Rassegna web

Marco Mengoni: Tour, Promo estere e nel 2014 inizierà a lavorare al nuovo album con autori importanti
Categoria: musica,notizie,talenti — Graziano Cozzi @ 18:38

Fervono i lavori per Marco Mengoni che dal 4 di Luglio partirà da Trento col suo “Essenziale Tour 2013”. Confermato l’allestimento (9 led luminosi alti a forma di parallelepipedo), le proiezioni saranno stelle a cura del light designer Mamo Pozzoli.

Continua la collaborazione con Ferragamo che ha disegnato nuovi abiti per il tour estivo, pronti i musicisti, che sono gli stessi dell’Anteprima Tour: Luca Colombo, prima chitarra e direttore musicale del tour, Gianluca Ballarin (tastiere e programmazione), Andrea Pollione (tastiere e organo), Peter Cornacchia (chitarra), Giovanni Pallotti (basso) e Davide Sollazzi, ma nella scaletta ancora in progress ci saranno novità di cui ancora non è dato sapere.



La Casa Discografica, dopo il successo all’Eurovision Song Contest ha messo al lavoro tutti i Paesi, Marco Mengoni si è fatto notare ed è stato notato da addetti ai lavori di altri paesi, lo richiedono ovunque e per l’autunno sono in programma promo estere.

L’eclettico Marco di “pronto a correre” è ormai un treno in corsa, infaticabile, infatti sta già pensando al nuovo album su cui inizierà a lavorare nel 2014 e per il quale molti autori importanti stanno iniziando a mandare brani.



Il 12 Luglio sarà presente al 20° Anniversario di Disneyland a Parigi, e per l’occasione proporrà un esclusivo concerto live, per maggiori informazioni potete consultare il sito di Rds, a questa pagina.

http://www.abruzzo24ore.tv/news/Alessia-Marcuzzi-contro-Marco-Mengoni-e-polemica-sul-web/121475.htm

Alessia Marcuzzi contro Marco Mengoni è polemica sul web

domenica 30 giugno 2013, 15:22 .

Alessia Marcuzzi commette l'errore di presentare Marco Mengoni a Summer Music Festival, ma lui non c'è nel cast!

Così per sdrammatizzare combina un paticcio più grande e dice:

“Non c’è Mengoni, scusate, c’è comunque di meglio”.

Tanto basta a scatenare un polverone di polemiche con strascichi anche sul web.

C'è di meglio, indubbiamente cara Alessia, ma non crediamo che sminuire la professionalità del cantautore che quest'anno ha sbancato Sanremo e nonostante questo continua a riscuotere successi sia il modo migliore per "riprendere" una papera.

Sarebbe elegante chiedere scusa, anche se scommettiamo che il Re Matto si sarà fatto una grassa e grossa risata ascoltando la Marcuzzi!

Classifica singoli, i più scaricati nella prima metà del 2013

Arrivati al giro di boa del 2013, è il momento di fare un bilancio musicale dei primi sei mesi dell’anno. La classifica dei 20 singoli più scaricati presenta 17 brani internazionali e tre italiani.

Scopriamola insieme:

20. Cesare Cremonini – «La nuova stella di Broadway»
Il terzo singolo dall’album «La teoria dei colori» (uscito nel 2012) ha raggiunto la settima posizione della classifica settimanale.

19. Wankelmut & Emma Louise – «My Head Is a Jungle (Radio Edit)»
Uno dei brani più ballati dell’anno, è ancora un grande successo in radio. Per il dj olandese è la seconda hit consecutiva dopo l’exploit del remix di «One Day/Reckoning Song» di Asaf Avidan.

18. David Guetta – «Play Hard (feat. Ne-Yo & Akon)»
Destinata a diventare uno dei tormentoni dell’estate, è una delle canzoni più scaricate delle ultime settimane.

17. Asaf Avidan & The Mojos – «One Day/Reckoning Song (Wankelmut remix)»
Il successo del decimo singolo più venduto del 2012 è proseguito nei primi mesi del 2013. Per Wankelmut è il secondo brano in questa Top 20.

16. Rihanna – «Diamonds»
La corsa del brano con cui Rihanna ha lanciato il suo album «Unapologetic» è iniziata lo scorso settembre (19° posto assoluto nella classifica 2012) ed è continuata per tutto l’inverno.

15. Bruno Mars – «Locked Out Of Heaven»
Tra i brani più trasmessi in radio alla fine del 2012, questa canzone ha lanciato l’album «Unorthodox Jukebox», 3.700.000 copie vendute nel mondo.

14. Ola – «I’m In Love»
Una delle rivelazioni dell’anno, lo svedese Ola sarà ospite, con la sua orecchiabilissima canzone, del Music Summer Festival Tezenis Live. Lo vedremo nella prima puntata del 4 luglio su Canale 5.

13. Ben Pearce – «What I Might Do»
Tra le più popolari dance hit dell’anno c’è questo singolo del re della deep house britannica.

12. Max Gazzè – «Sotto casa»
Proprio come cinque anni fa, Gazzè ha riscattato in radio e nelle vendite il risultato ottenuto a Sanremo: settimo all’Ariston, secondo nei download.

11. Pink – «Try»
Una delle grandi protagoniste di questa classifica, Pink è presente anche con la sua hit di fine 2012, secondo singolo dall’album «The Truth About Love»

10. The Lumineers – «Ho Hey»
Dopo gli Of Monsters And Men nel 2012, un’altra folk band si è imposta a sorpresa nelle nostre classifiche.

9. Jutty Ranx – «I See You»
Il cantante (di origini giamaicane e neozelandesi) Justin Taylor e il dj finlandese Jaakko Manninen, insieme allo strumentista Ryan Malina, hanno fatto centro con una delle canzoni più trasmesse in radio in questa prima metà dell’anno.

8. Robin Thicke feat. Pharrell & T.I. – «Blurred lines»
Salito alla ribalta per un video sospeso da YouTube, il sensuale brano di Thicke si è poi imposto come uno dei successi planetari dell’anno.

7. Bastille – «Pompeii»
Il successo della band di Dan Smith è nato in radio e si è poi esteso alle classifiche dei download. Intanto è già uscito il nuovo singolo «Laura Palmer».

6. Macklemore & Ryan Lewis – «Thrift Shop»
Senza troppo clamore, il duo australiano, popolarissimo negli Stati Uniti, si è imposto anche in Italia con uno dei brani rap più originali dell’anno.

5. Pink feat. Nate Ruess – «Give Me A Reason»
La cantante americana ha ripetuto (e superato) il successo di «Try» con l’aiuto del cantante dei Fun.

4. Daft Punk feat. Pharrell Williams – «Get Lucky»
Probabilmente alla fine dell’anno lo ritroveremo sul podio, ma per ora, in soli due mesi e mezzo, è già quarto. «Get Lucky» è da nove settimane il singolo più venduto in Italia.

3. Marco Mengoni – «L’essenziale»
Prima a Sanremo, prima nelle vendite, tra le canzoni italiane è di gran lunga la più venduta dei primi sei mesi del 2013, l’unica ad aver superato i 100 mila download.

2. Lykke Li – «I Follow Rivers»
Partita dalla Svezia due anni fa, questa canzone dell’artista svedese ha impiegato due anni per conquistare l’Italia.

1. Will.I.Am feat. Britney Spears – «Scream & Shout»
Per lanciare il suo secondo album solista, il leader dei Black Eyed Peas ha convinto Britney Spears a tornare in sala d’incisione dopo due anni di pausa. Una scelta azzeccatissima.

http://www.sorrisi.com/2013/07/01/classifica-singoli-2013-i-piu-scaricati-della-prima-meta-dellanno/

http://www.kataweb.it/tvzap/twitter/colazione-da-campioni-per-mengoni-foto/

Daft Punk, Marco Mengoni, Levante: Scegli il tormentone!

Di AlbertoPalermo
2 ore fa1 interazioni
Levante e Marco Mengoni sfidano per l’Italia i Daft Punk. Outsider Icona Pop dalla Svezia. Inseguono Moreno ed Emma. Caccia al primato per l’estate. Ascoltala e commenta su melty.it
“C’è il forte sospetto che i francesi Daft Punk abbiano già vinto…” così comincia Piero Negri, giornalista de La Stampa, nel suo articolo del 1 luglio per i tormentoni che stanno investendo questo 2013 pieno di musica. I Daft Punk tornati alla ribalta con il loro ultimo album “Random access memories” hanno letteralmente scosso le classifiche di tutta Europa e non sembrano cedere per niente i primati di vendita. Concentrandosi però esclusivamente sui brani usciti a ridosso dell’estate 2013, continua il giornalista, il tormentone sarà all’insegna della musica italiana o straniera? In effetti le canzoni passate in radio questi primi giorni d’estate, vedono una totale imparzialità fra artisti italiani e stranieri.
Assieme ai Daft Punk, la più interessante musicalmente e particolare per la sua formazione, è senza ombra di dubbio Levante con il brano “Alfonso”. La giovane artista torinese, prodotta dai Linea 77, sta strizzando l’occhio alla popolarità a suon di “che vita m…” come recita il suo ritornello. Appena uscita è arrivata l’adozione di Radio DeeJay che sembra aver dato molta popolarità alla promettente Levante che nonostante i commenti favorevoli della critica resta con i piedi per terra, come dichiara lei stessa nell’intervista a LaStampa.it
Ben diversa la natura del successo di Marco Mengoni. Il brano “Pronto a correre” è in testa alla classifica stilata da LaStampa.it e stacca i colleghi di talent show Moreno ed Emma, quest’ultima fresca di partecipazione al Summer Music Festival di Roma. Mengoni gode di ottima fama e continuità di classifica sulla scia di “Essenziale”, brano vincitore di Sanremo2013. “Pronto a correre” è quindi in corsa per segnare musicalmente quest’estate 2013, registrando quasi 3 milioni di visualizzazioni su YouTube. “ I love it” , invece, è il brano straniero più suonato e richiesto nei locali di tutte le coste italiane. Cliccatissimo su YouTube con oltre 26 milioni di visite, è nella top10 di iTunes e promette di rimanerci a lungo. Il gruppo svedese Icona Pop, fondato nel 2009, raggiunge quest’estate una popolarità internazionale.
Quale sarà, secondo te, il tormentone dell'estate tra Daft Punk, Mengoni e Levante?

http://www.melty.it/daft-punk-marco-mengoni-levante-scegli-il-tormentone-a111849.html

Trionfa Marco Mengoni al Music Summer Festival (video); i cori sono tutti per lui
lunedì, 01 luglio, 2013 10:53 di Francesca Verde 0 commenti

Mengoni al Music Summer Festival
Non ci sono dubbi, il più atteso sul palco del Music Summer Festival nell’ultima serata è Marco Mengoni. Già nel corso del pomeriggio del 30 giugno Marco aveva allietato il pubblico di Piazza del Popolo con i suoi virtuosismi vocali durante il soundchek. La sera, però, arriva il momento dell’esibizione e Marco Mengoni, come sempre, mostra di essere all’altezza della situazione. Impeccabilmente “Pronto a correre”.
“La musica è giovane e i giovani sono ora” queste le parole con le quali Marco Mengoni introduce L’essenziale sul palco del Music Summer Festival-Tezenis Live.
Scappa subito dopo l’esibizione, intimidito dalla folla ma Alessia Marcuzzi lo riporta sul palco per sottoporgli qualche domanda.

