Operazione nostalgia

Billie Jean, 10 puntata XFactor : " I am the one " la pulsazione è morbida e lascia alla voce il compito di penetrare sotto pelle, l'approccio è più soul rispetto a quello ritmico e nervoso dell'originale: in questa interpretazione la maestria di Morgan costruisce con gli archi un racconto parrallelo, quasi un contrappunto che permette alla voce di Marco di planare sul testo con potente intensità espressiva, fondendo assieme due opposti, il sogno e la corporeità, che sfumano l'uno nell'altro. " Sono l'unico che ballerà da solo in mezzo alla pista" il movimento però è qui morbido e lentamente ipnotico, misto ad una tensione trattenuta, una linea di sofferenza, mentre i violini restituiscono la medesima curvatura ipnotica: l' espressione seria, quasi arrabbiata, il lancio nervoso del cappello ci dicono invece della tensione che gravava su quella sera, emozioni che sono fluite nella voce che ha assunto toni molto caldi e vibranti, un liquido coagularsi dell'anima nella voce limpidisssima. :marcosplendido :marcosplendido :marcosplendido

@Lev... per Onda su onda non scrivi nulla? Non ti è piaciuta?

@Jazz.. hai voglia!!! Solo che me la debbo ascoltare un bel pò di volte.... adessso sono ancora dentro la magia di Billie Jean

Spoiler:

Onda su onda:decima puntata di Xfactor:
i naufragi del cuore ci precipitano sempre nella notte buia e nelle acque gelide della solitudine, ma qui Marco interpreta una felice intuizione di Conte : mentre le note dell'orchestra da ballo si allontanano sempre di più, il mare della vita ci deposita su nuove sponde di inaudita bellezza e felicità: o forse , invece, è tutta una illusione, una grottesca felicità che maschera il pensiero di un amore perduto ? Tutta l'interpretazione di Marco suggerisce questa linea più malinconica e anche l'arrangiamento esageratamente trionfale coi trilli di flauto, tromboni e grancasse , così come la solita smorfia seria che chiude il pezzo di Marco: esagerando una felicità che vibra invece di disappunto e dolore nell'ultimo " mai" urlato da Marco.

Undicesima puntata.
Con l'orchestra, dal vivo. Un brano inglese ed uno italiano.
Morgan sceglie per Marco due brani molto diversi, quasi in antitesi, ma che gli permettono di mostrare, ancora una volta, quanto è complesso il suo mondo: Kiss ed Il nostro concerto.

Vi basti pensare che il giorno dopo mi sono svegliata con la febbre
Due esibizioni completamente diverse, per genere, sonorità, interpretazione.
Marco entra e canta Kiss con le due ballerine mezze nude.
Marco canta ed è tutto perfetto: la scenografia, i vestiti, la voce, l'interpretazione.
Marco canta e sembra che non faccia il minimo sforzo a portare la voce a note così alte.
Accattivante, sensuale, provocatorio.
Scroscio di applausi, Morgan che si veste da Claudia Mori, entusiasta, Mara Maionchi in visibilio.
Si sentiva nell'aria la superiorità di Marco, era palpabile, concreta, era palese, ma solo Morgan aveva il coraggio di ammettere una verità inelluttabile: "Marco tu meriti di vincere!"

10 minuti dopo eccolo che rientra per "Il nostro concerto".
Avevo il panico, pensavo che non era possibile fargli cantare una canzone così diversa avendo a disposizione così poco tempo per entrare nella "parte".
Noto lo sguardo di Marco sul palco e penso: "Marco che c'è? perchè fai quella faccia?" poi capisco..... lui era già nel pezzo, ancora prima di cantarlo.
Sul suo viso si percepiva una sorta di malinconica tristezza...
Inizia a cantare e sembra quasi incredibile che il ragazzino ventenne che poco prima aveva cantato Kiss in quel modo adesso si ritrova a cantare "il nostro concerto" in questo modo.
Una poesia, un richiamo lontano, una tristezza trattenuta.
Stupefacente.
Morgan, Tommassini e i Maestri si alzano in piedi ad applaudire, Mara Maionchi piange, Marco l'abbraccia.

