chiusa in petto,
E ancora la teniamo - tutto è calma.
Così queste fatiche della vita
Noi proseguiamo,esatti e scrupolosi,
Per non perdere i sensi, e seguitare -
Senza attesa di compenso.
Emily Dickinson, 443 " I tie my Hat - I crease my Shawl "
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
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Località : Lago Maggiore
Re: Poesia altro respiro
E quando ti diranno “tu sei pazzo!”
rispondi:“si!”
E ricorda: non sarai mai troppo folle.
Folle è smettere di osare
Folle è smettere di credere
Folle è smettere di sperare
(Anton Vanligt)
rispondi:“si!”
E ricorda: non sarai mai troppo folle.
Folle è smettere di osare
Folle è smettere di credere
Folle è smettere di sperare
(Anton Vanligt)
Ospite- Ospite
Re: Poesia altro respiro
"Mi’ padre me diceva: fa’ attenzione
a chi chiacchiera troppo; a chi promette;
a chi, dop’èsse entrato, fa: “permette?”;
a chi aribbarta spesso l’opignone.
E a quello co la testa da cojone,
che nu’ la cambia mai; a chi scommette;
a chi le mano nu’ le strigne strette;
a quello che pìa ar volo ‘gni occasione …
… pe dì de sì e offrisse come amico;
a chi te dice sempre: “so’ d’accordo”;
a chi s’atteggia com’er più ber fico.
A chi parla e se move sottotraccia;
ma soprattutto a quello, er più balordo,
che, quanno parla, nun te guarda in faccia.”
Mi Padre me diceva
Aldo Fabrizi
a chi chiacchiera troppo; a chi promette;
a chi, dop’èsse entrato, fa: “permette?”;
a chi aribbarta spesso l’opignone.
E a quello co la testa da cojone,
che nu’ la cambia mai; a chi scommette;
a chi le mano nu’ le strigne strette;
a quello che pìa ar volo ‘gni occasione …
… pe dì de sì e offrisse come amico;
a chi te dice sempre: “so’ d’accordo”;
a chi s’atteggia com’er più ber fico.
A chi parla e se move sottotraccia;
ma soprattutto a quello, er più balordo,
che, quanno parla, nun te guarda in faccia.”
Mi Padre me diceva
Aldo Fabrizi
puparock- Parlo poco ma parlo
- Messaggi : 3027
Data d'iscrizione : 12.10.10
Località : Roma
Re: Poesia altro respiro
Il rumore netto e doloroso della delusione che non si dimentica...........
------------------------------------
Cadde tanto in basso
nella mia considerazione
che lo udii battere in terra
e andare in pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente.
Ma rimproverai la sorte che lo abbatté
meno di quanto denunciai me stessa,
per aver tenuto oggetti placcati
sulla mensola degli argenti.
Emily Dickinson
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Cadde tanto in basso
nella mia considerazione
che lo udii battere in terra
e andare in pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente.
Ma rimproverai la sorte che lo abbatté
meno di quanto denunciai me stessa,
per aver tenuto oggetti placcati
sulla mensola degli argenti.
Emily Dickinson
Tulip- Parlo poco ma parlo
- Messaggi : 3309
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Roma
Re: Poesia altro respiro
Ligustro ( 4 giugno 2012 )
Paglia smossa, antico amore
lunghe sere di fieno tagliato
Misuravi il tuo passo sull'asfalto
un ballerino senza teatro
un vagabondo senza strade
Dentro quell'odore di gomma e miele
la vita invece balbettava strofe
e il vento strappava canzoni
dalla voce dei rami
E il sole giocava
con l'ombra fresca del fiore
sopra la tua fronte ancora lieve.
Lev ( - Lorenza Baruffaldi )
Levnicolaievic- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 4736
Data d'iscrizione : 10.10.10
Località : Lago Maggiore
jamila5- Parlo parlo parlo
- Messaggi : 1535
Data d'iscrizione : 07.02.12
Età : 62
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