Marco Mengoni parla del suo Tour che prestissimo ripartirà: una sfilza di successi e sold out per questo tour estivo che, come lui stesso dichiara, aspettava da tantissimo tempo in quanto è per lui una gioia ed un’emozione infinita cantare per il suo esercito sotto le stelle.

Tutta Piazza del Popolo canta le sue canzoni, i fan le conoscono per filo e per segno; non ci sono dubbi è lui il trionfatore maschile di questa prima edizione del Music Summer Festival.

Per tutti i fan di Mengoni ricordiamo che la puntata registrata ieri sera andrà in onda su Canale 5 il 27 luglio. Tutte le puntate saranno trasmesse in tv a partire da questo giovedì 4 luglio.
http://www.optimaitalia.com/blog/2013/07/01/trionfa-marco-mengoni-al-music-summer-festival-video-i-cori-sono-tutti-per-lui/89494

Marco Mengoni: l’angolo della posta

di Chiara Bruschi

La pop-star si concede un momento di privacy per leggere la lettera di una fan



(KIKA) - ROMA - Ci sono celebrity che una volta raggiunto il successo si allontanano dagli ammiratori che li hanno resi famosi. Marco Mengoni non è uno di quelli.

Il giovane talento di X Factor ha più volte sottolineato quanto sia importante, per lui, mantenere il contatto con i suoi sostenitori: ne è la dimostrazione la costanza con la quale posta contenuti sul suo profilo Twitter.

Ma non di soli tweet è fatta la vita di una pop-star: l'animo old-school di Mengoni è venuto fuori durante un pomeriggio a Roma nel quale si è visto consegnare una lettera cartacea direttamente dalle mani di un'ammiratrice.

Colpito dal gesto, il cantante laziale ha stretto le mani della ragazza per poi ritirarsi in un angolo a leggere la sua posta personale in completa solitudine, lontano da occhi indiscreti.

http://www.kikapress.com/marco-mengoni-langolo-della-posta/

Marco Mengoni e l’emozione per la lettera di una fan



Ma sì: tutto sommato, Marco Mengoni può anche infischiarsene allegramente delle parole pronunciate da Alessia Marcuzzi nei suoi confronti. Ha altro per la testa, Marco. La musica, innanzi tutto. E il rapporto con tutta la gente – di ogni tipo e di ogni età – che lo segue. Un rapporto a cui lui tiene moltissimo, e basti pensare alla frequenza con cui si palesa su Twitter per averne conferma. Un filo che tiene quotidianamente, raccontando di sé anche al di là delle avventure artistiche. Mengoni, in questi giorni, si è reso inconsapevole protagonista di una scena che ha davvero toccato il cuore. E’ accaduto a Roma, di pomeriggio, durante le prove del Music Summer Festival. Una fan è riuscita ad avvicinarlo per consegnargli personalmente una lettera. Il gesto l’ha molto colpito, al punto che Marco le ha stretto dolcemente le mani.

Poi, nonostante il caos intorno, ha cominciato a leggere quei fogli. Isolandosi, in un certo senso. Concentrandosi sulle parole messe nero su bianco. Che l’hanno evidentemente commosso: è apparso chiaro dal suo volto. Sono stati pochi minuti. Pochi, eppure densi e significativi. Espressione di ciò che Marco ha di più bello, ovvero la capacità di restare con i piedi per terra a dispetto del successo che l’ha travolto e continua a travolgerlo. Sa apprezzare i piccoli gesti, ne capisce l’importanza e non li dà affatto per scontati. Speriamo non perda mai tale caratteristica…

http://velvetgossip.it/2013/07/02/marco-mengoni-e-lemozione-per-la-lettera-di-una-fan/

Alessia Marcuzzi dopo la gaffe su Marco Mengoni chiede scusa ai fans

Qualche giorno fa, vi avevamo riportato la notizia che circolava sul web, e relativa ad una presunta gaffe realizzata dalla conduttrice Alessia Marcuzzi nel corso della sua conduzione del Music Summer Festival - Tezenis Live, l’evento musicale dell’estate di Canale 5 che prenderà il via proprio questa sera, con la prima puntata, a partire dalle ore 21:10 circa. In quell’occasione, la conduttrice, che nell’ambito della manifestazione canora sarà affiancata da Simone Annicchiarico, aveva fatto non poco arrabbiare i fans di uno dei cantanti più apprezzati degli ultimi anni, Marco Mengoni.

Stando a quanto riportato da molti siti web, dunque, Alessia, peccando forse di eccessiva leggerezza, dopo aver chiamato erroneamente il cantante Marco Mengoni sul palco del Music Summer Festival, atteso invece per la serata successiva, per cercare di porre rimedio e placare così gli animi avrebbe affermato una frase, a detta dei fans dell’artista, poco felice: “Non c’è Mengoni, scusate, c’è comunque di meglio”. A quel punto, l’esercito di Mengoni si era così scagliato contro la conduttrice, auspicando nell’arrivo ufficiale di scuse pubbliche, e così è accaduto. Solo questa mattina infatti, Alessia, venuta a sapere della presunta gaffe, ha voluto chiarire quanto accaduto, scrivendo un messaggio sulla sua pagina Facebook.

“Leggo solo ora di una gaffe che avrei fatto su Marco Mengoni durante un fuori onda del Music Summer Festival Tezenis Live a Roma…. davvero non ricordo di aver mai detto quello che ho letto!”, ha esordito la conduttrice, che ha poi proseguito: “Probabilmente volevo calmare gli animi del pubblico che scalpitava perche’ non lo vedeva sul palco. Mi dispiace molto e chiedo scusa a Marco e tutti i suoi fans, ma non era assolutamente mia intenzione dargli poca importanza!!! Adoro Mengoni da sempre. Trovo che sia un artista a 360 gradi, lo trovo carismatico e l’ho sostenuto sempre in tutte le sue performances,a partire da XFactor. Posso dire anche che e’ il piu’ stiloso del nostro panorama musicale???Vabbe’ ci siamo capiti spero. Baci e vi aspetto stasera su Canale 5!”.

Anche noi, effettivamente, avevamo ipotizzato sì una certa leggerezza nella sua affermazione, ma in ogni caso, conoscendo anche il carattere di Alessia che finora ha fatto trapelare grazie non solo alle sue conduzioni ma anche al modo in cui si rapporta con gli utenti della rete sui social network e attraverso il suo Blog, suonava strano una presunta volontà di screditare un artista che, come ha poi sottolineato oggi, effettivamente stima ed apprezza.

L’equivoco, a questo punto, è definitivamente chiarito, ed i numerosi fans di Marco, sicuramente apprezzeranno il gesto della conduttrice.

http://www.blogtivvu.com/2013/07/04/alessia-marcuzzi-dopo-la-gaffe-su-marco-mengoni-chiede-scusa-ai-fans/

Anche nel decennale di «Battiti live» Trani c'è. Appuntamento il 28 luglio con Emma, Mengoni, Britti e Gazzè

Tutto pronto per l’undicesima edizione del Radionorba Battiti Live, che prenderà il via domenica 14 luglio. Cinque le tappe dello spettacolo musicale itinerante prodotto dal Gruppo Norba. Si parte da Bari, quest’anno con la novità di piazza Diaz, sul lungomare del capoluogo pugliese. A seguire l’evento della radio del sud farà tappa a Lecce (21 luglio), altro classico del tour con Bari, e poi ci sarà il ritorno dopo alcuni anni a Trani (28 luglio), a seguire la prima volta ad Altamura (4 agosto) e infine Manfredonia (11 agosto), che si conferma dopo il successo della passata edizione.

Anche quest’anno l’evento sarà trasmesso in diretta a partire dalle ore 21 in Fm su Radionorba e in tv su Telenorba 7 e su Radionorba Tv (tasto 19 del telecomando). La grande novità è però soprattutto la trasmissione in diretta televisiva in tutta Italia sul tasto 10 del telecomando ovvero su tutte le tv legate a Publishare, già protagoniste dell’operazione “Servizio Pubblico” di Santoro e, recentemente, della trasmissione in esclusiva per l’Italia delle partite di calcio della Liga spagnola. Un ulteriore step nella crescita di un evento unico nel suo genere in Italia. “Siamo orgogliosi di poter trasmettere il nostro spettacolo in tutta Italia”, afferma Marco Montrone, presidente di Radionorba. “Sarà una vetrina importantissima non soltanto per la nostra radio, ma soprattutto per il nostro meraviglioso sud. Promuovere il territorio è uno dei grandi obiettivi del nostro Gruppo e crediamo, con questa operazione, di riuscire ad offrire un notevole contributo per il raggiungimento di questo scopo”.

Tra le novità di quest’anno anche la pubblicazione del Battiti Magazine, una rivista che sarà distribuita nelle città delle province che ospiteranno lo spettacolo e che conterrà articoli e interviste esclusive agli ospiti del tour e ad altri grandi personaggi della musica, immagini sulle precedenti edizioni, curiosità, rubriche e tanto altro: il magazine sarà in distribuzione da lunedì prossimo nelle edicole della provincia di Bari.

Confermata, invece, la formula dello show, che vedrà salire sul megapalco di Battiti star del panorama musicale nazionale ed internazionale, gli autori delle hits dell’estate 2013, giovani talenti, ma anche cantanti che hanno segnato la storia della musica italiana. Alcuni dei nomi più attesi: Emma Marrone, Marco Mengoni, Alex Britti, Max Gazzè, il vincitore di Amici Moreno, i grandi ospiti internazionali Blue, Ola, Emma Louise, Jutty Ranx e tanti altri.