Marco aveva già vinto e lo sapevano tutti.

Undicesima puntata di XFactor: il nostro concerto
Quella sera possso proprio dire di avere sperimentato un terremoto emotivo: penso che un pò tutte quante le persone che sono su questo forum, come su altri, abbiano sentito la febbre nelle vene, dopo aver assistito a questa interpretazione; la voce di Marco quella sera ha messo radici profonde nell'immaginazione sensibile delle persone e continua a dare gemme ogni volta che si viene in contatto con lei, grazie alla sua inesauribile bellezza:
"Due accordi di piano, un attimo di silenzio e poi la gentile voce di Marco muove i primi passi di questo walzer scivolando sulla pista da ballo.
Fruscio demodè coi piatti accarezzati, le corde dei violini che allungano una melodia dal suono un pò ironico, una magia di chiffon: ballando questo walzer Marco ha il tocco gentile ma intenso , ad ogni giravolta passiamo fra luci ed ombre, dolore e disperazione , rassegnazione e malinconia ; la sua struggente interpretazione consegna alla nostra percezione, in un delicato crescendo, la tristezza e la malinconia degli amori che il tempo comunque non cancella , perchè la musica li fa rinascere ogni volta.
Nelle braccia di questo ballerino dei sogni, volgendo la testa abbiamo danzato accanto al nostro dolore, perdendoci, un pò sospesi e soli, chiedendoci ancora una volta : " Ovunque sei, dove sarai, mi troverai vicino a te? " :marcosplendido

come sempre sono rimasta indietro... questa sera provvedo e recupero

:eh già!: allora... sarò molto sintetica perchè ho davvero poco tempo, ma mi fa piacere ripercorrere con voi l'avventura di marco ad x factor

:eh già!: riprendo dalla 10^puntata:
- Onda su onda... non mi linciate, ma non ho amato particolarmente questa esibizione e non so neppure spiegarvi il perchè. Marco era in forma da un punto di vista vocale, la messa in scena mi è piaciuta nei suoi eccessi, Marco si è calato nel personaggio come lui solo sa fare... :eh già!: ma mi è mancato qualcosa. Forse è una delle pochissime occasioni in cui marco non mi ha dato qualcosa di sè...
-Billie Jean... Marco un filo sottotono, ma comunque di un altro livello rispetto gli altri concorrenti. mi è piaciuta l'esibizione, mi è piaciuto vederlo cimentarsi nel ballo e nel canto simultaneamente, mi è piaciuto vederlo credere in quello che stava facendo. Questa è una delle cose che più ammiro in marco... il mettersi alla prova, il mettersi in gioco, il non fermarsi davanti alle sfide ( le risate che non ho fatto durante le prove del balletto...)

finalmente l'unicesima puntata... sono passata da a .
ero incredula... non potevo credere ai miei occhi, non potevo credere che fosse riuscisse a calarsi con quella convizione, con quella determinazione, con quella sicurezza in due ruoli così in antitesi.
-Kiss... perfetto dal punto di vista vocale, interpretativo, della presenza scenica... un artista consumato
-il nostro concerto... magnifico... non c'è altro da dire. Non so quante volte l'ho rivisto. Con la sua voce, con la sua interpretazione ha creato un'atmosfera unica, l'emozione di tutti (sua compresa) era palpabile
Gli applausi, i ricoscimenti, i complimenti a fine esibizione mi hanno riempito di orgoglio... mai come quella sera se li meritava!!!

anch'io devo recuperare dalla decima puntata :

Onda su onda: geniale la pensata di presentarla in quella veste e genialissima quanto "equilibratamente fuori di testa" l'intrpretazione di Marco. Una canzone che ho sempre identificato superficialmente come una "canzoncina" cantata/rappresentata in modo perfetto e migliorativo. Dopo quest'esibizione ho avuto la certezza che se Marco avesse anche cantato "Macondirondirondello, oh che bel castello..." ne avrebbe fatto un capolavoro comunque!!

Billie Jean: qui non mi è sembrato all'altezza. L'ho trovato impacciato ed un po' trattenuto. Ho apprezzato quei due passi di danza (non si può dire che avesse ballato) appena accennati, solo per l'intenzione mentre per l'interpretazione vocale nulla da dire, nel suo standard.