Il cast al completo e tutte le novità dell’edizione del decennale saranno presentate la prossima settimana, nel corso di una conferenza stampa.

http://www.radiobombo.com/news/56885/trani/anche-nel-decennale-di-battiti-live-trani-c-e-appuntamento-il-28-luglio-con-emma-mengoni-britti-e-gazze

Lo spettacolo Marco Mengoni e la prima tappa di “L'Essenziale Tour 2013”

Pubblicato Venerdì, 05 Luglio 2013 01:13
Abbiamo parlato di lui e del suo l'ultimo album #prontoacorrere qualche mese fa. Oggi La Voce del Trentino è qui in Piazza Fiera a Trento per assistere alla prima tappa del suo "L'Essenziale Tour 2013".

Marco Mengoni è pronto a salire sul palco ed il pubblico è pronto ad accoglierlo. Il cantautore, in testa alle classifiche di vendita dopo la vittoria al Festival di Sanremo con il brano l'Essenziale già multiplatino, è #prontoacorrere per una nuova avventura live.

Parola d'ordine per questo Tour è #essenziale. Dalla drammaturgia alla scenografia, tutto ruota attorno alla musica. Niente sovrastrutture, l'unico protagonista sul palco è il talento di Marco Mengoni accompagnato da sei fantastici musicisti.

Frastuono sul palco e tra il pubblico. Le luci iniziano ad accendersi ed ecco che arriva Marco Mengoni: "Buona sera Trento. Siamo qui per condividere, condividere musica, emozioni, sensazioni, urla. Condividiamo." Ogni traccia dell’album riproposta nel live di questa sera riporta l’hashtag di twitter proprio a significare la volontà di condivisione.

Mengoni apre il concerto con #prontoacorrere, la canzone che da titolo al suo album firmata Mark Owen e da Marco stesso insieme ad Ermal Meta, per arrivare a brani più complessi come #nonpasserai firmato da Toby Gad. Una scaletta che spazia tra le melodie pop e brani da cantautore come #bellissimo scritto per Marco da Gianna Nannini, Gino Pacifico, e Davide Tagliapietra; #lavalledeire firmata da Cesare Cremonini, introdotta da un breve monologo autoironico.

L’artista si è dichiarato più volte euforico, esaltato, tanto da tagliarsi un dito suonando la chitarra. Momento di molte risate sul palco e tra il pubblico. Marco, tenendosi il dito come un bambino, dice: "Mi è uscito un po' di sangue. Poretto."; ed il pubblico scoppia in una grande risata.

Decisamente emozionato Megoni canta #sparineldeserto, firmata da Ivano Fossati che ha voluto collaborare con Marco a questo brano confermando la stima per un artista che da molto tempo non è più solo un eccellente “interprete” ma uno dei più interessanti cantautori del panorama italiano.

Per chiudere lo spettacolo Mengoni dichiara che questo per lui è stato un’anno fortunato: "Spero che tutte le emozioni che sto provando questo anno non passino mai. Grazie ancora.", e propone “L’essenziale”, canzone vincitrice dell’ultima edizione del Festival di Sanremo.

Per immortalare la serata a Trento, Marco Mengoni tira fuori il cellulare e scatta una foto panoramica di tutto il pubblico che partecipa attivamente alla foto alzando le mani al cielo. Lo spettacolo è stato divertente, appassionante, coinvolgente, raffinato. Marco Mengoni dimostra ancora un volta la sua crescita artista e personale. Il pubblico ne rimane “ostaggio”. Gran voce, grande presenza, grande talento.

Luiz Henrique Belmiro
luizhenriquebelmiro@hotmail.com

Scusate ho dimenticato la fonte "La voce del trentino"

Ho trovato questo...
http://www.optimaitalia.com/blog/2013/07/05/la-scaletta-dei-concerti-del-tour-estivo-di-marco-mengoni-partito-ieri-da-trento/90884

La scaletta dei concerti del tour estivo di Marco Mengoni, partito ieri da Trento

E’ iniziato ieri da Trento il tour estivo di Marco Mengoni! Qui sotto la scaletta degli eventi che ci accompagneranno per tutta l’estate!

I concerti della tournée estiva del giovane di Ronciglione si aprono con “Pronto a Correre” a cui fa seguito “Evitiamoci” e poi il brano presentato al Festival di Sanremo 2013, che non si è aggiuticato la vittoria, “Bellissimo”.
A seguire “Non Passerai”, “L’Equilibrista” e poi “Avessi un altro modo” seguita da alcuni brani del vecchio album: “”Dall’Inferno” e “I Got Fear”.
Si continua con “Spari nel deserto” e la strappalacrime “20 sigarette”, prima di una breve pausa per il cambio d’abito.

Ecco la scaletta completa:

In tutto 22 i pezzi che Marco presenta dal vivo. Inizia con il secondo singolo estratto dal nuovo album “Pronto a Correre” e conclude con “Una Parola”, che fa seguito ad un particolare momento di raccogliamento sulle note della dolce (ma anche triste) “Natale senza regali”.

La scaletta è in parte cambiata rispetto all’anteprima tour di maggio: qualcuno se l’aspettava, considerando l’anteprima una vera e propria tournée primaverile che faceva seguito alla pubblicazione di “Pronto a Correre”, altri erano sicuri invece che non l’avrebbe cambiata proprio perchè, trattandosi di un’anteprima, sarebbe dovuta essere un’anticipazione dello spettacolo estivo, praticamente uguale.

Che ve ne pare della nuova scaletta? E quali pezzi non vedete l’ora di ascoltare dal vivo?

Intervista a Pino Daniele

E dei talent cosa pensa?

«Non li abbiamo inventati noi ma gli americani, perché in questo Paese non si inventa più nulla. Non sono talent di contenuto, ma dimostrazioni di bravura, però hanno partorito grossi personaggi come Marco Mengoni, Emma, Alessandra Amoroso. Quelli di oggi sono talenti diversi; Mengoni ha una voce eccezionale, mentre De André, ad esempio, vocalmente non era un granché però il suo canto era poesia. Ecco la differenza».

http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/io-malato-blues-ora-ve-suono-anche-lorchestra-933374.html

Robotico o romantico, cercasi tormentone da vacanze al mare

I francesi Daft Punk spopolano, Jovanotti insegue, Mengoni fa sold out e Pezzali fa sognare: chi vincerà?

Correva l’anno 1977. In testa alla hit parade c’era una canzone che si intitolava “Ti amo”, Restò al top ininterrottamente dal 23 luglio alla fine di ottobre e Umberto Tozzi divenne famoso a livello planetario. Un tormentone vero e proprio quel “Ti amo, un soldo, ti amo, in aria, ti amo, se viene testa vuol dire che basta...” La cantavano tutti: davanti allo specchio del bagno, al volante, in ufficio (a bassissima voce), in spiaggia (a squarciagola), per strada... Forse il primo vero tormentone dell’estate che da allora è sempre stata caratterizzata da una canzone che spesso è stata accompagnata anche dal ballo-tormentone.

Lo scorso anno fu il “Pulcino Pio”, la musichetta ritmata dal pulcino giallo canterino con le cuffione da dj. Quest’anno la sfida è in corso e se le stanno già dando di santa ragione - in senso figurato e musicale - il duo “robotico” francese dei Daft Punk, il sempre atletico Lorenzo Cherubini alias Jovanotti, il vincitore di Sanremo Marco Mengoni con baffetto e outfit iper modaioli (come il recente completo giacca e bermuda, più turbante), e l’eterno adolescente Max Pezzali ex 883.

Cominciano dai Daft Punk: il loro “Get Lucky” spopola nelle radio e da poco, sul sito del duo, si trova la versione remix che dura una decina di minuti e presenta un maggiore utilizzo di voci robotiche. Che insieme al travestimento futuristico di Thomas Bangalter e Guy-Manuel de Homem-Christo, sempre con il casco da umanoidi, fanno del brano con annessi e connessi (i filmati su YouTube) il tormentone futuristico da spiaggia.

Mentre Lorenzo Cherubini, con la sua aria da moderno bravo ragazzo, canta e ri-canta “Ti porto via con me, in questa notte fantastica/Ti porto via con me, ribalteremo il mondo...” con accompagnemto ginnico sul palco del suo Backup Tour che lo sta portando in giro per l’Italia. Ma c’è un “ma”: perché Jovanotti potrebbe diventare lo sfidante di se stesso in quanto da due giorni, nelle radio, è presente anche il nuovo singolo “Estate”. Altro testo con ritornello da tormentone doc: “Estate, l'eternità è un battito di ciglia. Sento il mare dentro a una conchiglia. Estate,l'eternità è un battito di ciglia...”

Se Jovanotti sta rimuginando su quale potrà diventare - fra le due - la sua canzone-cult, Marco Mengoni non ha dubbi. Lui, un po’ impomatato come i cantanti degli anni Sessanta, punta su “Pronto a correre” e ai concerti fa sold out. E gorgheggia “non mi prenderai né adesso né mai”.

Se lui corre, Max Pezzali, canta “L’universo tranne noi”, estratto dall’album “Max 20”: racconta di amori che restano indimenticabili anche se finiti. Una “ballata” in perfetto stile Pezzali, con conseguente durata. Il brano, infatti, supera i quattro minuti. Per ragazze romantiche, che sognano cuoricini e love story un po’ anni Ottanta. Corsi e ricorsi della storia in questa estate di crisi che probabilmente cerca nell’amore un rifugio sicuro.

Accendiamo la radio, facciamo zapping e queste quattro canzoni ci seguono ovunque, da una stazione all’altra. In rete, invece, si può scegliere e allora altri tormentoni potranno essere scovati su iTunes o su YouTube da dove, probabilmente, presto “uscirà” anche il ballo-tormentone. Potrebbe essere “Il ventilatore” che sinergizza parole, musica e movenze del dj fiorentino Carletto: i “mi piace” su Facebook hanno raggiunto quasi quota 300mila. Forse potrebbe prendere il posto dell’ormai obsoleto (i miti crescono veloci ma altrettanto velocemente si smontano) “Gangnam Style” del rapper coreano Psy che l’estate dello scorso anno raggiunse la vetta delle visualizzazioni, superando quota un miliardo e 200milioni.

Ma c’è anche chi si fa prendere dalla nostalgia e ogni tanto, magari un po’ di nascosto, riascolta Valeria Rossi e le sue tre parole dell’estate del 2001. Sole, cuore, amore. Alla fine il tempo passa, la musica evolve, ma tutto quello di cui abbiamo bisogno è sempre amore. Come dicevano anche i Beatles negli anni Sessanta.

http://iltirreno.gelocal.it/regione/2013/07/07/news/robotico-o-romantico-cercasi-tormentone-da-vacanze-al-mare-1.7381704

http://www.bsnews.it/notizia.php?id=26570&utm_source=feedburner&utm_medium=twitter&utm_campaign=Feed%3A+bsnews%2FmTTt+%28BsNews%29

Marco Mengoni, stasera in piazza arriva il suo #prontoacorrere tour

La sua voce incanta e raggiunge altezze importanti e impegnative, ma con una naturalezza che non si ascoltava da anni. Lui è Marco Mengoni e questa sera, alle 21,30 sarà in piazza Loggia per la data bresciana del suo tour estivo, seguito all'uscita del terzo album #prontoacorrere. Lui il successo l'ha conquistato nel 2009 grazie alla vittoria del talent show di RaiDue X-Factor, ma a differenza di tanti altri suoi colleghi, è riuscito anche a mantenerlo, anzi ad accrescerlo e stasera è pronto a dimostrarlo a tutti i suoi fans bresciani.Ancora disponibilii biglietti, da 29 a 40 euro.

Un concerto molto più che «essenziale»
per il «veneto» Mengoni

In 4.500 a Piazzola per l'ultimo vincitore di Sanremo. Molti indossavano la maglietta con la frase «Senti il sound»

PIAZZOLA SUL BRENTA (Padova) - «Xe una bea roba, mi son veneto d'adossion!». Grida Marco Mengoni a metà concerto. E sarà anche per questo che l'esercito ha risposto presente alla chiamata del suo “Re matto”. Padova un po' deve essergli rimasta nel cuore se dopo l'anteprima di due mesi fa ha scelto di far ripartire, dopo la data zero di Trento, “L'essenziale tour” in versione estiva proprio dall'Hydrogen Festival di Piazzola sul Brenta. In tantissimi tra gli oltre 4.500, sabato 6 luglio, indossavano la maglietta con la frase cult, si fa per dire, “Senti il sound”. Il palco e la scenografia dimostrano come l'investimento per la tournée sull'ultimo vincitore di Sanremo sia importante: d'“essenziale” infatti il palco ha ben poco, con torrette che spuntano come menhir futuristici dal palcoscenico che si illuminano in un gioco di luci da vera pop star italiana.

L'entrata è adeguata, da superstar, tra urla di gioia e le prime note di “Prontoacorrere”. Il pubblico la canta, ogni parola. Mengoni, completo scuro camicia e cravatta nera, si concentra con attorno le colonne che diventano video wall luminosi. “Evitiamoci” dà, ritmicamente, l'impressione di new wave. Ma solo l'impressione. Qui è tutto patinato, tutto troppo pop solo per poter nominare un movimento come quello. “Siete bellissimi” lancia “Bellissimo”. Una curiosità: spesso, per concentrarsi Mengoni, guarda in basso, forse per leggere il gobbo. “C'è un colpo d'occhio meraviglioso – dice il cantante - esattamente come l'anno iniziato sulla riviera ligure e che sta continuando ancora meglio. Noi dobbiamo condividere il più possibile. Spero che questo non passi mai”. Note più malinconiche su “Non passerai” poi invita il pubblico a “far sentire lo schiocco delle dita” e segue “L'equilibrista”. Cambia l'atmosfera su “Chiedimi ancora” che parte dallo swing e diventa (quasi) rock con citazioni chitarristiche perfino dai Led Zeppelin. Si ritorna ad atmosfere intime per “Avessi un altro mondo” mentre c'è bisogno che lo stesso Mengoni imbracci un'altra chitarra per “I got the fear” pezzo pop anglosassone.

«Ivano Fossati mi ha donato questo pezzo. Lui è uno dei miei miti. E per me è un sogno averlo scritto con lui», anticipa Mengoni su “Spari nel deserto”. Su “20 sigarette” (uno dei migliori pezzi della serata) l'“esercito” si supera con una coreografia importante: accendini e cellulari accesi rendono magica la notte, tanto che, quasi commosso, Mengoni riesce a dire solo “grazie, grazie”. Dopo un intermezzo del chitarrista, per dar tempo al vincitore di Sanremo di cambiarsi, si riparte con Mengoni in completo pantaloncini bianchi fashion e giacchetta bianca come l'asta del microfono molto glamour. “Solo” ha una buona grinta. “La vita non ascolta” è tra le più apprezzate dal pubblico e ci si inizia un po' a muovere anche in platea. Si pompa nelle casse sempre con “Come ti sentì” e Mengoni finisce perfino in ginocchio nella sua performance. Apprezzabile “La valle dei re” contro i pregiudizi, quasi recitata e ancora “Tanto il resto cambia”, malinconica. Poi spunta il sole della dance con “Un'altra botta” e Megnoni chiama il pubblico con “Get up stand up” e il pezzo in levare “Questa notte”. Dopo un momento intimo per “In un giorno comunque” in cui si lascia cantare il pubblico, Mengoni vuole godersi la visione di un pubblico stretto a lui sotto il palco e fa una foto a quello che vede. Ormai è delirio. Fan in piedi sulle seggiole e acclamazioni da curva calcistica. Passa “Non me ne accorgo”, poi presenta la band prima dei bis e “L'essenziale” è quello che tutti volevano ascoltare dall'inizio.

Francesco Verni
08 luglio 2013

http://corrieredelveneto.corriere.it/treviso/notizie/cultura_e_tempolibero/2013/8-luglio-2013/concerto-molto-piu-che-essenziale-il-veneto-mengoni--2222051741481.shtml

Un articolo un po' critico che sicuramente farà discutere.

Mengoni, essenziale che conquista

PIAZZA LOGGIA. Oltre 2200 spettatori a testimoniare il fatto che è davvero l'anno d'oro del cantante di Ronciglione. L'artista con una certa timida e prudente prevedibilità raccoglie consensi e i fan preparano una coreografia con tanti cuoricini

Ha ancora senso rievocare i fantasmi della «talent generation» parlando di Marco Mengoni? Perché a pensarci bene, dal giorno del suo trionfo ad X-Factor sono ormai passati quasi quattro anni. Ed in questo periodo il nostro ha più volte dimostrato di essere in grado di camminare con le proprie gambe, oltre che di brillare anche lontano dalle competizioni artefatte delle arene televisive. Però è anche vero che il ragazzo di Ronciglione, profonda provincia laziale, sembra aver mantenuto nel tempo alcuni caratteri tipici del concorrente da talent: su tutti, quella certa timida, prudente prevedibilità, che forse nasce dall'incredulità di avercela fatta, di essere passati dal giorno alla notte dallo status di signor nessuno a quello di star. INSOMMA, il Mengoni del 2013 non è certo un artista che osa, però è di sicuro un artista che piace: e gli oltre 2200 spettatori radunati ieri sera in piazza Loggia stanno a testimoniare che il suo anno d'oro è ben lungi dal dirsi concluso. Nuovi successi lo attendono sicuramente da qui all'autunno, sull'onda di uno show costruito per piacere proprio a tutti sulla linea già inaugurata dall'ultimo album, il bestseller «Pronto a correre». Amatissimo dal suo pubblico, accolto anche nella Leonessa da uno stuolo di fan imploranti che hanno preparato una coreografia a base di palloncini a forma di cuore lasciatuìi sulle sedie e da estrarre durante «20 sigarette», , Mengoni sembra aver indubbiamente trovato una chiave espressiva rassicurant: e i risultati sembrano avergli dato ragione, se è vero che fino a poco più di un anno fa le sue quotazioni parevano in ribasso specie dopo i non travolgenti riscontri del tour teatrale di «Solo 2.0». Ora invece, dopo la vittoria sanremese, i sold out dell'anteprima di maggio e i risultati brillanti di queste prime date estive, sembra essere tornato in sella. Certo, chi a suo tempo ha drizzato le antenne di fronte ai guizzi di follia di Mengoni, alla sua cover di «Psycho Killer» dei Talking Heads, a quell'appellativo di «re matto» che sembrava alludere ad una doppia ed intrigante personalità o a quell'ugola esplosiva capace di far preludere a chissà quali acrobazie di eclettismo, oggi si ritrova davanti un artista che ha preferito procedere a colpo sicuro, rientrando nei ranghi della più classica tradizione leggera all'italiana, per quanto rivisitata in moderna chiave internazionale. UNA DIREZIONE che ha finito per rinnovare il patrimonio di consensi, pur senza compromettere la possibilità di misurarsi con prove più ambiziose come la rigorosa «Spari nel deserto», scritta da Ivano Fossati: uno degli «highlights» del concerto di ieri, che ha suscitato grandi emozioni in platea anche con la nuova hit «Pronto a correre» oltre che con la riproposizione di successi della prima ora come «Dall'inferno» prima di planare sulle note quiete ed ormai già classiche di «L'essenziale».

Claudio Andrizzi

http://www.bresciaoggi.it/stories/Cultura_e_Spettacoli/534537_mengoni_essenziale_che_conquista/

L’amore dichiarato con i versi di Mengoni: lo striscione di Lulù in via Napoli a Montesarchio



MONTESARCHIO – L’amore dichiarato attraverso le parole di una nota canzone di Marco Mengoni: è questo il contenuto di uno striscione affisso in via Napoli di fronte al Vivaio Cecere. Stamattina, i residenti della zona si sono alzati e hanno notato quel lenzuolo bianco con una scritta rossa a firma di un’anonima Lulù. La frase: Sostengono gli eroi ”se il gioco si fa duro, è da giocare!” Beati loro poi se scambiano le offese con il bene. Succede anche a noi di far la guerra e ambire poi alla pace e nel silenzio mio annullo ogni tuo singolo dolore. Per apprezzare quello che non ho saputo scegliere.
Mentre il mondo cade a pezzi mi allontano dagli eccessi e dalle cattive abitudini, torneró all’origine, torno a te che sei per me L’ESSENZIALE…”.