11^ puntata
Kiss: canzone che mi è sempre piaciuta molto, ma la Mengo-Version è assolutamente migliore dell'originale, oddiddio, anche per gli occhi......molto meglio dell'originale....( a buon intenditor.... )

Il nostro concerto: ecco se ho sempre immotivatamente odiato "L'Edera" (proprio la canzone), fin da piccina, mi è sempre stato sulle scatole (scusatemi il gergo) Bindi. Anche qui immotivatamente, solo non lo potevo vedere nè sopportare quando appariva per cantare. Comunque a quel punto da Marco avrei potuto subire rassegnatamente qualsiasi cosa. Ed ecco come al solito, eccallà:....il capolavoro.....Bellissima interpretazione, ottimo feeling misurato e mai ostentato, quando canta in quel modo è come se dialogasse intimamente con chi è predisposto ad ascoltarlo scevro da preconcetti e pronto ad entrare in sintonia....ed io lo fui . Splendida, splendida esibizione, praticamente perfetta.
Continuava come al solito, ormai, il problema respiratorio che mi accompagnava sempre quando Marco cantava e comunque tutte le volte me ne stupivo non riuscendo a darmene una spiegazione.

Una considerazione di oggi nel rivedere queste esibizioni: Marco (secondo me) ha bisogno di "guide" alla sua altezza perchè tutte queste splendide ed indimenticabili performances le ha ottenute lavorando con Morgan e Carcano e...si nota,(a parte Sanremo che ancora non riesco a spiegarmi).

Che magnifica visone questi due filmati !!!!!

Due prestazioni così diverse e di così alto livello entrambe, quella sera ero davvero stupefatta e mi resi conto che poteva vincere solo lui
anch'io ero sempre emozionatissima e trattenevo il fiato ad ogni performance, ero coinvolta in modo incredibile e rimanevo sempre sconvolta dal fatto che ciò avvenisse attraverso la televsione, nemmeno dal vivo isomma !

Ho rivisto anche i video dei giudizi su you tube, mi piace ricollocare certe frasi che più o meno ricordo quando sono state dette, ho rivisto con piacere che quello era un momento bellissimo con Morgan e con tutti gli altri che lavoravano per lui e con lui.

Mi fa una tenerezza rivedere tutti i video, non l'ho fatto spessissimo (mentre ho consumato le tracce audio di tutti i pezzi di Marco a x factor ) preferisco ricordare le miei emozioni visive in quei momenti ma devo dire che osservare ogni cosa ora, dopo un po' di tempo rende chiaro come Marco si stesse impegnando e stesse velocemente crescendo in tutti sensi, anche dal punto di vista personale, si stava liberando.......e dopo invece ? Ed oggi ? Forse troppo adagiato sugli allori o poco stimolato da chi, troppo debole, non è pane per i suoi denti e lo asseconda ?

Spero ancora in quello che noi non vediamo e non sappiamo di lui e della sua vita professionale !
Sero che Marco stia crescendo ancora e stia imponendo la sua musica e la sua personalità ma sono d'accordo comunque con Son ora, con Jazz che lo disse tanto tempo fa (come me d'altronde ), e con tutti gli altri che ripetutamente hanno lamentato la mancanza di guide competenti

Per curiosità rileggete i commenti sotto questo video, come non essere d'accordo ?

https://www.youtube.com/watch?v=9F_pHJGKzFE

Tulip ha scritto:
Per curiosità rileggete i commenti sotto questo video, come non essere d'accordo ?

Pienamente d'accordo. Ma è Marco che dovrebbe leggerli, soprattutto quelli dove si fa un confronto con ciò che fa ora. Commenti centratissimi.

Kiss: 11° puntata: Marco, secondo me, in questa performance ha espresso molta della sua potenzialità seduttiva, ma non tanto per il ballo ( francamente un pò ridondante, nel più puro stile Tommasini che enfatizzava molto i messaggi contenuti nei testi ) quanto piuttosto per l'uso della voce, in quello stile anni ottanta che gli è molto congeniale : chitarra , tastiere e le morbidezze elettriche del funky .. la musica si arrotola a spirale scheggiandosi nella voce taglientissima che impasta il tessuto sonoro con il falsetto, fra il gemito iniziale e quello finale: così sulla monotonia ipnotica delle tastiere la seduzione è tutta affidata al contrasto tra note acute e movimento lento a cui a momenti la voce si abbandona spezzando gli in improvvisi lampi elettrici .