La curiosità ha aperto una vera e propria caccia per scoprire chi è questa “romantica donna d’altri tempi”  che ha scelto dei versi così struggenti per raccontarsi e raccontare il suo amore.

http://www.oggibenevento.it/lamore-dichiarato-con-i-versi-mengoni-lo-striscione-di-lulu-in-via-napoli-a-montesarchio/

Marco Mengoni in tour: stile essenziale, mai banale

Marco Mengoni prosegue con il suo tour L’Essenziale e passerà l’estate in giro per l’Italia.

Caldo e afa non smuovono il Re Matto: sempre elegantissimo e inappuntabile in completo giacca e pantalone anche sul palco estivo.

Magari poi si lascia tentare da una versione più sporty con un completo giacca senza maniche e bermuda, naturalmente sempre Salvatore Ferragamo.

Il bello dello stile di Marco Mengoni è che riesce a mixare il classico con lo street style: abbinare giacche seriose a sneakers è un bel modo per attualizzare la moda maschile, spesso così noiosa.

* Fashion Tips: Se stasera non vuoi uscire con il solito look jeans e maglietta, approfitta dei saldi e buttati all’acquisto di giacche e giacchette.

Metti in pausa il solito giubbino, lanciati con accostamenti che sdrammatizzano l’effetto giacca da papà. Attenzione al taglio, che dev’essere perfetto addosso, non troppo grande sulle spalle, possibilmente fitted che non ti faccia sembrare un appendino che cammina!

Abbinala a t-shirts, jeans, sneakers e il tuo look monotono sarà tutto nuovo. Poi vedrai le ragazze, chiedi a Marco!

http://news.mtv.it/fashion/marco-mengoni-in-tour-stile-essenziale-mai-banale/

Mah...non mi convince questa pagella

Music Summer Festival: le 11 pagelle della seconda puntata

Il Tezenis Live continua la sua lunga corsa e noi di Panorama.it abbiamo valutato tutte le performance dal vivo degli ospiti di Alessia Marcuzzi e Simone Annicchiarico. Chi sarà stato il più bravo?

di Alessandro Alicandri

L'11 luglio 2013 abbiamo visto su Canale 5 la seconda puntata di "Music Summer Festival - Tezenis Live". Ecco le nostre valutazioni sulle esibizioni. Saranno sintetiche, con un voto, e coinvolgeranno le sole esibizioni live, quindi verranno escluse (per ovvi motivi) tutte le performance della serata in playback.

Nel caso in cui avessimo male inteso un'esibizione live con una in playback o viceversa, vi preghiamo di segnalarcelo nei commenti per fare delle verifiche. Ci occuperemo dei big (non degli ospiti stranieri) e dei giovani (anche di Greta che ha vinto la serata) tralasciando le performance di deejay Paki e dei Salento Guys (i secondi hanno vinto la seconda fase della mini gara).

Biagio Antonacci ha cantato "Non vivo più senza te". Una vecchia hit che ormai risale all'estate del 2012, che però rende giustizia televisiva a un grande successo che non ha avuto la giusta visibilità. La sua energia ci ha conquistati e la sua voce era piuttosto in forma anche nell'altro brano portato sul palco, "Scegli Me".

BIAGIO ANTONACCI - 7 E MEZZO

I Modà hanno cantato "Gioia", secondo estratto dall'album omonimo anche se in ogni passaggio di fine blocco abbiamo ascoltato il nuovo singolo, "Dimmelo". Salta, si scatena, la sua voce è stabile e forte. Kekko Silvestre e la sua band trattano qualsiasi palco con la stessa energia. Quel palco di piazza era uno stadio.

MODA' - 8

Marco Mengoni ha cantato "Pronto a correre", il singolo della primavera/estate 2013. Smessi i panni dell'elegantissimo gentiluomo, Mengoni torna un po' ai look del passato. Lo abbiamo visto, ma magari è stata solo una nostra impressione, un po' più stanco vocalmente rispetto al solito. Ma è andata bene.

MARCO MENGONI - 7+

Coez torna sul palco e fa molto meglio della scorsa volta. Complice l'emozione del debutto o chissà, il suo primo passo verso il grande pubblico non è stato molto gradevole. Qui il brano "Siamo morti insieme" inizia a entrarci in testa e con un atteggiamento divertente e disincantato ha trovato il favore del pubblico.

COEZ - 6 E MEZZO

Greta Manuzi, dopo la seconda posizione a "Amici 2013" torna sul palco con "L'estate", un brano che effettivamente è difficile da cantare e che alla fine lei intona e gestisce molto bene. Non vederla in divisa da talent la rende, come ci è successo con Moreno, più intensa e personale. Non perfetta, ma davvero brava.

GRETA - VOTO 7/8

Antonello Venditti canta "Unica". Cosa si può dire a uno dei più grandi nomi della musica popolare italiana? Per esempio che il brano è noto dal 2011 ed è ancora pieno di freschezza. Ideale per l'estate e appropriato a sorpresa anche per un personaggio che ormai fa parte della vecchia guardia della musica d'autore.

ANTONELLO VENDITTI - VOTO 7

Emma, alla sua seconda esibizione sul palco del "Music Summer Festival", ha finalmente dato l'energia che volevamo per "Dimentico tutto", il suo nuovo singolo. Ha dato il massimo perché il testo fosse chiaro, compreso, apprezzato come meritava. Brava Emma!

EMMA - VOTO 8+

Alessandro Casillo, altro giovane in gara, presenta per la seconda settimana "Io scelgo te". Senza ciuffo e con l'aria più matura, porta in campo una dolcezza e una spontaneità che fanno molto bene a chi ama cantare e fare musica. Interpretazione migliore rispetto alla prima puntata, sta facendo bene.

ALESSANDRO CASILLO - 6/7

Simone Cristicchi con "La cosa più bella del mondo", ci ha regalato tre minuti di poesia. Fuori dalla gara, fuori dal mercato, fuori dai giochi televisivi. La sua musica è messaggio, contenuto, aprire uno scrigno sul palco e trovarci dentro un'emozione descritta con il cuore.

SIMONE CRISTICCHI - 9

Alla faccia di tutti i ragionamenti sui singoli da lanciare con scadenze precise, Gue ne approfitta dopo l'esordio con "Bravo ragazzo" per portare un pezzo nuovo del suo disco solista. La canzone è "Tornare indietro" in collaborazione con Arlissa, cantante inglese presente sul palco che poi si è esibita nella sua "Sticks and Stones". Quel suo muoversi senza sosta sul palco ci fa deconcentrare, ma la traccia è buona e Arlissa, timidezze a parte, ha una voce piena di inconsapevole sensualità.

GUÈ PEQUENO - 7 E MEZZO

Andrea Nardinocchi, in gara tra i giovani, porta "Persi insieme", nuovo singolo dal suo album d'esordio "Il momento perfetto". Quanto è bravo, quanta passione per la musica trasmette questo ragazzo? Noi lo conosciamo ormai benissimo e non possiamo che essere suoi sostenitori, ma mettendoci nei panni del pubblico da casa, non è strano che qualcuno pensi che la sua voce stoni e non sia ben controllata. Questo non gli fa del bene, non fa comprendere le sue potenzialità.

ANDREA NARDINOCCHI - 6+

http://cultura.panorama.it/musica/music-summer-festival-tezenis-live-pagelle-seconda-puntata-11-luglio-2013

L'hanno postato sulla BU....è un articolo vecchiotto, datato 31 maggio, ma mi sembra interessante e pieno di dettagli minuziosi e così lo metto qua.

Marco Mengoni
Live Concert

di Douglas Cole

Fresco della vittoria a Sanremo e della pubblicazione a marzo del suo terzo album, appropriatamente intitolato #PRONTOACORRERE, già diventato di platino, Marco Mengoni si imbarca in una tournée primaverestivautunnale, supportato da professionisti ed aziende all’apice della scena italiana.

Marco Mengoni si dimostra di nuovo un artista “vincente”. Alla vittoria ad X‑Factor (2009), hanno fatto seguito nel 2010 la terza posizione in classifica a Sanremo ed i premi per miglior artista italiano e miglior artista europeo agli MTV Europe Music Awards, nonché il premio Uomo dell’Anno dei TRL Awards. In quello stesso anno, i suoi primi due EP, Dove Si Vola e Re Matto, sono entrambi stati premiati per il disco di platino ai Wind Music Awards. L’elenco di pietre miliari accumulate in questi ultimi pochi anni è stato allungato con diversi altri dischi e singoli di platino, compresi l’album #PRONTOACORRERE ed il brano multiplatino con cui ha conquistato Sanremo, L’essenziale. Non di poca importanza è anche il fatto che Mengoni ha rappresentato l’Italia nell’Eurovision Song Contest 2013, aggiudicandosi il settimo posto – notevole, oggigiorno, per una canzone non in lingua inglese.

Insomma, Marco Mengoni ha dimostrato di poter attirare e mantenere l’attenzione non solo del grande pubblico ma anche delle varie “istituzioni” che hanno rapporti simbiotici con l’industria discografica e la sua matrigna malvagia, l’industria dell’intrattenimento. Mengoni rappresenta, obiettivamente, un vero talento e, apparentemente, giusto quello che stava cercando l’industria quando è riuscito a saltare un certo tipo di gavetta grazie alla sua performance ad X‑Factor.

Quando l’industria discografica prende nota di un artista che sembra avere un po’ più di staying power, tende a farne intorno il cerchio dei carri e metterlo nelle mani di gente di una certa esperienza ed una certa qualifica. Non penso che sia un caso che l’album appena uscito di Mengoni contenga brani firmati o co-firmati da Gianna Nannini e Pacifico, Ivano Fossati e Cesare Cremonini, e dei remake di brani di successo anglosassoni. Il brano L’Essenziale, che ha vinto Sanremo, è stato scritto a tre mani: Mengoni insieme ai due hitmaker italiani Francesco De Benedittis e Roberto Casalino. Anche se ai precedenti dischi di Marco non mancava la produzione artistica comprovata (notevolmente di Piero Calabrese), la produzione musicale di #PRONTOACORRERE è stata affidata a Michele Canova, che ha anche messo insieme nuovi elementi alla storica rhythm section di Marco. Sembra che Mengoni abbia ricevuto un supporto musicale progettato per garantirgli un successone.

Per quanto riguarda il tour L’Essenziale, sembra che Ferdinando Salzano ed F&P Group abbiano seguito la stessa filosofia dal punto di vista live. La produzione esecutiva del tour è stata messa nelle mani di Mario Zappa. Il direttore di produzione in tour, invece, è Pierpaolo Baldelli, con l’assistenza di Giada Menghini. Il personale coinvolto nella produzione tecnica di questa tournée è tutto, proprio tutto, di prima scelta. Anche nei ruoli generalmente considerati di supporto si trovano professionisti di primo livello: da Mimmo Lettini come assistente audio FoH, a Carlo Pastore come assistente luci FoH, a Giuseppe Porcelli al mix di palco. Alle regie audio e luci, invece, si trovano due persone che ci si può aspettare di trovare in una qualsiasi delle tournée italiane di “Serie A”: Alberto Butturini, nel ruolo di responsabile audio e fonico di sala, e Mamo Pozzoli, che non solo ha realizzato disegno luci e set, ma è anche l’operatore in tour.

La produzione

In realtà, avendo fatto un servizio solo pochi numeri fa sull’ultimo live di Mengoni, avevamo pensato di vedere questo concerto più avanti. Invece questa produzione ci è stata segnalata come “da non perdere” da così tanti professionisti, coinvolti e non, che abbiamo deciso di darci un’occhiata il prima possibile. Piombiamo così al Teatro Europauditorium, a Bologna, ad intercettare la penultima data della prima tranche teatrale di questa tournée. Al nostro arrivo ci accoglie il direttore della produzione Pierpaolo Baldelli.

“Stiamo facendo una prima tranche teatrale di dieci date selezionatissime – ci dice Pierpaolo – solamente teatri grandi e città importanti, cercando di svilupparci geograficamente andando a toccare i punti principali della nazione. Viaggiamo con due bilici. Per essere una produzione teatrale è comunque una produzione abbastanza importante – di roba ce n’è.

“Per quanto riguarda le aziende in tour, sono presenti STS Communication per il video ed Agorà per audio, luci e video. I trasporti sono di Multi Service Futura. Il tour sta andando benissimo – sempre sold-out – e siamo veramente contenti, è una piacevole scoperta.

“Adesso – continua Pierpaolo – abbiamo fatto queste dieci date teatrali, che rappresentano la tranche ‘invernale’ del tour. Poi ci sarà una pausa e il tour ripartirà il quattro luglio a Trento con l’estiva, che finirà a settembre. Stanno lavorando su un’ulteriore coda autunnale, tornando in alcune città dove siamo già stati, perché la richiesta è altissima. Ci sono alcune città dove potevamo sicuramente fermarci per diverse date. Intorno a Marco in questo momento c’è un grande entusiasmo: da un punto di vista artistico e dal punto di vista economico, questo è uno dei tour top dell’anno.

“In tournée – spiega Pierpaolo – tra musicisti, management, artista, autisti bilici, produzione, merchandising eccetera, siamo ventidue persone, se non erro. È una produzione piccola che sembra molto grande. Siamo stati bravi nel fare una cosa piccola gestibile in teatro che però è pronta ad affrontare l’estate e sarebbe pronta ad affrontare i palasport con qualche variazione.

“Abbiamo cercato di ottimizzare tutto: la squadra, il materiale... Sta andando molto bene, rispettiamo il piano di produzione, le tempistiche sono ottime. Abbiamo fatto un paio di back-to-back un po’ rognosetti, ma ci sta. Non ci dobbiamo lamentare in un momento del genere... anzi: speriamo che duri!”.

Questa ottimizzazione della tournée è stata prevista dall’inizio? Da chi dipende questo?

È stato pensato fin dall’inizio da Mario Zappa, produttore esecutivo, e sopratutto da Mamo Pozzoli di creare una produzione agile, montabile senza diventar matti, però di grande impatto, di grande resa e di grande effetto. Ci siamo riusciti. Ci sono sei musicisti sul palco, perciò il backline è mezzo bilico. Comunque alle 17.00 siamo pronti. Quindi siamo riusciti a trovare la giusta dimensione fra materiale, uomini, economie e poi, la cosa che è più importante, la resa dello spettacolo.

Questo risultato viene fuori fondamentalmente da Mario Zappa, che gestisce le economie, da Mamo Pozzoli, che deve gestire la sua creatività e dare un prodotto di qualità, e chiaramente dall’artista che deve mettere la faccia sul palco: e magari un po’ anche dal direttore di produzione che deve far viaggiare tutta la carovana.

Quali sono le particolarità di questa produzione?

La particolarità è che c’è tanto floor, nel senso che appoggiato sul palco c’è veramente un mondo di luci e video. Abbiamo fatto questa scelta per avere meno carico sospeso possibile. Infatti abbiamo solo un’americana frontale, un’americana back e, leggermente dietro alla prima americana, abbiamo l’effetto kabuki che dà il via allo show dopo l’intro dei musicisti. È una produzione che anche in un palasport di media grandezza potrebbe già fare una discreta figura.

Ci sono considerazioni particolari nelle tournée di artisti giovani usciti dai talent show?

Io personalmente sono pro-talent show. Nei confronti dei talent, da parte di tanti adetti ai lavori, noto una certa forma di snobbismo. Invece, secondo me, il talent è una grandissima opportunità per fare emergere talenti che abbiamo in giro ma di cui nessuno si accorge, magari perché non conoscono la figlia del discografico, perché non hanno modo di contattare una radio o perché non sanno quale sia la via per provare ad avere successo. Marco è un esempio eclatante: probabilmente sarebbe esploso lo stesso, visto il suo grande talento, però il talent show è stato un grande veicolo per arrivare subito al grande pubblico. Non ho nulla nei confronti dei talent, penso anzi che i giovani che emergono possano garantire un futuro ad un ambiente che inizia ad invecchiare, visto che i big sono sul palco da 30 e più anni.

Nel determinare su “quale cavallo scommettere”, in termini di nuovi artisti, chi fornisce le direttive?

Secondo me, in questo momento, le case discografiche lavorano di pari passo con le agenzie. Le case discografiche, dopo l’esplosione di internet, inevitabilmente sono andate in crisi. Molte hanno acquisito quote o, addirittura, acquisito in toto le agenzie live. Secondo me, mantengono un grosso potere intuitivo nel suggerire e adesso intorno a Marco c’è una grandissima attenzione a livello discografico, che inevitabilmente si riversa anche sul live. Ad un certo punto si decide che questo ragazzo ha le capacità, ha la potenzialità e ha il talento per poter diventare, ammesso che già non lo sia, un nome top nel panorama nazionale e, dopo l’Eurovision, anche nel panorama internazionale. In quel momento si decide di fare investimenti importanti, anche in termini di personale, perché avere in tour Mamo Pozzoli e Alberto Butturini significa avere nomi di fascia altissima.

Lo spettacolo visivo

Dopo aver dato un’occhiata al palco ed assistito al soundcheck, passiamo a parlare con Mamo Pozzoli, il lighting e set designer, co-programmatore ed operatore.

Ci racconta Mamo: “Questo è il primo lavoro che faccio con Marco. Sono stato chiamato da F&P per realizzare progetto luci e set. Probabilmente, quando è stato proposto il mio nome a Marco, è stato anche prospettato un tipo di set abbastanza diverso, in quanto nel mio lavoro cerco di portare quel minimo di linguaggio e di stile che un po’ mi hanno caratterizzato in questi anni. Marco già mi conosceva per lavori precedenti e c’è stata da subito una buona sintonia sugli obiettivi artistici ed estetici e su quale tipo d’immagine si voleva trasmettere. Perciò il lavoro è stato abbastanza semplice dal punto di vista estetico e della gestione, un po’ meno semplice dal punto di vista logistico, perché ovviamente in questo ruolo, quando si fa il disegno di luci e palco, sono tanti i fattori che entrano in gioco. Non è solo quello estetico, ma bisogna sempre di più sapersi muovere tra componenti tecniche, economiche e logistiche”.

Quali sono state le indicazioni iniziali per il concetto?

Dalla parte della produzione, l’input è stato “dobbiamo fare un tour nei teatri, quindi il disegno deve essere dimensionato su un palco medio-grande di tipo teatrale”; però la difficoltà grossa era utilizzare questo stesso palco nella parte estiva e poi nella ripresa teatrale autunnale. Per questo doveva essere un progetto che avesse la propria forza intrinseca, ma anche una certa flessibilità. Partiamo dal fatto che sono riuscito a mettere in pratica un’idea che avevo già da tempo: riuscire a disegnare e progettare un set integrato tra luci, video e postazioni dei musicisti... una sorta di architettura piuttosto complessa, che però rappresenta un microcosmo a sé: un piccolo mondo finito. Questo blocco sul palco che contiene tutta la strumentazione, tutte le postazioni della band e quasi tutti gli elementi floor di luci e di video, è un blocco compatto che dimensiona e struttura tutto il palco. È un blocco autosufficiente dal punto di vista visivo.

E le indicazioni sull’estetica?

Il look è, volutamente, un po’ in stile ‘industrial’; non perché questo è l’immaginario dell’artista, ma perché abbiamo fatto un ragionamento in partenza e volevamo un po’ arrivare alla sostanza. Quindi siamo già partiti con un discorso legato ad una sorta di architettura funzionalista. Ovvero, a noi servivano queste strutture per poter sostenere gli elementi luci e video e abbiamo fatto in modo che diventassero strutture portanti del set, senza porci neanche troppo il problema di mascherarle – quindi andando in direzione opposta di creare un set di tipo “televisivo”, curato nei dettagli. Qui abbiamo cercato di lasciare certi dettagli a vista con un sapore, appunto, industrial. A Marco è piaciuta l’idea, perché il tour si chiama L’Essenziale. Sembrava troppo didascalico ridurre quest’essenzialità ad una scelta di semplicità. Perciò, abbiamo cercato invece di sostanziarla in un discorso di tipo fisico, cioè l’essenzialità degli elementi strutturali come architettura del set.

Questo discorso è legato anche all’uso delle luci e del video. Sposano quest’idea di integrazione. Uso il video per la prima volta, gestito direttamente da me dal banco luci, come se fosse un elemento luminoso. Le superfici video che abbiamo sono un po’ esplose nello spazio in un’ottica tridimensionale. Il palco è strutturato con nove colonne che crescono da terra e presentano delle superfici LED che sfruttano l’elemento trasparente del MiTrix. Prospetticamente sono disposte su tre piani a differente profondità: ogni colonna è girata a 45°, così presenta una doppia superficie video, quindi con un formato già in sé tridimensionale. Moltiplicato per nove nello spazio, abbiamo ottenuto un po’ questo effetto di esplosione intorno alla band e alle spalle di Marco che canta.