Sonsoles ha scritto:

Sei in trepidante attesa della dodicesima puntata?

Dodicesima puntata, la semifinale.

AC/DC per Marco, con una Back in Black riarrangiata in stile... boh, fate voi, io non l'ho ancora capito, compresa la scelta di cantare sui pattini.



Un classico di Gino Paoli è il suo brano in italiano. Senza Fine, con il solo piano.



E l'attesissimo inedito, Dove si vola, che non era il suo, ma che amerà, almeno per un paio di settimane

Eccolo: l'INEDITO

che ansia, che attesa, che rosicchiamento di unghie infinito per sapere come fosse

Ma andiamo per ordine....

Back in black

l'idea poteva essere pure bella, ma nella pratica, per me, si è rivelato un mezzo pasticcio.
Prima di tutto era troppo simile (anche nella scenografia) ad un altro pezzo che Marco aveva cantato (Helter Skelter) e poi che razza di arrangiamento era stato fatto????
E sopratutto, i pattini che senso avevano se non quello di deconcentrare Marco e di rischiare di farlo cadere rovinosamente sul pubblico?
Non so se si è capito, ma questa è l'esibizione che meno mi è piaciuta di Marco, in assoluto (e pensare che è pure arrivata prima su Itunes )

Senza Fine
Inizio un pò sottotono, ma poi si riprende alla grandissima. L'esibizione mi è piaciuta molto, tenuto conto che Marco aveva avuto pochissimo tempo per prepararla a dovere. Alla fine dell'esibizione mi hanno un pò smontata le critiche di Morgan che non ho trovato molto chiare...

ed eccolo..... arriva.... l'inedito.....

squilli di trombe.... ecco il titolo:

DOVE SI VOLA

Volete la verità? la dico a bassa voce

a me all'inizio era piaciuta

sarà stato il momento, l'emozione, la bravura di Marco ed il suo impegno, l'atmosfera, l'attesa.... non so, resta il fatto che la prima volta che l'ho sentita non riuscivo neanche a sentire il senso delle parole o la melodia.... sentivo solo la voce di Marco
e ho sentito talmente tanto impegno e tanto sentimento che non mi resi conto immediatamente che Marco stava semplicemente provando con tutte le sue forze di rendere decente una canzone così così (sempre per me sia ben chiaro ).

Morgan che si scaglia contro le case discografiche..... (e io approvo e sottoscrivo )

E vogliamo parlare del commento finale di Elio? Vogliamo parlare dell'eccellenza internazionale?

Insomma, per concludere... questa dodicesima puntata fu ricca di eventi, anche troppi tutti insieme.
Silver veniva eliminato dal programma dopo aver cantato una canzone di cui non ricordo neanche il titolo, ma che definire imbarazzante è dire poco (poverino, inciampò pure durante l'esibizione...).

Si avvicinava la tredicesima puntata..... la finale :lol!:



p.s. scusate tutti i verbi sbagliati, ma vado di fretta e sono una gran casinara

@Jazz: si può dire che tu mi legga nel pensiero........

BACK IN BLACK
Secondo me Marco ha dimostrato di andare sui rollers meglio di quanto non avesse ballato fino a quel momento e questa è stata l'unica rilevazione che ho fatto in quel momento perchè non mi era piaciuta molto la scelta ed il tipo di ritmo che questo arrangiamento aveva imposto alla voce di Marco. Forse la più debole delle sue esibizioni ma....sia chiaro...non per colpa sua.

SENZA FINE
Un'altra delle canzoni che mi ero (e mi sono) stancata di sentire ma che cantata da Marco avrebbe comunque potuto riacquistare un suo "perchè". Lui magnetico ed ipnotizzante sempre e comunque, non me l'ha fatta piacere ma sono arrivata alla fine senza fiato (come sempre). Archiviata, non è fra le esibizioni che ricordo volentieri.

DOVE SI VOLA
Bravo, bravo, bravo!!! (benchè avesse problemi alla gola ed avesse anche tirato un pochino la voce in alcuni pezzettini) Mi è piaciuto molto come ha cantato, le espressioni del viso che ha utilizzato per accompagnare la canzone, gli sguardi.....tutto!!!! La canzone sul momento mi aveva un po' deluso ma la sua performance mi aveva proprio convinta e quindi ero un po' su di un'altalena.
In seguito anche la canzone mi ha convinta di più fino a piacermi....(qui lo dico e qui lo nego )

Quanto mi piacerebbe sapere cosa stava dicendo Elio a Morgan al min. 4,50 farei i salti mortali pur di saperlo.....

...e' proprio vero che e' tutto relativo....io questa esibizione(AC/DC9 ) l'ho vista non si sa quante volte...e' la mia preferita ed anche di mio marito....vuoi perche' e' rock, vuoi perche' la canzone la adoravo, vuoi perche' era la semifinale....vuoi perche' quella faccia dietro la tenda, cosi' sensuale, ha segnato il mio cuore per sempre...io da quest'esibizione...SONO IMPAZZITAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Sonsoles ha scritto:
Quanto mi piacerebbe sapere cosa stava dicendo Elio a Morgan al min. 4,50 farei i salti mortali pur di saperlo.....

:lol!:

Dove si vola..
la faccia serissima di Morgan e la faccia estatica della figlia di Mina.... secondo me si riassume nei loro volti un possibile giudizio su questa esibizione: Marco ha cantato benisssimo, un timbro limpido e molta forza, molta generosità espresssiva ( si vedevano bene anche le tonsille !!) ...ma la nenia contenuta in questa canzone è veramente bruttina, specie la ritmica /( pum pum pata pum .. pum pum pata pum ) ha avuto ragione Morgan di arrabbiarsi poi.. come usare una Ferrari per andare dal negozio dietro l'angolo.. (col tempo poi emerge ancora di più la pochezza del testo ...)
Senza Fine.... piano solo e voce .. è veramente sottilissimo ma tenace il filo che lega l'arabesco del piano alla coloritura un pò brasiliana di questa interpretazione, una delicata sonorità che intesse un filo di allegria su un fondo di saudade , originale come scansione , come dialogo fra il piano e la voce.

Back in black, xfactor3 :Il genere secondo me diventa grottesco, la voce graffia e fa dell'ironia forse anche involontaria sugli i stereotipi dell ' heavy rock: gioca con le ridondanze del genere scivolando nell'autoirrisione divertita... ecco forse quello che è mancato qui, diversamente dalle altre esibizioni, è un'idea interpretativa , un approcccio unitario.. ci sono tante cose, tanti spunti gli uni accanto agli altri, ( sonori, visivi, scenografici, al limite anche quelli relativi agli abiti, per non parlar dei pattini... che c'azzeccano?) ma non son per niente amalgamati in un'idea interpretativa: credo che Morgan abbia seguito lo spunto dello sperimentatore un pò folle, " e lasciatemi divertire... "

Levnicolaievic ha scritto:Back in black, xfactor3 :Il genere secondo me diventa grottesco, la voce graffia e fa dell'ironia forse anche involontaria sugli i stereotipi dell ' heavy rock: gioca con le ridondanze del genere scivolando nell'autoirrisione divertita... ecco forse quello che è mancato qui, diversamente dalle altre esibizioni, è un'idea interpretativa , un approcccio unitario.. ci sono tante cose, tanti spunti gli uni accanto agli altri, ( sonori, visivi, scenografici, al limite anche quelli relativi agli abiti, per non parlar dei pattini... che c'azzeccano?) ma non son per niente amalgamati in un'idea interpretativa: credo che Morgan abbia seguito lo spunto dello sperimentatore un pò folle, " e lasciatemi divertire... "

sai che non ci ho mai pensato?

adesso che ci rifletto invece credo proprio tu abbia ragione, non l'avevo mai guardata sotto questo punto di vista...
Brava Lev, come sempre sei sul pezzo