Video? Da Mamo “mai video” Pozzoli?

In questa situazione non esiste un vero mondo video. Esiste un mondo luci complesso che sfrutta al massimo tutte le potenzialità. Questo video è talmente poco come superficie e talmente particolare come progettazione, perché sparpagliato nello spazio, che non si può parlare di “video” vero e proprio. Stiamo usando immagini grafiche, tra l’altro elaborate partendo dalle librerie dei media server, per cui niente di particolarmente studiato prima. L’approccio doveva essere necessariamente del mondo luci perché di questo stiamo parlando: sorgenti luminose con la loro tridimensionalità molto importante all’interno di un palco come questo. Perciò, in questo caso, non ho fatto neanche una deroga ai miei principi, perché sto gestendo luci. Se ci fosse stato anche un minimo di senso figurativo e narrativo in tutto questo, allora sarebbe stato meglio che il video venisse programmato e gestito da qualcuno che si occupa di quello nella vita.

Con chi hai collaborato al progetto? Chi l’ha programmato?

La programmazione video e luci è stata fatta a quattro mani con il mio collaboratore storico, Alessio Dorini. Abbiamo programmato su due mixer luci in rete, ognuno, però, nel suo mondo. Video e luci sono stati programmati contemporaneamente, su due banchi separati, utilizzando però una programmazione integrata sulla stessa cuelist. Quindi, in tre notti abbiamo costruito lo show, programmando ognuno per conto proprio, ovviamente in contemporanea. Dopodichè, la programmazione è stata fatta confluire all’interno della stessa cuelist luci. Usando questa cuelist, controllo sia video sia le luci, come si fa normalmente.

Adesso sono in tour da solo con l’assistenza di Carlo Pastore che, fra l’altro, mi sostituirà nel proseguo del tour. Anche Carlo ha partecipato alla programmazione, perciò, in realtà, mi correggo: alla fine è un lavoro a sei mani.

Com’è composto il parco luci?

Abbiamo circa un centinaio di punti luce. Sto usando i ColorWash 1200 della Robe, gli Alpha Beam 700 Clay Paky, come wash LED sto usando i MAC 401 Martin ed i MAC 101 piccolini per gli special interessanti sui musicisti. Poi c’è il parco d’incandescenza misto tra Jarag, Sunstrip, Blinder, ecc. Poi ci sono le strobo SGM X‑5, un prodotto molto interessante da usare in teatro perché hanno un assorbimento molto basso. Non è molto bello, secondo me, dal punto di vista estetico: sono molto piatti a causa della sorgente LED, ma sto cercando di valorizzarli proprio per la loro particolarità di essere sostanzialmente bidimensionali. Io sono sempre un grande amante dell’Atomic, però in questo contesto l’Atomic sarebbe probabilmente eccessivo. Il controllo in sala è fatto con una grandMA2 Light. Il media player è della Coolux, Pandoras Box.

Ci sono elementi particolari o nuove scoperte nello show?

Alcune... ad esempio sto usando il Martin MAC 401, che in origine doveva presentare due facce, ma che la Martin non è mai riuscita ad implementare. Ho semplicemente aggiunto uno specchio sulla seconda faccia e in alcuni puntamenti altre sorgenti rimbalzano su queste superfici specchiate. Ovviamente è un effetto di cui non abuso, ma che risulta piuttosto originale.

Non ho poi voluto rinunciare a tutta una serie dei miei soliti espedienti, come l’uso di una parte corposa di luci ad incandescenza con una temperatura colore differente, pur all’interno di un parco luci molto spinto sul versante LED – e quindi freddo come impostazione – . Pur essendo in teatro con le problematiche legate alle cariche elettriche, ho voluto avere un minimo di Jarag e Sunstrip per ottenere una configurazione con una sorta di pixel-map un po’ sparpagliato nello spazio. La cosa diversa dal solito è che, mentre il Sunstrip è usato come effetto classico abbagliante, uso i Jarag in questo caso come illuminatori: in controluce molto inclinati, schiacciati. Fanno un controluce un po’ teatrale come se fossero dei PC. Poi ho una serie di Jarag usati esattamente di taglio che servono ad illuminare i musicisti e l’artista. Non vengono visti dal pubblico, ma viene visto l’effetto sull’incarnato e sui visi delle persone. Questa è una cosa molto interessante che mi è piaciuto moltissimo e mi vedrai ripetere in futuro.

L’audio

Appena prima dello spettacolo, facciamo una chiacchierata con Alberto Butturini, il fonico di sala.

“La tournée è partita con delle aspettative molto grandi – ci racconta Alberto – e le ha confermate in pieno durante il percorso. Noi abbiamo fatto finora teatri esauriti sempre, d’estate ci si aspetta altrettanto ed è stata aperta anche una coda autunnale. Quindi mi piacerebbe che di tournée così in Italia ce ne fossero almeno 50.

“Hanno deciso di prendere delle persone con una certa esperienza nei ruoli chiave per dare un piccolo valore aggiunto a quello già grosso creato dalla scelta della band e della produzione artistica, affidata prima a Michele Canova e poi a Luca Colombo.

“C’è Mimmo Lettini con me – aggiunge Alberto – che sta facendo un lavoro strepitoso con l’impianto, ma c’è anche Giuseppe Porcelli al mix di palco. È una squadra notevole.

“Marco non si discute. Canta da paura e sa stare sul palco alla grande, quindi è un bel concerto che tocca un po’ tutti generi musicali: citazioni anni ‘60 ed anni ‘70, si va dall’hip-hop alla musica dance fino alle ballad... quindi il concerto è divertente. Il pubblico è in delirio, scatenato: a Napoli era una cosa indescrivibile, credo di non aver sentito l’impianto per tutta la sera!”.

Musicalmente, con cosa stai lavorando?

Sul palco ci sono due tastieristi, Gianluca Ballarin che fa essenzialmente i pianoforti e cura le sequenze, e Andrea Pollione che fa Hammond e tastiere. Poi ci sono due chitarristi, Peter Cornacchia e Luca Colombo, che si dividono egualmente le parti chitarristiche. L’arrangiamento è molto virato verso il chitarrismo ad incastro di parti. Poi ci sono Giovanni Pallotti e Davide Sollazzi alla batteria, due collaboratori di lunghissima data che Marco ha voluto tenere con lui. E poi c’è Marco che mette d’accordo tutti: qualunque cosa succede, lui in ogni caso raddrizza e porta a casa la serata.

Ci puoi dire due parole sul set-up tecnico?

Per quanto riguarda impianto e regia, è un set-up decisamente standard per questo tipo di lavoro. Usiamo i dV‑DOSC che, secondo alla location, montiamo appesi come oggi oppure con una parte appoggiata. Ci era capitato ieri all’Auditorium di Roma di appoggiare solo il nostro e di usare i loro sistemi per le gallerie. Siamo abbastanza versatili da questo punto di vista, quindi non abbiamo grossi problemi. La regia è una situazione abbastanza standard: abbiamo delle DiGiCo D5 sia in sala che sul palco. Abbiamo circa 58 canali, poca roba di sequenze e tantissima suonata.

Con il D5 sto usando il System 6000 TC Electronic, due Waves BCL ed un D2 XTA come compressore/equalizzatore dinamico sulla voce, visto che, non avendo la serie SD come mixer, sono senza dinamici sul banco e mi servono sulla voce di Marco. Poi ho un SPX 2000 Yamaha ed un FireWorks TC Electronic che uso per la voce distorta.

Dici sempre “è un set-up ‘standard’”, ma esistono proprio dei set-up “standard”?

Quando si parla d’impianto, ovviamente è una questione che va ben oltre me, nel senso che il maggior fornitore di tournée in Italia è Agorà, il quale dispone di questi impianti. Che sia dV‑DOSC, V‑DOSC o K1, sempre in piedi cadiamo. Ciononostante, esistono tanti altri belli impianti in Italia che quando capita utilizzo volentieri.

Per quanto riguarda i set-up di regia preconfezionati, c’è da dire che certe volte bisogna andare per forza sul sicuro al primo colpo. Considera che, per mettere in piedi la tournée di Marco, ho avuto a disposizione tre giorni prima del debutto, partendo da zero, che sono veramente pochi per una tournée di un artista che ha vinto Sanremo e che sta facendo i teatri pieni. Però, non è che ci si deve fasciare la testa. Si parte con un set-up del quale conosci tutto, quindi non perdi neanche un minuto per inventarti delle cose nuove. Da un certo punto di vista, questo è controproducente perché anche a me piacerebbe provare cose nuove, ma non me lo posso permettere quando in tre giorni devo garantire che la data zero sarà perfetta. Quindi, quando il tempo è poco, si va sul sicuro.

Che differenza trovi tra lavorare con un Baglioni o un Ligabue e lavorare con un artista che è arrivato da un talent?

Nella fattispecie, penso che Marco sarebbe comunque arrivato senza passare per il talent. Questo per lui sarebbe stato un percorso naturale, a prescindere dall’esistenza o meno dei talent show. Io sono del parere che il talento, quando c’è, esce in ogni caso. Dopo, è chiaro che loro hanno una visione un po’ diversa da quella che abbiamo noi nel mondo del live. Considera che tra me e Marco ci sono più di venti anni di differenza, potrebbe essere mio figlio. Io ho un vissuto di tournée, di anni, di artisti, di musica degli anni rock che mi fa vedere le cose con degli occhi probabilmente diversi rispetto ad un giovane talento come lui. Però, il rapporto che ha con noi è un rapporto di artista adulto. Quindi si confronta alla pari, lui sa quello che vuole e lavora con noi per raggiungerlo. Credo che questo sia il modo migliore per essere stimati tra le persone, perché noi stimiamo lui. Quando entra sul palco siamo sicuri che una grande serata ci sarà di sicuro; e lui stima noi perché gli ri-diamo indietro quello che lui fa sul palco; così cerchio si chiude. È giovane, però sa già come si fa questo lavoro.

Lo show

Com’è lo show? Consigliato. Milioni di femmine tra 12 e 29 anni non si posso sbagliare, no? Effettivamente, quando canta, Mengoni mantiene il palco come se ci fosse nato e sulla voce non ci piove. Viene supportato da una band in grado di cambiare genere musicale in un lampo, come lui... una capacità comunque ben calibrata e non abusata durante lo show.

L’audio in teatro, prevedibilmente, vista la crew, non fa una piega. C’è poco da aggiungere se non “bravi!”.

Per quanto riguarda la scenografia, di nuovo Mamo ci stupisce con la capacità di creare una varietà di scene interessanti con un minimo di materiale. Per una tournée progettata per il teatro, il concetto è tutt’altro che “teatrale”. I musicisti stessi si fondono con la scena tridimensionale un minuto prima, per poi trovarsi in risalto con il successivo cue. La profondità del set funziona molto bene e rende il palco completamente diverso rispetto all’angolo d’osservazione. Non mancano i momenti rock&roll, con blinder e strobo ad enfatizzare i controtempo, e ci sono momenti in cui la luce al tungsteno da sola trasforma il set in un cityscape post-apocalittico. L’effetto è molto diverso rispetto a quello che ci si aspetterebbe per un artista di questo tipo, ma funziona molto bene e non è mai sopra le righe.

https://soundlite.it/live-concert-3/item/508-marco-mengoni.html

Modena: oltre diecimila in festa con le stars di Radio Bruno Estate

Grande successo per i ltradizionale appuntamento con la musica al debutto davanti all’Accademia Militare. Pubblico da ogni parte d’italia in delirio con i big dell’estate

di Nicola Calicchio

Emozioni a tempo di musica con la prima volta del “Radio Bruno Estate” in piazza Roma, per una serata indimenticabile condotta da Melita Toniolo ed Enzo Ferrari. Ieri sera migliaia e migliaia di persone, fin dal primo pomeriggio, quando alcuni artisti erano impegnati nelle prove, avevano già affollato la piazza davanti all'Accademia Militare per occupare i posti migliori per l'evento clou dell'estate modenese. Un cast di primissimo piano ha fatto arrivare in città un pubblico variegato proveniente anche da alcune regioni limitrofe visto che Radio Bruno quest'anno ha organizzato solo quattro appuntamenti (otto lo scorso anno).

Una festa per la gente che ha riempito la piazza, ma anche per le tante persone in prossimità del backstage, dove arrivavano e partivano gli artisti. Applausi, urla, alcuni striscioni e qualcuno (un pubblico in prevalenza formato da ragazze) è riuscito a tornare a casa con una foto o un autografo.

I più fortunati sono stati quei pochi che hanno potuto avere accesso al backstage dove sono stati a stretto contatto con i protagonisti della serata. Grande show di Marco Mengoni quando si è presentato per le prove. Prima di salire sul palco si è fermato a lungo nel retro palco per salutare i tanti giovanissimi che lo hanno accolto con applausi e striscioni. Come se non bastasse si è divertito a versare bottigliette d’acqua sulla testa dei suoi fan. Quando poi è salito sul palco e ha intonato le prime note della canzone “Pronto a correre” la gente ha cominciato a cantare insieme a lui.

«A Modena è sempre festa della musica e credo che in questo momento storico ci sia tanto bisogno di felicità», ha detto. L’entusiasmo poi è continuato con Emma, anche lei arrivata in anticipo per le prove. Ha provato uno dei tre brani che interpreterà nel corso della serata ed è volata via a farsi una doccia in albergo, non prima di aver detto «sono una grande amica di Radio Bruno. Tutti gli anni sono qua. Ho un grandissimo rapporto con tutte le persone che vi lavorano dentro e che organizzano sempre grandi eventi. Poi c’è questa piazza bellissima».

L’ultimo a presentarsi alle prove è stato Moreno, il trionfatore di Amici. «Uscire dalla scuola di Amici ed essere in questa piazza è molto bello - ha sottolineato - mi trovo a fianco di grandi artisti ed è molto emozionante. È la prima volta che vengo a Modena e mi piacerebbe dopo il concerto visitare il suo centro storico».

Nel backstage è arrivato in anticipo anche l’assessore alla cultura Roberto Alperoli che ha detto: «La musica costruisce una città felice».

Una festa totale che ha visto big ed emergenti accomunati dalla stessa voglia: quella di regalare un momento di felicità ad una terra ancora ferita. Bisogna dare atto a Radio Bruno, e a tutto lo staff, di aver portato a Modena una eccellente cast che rappresenta il presente e il futuro della musica italiana. Presenti ancora una volta i “fedelissimi” Nomadi ed Emma ma anche emergenti come Antonio Maggio e Timothy Cavicchini, per finire ai “locali” Nek, Marco Ligabue, Contatto, Roxel, Karbonio 14 e tanti altri.

La maratona musicale è stata aperta da Alessandro Coli, seguito da altri gruppi emiliani come i Contatto, Simons, Karbonio 14. Ad infiammare piazza Roma ci ha pensato Matteo Macchioni con “Vincerò” e subito dopo Roxel con il suo nuovo disco “Waiting for the sun”. Poi è stato il turno di Max Pezzali che ha proposto “L’universo tranne noi”, seguito dall’emergente Bianca Atzei.

La serata è decollata poi quando sul palco sono saliti Timothy Cavicchini, Marco Ligabue e Antonio Maggio.

Dopo le 22 sono saliti sul palco tutti i big, a cominciare dai Nomadi, che hanno fatto cantare tutta la piazza sulle note di “Io vagabondo” con solo il piano e la voce.

Dopo i Nomadi un terzetto composto da Alex Britti (con il suo ultimo successo “Baciami e portami a ballare”), Emma (che ha proposto “Dimentico tutto” e “Amami”) e Marco Mengoni (che ha interpretato “Pronto a correre”, “Non me ne accorgo” e “L’essenziale”) che hanno fatto esultare e cantare i tanti giovanissimi presenti. La serata è stata chiusa da Nek con “Lascia che io sia” e “Congiunzione astrale”. L’ultimo saluto di Radio Bruno Estate 2013 è stato fatto dai due presentatori Melita Toniolo ed Enzo Ferrari.

Una festa della musica che ha spopolato in tutti i vicoli del centro storico in una Modena davvero desiderosa di godersi un grande spettacolo.
18 luglio 2013

http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2013/07/18/news/modena-oltre-diecimila-in-festa-con-le-stars-di-radio-bruno-estate-1.7440478

Gazzè e Mengoni sabato nella Granda

Si esibiranno al Nuvolari di Cuneo e alla Collina degli Elfi a Govone.

Max Gazzè tornerà a Cuneo dopo 13 anni sabato sul palco del Nuvolari, per una tappa del “Sotto casa Tour” (“il pubblico cuneese è grande, proporrò uno spettacolo tutto nuovo” ha detto il cantautore). Biglietto 15 euro.

Il vincitore del festival Sanremo Marco Mengoni, sempre sabato, si esibirà a Govone nell’unica data piemontese dell’Essenziale Tour. L’intero ricavato (biglietto a 25 euro) sarà devoluto al progetto della Collina degli Elfi che aiuta i bambini malati di tumore e le loro famiglie (“sono felice di aiutare con la mia musica i bimbi che soffrono” dice Mengoni).

http://www.lastampa.it/2013/07/18/edizioni/cuneo/spettacoli/gazz-e-mengoni-sabato-nella-granda-mcrAwajxkJRRxOTJXrjhfJ/pagina.html

Area Sanremo, si cercano talenti per il Festival

E' partito il concorso che porta i giovani sul palco del Festival di Sanremo

15:34 - Mentre si rincorrono le voci su chi affiancherà Fabio Fazio al prossimo Festival di Sanremo, Luciana Littizzetto o Geppi Cucciari sembrano le più accreditate, è partita la macchina organizzativa di Area Sanremo. E' l'unico concorso che porta i giovani sul palco del Festival. Otto cantanti selezionati poi si sottoporranno al giudizio della Commissione Rai, due di loro passeranno di diritto alla categoria Giovani.
Tra le novità di quest'anno l'eliminazione della suddivisione in sezioni (SanremoLab e SanremoDoc). I brani inediti (in lingua italiana e dialettale) saranno giudicati da un’unica Commissione alla quale sta già lavorando il Direttore Responsabile Paolo Giordano. "Puntiamo a una Commissione di alto livello - ha spiegato il giornalista -. Per questo vorrei i grandi nomi della musica italiana, come ad esempio Adriano Celentano, che con la loro esperienza possono insegnare tanto ai ragazzi. Oppure non sarebbe male che il vincitore della categoria Big partecipasse in Commissione alle selezioni". I contatti sono già iniziati e a questo punto non si esclude la presenza di Marco Mengoni, che ha appunto vinto al Festival lo scorso anno con "L'essenziale".

Area Sanremo continua ad essere un punto di riferimento per i giovani talenti - dai 16 ai 36 anni - nonostante la crisi. Lo spiega Simeon Simeonov, consigliere di Amministrazione Sanremo Promotion, che parla di "macchina più snella e meno dispendiosa anche per i cantanti che vorranno partecipare". Il sindaco della cittadina ligure Maurizio Zoccarato rilancia: "Il Festival lo scorso anno è andato benissimo, un po' meno l'afflusso di turisti in città e per questo vogliamo potenziare la comunicazione e invogliare il turismo anche con iniziative come il Museo della Canzone che sarà allestito al Palafiori". Anche quest'anno saranno chiesti i fiori sul palco? "No, tanto non li mettono mai. Si consegnano solo bouquet. Però vogliamo sia bene messo in evidenza il nome di Sanremo. La convenzione con la Rai scadrà quest'anno e ovviamente puntiamo al rinnovo".

L’accoglienza per i giovani protagonisti di questa edizione è fissata il giorno 16 ottobre nella Città dei Fiori mentre i corsi inizieranno il 17 ottobre e termineranno il 19. Gli incontri saranno organizzati dal Direttore Artistico Bruno Santori, interverranno alcune tra le più importanti figure professionali dell’ambiente musicale e dello spettacolo. Dovrebbero esserci Renzo Rubino, proveniente da Area Sanremo e vincitore del Premio della critica lo scorso anno, e Arisa. Renzo Rubino sta girando l'Italia in tour, raccogliendo premi e riconoscimenti per la sua musica. Il cantautore ha già pronto un album dal titolo "Oronzo" e non è escluso che presenti qualche brano per partecipare come Big al prossimo Festival. Per tutte le info sul bando di concorso www.areasanremo.it

Andrea Conti

http://www.tgcom24.mediaset.it/televisione/articoli/1106916/area-sanremo-si-cercano-talenti-per-il-festival.shtml